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Autore: Preussenisonfire    29/09/2013    3 recensioni
Raccolta di brevi One-Shots su varie coppie del fandom hetaliano.
1. Libri di greco e tedeschi imbarazzati [Human!GerIta]
2. Un armadio sulle montagne russe [RuPru]
3. Fratelli iperprotettivi e zucche maledette [Human!Spamano]
4. Solo uno sguardo [AusHun]
5. Uno strambo Natale [AustraliaxNuova Zelanda]
Dal canto suo sapeva di star per fare una cosa quasi impossibile. Era Australia non di certo Finlandia, ma quando vi era l’occasione di poter far sorridere Dane, beh, Lowan non si tirava mai indietro.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Libri di greco e tedeschi imbarazzati
Autrice: Ale_Be
Rating: Verde
Capitoli: 1/?
Genere: Fluff, Romantico

Pairing: GerIta 
Disclaimer: Non possiedo i personaggi, essi appartengono a Hidekaz Himaruya.
 

 

Era un afoso pomeriggio di primavera nelle vecchie periferie di Roma, fin troppo  caldo secondo Ludwig. Molte persone sfruttavano l’avvento dell’estate per uscire e svagarsi, facendo un pic nic al parco, ma per il tedesco non era altro che tempo perso. Perché avrebbe dovuto distrarsi quando in un fine settimana del genere poteva restare al fresco nel suo appartamento, magari facendo qualche versione di latino?

Non era italiano, era nato a Berlino, si era trasferito in Italia con suo fratello quando i loro genitori avevano divorziato. Per lui era stato un duro colpo separarsi dal padre ed andare a vivere in una terra totalmente diversa dalla sua. Gilbert conosceva degli amici che studiavano e lavoravano nella penisola, ed era riuscito a farlo ambientare almeno un poco. Che quest’ultimi fossero due pazzi scatenati senza alcun pudore, era un’altra storia, ma alla fin fine doveva ringraziare anche loro.

Già dal suo primo anno di liceo era risultato  lo studente più brillante dell’intera classe, ed anche per quello non aveva molti amici. Solo un ragazzo non aveva fatto altro che parlare con lui, all’inizio pensava che fosse fin troppo solare ed attivo, ma con il tempo si era abituato all’allegria di Feliciano.

Fu distolto dai suoi pensieri quando il campanello suonò. Si alzò dalla poltrona di pelle, ed andò and aprire ritrovandosi davanti  due occhi color miele, fin troppo conosciuti.

«Hey Lud!» esclamò Feliciano con il suo solito tono felice.

«Feliciano?» che coincidenza, stava proprio pensando a lui qualche minuto fa «che ci fai qui?»

L’italiano iniziò a parlare a raffica, quello che riuscì a capire era che aveva bisogno d’aiuto in greco,  Francis non poteva, aveva appuntamento con un’inglese fin troppo scorbutico a suo dire, e che quindi aveva pensato a lui, che era bravissimo in ogni materia.

Lo disse con un entusiasmo tale che fece arrossire il biondo.

«B-Bè non sono bravo i-io cerco solo di studiare…» disse grattandosi il capo, quel ragazzo a volte lo faceva andare letteralmente fuori di testa. Altre volte, come quella in particolare, lo faceva sentire tremendamente in imbarazzo per quei complimenti fin troppo entusiastici.

«Certo che sei bravo!» disse lui sorridendo ancor più radiosamente «quindi potresti aiutarmi?» gli occhi dell’italiano sembravano persino più grandi e più dolci. Come poteva dirgli di no?

Sospirò. «Bene, se hai bisogno di qualche libro è in camera mia…»

«Vuoi studiare qui?» disse Feliciano con un tono deluso, totalmente differente da quello di due secondi fa.

Il tedesco si girò verso di lui, confuso. Dove voleva studiare? A volte non capiva proprio cosa passasse per la testa dell’italiano.

«Oggi è una bellissima giornata, potremo andare al parco e lì potresti aiutarmi! Magari quando finiamo prendiamo anche un gelato, che ne dici?» disse saltando sul posto, quasi l’idea lo facesse eccitare più del dovuto. E conoscendolo probabilmente era così.

Ludwig prese un altro respiro. Avrebbe dovuto lasciare la sua comoda poltrona di pelle per immergersi nella tipica calura primaverile? Spostò lo sguardo verso l’italiano che lo fissava ancora, il suo labbro inferiore aveva iniziato a tremare leggermente. Perché doveva porgersi domande così stupide?

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Dieci minuti dopo erano seduti su un telo a quadri, come la maggior parte delle persone in quel parco, ma a differenza loro invece di gustosi panini e fresche bibite, in mano avevano due grossi tomi di greco.

«Bene, quale argomento non riesci a capire?» disse Ludwig indossando i propri occhiali.

Il castano lo osservò senza rispondere. Il suo sguardo lo trapassava da parte a parte con un’intensità che non aveva mai visto nei suoi occhi. Si schiarì la gola in imbarazzo, possibile che non avessero nemmeno cominciato e lui fosse già distratto?

«Feliciano?»

Il ragazzo si riprese di colpo, quasi fosse stato colpito da una scarica elettrica.

«Lo sai che senza gli occhiali stai molto meglio? Hai degli occhi bellissimi, sembra quasi di osservare il cielo!» disse  con un sorriso felice sulle labbra. Allora tese le mani prendendo delicatamente l’asta dei suddetti occhiali, togliendoglieli delicatamente.

Nonostante il tocco delle sue dita fosse stato quasi effimero, Ludwig sentì scariche elettriche divampare dalle tempie, e il sangue salirgli alla testa. Perché gli faceva sempre quell’effetto? Anche quando  lo sfiorava solamente, il suo corpo reagiva in modi troppo impulsivi come l’istinto di trattenere le sue mani nelle proprie, ad esempio. Cercò di riprendere controllo chiudendo gli occhi e schiarendo la voce un’ennesima volta.

«Bene ora dovremo iniziare a studiare sul serio, che ne di…» venne interrotto di nuovo dalle mani di Feliciano posate sulla sua nuca. Il viso del castano era ora vicino, specchio del suo con occhi liquidi di aspettativa e  guance in fiamme.   Per la prima volta dopo anni mandò al diavolo tutto e tutti, per la prima volta dopo anni si lasciò completamente andare contro le labbra dell’italiano.

In quel momento la sensazione che tutto nella sua vita fosse al posto giusto, gli invase il cuore.

Bastava solamente che Feliciano rimanesse per sempre tra le sue braccia.

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Lovino non seppe cosa provare quando vide suo fratello avvinghiato a quella massa di muscoli. Prima stupore, poi disgusto ed infine rabbia. Antonio lo stava trattenendo, ma la voglia di saltare al collo di quello stupido crucco era troppa. Il momento giusto per distruggerlo e separarlo dal suo innocente fratellino sarebbe arrivato presto.

Molto presto. 

 

Ale_Be Time

Ecco qui la prima One-Shot di questa raccolta. Ammetto che iniziare questo sgorbietto al cinema non è stata una buona idea. Ma la GerIta è stata la mia prima OTP in assoluto e la voglia di rendergli omaggio era forte ù-ù Comunque, se vi è piaciuta e se per caso volete che io scriva una One-Shot per una coppia precisa fatemelo sapere. I crack pair sono più che accetti :D

Alla prossima!

 

  
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