Oddio quante
recensioni!!!! Ma siamo sicuri ke sono tutte per me?! Non pensavo di essere
così brava!!! T_T
Non so più come
ringraziarvi! Siete fantastici davvero! Un grosso bacio a tutti quelli che
leggono sempre, ma quelli che si meritano un mega ma mega kiss sono soprattutto
quelli ke commentano sempre:
Roro,intery, goten,
thedarkgirl90, ryanforever, mel_nutella, marty_chan94, angeldany, robylee,
cri_91, picci 1989, monik.
Vi lovvo tantissimo e anke
se i miei cap sn corti e lo so spero comunque ke gli apprezzerete anke in
seguito. Purtroppo la storia nel mio pc è già conclusa ed i capitoli sono così.
Spero ke nn vi arrabbierete! Cmq cerco di aggiornare quasi tutti i giorni e poi
bisogna lasciare un po’ di suspense, altrimenti non c’è gusto MUAHAHAHAHAH ( Me
molto cattiva e perfida)
Grazie! Anna
CAPITOLO 7
Inuyasha insistette per
portare Kagome a fare un giro della proprietà, lasciando Kikyo a finire il suo
caffè.
“ Non si sarà offesa?”
chiese lei, mentre lo seguiva verso un grande stagno.
“ Anche se lo fosse?”
“ Hai ragione” convenne
Kagome, affiancandolo su un ponticello di legno che attraversava il piccolo
lago.
La tenuta della famiglia
Isoshi era immensa. Camminarono lentamente per più di un’ora, facendo un
percorso circolare intorno a quella che sembrava una piccola contea.
Costeggiarono un ruscello
che si perdeva in un fitto bosco. “ Tutto questo appartiene a te?” domandò lei.
“ Non a me” la corresse
Inuyasha. “ La terra appartiene alla mia famiglia da secoli, e dopo di noi
apparterà ai nostri figli.”
“ Se ci saranno” gli
ricordò Kagome seria.
“ E’ la seconda volta
nelle ultime ventiquattro ore che mi fai notare che non ho figli. Sei
preoccupata per il mio futuro oppure stai proiettando il tuo desiderio di
maternità?”
Kagome sorrise “ Forse è
così”
Lui rimase per qualche
secondo spiazzato dalla risposta.
“ Ti va di sederti un
po’?”
“ Volentieri” rispose lei.
Si sedettero sul prato.
Kagome lo osservò mentre parlava. Era così piacevole stare con lui… adesso il
vento gli aveva spettinato i capelli dandogli un aspetto disordinato. Non
sembrava lui, o almeno non l’uomo che conosceva.
“ Comunque non penso che
tu piaccia alle donne solo perché hai tanti soldi, o perché hai un nome di
prestigio. Sei un tipo molto affascinate. E credo che tu lo sappia.”
Inuyasha si voltò verso di
lei. “ Mi stai facendo un complimento o sbaglio?”
“ Ho avuto un piccolo
scontro verbale con Kikyo. Mi ha anche raccomandato di non importunare Miroku
Jo. Credo che Kikyo pensasse che io gli sarei saltata addosso con un blocco per
gli autografi appena l’avessi visto!”
All’improvviso
l’attenzione di lui fu attirata da un movimento alle spalle di Kagome.
“ Non ti muovere!” la
ammonì lui, “ ho visto qualcosa che…”
“ Kikyo?” chiese lei senza
voltarsi.
“ Penso… di si!” Inuyasha
si avvicinò a lei e abbassò la voce.
“ Preparati, dobbiamo
comportarci da amanti veri.” Lui le accarezzò le spalle e la vide reagire con
un tremito. Prendendola delicatamente per i fianchi, la fece sdraiare sul
prato, vicino a lui. Un attimo dopo la baciò, togliendole la possibilità di
parlare. Kagome si lasciò andare, nel vano tentativo di convincersi che quel
fantastico bacio rientrava nella messinscena. I loro corpi erano uno contro
l’altro.
La bocca di lui era calda
e passionale come la prima volta che si erano baciati.
“ Inuyasha…” mormorò lei,
mentre liberava le labbra dalle sue. “ Sei stupendo…”
“ No, non lo sono” le
sussurrò lui all’orecchio. Le forti mani di lui le si strinsero con delicatezza
intorno ai seni, le dita sfiorarono i capezzoli già inturgiditi dall’eccitazione.
Inuyasha si accorse che in quella posizione non sarebbe resistito ancora per
molto. Con rapido movimento si scostò.
“ Se n’è andata?”
“ Chi?”
“Kikyo”
“ Kikyo” ripeté lui, senza
espressione.
“ L’hai vista che si
avvicinava, non ti ricordi?”
Inuyasha non rispose,
distolse lo sguardo e osservò l’orizzonte. Lei intuì all’istante il significato
di quel silenzio.
“ Non era qui, vero?”
chiese lei lentamente.
“ Diciamo che potrei
essermi sbagliato.”
Riprese ad osservarla, gli
occhi ambrati che nascondevano una verità.
“ Non ci credo… Allora
perché mi hai voluto baciare?”
Inuyasha le accarezzò il
viso e la fissò in silenzio. Uno sguardo misterioso e dolce nello stesso tempo.
“ Perché volevo farlo. È
da questa notte che lo desidero. E anche tu lo volevi. Sarà colpa degli
uccellini o del sole, ma non potuto fare a meno di baciarti.”
“ E una volta che abbiamo
stabilito di chi è la colpa, che cosa cambia?” replicò lei a bassa voce.
“ Nulla” rispose lui
prendendole la mano e accarezzandole le lunghe dita.
“ Andiamo, è quasi ora di
pranzo.” Disse lui alzandosi.
Raggiunta la terrazza,
trovarono gli altri ospiti che sorseggiavano un aperitivo.
“ Dove sono Rin e
Sesshomaru?” chiese Inuyasha
“ Sono andati
all’aeroporto a prendere Miroku.” Rispose Kikyo guardando soltanto in direzione
di Inuyasha.
Kagome pensò, ancora un
altro pomeriggio e un’altra sera, e poi fortunatamente la recita sarebbe
finita. Il giorno seguente avrebbe iniziato a pensare alla partenza. E lunedì
mattina tutto sarebbe tornato come prima.
“ Dopo pranzo sei vuoi
puoi farti un bagno in piscina, cara!” disse Inuyasha.
“ Questa sì che è una
buona idea!” esclamò lei.
“ E tu Kikyo, ti unisci a
noi?” chiese Kei.
Kikyo però si voltò verso
Inuyasha.
“ Mi dai qualche lezione
di cricket, Inuyasha?”
“ Non oggi, Kikyo. Fa
troppo caldo e penso che andrò a trovare un nostro fattore. Vuoi venire,
Kagome?”
“ No grazie. Per oggi ho
camminato abbastanza, farò un bagno in piscina più tardi!” disse lei.