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Autore: Gale    20/09/2013    2 recensioni
Piccolo omaggio alla coppia ChristinaxWill.
"Però qui si sta bene, non mi pento della mia scelta. Ho trovato amici che mi fanno sentire a mio agio; Tris, Uriah...e te."
"Oh" dico.
"E tu?"
"Devo ambientarmi ancora un po', ma è come se mi sentissi a casa. A volte è dura, davvero dura. Ma grazie a voi mi son sentita una vera Intrepida fin dal primo momento."
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christina, Will
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Qualcosa di inatteso SENTIRSI A CASA

Will ed io stiamo mangindo alla mensa parlando ancora della scena appena passata. Tris che schiaffeggia Quattro? Oddio mi vengono ancora le lacrime agli occhi.
Will scuote la testa, ma sorride, divertito anche lui.
"La cosa che mi sorprende ancora di più, è che Quattro non ha reagito. Anzi, sembrava stupito ed intimorito." dice Will.
"Ci credo! Chi se lo sarebbe mai aspettato da una Rigida?"
"Già. Però Quattro ha esagerato." conclude Will. Annuisco.
Effettivamente Quattro non ha mai reagito in questo modo, neanche durante le simulazioni.
Mi viene in mente la mia di simulazione: appena sveglia dall'allucinazione, gridavo come un'ossessa e mi dimenavo scacciando via il ricordo delle falene. E Quattro che mi mormora di star tranquilla, dolcemente.
Will ha ragione, la sua reazione con Tris è stata ecessiva. Anche io l'avrei preso a schiaffi.
Sono ancora persa nei miei ricordi, quando Will si sporge dall'altra parte del tavolo con in mano un tovagliolo.
"Ti sei sporcata..." sussurra. Mi tocca piano l'angolo destro della bocca , guardandomi negli occhi.
Mi ha colto di sorpresa e non riesco dire nulla. Mi sento calda la faccia.
"Gr-grazie" sussuro. Lui mi fa un sorriso, uno dei suoi sorrisi rassicuranti e si rimette seduto.
Perché mi sento così? Lo stomaco chiuso non vuole più saperne di cibo, anche se pochi minuti fa stavo morendo di fame.
"Che ti va di fare oggi? Non ci sono ne addestrameni ne simulazioni. Abbiamo il pomeriggio libero" chiede Will.
Lo fisso perplessa qualche secondo.
"Ehi, c'è qualcuno?" sogghigna Will scuotendo una mano davanti alla mia faccia.
"Ci sono scemo! E smettila con quella mano" esclamo spingendogliela via.
"Okay, okay. Quindi?"
"Quindi cosa?"
"Cosa vuoi fare?"
"Prenderti a botte"
"Se sempre così onesta?" chiede alzando un sopracciglio.
"È nella mia natura. Forse è una cosa che non mi abbandonerà mai." dico.
Annuisce senza aggiungere altro. Rimaniamo seduti in silenzio, rigirando la forchetta nel piatto, senza realmente mangiare.
All'improvviso Will si alza.
"Che ne dici se andiamo a farci un giro? Fuori da qui." dice sorridendomi. È mai possibile che ogni santa volta che sfoggia uno di quei sorrisi , io rimanga senza fiato? Lo odio.
"Sì, usciamo. Ho decisamente bisogno d'aria."
Usciamo dalla mensa facendoci il solletico a vicenda. Sa bene i miei punti deboli, ma anche io ormai conosco i suoi a memoria.
Mi blocca le braccia abbracciandomi da dietro.
"Christina, mi spiace ma ho vinto io" dice. Il suo fiato mi solletica l'orecchio.
"Non lo direi ancora" e gli tiro una gomitata.
"Ma questo è contro le regole" boccheggia massaggiandosi il fianco offeso.
"Quali regole scusa?" chiedo ridendo uscendo dalle porte dell'edificio.
L'aria fresca di questa giornata grigia è un sollievo per me. Un leggero vento mi scompiglia i capelli mentre ci avviciniamo alla ferrovia.
Mi piace un mondo stare nell'edificio degli Intrepidi, ma a volte è davvero soffocante.
Qui tutto è nell'oscurità, i corridoi, le stanze. Al contrario della mia ex fazione. Bianco e nero. Nero e bianco. Luce ovunque. La verità che sembrava uscire fuori anche dalle piastrelle e dai muri.
Da piccola mi incantavo davanti a quei due unici colori che si mi distinguevano tra loro ma che allo stesso tempo di facevano confondere.
Cos'era vero? Cosa invece falso? Come potevano i Candidi decidere così saldamente la verità?
