Like a bloom

Si era ritrovato a pensare -anche se aveva solo otto anni- a cosa poter regalare per la festa della donna ad Ino.
A sua madre già ci aveva pensato con Shikaku, quindi il problema era risolto, ma si sa che dopo averne risolto uno, se ne ripropone subito un altro.
Ino non era una ragazzina facilmente accontentabile, anzi. Anche se erano due bambini, lei in quanto donna, doveva ricevere il suo regalo e non degli auguri striminziti.
E Shikamaru lo sapeva perfettamente.
Il problema stava in cosa poterle regalare, doveva essere qualcosa che la rispecchiasse, qualcosa che le potesse piacere, che non la deludesse.
Ci pensò a lungo, mentre fissava le nuvole candide nel cielo limpido di quel giorno primaverile, fino a quando, colpito da un lampo di genio, non si precipitò nella sua cameretta e prendendo un foglio e dei colori non si mise a disegnare.
Sperava ardentemente che il regalo le piacesse.

Dopo qualche minuto, passato a camminare fra le strade di Konoha, arrivarono a casa degli Yamanaka.
Era solito, per i Nara, passare qualche serata tutti insieme. Erano tre piccole famiglie diverse- perchè con loro c'erano immancabilmente anche gli Akimichi- ma in realtà sentivano di appartenere realmente solo ad una, più grande che comprendeva tutte e tre.
Quando Inoichi aprì la porta di casa partirono i saluti più calorosi, la signora Yamanaka, la signora Akimichi e Yoshino, dopo dei sorrisi e i loro saluti già erano dirette in cucina, verso i fornelli, mentre Chouza, Inoichi e Shikaku, andavano in giardino a parlare chissà di cosa.
Solo Shikamaru era rimasto lì nel corridoio a sbirciare nelle camere, per poter trovare una bambina dai capelli biondissimi e due occhi celesti da far invidia al cielo.
Stava attento a non fare rumore e si esponeva con il volto nell'oscurità delle camere e sbirciando dalle serrature.
'Shikamaru!'-una vocetta femminile dietro di lui lo fece sobbalzare e per non far vedere il regalo che teneva stretto fra le mani, nascosto dietro la schiena, si voltò subito, sorridendo vago.
'Ciao Ino!'-la salutò.
'Cosa ci facevi qui? Siamo tutti in giardino...'-gli fece notare la bambina, mentre si alzava sulle punte dei piedi per poter vedere meglio cosa le nascondeva il piccolo Nara dietro la schiena.
'Ti cercavo'-rispose semplicemente lui, sapendo di non poter sfuggire allo sguardo indagatore della bambina.
'E perchè?'-chiese lei con reale innocenza.
'Perchè oggi è la festa della donna e volevo darti il mio regalo!'- e mentre parlava le porse un foglio arrotolato, attaccato malamente ad un tulipano giallo.
La vide sorridere felice, ma dovette abbassare la testa per non far vedere quanto fosse arrossito.
Dopo aver osservato il fiore che il bambino le aveva dato, la biondina, srotolò il foglio, osservando le due figure rappresentate: una aveva due occhi celesti e dei capelli biondi, vestita di viola, mentre l'altro vestito di verde, aveva i capelli neri acciuffati e disordinati.
Le due figure erano vicine e si tenevano la mano.
'Grazie mille, ragazzo cervo!'-la sentì sussurrare e alzando lo sguardo la vide avvicinarsi e stampargli un innocente bacio sulla guancia arrossata dall'imbarazzo.
'Ino, Shikamaru, la cena è pronta vi stiamo aspettando!'-li interruppe Choji che già masticava qualcosa, mentre si inoltrava nel corridoio.
'Arriviamo!'-risposero in coro i due, mentre guardandosi si sorrisero felici.


Se Ino dovesse essere accostata ad un qualcosa, questo, sarebbe di certo un fiore, che la rispecchia nella delicatezza nell'eleganza
e nell'allegria e l'esuberanza che trasmette con i suoi colori vivaci.

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