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Autore: elev    25/09/2013    3 recensioni
Questa fan fiction è nata in realtà in risposta alla stupenda fan fiction di Intelligentola intitolata "io e te insieme ce la facciamo" dal punto di vista di Emiliano. La mia (con il permesso dell'autrice) è scritta dal punto di vista di Anna...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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poi in quel piazzale guardavo il mondo che
girava intorno a me... io non pensavo a te....
Poi all'improvviso lui.
Sorride. Sorrido.
e ancora prima di capire
mi trovo abbracciata a lui
stretta come se
non ci fossimo che noi.

Mi son svegliata con la scena ancora nella testa.
Non mi sono ancora resa conto che è successo davvero.
Sto pensando a te. Caro, dolce, cioccolato amaro.
Non posso crederci. È vero.

Il rumore dell'aspirapolvere al piano di sotto mi sveglia dal dormiveglia.
Scendo in fretta dalle scale che portano in salotto dove trovo la nostra colf che impreca contro la povera aspirapolvere che proprio oggi, a quanto pare, ha deciso di scioperare.
"Che è successo??"
"questa qua a da funzionà; mannaggia e proprio oggi che ho da pulì" risponde lei urlando.
Cerco di calmarla quando scopro che proprio non funziona nulla "hanno tolto la corrente!"

Sono di nuovo loro.
Quel farabutto che ci vuole togliere la casa per farci un campo da golf.
Magnani.
"E io come faccio io ora che non c'è nemmeno l'acquaaa?!" dice mia sorella uscendo dal bagno con i capelli insaponati.
Questi se la vedranno con me. "Ora li sistemo io perché... " "Melina!" La interrompo prima che continui il suo sproloquio di imprecazioni.
"io devo studiare un sacco e mi serve per forza il PC! Posso andare da Emiliano?"

Mi fa strano dirlo.
"Vado da Emiliano."
Finora non l'ho mai detto a nessuno.

Nemmeno a lui.

Non l'ho mai avvisato del mio arrivo.

Il "No.cara.tu.ora.chiami.a.tuo.padre.e.glielo.chiedi .perché.non.voglio.responsabilità" di Melina sull’orlo di una crisi di nervi, con il tubo dell'aspirapolvere in mano a mo di minaccia mi investe come una valanga.

Sbuffo e pesto un piede sul pavimento.

Ho chiamato mio padre e dopo mille prediche e raccomandazioni sono riuscita a strappargli il consenso a patto che sarei stata a casa per cena.

Dopo tutto me lo doveva.
Finalmente ero tornata a sorridere.

Non l'ho nemmeno avvisato pensavo mentre camminavo veloce verso lo studio di Emiliano.
Sapevo che l'avrei trovato lì.
Come sempre.

Un sorrido sghembo sulle mie labbra mentre penso tra me e me all'espressione che avrei trovato sul viso di Emiliano appena mi avrebbe trovata nel suo negozio.
Chissà come reagirà vedendomi.
Sarà una sorpresa?
O sarà scocciato perché lo disturbo sul lavoro?

Dall'agitazione mi è venuto un peso sullo stomaco.

Mi sudano le mani mentre abbasso al maniglia della porta del negozio.

Entro sistemandomi l'ennesima volta la tracolla con il PC.

Oramai la catenella rosa è un viso famigliare. La saluto dicendo "vado da Em..." lei vedendomi sgrana gli occhi e senza dirmi una parola interrompe la mia frase sbuffando con un misto di stupore ed esasperazione. Ormai immagino che l'oggetto dei miei desideri lo abbia scritto palesemente in fronte e le sue indicazioni sommarie non mi servono più;.
Evviva!

Mi ritrovo come quel giorno in cui sono scesa le scale per dirgli che lo amavo e che lui insomma per me era perfetto
Quel giorno in cui, con quel bacio perfetto, mi aveva cambiato la vita.
Mi aveva fatto entrare nel suo cuore per un istante.
Totalmente.

Più mi avvicino alla porta dello studio più sento la sua presenza.
Il sibilo della macchinetta dei tatuaggi che sta provando.
Il rumore della sua vita.
Un profumo famigliare.
Emiliano.

Mi affaccio e lo vedo lavorare. Decido di fermarmi ad osservarlo per un po'
È meraviglioso.
Ha il viso concentrato e non si è accorto di me.
Sorrido.


La macchinetta si blocca per un istante.
Non sembra capirne subito il motivo.
Insiste un paio di volte e per vendetta quella schizza inchiostro ovunque sporcando il lettino.
"ma porcamiseria... sta stupida macchinetta...aoh" e spazientito tira un bel calcione alla gamba della sedia e sbuffa.
Non riesco a trattenere una risata leggera e finalmente alza la testa e si accorge di me che, appoggiata allo stipite della porta, lo sto guardando.

