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Autore: Sere_Styles    17/09/2013    44 recensioni
Demi continuò a stringere tra le sue dita i capelli come a volerseli strappare dalla testa; voleva che il dolore che provava dentro si alleviasse con il dolore fisico. Lei era morta dentro e sentiva che ormai, nessuno l'avrebbe più salvata dal suo passato oscuro.
Niall era un ragazzo modello, invidiato da tutti i suoi amici e conoscenti per la sua finezza e tutte le sue belle qualità e capacità intellettuali. Non gli piaceva ammetterlo, ma era ossessionato dalla perfezione e nulla doveva andare storto.
le vite di questi due ragazzi si incontreranno e stravolgeranno. Presto Demi capirà che non può far a meno di Niall perchè lui è la sua luce, la sua ancora di salvezza.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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P.s.: Allora vi scrivo qui sopra per ricordarvi che questo capitolo sarà al passato e che quindi si scoprirà la storia orribile di Demi e come è nato tutto il suo dolore dalla sua adolescenza. Ci vediamo dopo giù, nello spazio autrice! Ah e mi scuso in anticipo per eventuali errori o frasi illogiche ma vado di fretta perché ho da studiare matematica!!
 
  


Demi scese freneticamente le scale di casa mentre si affrettava a mettersi lo zaino sulle spalle.

-Io vado a scuola mamma. A dopo-    Salutò raggiante la madre che le rivolse un sorriso e le mandò un fugace bacio al volo. Demi percorse velocemente il vialetto di casa prima di chiudersi il cancelletto di ferro alle spalle e correre verso l’istituto che sarebbe diventata la sua nuova scuola. Si erano appena trasferiti a Bredford e questo per Demi era il suo primo giorno in quella città dato che erano arrivati la scorsa notte e quindi non avevano avuto modo di visitare il posto. Arrivò all’entrata con il fiatone a causa del suo corpo per niente in forma. Nel corso degli anni Demi era cambiata, non era più una piccola ed esile bambina ma bensì una ragazzina di quattordici anni con una quarta abbondante, anche se non veniva mai notata dato che era obesa e aveva i fianchi più che sproporzionati, ma non si era mai fatta tanti problemi perché tutti l’avevano sempre amata e trattata bene; inoltre quando si guardava allo specchio non si definiva poi così tanto male a parte il corpo. La giovane varcò con passo deciso l’entrata del grande e imponente cancello grigio e si diresse verso l’edificio. Demi notò che tutti la guardavano con disgusto e in modo sprezzante mentre origliavano qualcosa all’orecchio del proprio compagno, ma la ragazza non si fece intimidire e continuò a camminare convincendosi che all’inizio era normale tutto quello dato che era sempre successo in molti film…ma quella era la vita reale, non una serie tv per teenager. La giovane ragazzina si fece coraggio e mentre stava per aprire la porta d’ingresso si sentì strattonare per un braccio prima di ritrovarsi in quello che doveva essere il retro dell’edificio. Un trio di ragazzi alti e muscolosi le si pararono davanti impedendogli una via d’uscita.

-Senti brutta nana cicciona, qui non c’è posto per le scrofe come te quindi vedi di darci la tua merenda e sparire il prima possibile da qui!-    Il ragazzo più grande la osservava disgustato e con sguardo severo e arrabbiato. A quella frase Demi si sentì morire dentro, nessuno le aveva mai rivolto la parola in un tono così schifato e arrogante. Ricacciò indietro le lacrime che minacciavano di uscire e si fece forza per rispondere al ragazzo

-No, ho fame ed ho bisogno della merenda. Che ne dici se facciamo metà per ciascuno così condividiamo insieme il cibo?-   Demi sorrideva flebilmente dato che era anche un po’ in soggezione ma cercava di essere forte e il più naturale possibile. Subito notò le labbra del ragazzo incurvarsi in un sorriso che presto si trasformò in un ghigno rumoroso e strafottente

-Io non dividerò mai e poi mai qualcosa con te; mi fa solo rivoltare lo stomaco a starti accanto, figurati se condividerò il cibo con te. Ora dammi la tua merenda altrimenti scoppierai da quanto sei grassa!-    Il ragazzo infine alzò di un ottavo la voce sputandole in faccia e marcandogli la guancia sinistra con un potente e forte schiaffo. La fragile Demi sentiva le gambe e le braccia farsi sempre più pesanti e per un istante, sentì qualcosa rompersi dentro di lei…il suo cuore!