Pensavo che una volta trasferita negli Intrepidi, non mi sarei mai più posta queste domande.
Sbuffo ancora più irritata.  Metto un piede davanti all'altro, mantenendomi bene in equilibrio sul binario.
"Oggi sembri davvero una ciminiera, sai?" mi punzecchia Will, anche lui camminando sul binario accanto.
Alzo gli occhi al cielo. "Vuoi davvero che ti prenda a pugni, Will?"
"Sono veloce, non mi prenderesti." strizza l'occhio.
Non posso far a meno di ridere.
"Non so cosa mi prende oggi, ma tutto mi irrita. Forse dovrei davvero sfogarmi su qualcuno." affermo.
"Mh, mi pare di aver visto Peter e la sua gang mentre uscivamo." mi risponde. "Loro sono sempre disponibili."
Rido forte. Will mi volta e mi guarda stranito. Scende dal suo binario per salire sul mio.
"Ehi!" gli grido.
"Vediamo chi cade per primo" dice riprendendo a camminare. Ora che è davanti a me, girato di spalle, lo osservo bene.
È proporzionato, alto e abbastanza robusto. Noto i suoi muscoli sotto la maglietta. Non sono ben definiti ma ci sono. Il vento scopiglia anche i suoi capelli che sono leggermenti cresciuti.
Scendo con lo sguardo. Ed ha anche un bel...
"Non vuoi dirmi cos'hai?" la sua voce interrompe il mio pensiero.
Metto male il piede e perdo l'equilibro. Il piede scivolato cade sui grossi sassi tra i binari.
Will si ferma e mi guarda.
Penso a qualche scusa per non scoprire il mio orgoglio ferito, ma qualcosa di inatteso blocca la mia serie di scuse.
Un bacio. Le labbra di Will. Non l'ho neanche sentito scendere e avvicnarsi. Eppure adesso è qui e mi sta baciando!
Un semplice e breve bacio. Si stacca ma le sue mani mi incorniciano ancora il viso.
Sorride.
"Farò finta di non aver visto, per questa volta" e ritorna a passeggiare sul binario.
Scuoto la testa e mi incammino anch'io dietro di lui.
Non mi devo far vedere così, o pensarà che sia una di quelle ragazzine tutte smorfiose e sciocche.
"Pensi mai a casa?" chiedo.
Vedo Will alzare la testa senza voltarsi. Allunga le braccia per prendere più stabilità.
"A volte sì. Penso spesso alla mia famiglia. Soprattutto a mia sorella, avevo un bel legame con lei."
L'avevo conosciuta anch'io, durante la gionate delle visite dei parenti. Era una ragzza simpatica e per certi versi assomiglia anche a suo fratello.
"Però qui si sta bene, non mi pento della mia scelta. Ho trovato amici che mi fanno sentire a mio agio; Tris, Uriah...e te."
"Oh" dico.
"E tu?"
"Devo ambientarmi ancora un po', ma è come se mi sentissi a casa. È volte è dura, davvero dura. Ma grazie a voi mi son sentita una vera Intrepida fin dal primo momento."
Gira la testa sorridendomi.
"Soprattutto grazie a me vero?" si indica buffamente.
"Oh si certo." dico spingendolo giù dai binari.
"Ma che?" esclama mentre atterra sulla ghiaia.
Si gira verso di me. Anche se è qualche centimetro più in basso di me, adesso siamo alti ugali.
Mi avvicino e gli circondo il collo con le braccia. Chiudo gli occhi e premo le mie labbra contro le sue.
All'inizio rimane teso, ma subito dopo sento le sue mani accarezzarmi i fianchi e il bacio si intesifica.
Schiude le labbra e le nostre lingue si incontrano, facendo avvicinare di più i nostri corpi.
Gli scompiglio i capelli, lui fa scorrere le mani lungo la mia schiena.
Ora mi sento davvero a casa. Anzi, a casa non mi sono sentita mai così...felice.
Ci stacchiamo, con il fiato corto e ci guardiamo. Imbarazzato si gratta il capo sfoggiando di nuovo uno dei suoi sorridi che mi piacciono tanto.
"Stavolta faccio io finta di non aver visto" dico facendogli l'occhiolino.


Will e Christiana sono..sono...mi piacciono un sacco. Erano perfetti. Maledetta Roth che l'ha fatto morire!!
Comunque, questa one shot mi è uscita di getto e spero vi abbia fatto divertire e adorare questa coppia.
Grazie a tutti per la lettura e spero di leggere qualche vostra impressione:)
Gale.





  
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