La sua espressione cambia in un’istante.
Vedo i suoi occhi illuminarsi "Annaa!?"
"hai avuto un attacco d'arte?" gli dico avvicinandomi e alludendo alla macchia d'inchiostro e trattenendo una fragorosa risata.

"Vieni qui, piccola impertinente..." lo sento avvicinare da dietro ed in un baleno mi trovo stretta in un abbraccio.
Un abbraccio totale.
Tanto stretto che mi sembra che i nostri due cuori si possano realmente toccare.
Quelli in cui vorresti rimanere tutta la vita.
Il suo profumo mi fa sentire a casa.

Mi sento cullata dal suo abbraccio.
Mi ero dimenticata  il motivo per cui ero lì
Lui ha questo potere.

Provo a girarmi per guardarlo negli occhi e dirgli che ho bisogno della sua corrente elettrica per studiare.
Le sue forti braccia mi stringono di più e mi ritrovo a ballonzolare in giro per lo studio in un abbraccio sghembo e dondolante.

Appoggio la testa sulla sua spalla, la inclino leggermente provando così a guardarlo in faccia.
Mi soffermo sui tratti del suo viso.
Sorrido.

"senti artista incompreso, a casa mi hanno tolto la corrente posso studiare da te?"
Sorride e finalmente molla l'abbraccio. Sono quasi sollevata... (per quanto una possa sentirsi sollevata dopo un abbraccio di Emiliano).

"ok, secchiona!" mi dice inarcando un sopracciglio con un sorriso sghembo che è tutto un cinema.
Mi ha accompagnato nel suo appartamento sopra lo studio.

Con l'agitazione (nascosta male) di uno che non ha messo a posto il disordine in casa prima di ricevere ospiti, apre la porta e mi spiega dove posso mettermi.
Rimango incantata dal suo mondo.

E così questa è casa tua cioccolato amaro?
- Torno presto, e tu non studiare troppo; mi dice prima di andarsene.

Credo che per una buona mezz’ora sono rimasta ad osservare tutte le sue cose.
C'è una parte di Emiliano in tutti gli oggetti sparsi in giro.
E io mi sento a casa.

Sono passate quasi quattro ore.
Il sole sta tramontando.
Deve essere tardi.

Non mi sono resa conto del passare del tempo.
Sarà un altro dei tuoi poteri Emiliano?
Ho studiato tutto il pomeriggio.
Mi sono riempita la testa di nozioni e non me ne ricordo nemmeno una.

Studiare a casa di Emiliano fa uno strano effetto.
Sono esausta.
Mi accoccolo sul divano morbido e mentre, con un profondo respiro cerco di riempirmi i polmoni di tutto il suo mondo, chiudo gli occhi.

Ho passato 21 lune senza te .
Le ho contate una per una.
Ho combattuto per amore.
L'ho salvato?
Quel giorno in cui ti ho trovato per strada sono sbocciata improvvisamente come 21 rose.
Con te mi sento potente come 21 re.
Ci sono 21 diamanti nella mia mano, ma nessuno è più prezioso di te.
Il tuo amore è fresco come 21 giorni sull'altopiano.
Il mio cuore raggiunto da 21 colpi... è così facile morire? In nome dell'amore.
C'è chi dice che ci sono 21 mondi fra me e te.
Che siamo troppo lontani.
Ho combattuto per amore.
E ora siamo così vicini che posso sentire me stessa dento il tuo cuore.
C'è qualcosa di noi in ogni canzone.
Ho 21 modi per dirtelo.
21 modi per dirti ti amo.

Note: ciao a tutti! Eccomi dopo un po' di tempo ad aggiornare. Ci sono alcune premesse: 1. ho fatto una faticaccia a scrivere questo capitolo forse perché finalmente la nostra Anna è tornata a sorridere e scrivere di bei sentimenti senza essere banale non è facile 2. Non so se corrisponde tutto esattamente (nella successione temporale in cui sono successe) alla fiction originale; non ho occasione ora di controllare ma anche se fosse va bene così ;) almeno spero. 3. Il primo pezzo di capitolo è un pensiero/sogno di Anna ed è un estratto di una canzone di Lucio Battisti mentre per la parte finale ho usato un estratto di una canzone di Venditti.
4. Avrei voluto mettere questo titolo al 21° capitolo ma non ho resistito; 5. Qualcuno mi dirà -ma ti sei fermata prima di.... si. Mi sono fermata prima di quella scena epica e dolcissima in cui Emiliano sveglia Anna... la ritroverete nel prossimo capitolo ;)
Vi ho annoiato abbastanza... spero che vi piaccia. Alla prossima ;)
  
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