-Perché sei cattivo con me? Io non ti ho fatto nulla. Perché mi tratti male?-   Le lacrime ormai avevano preso il sopravvento su di lei e non riusciva a capacitarsi del comportamento fuori dal comune del ragazzo

-Perché sei grassa…e brutta, con i brufoli e i fianchi sproporzionati. Mi fai schifo!-   A quell’ultima parola Demi sentì lo stomaco rivoltarsi e due secondi dopo vomitò tutta l’anima sulle scarpe del ragazzo che di certo non reagì bene, anzi, la prese per la testa e la sbatté violentemente contro il muro facendogli uscire un fiume di sangue dal naso e dalle labbra. Lui e i suoi amici cominciarono a picchiarla conciandola davvero male, con un occhio nero, dei lividi sull’addome e le ginocchia distrutte. Mentre lei urlava dal dolore, un alto ragazzo biondo le chiuse la bocca con la sua grande mano per non far insospettire qualche alunno o professore che poteva trovarsi nei dintorni.

-Ehi tu, se ci aiuti a picchiarla e a farle più male giuro che non ti daremo più fastidio!-   Urlò il capo del gruppo ad un ragazzino poco più piccolo di loro che aveva un’aria affranta e spaventata. Il povero giovane fece “no” con la testa mentre il labbro inferiore gli tremava

-Senti sfigato, se non ci aiuterai farai la fine di questa grassona!-    Disse di rimando l’altro indicando la povera Demi che era distrutta. Per un momento osservò disperata quel povero ragazzino che tremava di paura e piangeva dalla brutta situazione in cui si era cacciato involontariamente. Si fissarono entrambi negli occhi.


Cioccolato nel verde
Verde nel cioccolato

Il piccolo ragazzino non riuscì più a resistere a quegli occhi, così mandò una fugace occhiata a Demi per farle capire le sue intenzioni, ma sfortunatamente uno dei bulli capì al volo la situazione e prese il ragazzino per un braccio portandolo in un posto lontano. Demi lo fissò per l’ultima volta negli occhi comprendendo il fatto che lui avesse fatto il possibile per aiutarla prima di abbandonarsi in quell’asfissiante dolore e davanti a lei, il buio totale.
 
 

Due mesi dopo…
 
Era incredibile il modo in cui la sua vita era cambiata da un giorno all’altro. I genitori di Demi si erano separati a causa di sua madre che tradiva di nascosto suo marito, e quando lui un giorno di ritorno dal lavoro la beccò nel letto con un altro uomo si imbestialì come non mai cacciando i due traditori dalla casa e spaccando ogni oggetto che si trovava davanti. Il povero uomo cominciò a bere e non smise mai di farlo. Qualche sera, quando era molto ubriaco, si portava a casa qualche prostituta giusto per dimenticare la moglie, ma questo peggiorava solo le cose dato che gli veniva sempre in mente lei nel letto con quel lurido bastardo che quando lo vide sghignazzò rumorosamente dato che non aspettava altro momento. Dopo aver finito con la prostituta la picchiava pesantemente per poi cacciarla di casa nuda e tirandogli i panni appresso; poi saliva con nonchalance le scale di casa e si chiudeva in casa a piangere e ad urlare. La piccola Demi era distrutta anche lei dato che i bulli cominciarono a picchiarla sempre più forte e per un paio di volte, dovette correre al pronto soccorso di nascosto dal padre che ormai non la guardava neanche più in faccia, non sapeva dei bulli che la minacciavano, insultavano e picchiavano ogni giorno, lui gli era completamente indifferente ormai. Un giorno era davvero molto ubriaco e quando vide sua figlia scendere le scale tranquillamente la prese bruscamente per un braccio e cominciò a picchiarla a morte, senza mai fermarsi perché amava vedere le persone soffrire tanto quanto lui aveva sofferto, e si sarebbe sfogato con chiunque avrebbe trovato sotto gli occhi.
 
