I sogni non esistono
(Basata sulla
canzone Voci su voci dei Studio3. L’ho trovata per caso, l’ho
ascoltata. È diventata la mia canzone)
Ho sempre pensato che un sogno fosse qualcosa
in cui credere, qualcosa di speciale. Una speranza da inseguire, da catturare e
da conservare per sempre.
Di sogni ne ho tanti. Forse anche troppi.
Anzi… ne avevo.
Già, perché io nei
sogni non ci credo più. Secondo me i sogni non esistono.
Li conservavo in un cassetto, un cassetto chiuso a chiave. Ma
purtroppo io quella chiave l’ho persa e non la troverò mai più forse. E forse non la voglio neanche ritrovare. Ormai ho paura a sognare, non voglio più averli dei sogni.
Tiro giù il bollitore e verso l’acqua calda
nella mia tazza preferita. Ci infilo una bustina di tè
alla pesca e dopo aver versato anche un cucchiaino di zucchero e aver
incominciato a girare l’acqua che diviene a poco a poco colorata, mi siedo al
tavolo rettangolare della cucina.
Accendo la piccola televisione e metto sul
canale di musica. Il dj parla, parla tanto, troppo. E io non l’ascolto nemmeno.
È sera, fuori piove e mia madre non è in casa.
È a una conferenza a Boston e io sono da sola a casa.
Sospirando prendo una gocciola dalla biscotteria e la mangio, per poi bere un
po’ di tè. Un boccolo nero sfugge alla coda alta, mentre gli occhi castani
saettano dalla biscotteria alla televisione dove i video si susseguono con un
po’ troppa fretta e non curanza.
Gabriella Montez in questo momento è sola.
Non mi sento nemmeno più quella ragazzina
piena di speranze e di sogni, arrivata ad Albuquerque solo un anno fa. Non mi
sento più così e forse è un bene. La dolce e innocentina Gabriella non esiste
più. E non esisterà mai più in futuro. Non voglio che
torni, non voglio soffrire di nuovo a causa dei sogni.
Non voglio. Non posso.
Il dj alla televisione annuncia un nuovo video
inedito. Una canzone di un gruppo italiano. Bevo un altro sorso di tè, mentre
la canzone inizia e si diffonde nella casa vuota.
Yeah
Sento già che questa volta no
Lascerò scivolar un sogno via così
Perché io sarò me stesso
Parlerò anche di sesso
Sognerò, io non avrò paura
Tossicchio leggermente, poggiando la tazza sul
tavolo. Ma cosa diavolo…?
Io capisco l’Italiano, ho
vissuto in Italia durante il secondo anno di superiori. Quindi
è ovvio che queste parole mi soprendono.
Sembra fatta per me questa canzone. Sembra
quasi che mi abbiano osservata in questi diciassette
anni passati a sognare e pregare qualcosa che non si realizzerà mai. Perché in
fondo io ero me stessa, quando sognavo. Perché io dicevo sempre di non voler far scivolare un sogno via
così, senza un motivo. E non avevo paura.
Invece ora la ho. Non voglio
ammetterlo davanti agli altri, per non farli soffrire per me.
Ma io ho paura. Ne ho tanta, purtroppo.
Ma so che no, non c’è
Una regola per questo mondo
E senza più rancore
Sento solo di continuo
Una regola in questo mondo non c’è. Non ci
sarà mai, di questo ne sono certa.
E il rancore prima o
poi si scorda, prima o poi si dimentica. Prima o poi
il passato rimane quello che è: passato, appunto. Eppure
io… io quel passato lo sento ancora gravare sulle mie spalle, ormai succube di
diciasette anni di prediche, sgridate e prese in giro.
E di tante, troppe
voci.
Voci su voci
Parole su parole
Mille problemi, irreversibili giudizi
Ma lo sai
Chi decide qui sei tu
E sempre più forti, noi contro tutti
Siamo una forza mai vista che parte dal cuore
E che io so che non si fermerà
Quasi mi abbiano letto
nel pensiero il gruppo comincia a cantare il ritornello, nel quale parlano
proprio di Voci.
