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Autore: Broken Hearts    26/09/2013    2 recensioni
Canto e mi sento di nuovo libera. Nick ha ragione, funziona.
Canto senza pensare che tutti gli occhi sono puntati su di me, che tutte le persone in questo momento stanno sentendo e giudicando la mia voce e la mia canzone.
Canto sentendomi viva, di nuovo.
Genere: Romantico, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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  • BELIEVE IN ME. 


     
  • Mi guardo intorno meravigliata. Quando ero piccola mia madre mi portava spesso in posti del genere, ma questo li ha sempre battuti tutti.
    È il più bel teatro che abbia mai visto. Guardo il palco con gli occhi che brillano, poi mi avvicino incerta. Non c'è nessuno, ma io non dovrei essere qui e la paura di essere scoperta mi spinge a guardarmi le spalle ogni secondo.
    Salgo sul palco e sfioro il pianoforte nero che c'è sulla sinistra. Sorrido istintivamente e mi siedo. Quando, dopo alcuni minuti, mi rendo conto che non c'è davvero nessuno, la voglia di premere quei tasti prevale sulla paura che arrivi qualcuno, quindi mi posiziono meglio e lascio che un 'la' echeggi nell'aria. Uno dopo l'altro premo lentamente qualche tasto, fino a velocizzare il tutto e creare una melodia.

    "I'm losing myself trying to compete with everyone else instead of just be me.."

    Canto sentendo la musica scorrermi nelle vene. È incredibile quanto cantare mi faccia stare bene. Chiudo gli occhi, lasciando che le parole escano dalla mia bocca senza nemmeno pensarci.

    "I don't wanna be afraid, I wanna wake up feeling beautiful today. And know that I'm okay, 'cause ev.."

    Una voce mi fa fermare di scatto.
    "Chi c'è?" Sento dire da una voce maschile. Mi alzo di scatto facendo strisciare il sedile per terra e creando rumore. Sento dei passi rimbombare e farsi sempre più vicini, quindi mi affretto a nascondermi dietro la tenda del sipario, strizzando gli occhi e sperando che chiunque sia entrato non mi veda. Trattengo il respiro quando i passi si fanno vicinissimi, poi vedo una figura camminare sul palco. Mi tappo la bocca e trattengo il respiro quando associo un nome a quel ragazzo.
    Joe Jonas.
    Non sono proprio una sua fan, ma la sua voce, come quella dei suoi fratelli, mi piace tantissimo. Ciò che non mi spiego è cosa ci faccia uno dei cantanti della band che al momento sfonda di più in un posto come questo. Si, è un teatro e la maggior parte delle volte qui dentro si canta invece di recitare.. Però si trova in uno dei posti più poveri della città. E non è messo un granché bene.
    Certo, per me è comunque un posto stupendo, perché qui c'è una parte di me, c'è la mia storia, qui la gente viene quando non ne può più, quando vuole svagarsi e non pensare ai soldi che mancano. Qui la gente è felice. È questo che lo rende un teatro magnifico, ma come può Joe trovarsi qui?
    Lo vedo voltarsi a destra e sinistra ed indietreggio senza fare rumore per nascondermi di più nella tenda.
