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Autore: EllaRoberts    29/09/2013    2 recensioni
Sorseggio il mio caffè con distrazione mentre leggo, forse troppa distrazione dato che finisco per versarmelo addosso.
Mi alzo con uno scatto, e mentre sto per prendere un tovagliolo una voce maschile alle mie spalle dice. - Dovresti stare più attenta-.
Mi volto all'istante, quella voce è familiare, e lo vedo il mio idolo. Josh ha ventiquattro anni, ma nonostante tutto sembra ancora un ragazzo.
Non dico niente ,come potrei sono in presenza della persona che da ragazzina sognavo di sposare.Poi lui dice. - Tieni- e mi porge un tovagliolo.
Non so il perché ma da quella azzione mi ritrovo indignata e , straordinariamente, riesco a dire una cosa, anche se quella cosa è. -Non mi serve il tuo agliuto-.
Prendo un fazzoletto dal tavolo e comincio a strofinarlo contro i pantaloni, so bene che non farò che allargare la macchia, ma almeno in questo modo si asciuga un po.
Quando torno a guardare Josh ,lo trovo sbigottito, esterrefatto come se non avesse mai sentito un "no" in vita sua, è probabilmente è così perché be........... lui è josh.
Poi riprende un espressione incredibilmente seria e dice. -Essere scontrosi non ti aiuterà molto ora come ora- dice, poi aggiunge. -Ma dal tronde neanche essere gentili serve-
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Josh Hutcherson
Note: Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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                                                                   CAPITOLO 1 
Rivelazioni

