In fondo, era così simile a lui…
Così fragile, insicuro, tenero. Sì, proprio uguale al suo Codichino.
Purtroppo, per forze maggiori di lei, nonché conosciute come Chris, erano stati separati.
Non le restava che il suo cellulare, con quella foto da accudire, come se fosse vera.
E poi… Cameron. Era simpatico, e almeno non tentava di scappare.
Aveva provato a non paragonarli, anche perché gli sarebbe sempre rimasta fedele, ma l’impulso di farlo era stato troppo forte.
E se ci si metteva anche la lontananza…
Così erano cominciate le visioni.
Con quella testolina coi capelli alla paggetto, gli occhioni azzurri, le guanciotte da stritolare.
Su un altro corpo, però.
Non ci aveva fatto troppo caso, e, senza nemmeno accorgersene, aveva cominciato a chiamarlo Cody.
Adesso, avrebbe dovuto passare la notte sull’isola dei teschi, esposto a chissà quali pericoli.
E lei non avrebbe potuto proteggerlo.
Lui non voleva essere un – second Cody -.
Ma poteva sempre essere un – Cody number two -.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ok, abbiate pietà di me.
Vi prego seriamente di perdonare questo sclero post 3° episodio di TDAS.
Tutto è cominciato quando, sta mattina, vedendo l’episodio, nelle ultime scene, Cam ha detto che non voleva essere un secondo Cody.
E da allora, la scena del Cody N.2 mi è rimbalzata nella testa.
Fa schifo, lo so.
Ma se non l’avessi scritta mi avrebbe perseguitato… -.-
Adesso vi lascio. Magari vorreste lasciare una piccola recensione?
Mi fareste tanto contenta, anche perché la mia raccolta ‘Turiste Guide’ ieri aggiornata, non ne ha avuta nemmeno una.
Speriamo che il terzo pairing piaccia di più.
Ora, vado, seriamente però.
Bacioni.
FEDE