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Autore: jadelilah_    28/09/2013    5 recensioni
«Lei,è piccola e indifesa,dalla pelle troppo chiara e gli occhi troppo profondi.»
“Rinuncia, non hai speranze.” sorrise maliziosamente, accarezzandomi la pelle chiara.
Respirai affannosamente, guardandomi intorno, cercando qualcosa che potesse distrarlo.
“Non ti farò del male, ti terrò a sicuro, e sarai mia.” lasciò baci sul mio collo, iniziando avidamente a succhiare. Gemetti.
“A-A-Ash..” balbettai tra i gemiti. Mi zittì.
Si allontanò di poco,respirando sulla pelle arrossata. “Te l'ho già detto, piccola, non sarai nulla se non mia.”
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                          I


Die,bitch.” 


 
Questo era ciò che c'era scritto sul muro, col mio stesso sangue.

La ferita sanguinava ancora,mentre fissavo qualcosa per ripararmi.Un dito affondò nella mia ferita;urlai disperata. 

Lasciami!Lasciami!

Mi zittì, lasciando un bacio sulle mie labbra. Il dito allentò la presa,uscendo lentamente dalla ferita più profonda di prima. 

Mi richiusi a forma di riccio,poggiando la testa tra la valle delle mie ginocchia unite. Si avvicinò al mio polso,prendendolo. Lo ritrassi, spaventata. 
Scosse la testa, e lo tirò a sè con forza. Abbassò il capo,schiudendo le labbra; la sua lingua scivolò sulla ferita, pulendo il tutto. Gemetti in un sussurro. 
Allontanandosi,rise. 

Chi sei? P-perchè sei qui?

Rise ancora una volta, e mi guardò. 
Solo allora mi accorsi dei suoi occhi chiari. 

 

Sei così innocente.

La sua voce uscì dolce, e appena se ne accorse, scosse la testa. 
Affondai i denti nel mio labbro inferiore, guardandomi attorno.
Non mi ero accorta ancora che ero molto vicina al ragazzo senza nome. 


Mi chiamo Ashton.” 

Sbuffò, per poi alzarsi ed avvicinarsi alla finestra.Prese un pacchetto di Malboro dalla sua tasca dei calzoni e poggiò una sigaretta tra l'indice e il medio; l'accese e fece un tiro, facendo rilassare tutti i suoi muscoli. 
Fissai i suoi lineamenti dolci. 
Come mai la sua oscurità? Perchè tanta cattiveria? E perchè è entrato a far parte della mia vita, in poche ore? 
Tante domante mi tormentavano e mi strinsi nella camicia da boscaiolo verde e rosso scuro che mi copriva. 
Sospirai, poggiando la testa al muro e dandomi di nascosto un pizzicotto sul braccio; papà diceva che in caso dei miei orribili sogni, potevo svegliarmi così.
Ma nulla. Era un incubo,dove non sono destinata a svegliarmi. 

Il cellulare squillò dall'altra parte della stanza, vibrando sul comodino. 
Guardai il ragazzo,di cui non ricordavo il nome,che mi annuì semplicemente. 
Feci una corsa verso il comodino, prendendo nelle mie pallide mani e leggendo il messaggio che mi era appena arrivato. 



Effy,mi spiace di non essere arrivato dove mi avevi detto.La riunione è durata più del previsto.Spero mi perdonerai,alla prossima cena sarai la benvenuta nella nuova famiglia,piccola mia. -saluti,tuo padre.

Il cuore era ormai a mille. 
Ecco il secondo incubo. Odiavo la mia seconda famiglia,la odiavo. Da quando non c'era più mia madre Cassie, sono andata in vari centri per ritornare com'ero: felice. 
Ma no, non tornò tutto come prima. Avevo paura. Paura di qualcosa che nemmeno io sapevo. 

Tu non hai paura,sei solo un'idiota! 

Borbottò la voce nella mia testa.

Zitta!Zitta!mi urlai.

Sospirai e mi sedetti ai bordi del letto, poggiando le mani sulle mie guance giù umide. 
         
Le voci mi tormentano,mentre piccole gocce scorrevano veloci sulla piccola finestra.
Non sono più io,volevo salutarmi per l'ultima volta.

Ashton si girò,rivolgendomi un sorriso,il suo bellissimo sorriso, adornato da piccole fossette.
Mi alzai,raggiungendolo. Mettendomi sulle punte, toccai la sua fossetta con l'indice. 
Avvolse le sue braccia alla mia vita,stringendomi a sè. 
Sobbalzai. 
Rise, ed avvolsi le braccia attorno al suo collo sorridendo. 

Nessuno reggerà tutto ciò che reggerai tu,piccola.” 

Cosa succederà? perchè mi stava dicendo questo? 

Cosa dovrò reggere?” balbettai, posando la mano sui suoi capelli chiari e iniziandoli ad accarezzare. 
 
 

Cose impossibili ed immaginabili.sussurrò, a poca distanza dalle mie labbra. 




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SPAZIO A ME. 

Ehm,okay,non è il massimo,ma ci ho messo impegno. E' la mia prima fanfiction che scrivo,e spero che vi piaccia. 
Non è assolutamente di genere rosso  ma solamente un po' horror, almeno penso. 
Grazie per aver letto. 
L'autrice. 
  
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