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Autore: _Pobluchan_    29/09/2013    1 recensioni
Non riuscivo a fare niente. Riuscivo solo a guardarla mentre fissava le stelle coi suoi occhi verdi e mentre la neve pian piano ci ricopriva. Non potevo salvarla, non ci ero mai riuscito.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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White lips, pale faces
Breathing in snowflakes
Burnt lungs, suortaste
 
Lei era lì, stesa nella neve. Le labbra bianche e il viso pallido per il freddo. I lunghi capelli neri sparsi la rendevano ancora più pallida. Se ne stava lì, incurante dei fiocchi di neve che respirava e che gli bruciavano i polmoni con il loro freddo. Lentamente mi avvicinai a lei, lasciando le impronte nella neve ghiacciata. Non dissi una parola quando le fui accanto, fu lei a parlare:
"Acido. Respirare la neve è come bere acido. Ti uccide lentamente"
 
 
Light's gone, day's end
Struggling to pay rent
Long nights, strange men
 
Non riuscivo a fare niente. Riuscivo solo a guardarla mentre fissava le stelle coi suoi occhi verdi. Le stelle, non le nuvole. Le stelle perché il giorno era giunto al termine, tutte le case avevano spento le luci e sotto i miei occhi si stava spegnendo anche la luce della mia vita. Nonostante avesse combattuto fino allo sfinimento per pagare l'affitto e a pagarsi l'università. Era arrivata anche a passare delle notti infinite con strani uomini. Uomini che si sentivano soli, insoddisfatti e bramavano una compagnia femminile. Avevo insistito. Avevo insistito tanto per pagarle almeno una parte dell'affitto, ma era sempre stata un tipo orgoglioso e voleva farcela da sola. Era cresciuta in una famiglia povera e aveva imparato a guadagnarsi quello che aveva. E lei voleva arrivare a raggiungere il suo sogno sudando. Lei voleva essere una scrittrice.
 
 
And they say
She's in the class A-team
 
Me lo avevano sempre detto tutti che lei non era del mio livello. Lei era troppo per me. Ricordo perfettamente la prima volta che la vidi.
Era la seconda settimana di università. Io e i miei amici eravamo seduti su una panchina, quando la vidi passare per il vialetto d'entrata.
"Ehi John" dissi dando una pacca al biondo. "Conosci quella ragazza?"
"Quale delle tante?" chiese sarcastico.
"Quella coi capelli neri che sembra un angelo"
I suoi occhi andarono in cerca di una ragazza che corrispondesse alla descrizione e la videro mentre saliva le scale d'ingresso per poi sparire oltre la soglia.
"Quella? Lascia perdere" disse dandomi una pacca consolatoria sulla spalla.
"Perché?"
"Vedi, lei è troppo per te"
"Troppo?!" chiesi perplesso.
"È come nel calcio. Lei è la squadra di serie A, tu sei la squadra di serie C"
Oh. Ora capivo, era troppo in quel senso.
"Perché non posso essere di serie B?" chiesi offeso.
"Perché hai i capelli rossi" disse sorridendo.
"Sei il solito stronzo. I miei capelli hanno conquistato più ragazze di te. Vedrai che riuscirò ad avvicinarla"
 
 
Stucking in her daydream
Been this way since eighteen
 
E così alla fine l'avevo avvicinata. Con la scusa delle ripetizioni in matematica (anche se ero bravo) ci eravamo incontrati un paio di volte e avevamo stretto amicizia. Anche se in pochi ci credevano. E avevo scoperto che lei non era in serie A, lei non era in nessuna serie conosciuta. Era unica. Sognava sempre ad occhi aperti. Sognava di diventare una famosa scrittrice di romanzi, di mettere su famiglia e avere tanti nipotini. Sognava anche di viaggiare per il mondo e tornare alla sua madre patria: l'Italia. Sognava anche una travolgente storia d'amore. Tutto questo da quando aveva diciotto anni. Prima non le era mai successo. Ma dai diciotto aveva cominciato a sognare, rimanendo bloccata nei suoi sogni ad occhi aperti.
 
But lately her face seens
Slowly sinking, waisting
Crumbling like pastries
 
Ma poi la situazione era peggiorata sempre più. I genitori erano morti lasciandole solo un gran numero di debiti e lei si era ritrovata sola con l'affitto e l'università da pagare. E piano piano aveva perso la fiducia nei suoi sogni. Senza sogni aveva perso la speranza e ora il suo viso si sta scavando, si sta logorando per la tristezza e il dolore. Sembrava un pasticcino che piano piano si sgretola, si sbriciola. Io non potevo fare niente, se non rimanerle vicino e regalarle qualche attimo di felicità. Ma io ero più incasinato di lei.
 