    "Chi c'era?" Sussurra guardando il pianoforte. Si siede, sfiora i tasti come poco prima avevo fatto io, poi si alza di scatto e corre dietro le quinte. Forse spera di trovare qualcuno. Non appena il suo corpo è fuori dalla mia visuale, scendo dal palco e corro fuori. In cinque minuti sono a casa.
    "Ehi tesoro!"
    "Ciao mamma." Sorrido alla donna che è alle prese con i fornelli, poi salgo in soffitta e mi chiudo la porta alle spalle. È sempre stata questa la mia camera e, in tutta sincerità, non è tanto male. Mi stendo sul letto e fisso il muro verde chiaro, cercando una risposta.
    Perché era li?
    C'erano anche Nick e Kevin con lui?
    E che cosa fanno in queste zone? Nemmeno prima che diventassero famosi vivevano qui. Avevano abbastanza soldi da permettersi una casa decente e avevano sempre vissuto in centro.
    Quindi, perché venire qui?
    "Demi, scendi un secondo!" Urla mia madre, costringendomi ad alzarmi.
    "Che succede?" Chiedo entrando in cucina. Sta leggendo un giornale e sta sorridendo.
    "I Jonas Brothers non sono quel gruppo che canta quella canzone, com'è che fa?" Poi scuote la testa canticchiando un pezzo di SOS. Annuisco.
    "Si, perché?"
    "Leggi qua!" Esclama porgendomi il giornale. Lo afferro continuando a guardarla, poi sposto lo sguardo sul pezzo di carta che ho in mano. Una foto in primo piano di Joe, Kevin e Nick è la prima cosa che vedo, seguita dall'enorme scritta che riporta il loro nome. Visualizzo velocemente l'articolo, poi torno a guardare mia madre. Ci metto tre esatti secondi per capire ciò che ho appena letto.
    Suoneranno qui. Stasera. Ecco perché Joe era nel teatro. Si esibiranno lì.
    "Ma.."
    "Non è fantastico?" Chiede mia madre sorridendo.
    "No, non lo è. In quel teatro ci ha sempre suonato la gente di qui. Gente che non si fa pagare per farci ascoltare un po' di musica e per farci sorridere. Hai idea di quante persone ci saranno stasera che non verrebbero in questa parte della città nemmeno sotto tortura e che lo fanno solo per loro? E noi? Noi che viviamo qui? Non possiamo permetterci i biglietti per un concerto del genere e allora cosa ci vengono a fare qui se poi a vederli è sempre la stessa massa di gente ricca?! No, mamma, non è assolutamente fantastico." Sbotto, arrabbiata.
    "Ma, tesoro! Si esibiscono qui proprio per questo! Perché i biglietti non si pagano."
    "È assurdo. Non lo farebbero mai, loro sono.. famosi!"
    "E allora? Sai, hanno un cuore anche loro Demi, non è detto che pensino sempre e solo al denaro solo perché, bhe, ce l'hanno." Sbuffo.
    "Continuo a pensare sia assurdo." Ammetto.
    "Io ed Eddie ci andremo comunque."
    "Mi lasciate qui da sola?" Chiedo stupita.
    "Puoi sempre venire con noi."
    "Sei terribilmente fastidiosa quando fa così, lo sai?" Dico esasperata. Lo sa perfettamente quanto io odi rimanere a casa da sola.
    "È un si?"
    "Si, verrò con voi." Decido.
    "Ottima scelta tesoro." Sorride.
    "Chiama tuo padre, è pronta la cena." Annuisco e vado in salotto dove un uomo sta guardando la tv.
    "Papà è pronto a tavola." Dico facendolo alzare. Mi stampa un bacio sulla fronte, poi sparisce in cucina ed io lo seguo.
     

