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Autore: Jopsy    25/09/2013    1 recensioni
Kitai Homura.
Una semplice ragazza con un triste passato che l'ha resa chiusa e diffidente, mette piede ad una delle scuole più prestigiose di Sapporo: la Hokkai Gauken.
Qui incontrarà un gruppo di amici molto talentuosi che si fanno chiamare da tutti Vocaloid.
E forse riusciranno a farla sorridere di nuovo.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Len Kagamine, Luka Megurine, Nuovo personaggio, Rin Kagamine | Coppie: Kaito/Miku
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 4

 

 

"D'accordo, Kitai…E' il tuo momento!".

 

I ragazzi stavano per suonare quando Miku scattò in piedi: - AAAALT! - gridò.

Tutti la guardarono allibiti.

- Kitai non conosce nessuno dei nostri pezzi! - esclamò.

Kitai si sorprese, non ci aveva pensato.

- Dobbiamo insegnargliele! - continuò la verde.

- Perché non facciamo scegliere a Kitai cosa suonare? - propose Rin con il braccio alzato.

- Ottima idea! - esclamò Luka prendendo una lista che teneva nella borsa.

La porse a Kitai: - Queste sono le canzoni…Ce n'è qualcuna che ti interessa? - chiese la rosa.

La mora esaminò con cura la lista: tutte canzoni d'amore.

Dopo qualche istante, un titolo saltò all'occhio della ragazza.

- Possiamo fare questa? - domandò a Luka.

Quest'ultima lesse il titolo da Kitai indicato.

- Witch Hunt? Ti piace quella? - chiese Kaito sbirciando il foglio.

Kitai annuì.

- Bene! Allora te la insegnerò io! - esclamò Len balzando in piedi.

In pochi attimi, Kitai se lo ritrovò seduto accanto con un sorriso eccitato.

- Pronta, Kitai? - fece lui.

Lei sorrise appena e annuì.

Il gruppo iniziò a suonare...

 

Adesso diamo un'occhiata ad una storia molto triste

Non dimentichiamoci di preparare i fazzoletti

In un posto lontano c'era una strega

Era innamorata dal principe.

Trascorrevano molti momenti felici insieme

E la strega si dimenticò di usare la magia capace di fermare il tempo.

 

Kitai stava imparando in fretta la musica e ci stava anche prendendo gusto.

Len era un ottimo insegnante per lei, nonché un ottimo cantante.

Anche se secondo il ragazzo quel testo era abbastanza tetro, a Kitai piaceva.

 

Fissata alla croce, guardo il cielo

Penitentiaite!

Mentre le voci delle preghiere spariscono

Opus transit in otium

Se hai intenzione di definire il mio amore stregoneria

Penitentiaite!

Libererò le fiamme dell'odio

La mort est super nos!

 

In ritornello, poi, era la sua parte preferita.

Adesso che aveva preso possesso del brano, lo eseguiva alla perfezione, aggiungendo qualche variante a proprio piacimento.

Len continuava a non capire cosa ci trovasse di bello in una strega che veniva bruciata al rogo, ma…

 

Legata alla croce, invoca il demone

Penitenziagite!

Prima che tu possa gridare l'incantesimo malvagio

Virtus migrat in vitium

Invoca il giudizio su questo peccato di stregoneria

Nunc cuncta rerum debita

Avvolgila nelle fiamme sacre della giustizia

Exoribitant a semita

Diffondendosi nel cielo, la stupidità umana

Penitenziagite!

Il rosso di quel tramonto continua a bruciare

La mortz est super nos!

 

…Vederla sorridere era ciò che contava in quel momento.

E sicuramente, Len avrebbe fatto di tutto per vedere ancora quello splendido e rarissimo sorriso.

 

- Ottimo lavoro ragazzi! - esclamò Miku a fine canzone.

- Kitai-san, sei molto brava! - si complimentò Luka.

- Grazie mille, anche voi cantante molto bene…- rispose la mora.

Rin si mise a saltellare improvvisamente: - Ragazzi! Ho un'idea! - esclamò.

Tutti la fissarono incuriositi.

- Perché non facciamo entrare Kitai nel nostro gruppo? Non abbiamo mai avuto una pianista che suonasse dal vivo! E poi, potremo suonare durante il festival della cultura! - esclamò.

Tutti quanti approvarono l'idea entusiasti.

Tutti tranne Kitai.

- Lo ammetto, mi sono divertita oggi con voi, ma rendere la cosa ufficiale…Non credo di sentirmi pronta a farlo davanti all'intera scuola! - disse.