 
Dopo cinque lunghissimi anni Demi si fece coraggio e chiamò la polizia avvertendo loro del padre che si ubriacava e abusava di lei in continuazione. Il feroce uomo dopo molti combattimenti si arrese e andò in galera e lei poté rimanere in casa da sola dato che aveva appena compiuto diciotto anni e quindi era maggiorenne.
Fino a quel momento la ragazza si era dimostrata molto coraggiosa e tenace, affrontando e superando ogni prova terribile che la vita gli aveva giocato, ma adesso cominciava a farsi dei complessi rendendosi conto che aveva perso tutto, la sua famiglia, i suoi amici, i suoi vicini, la sua dignità…era rimasta solo lei in un luogo trascurato e silenzioso che gli altri chiamavano casa. Quel posto dove un tempo era felice e spensierata con una bella famiglia alle spalle che si era distrutta in pochi secondi a causa delle cose sporche che faceva la madre. Odiava quella donna, la odiava molto più di quanto odiava il mondo e desiderava tanto ucciderla e non rivederla mai più; ma sua madre veniva quasi tutti i giorni sotto casa e chiedeva scusa e perdono in lacrime alla figlia che se ne stava dietro la porta indifferente e con sguardo serio, mordendosi il labbro inferiore per cercare di non  perdere la pazienza aprendo la porta e strangolando quella donna che era stata una delle tante persone che le aveva rovinato la vita.
Demi si sentiva sola, si sentiva terribilmente sola e questo non lo sopportava più. Era completamente indifferente al resto del mondo e non riusciva ad accettare il fatto che nessuno sulla faccia della terra gli voleva bene. Lei viveva in quella orribile casa accompagnata da tutti i dolori e le sofferenze che aveva provato nel corso degli anni e che non riusciva più a dimenticare. Cominciò a non mangiare più fino ad arrivare sotto peso, il suo corpo riusciva a stento a rimanere in piedi ma purtroppo si preferiva molto di più una stecca da biliardo che una grossa patata al forno.
Entrò singhiozzando nel bagno di suo padre e appena vide tutti i suoi oggetti e cose personali uscì fuori di testa e perse completamente il controllo. Spaccò lo specchio sopra il lavandino e si mise le mani tra i capelli non riconoscendosi più. D’istinto, prese uno dei tanti cocci di vetro che si trovavano per terra e se lo mise vicino al polso dove erano situate le vene. Aveva tanto sentito parlare di ragazzine che si tagliavano per problemi di famiglia o scuola, e Demi aveva sempre odiato quel tipo di persone ma adesso che lo faceva anche lei era indifferente alla situazione dato che ormai si odiava anche lei stessa. Fece un taglio profondo finché per terra non si formò una piccola pozzanghera di sangue. Per la prima volta nella sua vita Demi sentì piacere, amava più di qualsiasi altra cosa quel vetro dentro la sua carne. Adorava abbandonarsi nel dolore fisico dimenticando così, per pochi secondi, l’immenso dolore che provava dentro. Dopo tanto tempo si sentì meglio ed il dolore interno cominciò a diminuire sempre di più fino a sparire del tutto. Finito, si alzò d’impulso portando il polso sotto il getto d’acqua fredda e prendendo a strofinare con delicatezza dato che sentiva il braccio pulsargli dal dolore. Quando i terribili ricordi cominciarono a rifarsi nitidi nella sua mente non ci pensò due volte a prendere un altro coccio di vetro e a conficcarselo nella pelle così da piangere e soffrire per il dolore fisico che era nulla in confronto al dolore che provava dentro. Lei si sentiva un’anima abbandonata come se fosse un errore di nascita e che la terra non fosse il posto adatto a lei. Ormai tagliarsi diventò la sua malattia, una specie di droga da cui era consapevole che non sarebbe più uscita. Demi era più che certa che nessuno al mondo l’avrebbe aiutata ad uscire da quel tremendo incubo che purtroppo era entrata a farne parte.
 
 
SPAZIO AUTRICE
Ciaooo, che ne pensate del banner? Io lo trovo così asfdfgsudgys, il sorriso di Demi è meraviglioso e ringrazio infinitamente Staystrong1225 per averlo creato, scusate ma vado di fretta e non ho tempo per mettere il link-.- lo farò la prossima volta sicuramente.
Parlando del capitolo, che ne pensate? Questo è più lungo rispetto agli altri ed è stato molto faticoso scriverlo, sono stata abbastanza leggere nella parte dove si tagliava perché è la prima volta che scrivo queste cose! In questo capitolo ci sono ben due indizi nascosti che verranno a galla nei prossimi capitoli…qualcuno li ha individuati o capito un po’ come stanno le cose? Penso proprio che sarete pochi ad arrivarci perché la cosa è complicata. Il prossimo capitolo sarà la seconda parte del passato di Demi perché era troppo lungo e così l’ho diviso in due.
Bene, ultima cosa e poi la smetto di rompervi…sto creando il trailer per questa storia e presto lo posterò… però tra due capitoliJ  
Ok, ora vado a prestooo e aspetto con ansia i vostri pareri che sono sempre così lunghi e pieni di cose belle e dolciose che mi dite quindi grazie davvero, siete fantastiche, vi adoro  -Sere;)
P.s.: Ragazze come va la scuola? A me non tanto bene perché è il primo anno di superiori e conosco solo una mia amica in classe però le altre mi sembrano antipatiche e non ci parliamo quasi mai…anche a voi sono stati così i primi giorni?
  
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