    Un'ora e mezza dopo siamo tutti e tre fuori il teatro. C'è una folla pazzesca. Per un momento mi chiedo come sia avere tante persone che ti amano e ti seguono ovunque. Dev'essere una bella sensazione dopo tutto..
    Entriamo nel teatro e riusciamo chissà come a prendere tre sedie. Aspettiamo ancora cinque minuti, poi il suono di una chitarra elettrica fa zittire tutti un secondo prima che una folla di ragazzine cominci ad urlare.
    "Buonasera a tutti!" Esclama Joe, mentre Kevin continua a suonare. Fa qualche giro di accordi, poi Nick lo accompagna al piano e Joe comincia a cantare sulle note di 'Tonight'.

    "Well here we are again, throwing punchlines, no one wins as the morning sun begins to rise, we're fading fast and we won't work this out.."

    Nonostante sia ancora parecchio scocciata dalla loro presenza qui, non posso fare a meno di notare i brividi che mi percorrono la schiena non appena sento la sua voce. Una metà della platea canta con loro, L'altra batte le mani a tempo per quanto sia possibile. Io mi limito a guardare. Quando la canzone finisce, Joe si schiarisce la gola poi sorride, facendo urlare di nuovo un paio di ragazze.
    "Volevo solo chiedere una cosa. Forse sembrerà stupido, ma.. Prima, quando sono arrivato qui con i ragazzi per il soundcheck, ho.. Ho sentito una ragazza suonare. In realtà non sono nemmeno sicuro ci fosse qualcuno, però la voce che ho sentito.. Non lo so, non riesco a togliermela dalla mente."
    "Non dategli ascolto, è pazzo." Si intromette Nick.
    "No, dico sul serio." Torna a guardare il pubblico.
    "Se quella ragazza è qui, vorrei dirle che ha talento e che una voce come la sua non va sprecata così. Se quella ragazza è qui.. È una pazzia, lo so, ma vorrei che salisse sul palco a cantare con noi." Spalanco la bocca, mentre Nick esclama il suo nome a bassa voce come a rimproverarlo e Kevin lo guarda come se li avesse appena condannati a morte. È forse lo ha fatto, perché la folla di ragazzine in prima fila comincia ad urlare degli 'io, ero io' acuti e del tutto falsi. Joe si morde il labbro inferiore guardandole. Poi sospira, deluso.
    Davvero pensa che io abbia talento? Davvero gli piace la mia voce? No, sicuramente non starà parlando di me.
    "Demi dov'è che sei andata oggi?" Mi chiede mia madre, mentre i miei occhi si allargano istintivamente.
    "In giro, perché?"
    "Non eri qui, vero?"
    "No, figurati, perché avrei dovuto? E poi non avrei di certo attirato la sua attenzione ti pare? Ero semplicemente a fare un giro, che c'è di strano?" Dico velocemente e gesticolando.
    Il fatto è che finché si tratta di nascondere la tristezza e il dolore dietro un sorriso, su quello non mi batte nessuno. Ma per tutto il resto, io e le bugie non andiamo per niente d'accordo. Gesticolo e comincio a parlare a raffica, proprio come sto facendo ora.
    E mia madre mi scopre puntualmente.
    "Non ci credo, eri tu?!" Chiede sorpresa.
    "Pff, ti ho detto di no, ma mi senti quando parlo?"
    "'Pff' Demi? Sul serio?" Domanda, facendomi sospirare. Io non dico mai 'pff'.
    "E va bene, si. Ero qui oggi, ok?" Ammetto.
    "E perché non salì su quel palco?"
    "Ma ti pare mamma? Sarà venuto qualcuno dopo di me, non.." La voce di Joe mi zittisce.
    "No, nessuna di queste, la canzone faceva tipo così.." Dice interrompendo le fan che hanno cominciato a cantare ogni genere di canzone per dimostrare che la ragazza di cui parlava lui era una di loro. Comincia a cantare la mia canzone, quella che ho scritto con l'aiuto di mio padre e lui la riconosce. Infatti, si alza in piedi.
    "Ehi!!" Urla. Joe smette di cantare e lo guarda.
    "Quella canzone l'ha scritta mia figlia!" Esclama di nuovo. Io arrossisco sotto lo sguardo emozionato di mia madre, poi scivolo un po' di più nella sedia per nascondermi.
    "Sul serio?" Chiede Joe aggrottando le sopracciglia. Eddie mi guarda a lungo, attirando l'attenzione di tutti su di me. Lo fulmino con lo sguardo e scuoto la testa.
    "L'hai scritta tu?" Chiede Joe e quando lo guardo noto che sta parlando con me. Ancora più rossa di prima, abbasso la testa.
    "Come ti chiami?"
    "Demetria. Demi." Risponde mia madre al posto mio. Joe mi guarda di nuovo.
    "Era davvero lei?" Chiede a mio padre, capendo che io non avrei risposto. Lui annuisce, sorridendo. C'è un improvviso silenzio, nel quale tutti gli occhi si muovono da mio padre a Joe a me.
    "Bhe, allora Demi, perché non vieni qui?" Chiede Nick, sorridendo.
    "Dai, siamo curiosi ora!" Continua Kevin. Mi mordo il labbro nervosa. Non voglio cantare davanti a tutti. Non posso. Scuoto la testa.
    "Meglio di no." Sussurro, pur sapendo che non mi sentiranno dal palco.
    "Si che puoi, forza!" Esclama mia madre che invece ha sentito perfettamente.
    "Ma mamma, io non.."
    "Demi, cantare è ciò che più ami fare al mondo, si vede, perché non ne approfitti? Questa è la tua occasione! Ti pentirai in futuro se ora non sali su quel palco. Vai!" Consiglia.
    "Ma.."
    "Ti prego." Dice Joe.
    "Voglio sentirti cantare di nuovo." Continua. Titubante e ancora rossa dalla vergogna, mi alzo e mi avvicino al palco, sotto lo sguardo di tutti.
    "Non credo di riuscire a cantare davanti a così tanta gente." Ammetto a bassa voce quando raggiungo i ragazzi.
    "Chiudi gli occhi, fingi di stare da sola. Succedeva anche a me, all'inizio. Funziona." Sorride Nick. Ricambio, riconoscente, poi prendo il suo posto al piano e respiro profondamente. Chiudo gli occhi come mi ha consigliato, poi comincio a suonare.

    "I don't wanna be afraid, I wanna wake up feeling beautiful today!"