And they scream
The worst things in life come free to us
Cos we're just under the upperhand
 
In molti ci hanno sempre detto che era inutile, che facevamo progetti adatti solo ad un mondo dei sogni. Più che detto ce lo hanno urlato in faccia per demoralizzarci. Hanno detto che le cose peggiori ci arrivano gratuitamente nella vita, perché siamo sotto le mani di un Signore inesistente. Ma lei lo difendeva. Lei in Dio ci ha sempre creduto con tutta l'anima. Perché Dio è una di quelle poche cose belle in questa vita. Anche io ero d'accordo con lei: la mia vita era disastrata, ma Lui c'era sempre stato per me.
 
And go made for a couple of grams
And she don't want to go outside tonight
 
Ero un tossico dipendente. Facevo uso quasi quotidiano di cocaina e non riuscivo a smettere. L'unico motivo per cui non ero sempre strafatto era che dovevo aiutarla. Una sera rimasi da lei a dormire perché aveva paura del temporale. Stavamo giocando a Monopoli quando mi venne l'urgente bisogno di farmi. Andai in bagno convinto di avere la bustina in tasca, ma non c'era. L'avevo dimenticata a casa. Facendo finta di niente ero tornato da lei. Dopo un'ora uscii di testa. Avrei venduto l'anima per due grammi di quella roba. Lei capì tutto in un attimo. Cercai di convincerla a prestarmi dei soldi.
"Non mi fido a darteli, se poi ti derubano?" mi disse.
"Sono in grado di difendermi da solo"
Lei mi guardò scettica: ero tutto sudato e a malapena mi reggevo in piedi.
"No. Io i soldi non te li lascio"
"Allora vieni con me" la supplicai disperato.
"Non voglio uscire stanotte"
La convinsi a darmi i soldi e feci per uscire.
"Ho paura, non lasciarmi sola"
Non potei dire di no a quegli occhi verdi spaventati. Sospirando richiusi la porta.
"Non vogliamo uscire stanotte" dissi più a me stesso che a lei.
 
And in a pipe she flies to the motherland
Or sells love to another man
 
Da allora le nostre serate erano di due tipi. O lei volava alla sua madre patria, l'Italia, con la fantasia, portandomi in luoghi avventurosi e magici. Oppure io rimanevo a casa mia mentre lei vendeva l'amore ad un altro uomo che si sentiva solo. E io da lontano immaginavo altre mani che la toccavano e mi sforzavo di restare lontano da quella roba in polvere.
 
It's too cold outside
For angels to fly
 
E quella sera c'era davvero tanto freddo e tanto bianco. Ma soprattutto freddo. Quella notte niente avrebbe potuto attraversare il cielo. C'era troppo freddo perché persino gli angeli potessero volare.
 
Ripped gloves, raincoat
Tried to swim and stay afloat
Dry house, wet clothes
 
Era sempre stato così per me: c'era sempre qualcosa fuori posto. Dei guanti fusi durante gli esperimenti in laboratorio, un impermeabile quando c'è il sole e cose così. Eppure quella sera non mi importava delle mie infradito in mezzo alla neve. Quella sera cercavo di nuotare per stare a galla e non affogare nelle mie lacrime. Perché piangevo. Piangevo davanti a quell'angelo in mezzo alla neve. Quell'angelo che con il suo colore e il suo sorriso mi teneva i vestiti asciutti in una casa bagnata fradicia.
 
Loose change, bank notes
Weary-eyed, drythroat
Call girl, no phone
 
Era stata lei a farmi fare un vero cambiamento. Ora ero pulito. Ero completamente pulito e non avevo più bisogno di quelle stupide banconote per comprarmi la roba, ma solo per riuscire a vivere. E in quel momento, al freddo in mezzo alla neve, i miei occhi si fecero stanchi, la mia gola era secca. Tutto perché non c'era lei a salvarmi, a darmi le energie. Provai a chiamare quella ragazza, ma era come chiamare qualcuno senza cellulare. Quindi io ero impotente e non potevo salvarla. Potevo restarle accanto mentre lentamente moriva e si arrendeva.
 