EMMA POV



Sistemo i vestiti nell'armadio ma nonostante tutto sembra ancora troppo vuoto.Ripensandoci tutto l'appartamento
sembra incredibilmente vuoto.Sarà perché sono abituata abituata al disordine di casa mia? Allora a quanto pare sento la mancanza anche di quello.
Vado in cucina ed apro il frigo speranzosa,ma lo trovo vuoto. Be che mi aspettavo mi sono trasferita oggi. Penso di andare al supermercato, ma non voglio andarci,
almeno non ora, posso andare tranquillamente in un bar a prendere un panino o qualsiasi cosa stuzzichi il mio appetito. Così metto le scarpe e mi precipito fuori. Uscita dal palazzo
mi accorgo di non avere realmente fame, ma ormai sono fuori quindi ne approfitto per andare al bar più vicino a prendere un caffè. Uno di quei famosi caffè americani che non ho potuto mai assaggiare.
Vado al bancone e chiedo al commesso, in perfetto inglese, un caffè. Quando arriva, prendo il caffè che mi porge il commesso e gli do 5 $ facendogli tenere il resto.
Mi siedo ad un tavolo ed estraggo dalla borsa un libro. "Harry Potter e il calice di fuoco", qualche volta mi dico che è stano che tenga sempre dei libri nella borsa,ma quando comincio a leggere 
sono così felice che non mi importa se è strano. Sorseggio il mio caffè con distrazione mentre leggo, forse troppa distrazione dato che finisco per versarmelo addosso. 
Mi alzo con uno scatto, e mentre sto per prendere un tovagliolo una voce maschile alle mie spalle dice. - Dovresti stare più attenta-.
Mi volto all'istante, quella voce è familiare, e lo vedo il mio idolo. Josh ha ventiquattro anni,  ma nonostante tutto sembra ancora un ragazzo.
Non dico niente ,come potrei sono in presenza della persona che da ragazzina sognavo di sposare.Poi lui dice. - Tieni- e mi porge un tovagliolo.
Non so il perché ma da quella azione mi ritrovo indignata e , straordinariamente, riesco a dire una cosa, anche se quella cosa è. -Non mi serve il tuo aiuto-.
Prendo un fazzoletto dal tavolo e comincio a strofinarlo contro i pantaloni, so bene che non farò che allargare la macchia, ma almeno in questo modo si asciuga un po.
Quando torno a guardare Josh ,lo trovo sbigottito, esterrefatto come se non avesse mai sentito un "no" in vita sua, è probabilmente è così perché be........... lui è Josh.
Poi riprende un espressione incredibilmente seria e dice. -Essere scontrosi non ti aiuterà molto ora come ora- dice, poi aggiunge. -Ma dal tronde neanche essere gentili serve a molto-
Si sposta di fronte a me e si lascia cadere su una sedia. Cosa vuole dire? In quale situazione? Non sto capendo davvero niente, ma non ho bisogno di farmi altre domande perché Josh ritorna a parlare.
-In base alle informazioni su di te sei una fan di Hunger Games- cosa? Quali informazioni? Ora raccolgono informazzioni su di tutti? E poi cosa centra il fatto che sono una fan di Hunger Games?
Come se mi stesse leggendo nel cervello Josh dice. - C'è un problema con la sovrapopolazzione, così i capi di governo di tutto il mondo hanno deciso di istituire sul serio gli Hunger Games, solo che l'età per essere estratti va dai 18 ai 25
Tu sei stata scelta, e ache io, e quindi hanno raccolto informazioni sul tuo conto per farsi un'idea di te ,come fanno con il resto degli altri tributi, compreso me.-
Non può essere vero, scivolo a terra, non mi interessa quanto possa essere sporco. Io che ero una fan accanita di quel libro e inseguito del quel film, stavo per diventare un tributo reale.
Avrei potuto fare un milione di domande più importanti ma, con la voce rotta, chiedo. -Se tu sei un tributo perché vieni tu a dirmi questo?-.
La domanda sembra sorprenderlo, si aspettava domande molto più importanti ora, ma comunque ha già la risposta alla mia domanda. -Loro credono
che se sia un tributo, a dire alla persona scelta che lui lo diventerà ,sia meglio-. Nella mia mente traduco "vogliono divertirsi e quale migliore modo di questo".
La realtà è che loro sono esattamente come gli abitanti di Capitol City.
Non riesco a dire niente resto immobile, seduta a terra a fissare il vuoto.
Dato che mene sto zitta per un lasso di tempo interminabile, o almeno e quello che mi è sembrato, Josh si alza dalla sedia poi dice. -Dovrai dormire in un albergo sta notte ti accompagno io poi
domani prenderemo un aereo che ci porterà a Mosca-.
Mi alzo poi annuisco, e mi avvio all'uscita del bar Josh mi segue a ruota.
Fuori c'è una limousine che ci aspetta, Josh mi fa segno di entrare, ma io dico semplicemente. -Va prima tu-. Senza altri giri di parole Josh entra, io invece resto qualche secondo fuori per godermi gli ultimi istanti di libertà.
Poi entro in auto, e mi siedo il più lontano possibile da Josh. Non so perché tanta ripugnanza nei suoi confronti, fatto sta che è così.
Dopo un ora di completo silenzio, Josh si decide a dire qualcosa. -Siamo quasi arrivati, non dovrai annoiarti ancora per molto-.
Annoiarmi? Io non mi sto annoiando, io mi sto chiedendo quanto tempo ancora mi resta da vivere. Sono stata una fan di Hunger Games quindi so come funziona,
propio questo è il problema. Io non so fare niente non durerei due giorni senza acqua, anche perché non saprei dove trovarla quindi.
La limousine si ferma, ed io mi affretto ad uscire. non appena metto un piede fuori non posso non notare l'edificio gigantesco che ho davanti. Resto a bocca aperta quando capisco che quello deve essere l' halbergo dove dormirò sta notte.
Josh scende dalla macchina e vedendo la mia espressione dice con tono divertito. -Sorpresa?-. Mi volto verso di lui indignata poi dico. -Non tutti possono permettersi certi posti-. Poi non gli do il tempo di dire niente e mi dirigo all'interno del palazzo.

Note autrice:
Ciao a tutte mi chiamo Maria e questa è la mia prima fanfiction quindi siate clementi mi scuso x eventuali errori :) leggete e recepite x favore mi farebbe piacere leggere le vostre opinioni.
Alla prossima.
Baci ella304
  
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