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Autore: Siero720    26/03/2008    7 recensioni
Attenzione, ci sono anticipazioni sulla trama de "Le Due Guerriere".
“Perdonami, amore mio, comprendimi. Non posso vivere senza di te. Non ce la faccio. Non voglio. Ma tu sarai forte, tu e Tarik sarete forti, e ce la farete. Io non ti lascerò mai veramente, sarò sempre con te, nel tuo cuore. Ti amo.”
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La scelta di Nihal

Nihal era preoccupata. Sennar stava male, c’era qualcosa dentro di lui, che lo stava dilaniando.
Sennar peggiorava, giorno dopo giorno. Le sue membra erano pallide, scosse da tremori convulsi. Si stava spegnendo. Nihal non poteva più sopportarlo.
Era successo qualche giorno fa. Sennar stava conducendo degli studi sulla magia del luogo. Lui e Nihal avevano tutto il tempo del mondo per essere felici insieme, per godere del loro amore; la vita aveva donato loro Tarik, e pareva che nulla avrebbe potuto rovinare quel momento di felicità.
Ma l’incidente era accaduto. Non si sa come, ma Sennar durante i suoi studi era stato posseduto da un qualcosa, uno spirito forse, comunque molto aggressivo. Stava morendo, e Nihal doveva impedirlo.
Lei aveva provato con quel poco di magia che conosceva, ma... “Sono troppo debole, dannazione!”
Neppure gli Huye le erano stati d’aiuto, e nonostante i suoi sforzi Sennar stava deperendo sempre di più.
“Perdonami, amore mio, perdonami!”
Era stato allora che, disperata, aveva deciso di chiedere aiuto agli Elfi, creature orgogliose e disinteressate, mosse da un odio cieco per le razze del Mondo Emerso.
Loro sapevano sicuramente come curare Sennar. Ma non c’era stato dialogo. Probabilmente gli Elfi stavano godendo della sorte toccata all’“invasore”.
Questo Nihal non poteva tollerarlo; non poteva perdere Sennar, l’uomo che amava, la sua ancora di salvezza.
“Tutto, ma questo no. Sono persa senza di te.”
Aveva ripensato alla sua vita. La morte l’aveva perseguitata in tutti i modi. Livon... Laio... i Mezzelfi... tutti morti per colpa sua. Poi aveva incontrato Sennar, e dalle ceneri del suo passato era stata capace di rinascere.
Il periodo passato con Sennar era stato il più bello della sua vita, un vero balsamo per la sua sofferenza; il Mondo Emerso era in pace, lei e Sennar erano in pace; finalmente aveva trovato la felicità.
Le sembrava di vivere un sogno, e aveva paura di svegliarsi.
“No, dannazione!”
Sennar non poteva morire così, non poteva lasciarla sola.
Da sola non poteva farcela.
Doveva salvarlo, anche a costo di mettere in gioco tutta se stessa.
Doveva trovare il modo, o non se lo sarebbe mai perdonato.
“Lo farò per te, amore mio.”
E così, aveva fatto una cosa inaudita: aveva rapito un sacerdote elfico. L’aveva costretto a curare Sennar; e aveva funzionato.
Sennar stava migliorando, anche se era ancora molto debole, e per qualche momento Nihal aveva sperato in un futuro; un futuro felice, con Sennar al suo fianco.
Ma poi, la consapevolezza.
Gli Elfi sarebbero arrivati, si sarebbero ripresi il loro mago; e cosa avrebbero fatto alla sua famiglia?
Sennar, Tarik... No, non poteva permettere che accadesse loro qualcosa, o sarebbe stato tutto inutile.
Non a Sennar, non a Tarik... lei aveva rapito il sacerdote, lei era colpevole di aver voluto salvare l’uomo che amava... lei si sarebbe assunta la colpa di tutto.
Nel profondo del cuore sapeva come sarebbe finita, ma non si sarebbe tirata indietro.
“Per una volta nella mia vita, sarò io a morire per qualcuno.”
“Basterà colpire il talismano.”, si disse. “Sarà una morte indolore. Devo farlo per loro... per Sennar... per Tarik... loro vivranno.”
A Nihal venne in mente, con un sorriso triste, di quando aveva pensato di dover morire schiantata al suolo della Base... fortuna che c’era stato Oarf a salvarla... Ido era furibondo... ricordi di una vita lontana, di quando era solo un’arma nelle mani dei morti.
“Che morte stupida.”; ecco tutto quello che aveva fatto in tempo a pensare.
Ma ora era diverso. Ora era mossa da uno scopo, uno scopo vero e suo, e non si sarebbe fermata davanti a nulla.
Nihal aveva fatto una scelta; la sua vita per quella di Sennar; e non sarebbe morta invano.
“Perdonami, amore mio, comprendimi. Non posso vivere senza di te. Non ce la faccio. Non voglio. Ma tu sarai forte, tu e Tarik sarete forti, e ce la farete. Io non ti lascerò mai veramente, sarò sempre con te, nel tuo cuore. Ti amo.”
Tornò da Sennar. Accarezzando il suo sonno, attese il suo destino.
Gli Elfi arrivarono. Li catturarono, tutti: Sennar, lei, nemmeno di Tarik ebbero pietà.
Pretesero la vita di Sennar. Ma lui non aveva colpa, di nulla; aveva fatto tutto lei.
Come in sogno, disse quello che doveva dire; era pronta ad andare.
Fu tutto molto rapido, perfino indolore; prese la sua spada, non c’era posto per l’esitazione, e colpì il talismano che la legava alla vita.
Mentre sentiva la vita abbandonarla, il suo ultimo pensiero fu per Sennar: “Per te.”

Siero720
  
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