And they say
She's in the class A-Team
Stuck in her daydream
Been this way since eighteen
But lately her face seens
Slowly sinking, wasting
Crumbling like pastries
And they scream
The worst things in life come free to us
Cos we're just under the upperhand
And go mad for a couple of grams
And she don't want to go outside tonight
And in a pipe she flies to the Motherland
Or sells love to another man
It's too cold outside
For angels to fly
 
E non mi importava più se dicevano che lei era in serie A, se era bloccata nei suoi sogni ad occhi aperti da quando aveva diciott'anni. A me importava il fatto che il suo viso si stesse scavando lentamente, logorandosi come un pasticcino. E ignoravo loro che ci urlavano che sotto le mani del Signore le cose peggiori arrivano gratuitamente. Notavo solo il fatto che non impazzivo più per due grammi di quella roba, che lei non voleva più uscire la notte. Volevo riportarla alla sua madre patria, non importava come, non volevo che vendesse il suo amore ad altri uomini. Ma in quel momento riuscivo solo a pensare al fatto che fuori c'era troppo freddo perfino perché gli angeli potessero volare. E lei voleva farlo, voleva spiccare il volo e scappare da tutti. Voleva essere libera. Ma quella notte… quella notte era troppo fredda perché un angelo potesse volare verso la libertà.
 
An angel will die
Covered in white
Closed eye
And hoping for a better life
This time, we'll fade out tonight
Straight down the line
 
Quella notte un angelo sarebbe morto. Sarebbe morto coperto dalla neve, coperto di bianco, con gli occhi chiusi. Sarebbe morto sperando in una vita migliore di quella che ha avuto. Io non volevo che chiudesse gli occhi, volevo vederli un'ultima volta. Volevo vedere quel verde che mi aveva salvato dall'oscurità. Mi sdraiai affianco a lei ignorando il freddo pungente sulla pelle.
"Questa volta, -dissi- questa notte svaniremo. Nessuno ci troverà più. Questa notte svaniremo dritti verso il confine, e allora raggiungeremo l'isola dei nostri sogni. E allora saremo insieme, saremo salvi. Allora andrà tutto bene. Saremo felici"
Rimase in silenzio mentre la neve cadeva su di noi. Solo dopo molti minuti, o forse ore, socchiuse le labbra.
"Ti amo Edward" mi disse.
"Ti amo anch'io Adele"
"Non mi lasciare Ed" mi supplicò.
"Mai" le risposi afferrandole la mano gelida.
E in quel momento capii davvero che mi avrebbe lasciato, non sarebbe tornata indietro.
 
And they say
She's in the class A-Team
Stuck in her daydream
Been this way since eighteen
But lately her face seens
Slowly sinking, wasting
Crumbling like pastries
And they scream
The worst things in life come free to us
Cos we're just under the upperhand
And go mad for a couple of grams
And we don't want to go outside tonight
And in a pipe we flie to the Motherland
Or sells love to another man
 
Lei era davvero di serie A come dicevano, bloccata nei suoi sogni ad occhi aperti dall'età di diciott'anni. Era vero che di recente il suo viso si stava logorando per la tristezza e la sofferenza. Si stava sgretolando come dei vecchi pasticcini. Era vero che non gli importava  degli altri che urlavano che Dio ci faceva ricevere gratuitamente le cose peggiori. Lei mi aveva salvato da un brutto giro. E quella notte nessuno dei due voleva uscire davvero, ma una forza maggiore ci aveva spinti a farlo, pur sapendo cosa sarebbe successo. E quella sera era stata il nostro ultimo viaggio verso la madre patria e la sua ultima volta in cui aveva venduto il suo amore a un altro uomo.
 
It's too cold outside
For angels to fly
To fly,
To fly,
Or angels to die
 
E quella notte era davvero fredda perché gli angeli potessero volare. Infatti nessun angelo volava nel cielo quella notte. Era troppo fredda per loro anche per morire. Quella notte era troppo fredda. Quella notte nessun angelo si arrischiò ad uscire per fare un giro, in cielo c'erano solo le stelle. Quella notte era troppo fredda. Quella notte un angelo morì.
 
Quando il suo respiro si bloccò chiamai un'ambulanza, che riuscì solo a confermare la sua morte. Senza fare altro mi chiusi in camera e scrissi. Scrissi tutta la notte.
Al suo funerale ci pensai io, solo poche persone vennero: i famigliari, io, qualche vecchia amica e tre compagni d'università. Io non piansi. Lei aveva visto fin troppe lacrime nella sua vita e io sapevo che ora era felice in un posto migliore. Fui l'ultimo a lasciare la sua tomba poggiando una rosa bianca. Bianco e verde. Morte e vita. Due colori che rimarranno per sempre nel mio cuore.
 
Anni dopo…
Ora sono su un palco. Sono su un palco a cantare e suonare la sua canzone. L'ho scritta per lei quella notte, non dormii per finirla. E ora che il mio angelo custode non c'è più affianco a me, so che quello stesso angelo mi guarda da lassù coi suoi occhi verdi che mi salvano dall'oscurità. Solo che questa volta un paio d'ali le occupa la schiena e le permette di volare. Volare verso la libertà.
  
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