Gli altri ci rimasero molto male, soprattutto Len.

- Ma scusa, hai appena suonato di fronte a noi che siamo praticamente dei perfetti sconosciuti! Cosa ti cambia? Le prove generali servono a questo! - disse il biondo.

- No, io non…cioè…Mi vergogno e…E perché sono ancora qui!? I-io vado a casa, ho da fare…- esclamò imbarazzata la ragazza e cercò di andarsene, ma Len l'afferrò per il braccio e la tirò indietro.

- Perché fai così, Kitai? Stavi sorridendo! Perché ogni volta che ti succede qualcosa di bello scappi via così? Perché cerchi di evitare le persone? Dimmelo, Kitai, ti prego! - disse lui guardandola negli occhi.

- Non posso dirtelo, Len…Fa troppo male…- e staccandosi da lui corse via.

Di nuovo.

 

La sera i ragazzi fecero rientro a casa insieme.

Erano stanchi ma soprattutto dispiaciuti per Kitai.

Avrebbero voluto aiutarla, ma nessuno di loro sapeva come.

- Io proprio non capisco perché faccia così…- disse Kaito sospirando.

- Ha detto che fa male…Ma cosa? - chiese Miku preoccupata.

- Io voglio bene a Homura-chan! - esclamò Rin con amarezza.

- Tutti le vogliamo bene, Rin…- le disse Luka.

Len invece rimase in silenzio.

Teneva la testa bassa, assorto nei suoi pensieri.

Pensieri che riguardavano Kitai.

Quella ragazza aveva sofferto, questo era poco ma sicuro, e adesso Len voleva scoprire a tutti i costa cosa l'aveva resa così insicura e diffidente.

- Va tutto bene, onii-chan? - chiese Rin, prendendolo sottobraccio.

- Cosa? Oh sì, scusa. Stavo solo pensando…- rispose il fratello sorridendo.

- Sbrighiamoci a tornare a casa, ho fame! - esclamò una voce da dietro.

- Tu hai sempre fame, Kaito! - ribatté Miku.

- Non è vero! - fece Kaito offeso.

- A chi arriva prima a casa! - gridò Luka mettendosi a correre.

- Cosa? Ma se abitiamo tutti in direzioni diverse! - sbottò il blu correndo a sua volta.

Il resto del gruppo seguì l'esempio dei due e in pochi istanti le strade di Sapporo furono invase da ragazzini strepitanti.

 

La mattina seguente, Kitai non si fece viva.

Len e Miku erano i più preoccupati di tutti.

- Non è che l'abbiamo fatta arrabbiare troppo ieri? - chiese Miku.

- No, non abbiamo fatto niente di male…E' lei che se la prende per tutto! - rispose Kaito accarezzandole amichevolmente la testa.

Miku alzò lo sguardo e sorrise al suo amico, che ricambiò con un occhiolino.

- Forse è arrivata prima e si è nascosta in classe…Len, vai a cercarla! - ordinò poi il ragazzo.

- Eh? Perché io? - ribatté il biondo.

- Perché sei quello con cui ha legato di più, e ora muoviti! - ordinò Kaito indicando l'edificio.

L'altro sbuffò e si mise a correre con dietro un Kaito che ridacchiava beffardamente.

Len entrò ed iniziò a girare di nuovo per i corridoi.

In classe non c'era.

Il ragazzo sospirò e fece marcia indietro quando ad un tratto una voce meravigliosa lo paralizzò.

 

Dentro di me,

Una, c'è una parola per descriverlo.

Infinito...

 

La voce proveniva dall'aula di scienze.

Len si diresse lentamente in quella direzione.

 

Infinito e instancabilmente si ripete.

Si ripete...

Si ripete urlando.

 

Il ragazzo aprì con cura la porta scorrevole cercando di non farsi sentire e una volta dentro, non poté credere a ciò che vide.

 

Capisci questi sentimenti,

Perché non vuoi capirli?

La pazzia sta traboccando,

Come posso fermarla?

Se reprimessi i miei sentimenti,

Per cosa dovrò lottare?

Il mio amore crescente non si può fermare!

 


-…Kitai…? -.






_______
NdA: Ossequi! (dafuq..?)
Finalmente il capitolo 4. Chiedo scusa per il ritardo ma la scuola mi ha praticamente bloccato in questo periodo!
Spero di riuscire ad aggiornare col 5 al più presto! :)
Le canzoni erano: La prima "Witch Hunt", dei Vocaloid, la seconda "UN Owen Was Her?", canzone Touhou nella versioni degli EastNewSound.

  
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