È vero. Io sento soltanto voci su voci, parole su parole, per usare
i loro versi di questa canzone. Sono sempre stata considerata una secchiona, un’ingenua ragazzina. Forse è
per questo che sono cresciuta tanto, forse è per questo che io sto
entrando nel mondo degli adulti prima degli altri. Perché
io so cosa vuol dire rinunciare a tutto, affrontare mille problemi, farsi
carico di giudizi che con me non c’entrano niente, ma che sembrano volermi
affibbiare con la forza.
Decido io, questa volta. Questa volta sono io
che decido del mio futuro, non gli altri. E mentre
penso questo loro parlano di quanto sono forti. E non
posso fare a meno di pensare al mio bellissimo gruppo, così affiatato nella sua
diversità tra i membri, così speciale per me. Non li vorrei mai lasciare, perché
la nostra forza proviene dal cuore.
E so per certo che i
miei amici non smetteranno di sognare come ho fatto io.
Oh, no
Chiedere cosa non ti piace
Sarebbe un grave errore
Ridere anche se non devo
Sarebbe anche più grave
Sarò me stesso, parlerò anche di sesso
Sognerò, io non avrò paura
Ma so che no, non c’è
Una regola per questo mondo
E senza più rancore
Sento solo di continuo
Giusto.
Se mi chiedessero cosa non
mi piace, probabilmente mi arrabbierei. Perché io sono fatta
così. Io non mi apro subito con le persone, ho
bisogno di tempo. E quando mi fido di una persona, non
voglio che veda soltanto il mio sorriso.
Ma purtroppo io mi
comporto così da qualche tempo. Da un po’ di tempo rido o sorrido, anche se
vorrei piangere. E questo è più grave di quello che
potrebbero pensare gli altri. È una metafora, una semplice metafora,
ma così efficace. Il sorriso è il sogno, le lacrime la
realtà. Ma ormai il sorriso sta scomparendo, sta
diventando una maschera. E io mi sento… falsa, ecco. Perché nessuno capisce quello che provo veramente, forse
perché non voglio aprirmi davvero e ho tanta paura di confessare cosa provo nel
mio cuore.
Voci su voci
Parole su parole
Mille problemi, irreversibili giudizi
Ma lo sai
Chi decide qui sei tu
E sempre più forti, noi contro tutti
Siamo una forza mai vista che parte dal cuore
E che io so che non si fermerà
Sì, amici miei. Voi statemi accanto, perché se
non ci foste io a quest’ora non vivrei.
Ho rinunciato tanto nella mia vita, per delle
stupide voci. Per una volta voglio sentirmi parte integrante di un’unica forza,
una forza che parte dal mio cuore. Non voglio fermarmi. Ma
ormai è troppo tardi. Ormai io mi sono fermata. E l’auto-stop per tornare a
casa non lo faccio.
Ooooh
Domani che uscirò
Seguirò questa strada
Voluta e vietata
Illusione di mille traguardi
Ma la verità è che
Una regola non c’è
Sento solo di continuo
Troppe le volte in cui
mi sono illusa di aver raggiunto un traguardo, troppe le volte in cui ho
sognato.
Ora non voglio più sognare, ora voglio svegliarmi. Perché rincorrere un sogno è troppo complicato, troppo difficile,
troppo tutto. Io non voglio correre. Ho corso per diciasette anni. Ora
mi fermo, seguo una nuova strada.
E mi accorgo che una
regola per i sogni non c’è. Ed è questo che mi fa più
paura.
Voci su voci
Parole su parole
Mille problemi, irreversibili giudizi
Ma lo sai
Chi decide qui sei tu
E sempre più forti, noi contro tutti
Siamo una forza mai vista che parte dal cuore
E che io so che non si fermerà
Dlin
Dlon
Il campanello suona, mentre il ritornello viene cantato nuovamente. Con la tazza in mano esco dalla
cucina, il volume è al massimo quindi sento ancora la musica
mentre vado verso l’ingresso.
