Voglio solo il tuo bene.


-Gaara, dove vai?- chiese Kankuro al fratello che si apprestava a lasciare Suna.
-Vado a Konoha.-
-Vai a trovare il soppraciglione?-
Gaara guardò il fratello, evidentemente scocciato, che il fratello prendesse in giro il suo Lee. Perchè lui, Sabaku no Gaara, un ragazzo veramente stupendo sotto tutti i punti di vista, amava Rock Lee, che in quanto a bellezza, era abbastanza discutibile.
Ma che importanza aveva. In amore l'aspetto non conta. L'importante è cosa si ha dentro.
E Rock Lee, era un ragazzo che di cose dentro, ne aveva tantissime.

In fondo, erano simili.
Gaara aveva condotto un' esistenza solitaria, pieno di odio verso gli altri. Ma nonostante tutto, non aveva mai smesso di cercare l'amore. E ora era un Kazekage amato e rispettato.
A Rock Lee avevano sempre detto che non sarebbe stato capace di diventare un bravo ninja, in quanto non era in grado di utilizzare le arti magiche. Ma nonostante tutto, non si era arreso. Ed era diventato uno dei ninja più forti di Konoha.

-Gaara, ma sei sicuro che vuoi continuare questa storia?-
-Di che ti impicci tu? Non ti sei mai preoccupato per me, quindi ora che cavolo vuoi?- Gaara era furioso. Sembrava essere tornato il feroce Sabaku no Gaara del passato. Quello che pensava solo a se stesso. Quella creatura infelice respinta da tutti.

Kankuro rimase in silenzio e chinò il capo.
Le parole del fratello l'avevano ferito terribilmente.
Ma infondo le cose stavano così.
Una cosa ti tocca e ti fa star male solo se è vera.
Kankuro non era stato un buon fratello per Gaara, perchè aveva paura di lui. Anzi, aveva paura di suo padre.
Quando vedeva il fratellino triste e sconsolato, moriva dalla voglia di consolarlo e rassicurarlo tra le sue braccia. Ma era terrorizzato al pensiero di cosa gli avrebbe fatto suo padre se solo avesse cercato di tendere la mano al piccolo.
Questo rimorso l'aveva accompagnato in ogni momento della sua breve vita. Per questo, ora sarebbe stato disposto a tutto pur di far felice il fratello minore.

- M-mi dispiace.- sussurrò Gaara
-No... Hai ragione Gaara.- disse Kankuro -Io non sono mai stato un buon fratello, anche se avrei tanto voluto esserlo.- Kankuro riprese fiato. Dire queste cose, lo imbarazzava parecchio. Ma era la verità in fondo.
-Gaara...- il fratello maggiore trovò il coraggio di guardare in faccia il minore -Io... Voglio solo che tu sia felice. Voglio il meglio per te.-
-Ho già il meglio.- rispose Gaara riferendosi a Lee e sorridendo dolcemente al fratello.
-Kankuro rimase incantato nel guardare il fratellino. L'aveva visto sorridere così poche volte che per lui era sempre una meraviglia. Gaara quando sorrideva, sembrava un angelo.

-Allora io vado.- disse il rosso allontanandosi.
-Aspetta! Vengo anch'io.- gli corse dietro Kankuro. Non poteva lasciarlo andare da solo.
Gaara lo guardò.
-Beh... E che devo incontrare Aburame e...- iniziò Kankuro.
Ma se pensate che quella fosse una scusa, beh, non lo era. Diciamo che Kankuro, stava prendendo due piccioni con una fava: controllare il fratellino, e incontrare Shino Aburame.
Comunque, la cosa che più contava per lui, era la felicità del fratello.
Kankuro desiderava recuperare il tempo perduto con lui. E quel viaggetto verso la Foglia era un modo per poter stare da soli e parlare, come non avevano mai fatto.
Era un modo per conoscersi meglio.
Gaara prese per mano il fratello.
-Avrei tanto voluto farlo.- disse senza nemmeno guardarlo. Troppo imbarazzato per alzare lo sguardo.
Kankuro ricambiò la stretta.
-Anche io...-


Fine.