    Canto e mi sento di nuovo libera. Nick ha ragione, funziona.
    Canto senza pensare che tutti gli occhi sono puntati su di me, che tutte le persone in questo momento stanno sentendo e giudicando la mia voce e la mia canzone.
    Canto sentendomi viva, di nuovo. Dopo aver suonato l'ultima nota, la realtà mi colpisce diritta in faccia. Apro gli occhi di scatto, voltandomi poi verso Joe. Mi guarda. Non so decifrare la sua espressione, ma sembra incredulo.
    "Cavolo.." Commenta solo.
    "Wow." Aggiunge Kevin.
    "Sei.." Comincia Nick. Arrossisco a causa delle troppe attenzioni ricevute. C'è un silenzio tombale in teatro. Nessuno fiata ed io vorrei scoppiare a piangere perché probabilmente ho solo fatto una figuraccia. Mi sento ridicola. Abbasso lo sguardo.
    "Ti chiami Demi, giusto?" Chiede Joe. Annuisco. Sento il suo sguardo perforarmi, quindi alzo la testa. Lui sorride, poi batte le mani una volta. Lo rifà più volte, aumentando sempre di più la velocità, fino a riprodurre un vero e proprio applauso. A ruota, Nick e Kevin battono le mani, seguiti poi da una parte del pubblico. In dieci secondi, sono tutti ad applaudire, qualcuno si è perfino alzato in piedi.
    Ciò che non capisco è perché. Cosa mi sono persa?
    "Credo che Joe avesse ragione stavolta." Dice Nick sorridendomi quando gli applausi si sono calmati.
    "Caspita, sei bravissima!" Esclama invece Kevin, diretto.
    "Oh.. Grazie." Le guance tornano a bruciarmi.
    "Ehi, che ne direste di far cantare anche Demi nella prossima canzone?" Chiede Nick guardando il pubblico e gesticolando con una mano. Un altro applauso segue le sue parole, prima che Kevin mi si avvicini.
    "La sai 'When you look me in the eyes'?" Chiede.
    "Si.." Sussurro, pensando però che quella sia la peggiore idea che qualcuno di loro potesse avere.
    Dopo quella di farmi salire sul palco, ovviamente.
    Nick torna al piano, cominciando a suonare. Kevin lo segue subito, poi Joe canta.

    "If the heart is always searching, can you ever find a home? I've been looking for that someone, I'll never make it on my own.."

    Lo lascio continuare, poi, sotto la sua insistenza, canto con lui il ritornello.

    "Everything's alright when you're right here by my side, when you look me in the eyes I catch a glimpse of heaven.."

    Sorrido lasciandomi andare. Lui si avvicina andando avanti con la canzone. Cantiamo di nuovo insieme, non mi azzardo nemmeno a spostare lo sguardo dai suoi occhi. Sono troppo magnetici. E sono stupendi, cavolo.

    "I find my paradise, when you look me in the eyes."

    Concludiamo insieme. Il pubblico applaude, stavolta immediatamente, ma il mio sguardo è ancora incastrato in quello di Joe ed i nostri visi sono ancora fin troppo vicini. Dio, quanto è bello..
    Scuoto la testa, obbligandomi a non pensare certe cose. Poi sorrido a tutti e per un istante, mi sento viva. E, soprattutto, completa.
     

    +2 years later
     

    Faccio un profondo respiro, chiudendo gli occhi. Sto per esibirmi e sono terribilmente nervosa, nonostante non sia la prima volta. Succede sempre, prima di ogni concerto. Vado letteralmente nel panico, ho paura di sbagliare qualche nota, di dimenticare il testo della canzone, ho paura di deludere qualcuno.
    Due braccia mi circondano la vita da dietro. Sento il cuore battere all'impazzata, nonostante debba ormai essere abituata anche a questo. Giro su me stessa, trovandomi a pochi centimetri dal volto di Joe.
    "Ehi, andrà tutto bene, tranquilla." Sorride, spingendo sulla mia schiena e avvicinandomi ancora di più a lui. Annuisco, lasciando che le sue parole mi tranquillizzino come ogni volta. Mi ferma il ciuffo dietro l'orecchio, poi si piega fino a far sfiorare le nostre labbra. Sorrido anche io, allacciandogli le braccia al collo e approfondendo il bacio.
    Non avrei mai pensato che tutto questo potesse succedere a me.
    Non avrei mai pensato di diventare tanto famosa, di avere così tanti fan, di fare così tanta strada.
    Non avrei mai pensato di incidere un disco e di vendere milioni di copie in tutto il mondo.
    Non avrei mai pensato di legarmi tanto a Nick e Kevin. Non avrei mai pensato di ritrovarmi qui, tra le braccia di Joe, prima di un concerto in Spagna, a sentire i fuochi d'artificio dentro mentre le nostre labbra sono perfettamente incastrate tra loro.
    Soprattutto, non avrei mai pensato che Joe Jonas potesse diventare così fondamentale per me, che potesse aiutarmi così tanto e che, sì, potesse rendermi tanto felice.
    "Ti amo." Sussurro sorridendo. Lui mi bacia di nuovo velocemente.
    "Ti amo." Dice quindi, prima di stringermi in un abbraccio.
    Ed in questo istante, mi rendo conto che non c'è nessun altro posto in cui vorrei essere, se non qui, con lui.
    Perché amo Joe Jonas più di ogni altra cosa al mondo e per il momento, non potrei desiderare altro.

  
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