Chi può essere alle nove di sera?
Guardo dalla spioncino
e poi apro la porta sorpresa.
-Buonasera!- Ryan fa un passo in avanti, mi da
un bacio ed entra in casa, -Entrate, ragazzi!-
A lui seguono Jason, Troy, Chad, Erik e
Joaquin. Tutti con ogni tipo di cibo in mano, salvi dalla pioggia per via degli
ombrelli che li hanno coperti per tutto il tempo probabilmente.
-Ma cosa…?- non faccio in
tempo a ribattere che anche le mie migliori amiche entrano.
Sharpay, Taylor, Kelsi, Martha e mia sorella
Jane. Mi guardano furbette e io chiudo la porta. Sono persino in tuta,
accidenti.
-Ma che ci fate qui?-
chiedo stupita.
-Beh, ci siamo auto-invitate
per un pigiama party.- rileva Sharpay.
-E poi… è da un po’ che sei strana.- dice
anche Kelsi, mentre Martha e Jane annuiscono decise,
per poi andare dai loro ragazzi.
Hanno capito? Hanno capito veramente che stavo
soffrendo?
-Tesoro… se c’è qualcosa che non va, puoi
parlarne con noi.- mi informa Taylor, -Chiaro?-
Io annuisco lentamente, poi anche Taylor va
verso i ragazzi.
Li fisso stupita, -Torno subito…- dico andando verso la cucina. Poggio la tazza nel lavandino
e poi mi volto verso la televisione.
Voci su voci
Parole su parole
Mille problemi, irreversibili giudizi
Ma lo sai
Chi decide qui sei tu
E sempre più forti, noi contro tutti
Siamo una forza mai vista che parte dal cuore
E che io so che non si fermerà
Prendo il telecomando e spengo la televisione,
nello stesso momento in cui il video finisce.
Forse sento tante voci,
forse ci sono troppe parole non dette. Forse sono vittima di troppi
problemi e troppi giudizi. E
purtroppo credo ancora che i sogni non esistono.
Ma pensare che i miei
amici sono qui, che hanno capito che c’era qualcosa che non va è molto meglio
di un sogno.
Mi poggio allo stipite della porta del
soggiorno, mentre li fisso che ridono e chiacchierano.
Finalmente un sorriso vero compare sul mio
viso, mentre li osservo.
Io credo ancora che i sogni non esistono.
Ma mi basta pensare che
faccio parte di una forza che parte dal cuore. E che
io so che non si fermerà.
The End
**************
Con questa nuova one-shot, basata sui pensieri
di Gabriella, ho voluto aprirmi un po’ verso coloro che leggono le mie storie.
Volevo farvi solo capire che cosa provo io da qualche tempo, perché i pensieri
di Gabriella sono quasi completamente autobiografici.
Per questo voglio ringraziare le mie
Disneyane e le mie migliori amiche Cristina
e Alessia, che mi stanno sempre accanto ogni giorno. Vi ringrazio di
starmi sempre vicine, di sorreggermi quando ho voglia
di cadere nel buio. E grazie Aqua per avermi ascoltata ieri e
grazie Disneyane per non aver approfondito la faccenda, perché attraverso
questa shot almeno capirete senza che io debba ripetere tutto il discorso fatto
ad Aqua. Sarebbe stato troppo complicato da rispiegare, quindi ecco qui
una bella shottina tutta per voi ^^ Comunque tutto è
partito dal fatto che forse questo mese non potrò sentirvi, per via del fatto
che non posso rinnovare l’abbonamento dell’ADSL. E da
lì è partito tutto…
Spero comunque che vi
sia piaciuta e che non l’abbiate trovata fuori categoria o non adatta.
È quello che provo e per una volta volevo
scrivere qualcosa che mi rappresentasse, per poter finalmente uscire da questa
realtà in cui vivo.
Grazie anche solo per aver letto.
Vi voglio bene
Titty90