Nell'arena dei combattimenti c'era molto movimento. Molti cavalieri e molte Sacerdotesse si erano riuniti per allenarsi insieme.

- Ehi, Milo! Ti va di affrontarci? -

L'interessato si voltò verso il proprietario della voce, ed un sorriso di scherno gli sfiorò le labbra.

- A tuo rischio e pericolo, Shiryu. Fatti sotto! -

- Non c'è problema! - Shiryu si lanciò verso il Gold Saint, colpendolo ripetutamente.

I pugni ed i calci del Dragone erano così veloci che Milo poteva solo parare. “Notevole” pensò Milo, mantenendo la posizione di difesa. Però, d'un tratto, Shiryu sferrò un potente calcio rotante che fece finire il custode dell'Ottava Casa dello Zodiaco diversi metri più in là, dritto in una pozzanghera, residuo della pioggia della notte precedente.

- Ahi ahi... - mugolò Milo, rialzandosi. Poi, accorgendosi di trovarsi immerso nella pozzanghera: - Ma... sono zuppo di acqua e fango! Avevo lucidato ieri l'armatura! E... e i miei capelli! I miei bellissimi capelli! Ci ho messo molto per renderli quantomeno presentabili! Eh, no! Adesso non la passerai liscia! Ora assaggerai l'ira dello Scorpione Celeste!!! -

- Oh, cacchio! -

- Comincia a correre, prima che la mia Scarlet Needle ti raggiunga! -

Per tutta l'arena, e forse anche in tutto il Santuario, si udivano le urla di dolore di Shiryu ogni qualvolta veniva colpito da una puntura della Scarlet Needle. Ed un “Corri, Bronzino, corri!” da parte di Milo, con tanto di risata malefica.