CHAPTER
1
Non
potevo crederci.
Erano
le 3 del mattino e la strada davanti al locale era ancora popolata da un
centinaio di ragazzi e ragazze che combattevano contro il sonno, il freddo, il
mal di gambe e il post-concerto-massacrante solo per vedere loro, i miei
piccoli grandi artisti... Divento gelosa a volte... Sto lì a sbirciarli dal
finestrino scuro del tour bus mentre firmano merchandise e articoli di ogni
genere e scattano migliaia di foto mentre io me ne sto rinchiusa in
quell'animale di bus; e le loro facce sorridenti sono sempre impresse nella mia
mente.
Dopo
essersi liberati dalla massa di fans, o echelon come li chiamano loro, finalmente
son riusciti a salire su questo maledettissimo bus. Erano accaldati nonostante
fuori ci fossero 4°C, ma credo fosse dovuto alla passione che ragazzi di tutto
il mondo dimostrano loro giorno dopo giorno, e anche al concerto...
Sono
degli animali da palcoscenico; ripeto loro in continuazione che io non gestisco
una band bensì uno zoo! Toro, orso, scimmia. Ed eccoli i miei animaletti:
Shannon, Tomislav, Jared e poi c’era Timothy... Come routine ad uno ad uno
entravano, si svestivano da cappotti, sciarpe, cappelli e guanti, mi salutavano
e si stravaccavano sui loro mini divanetti!
"Emma
tutto ok?!" come al solito alla "scimmia", Jay, non sfugge
nulla. Ormai sono anni che lavoro con lui e mi conosce forse meglio di me
stessa.
"Certo,
una meraviglia!". Non sono mai stata brava a dire bugie, ma lui sa che
quando evito di parlare di qualcosa non deve insistere. Nei miei occhi si
leggeva un pizzico di tristezza mista a gelosia perchè ora erano famosi, ora
non erano più i miei musicisti...
Jared
ormai era come un fratellone per me, così come gli altri ragazzi... I
soprannomi "animaleschi" li ho associati un po' al loro animo e al
loro essere.
Shannon,
il toro, e non c'è da stupirsi vista la sua massa muscolare; inoltre è
tremendamente irritabile, se proviamo a svegliarlo un minuto prima di
mezzogiorno potrebbe scaraventarci una valigia addosso!
Tomo,
l'orsetto, è troppo dolce e buono quel ragazzo...gli dico che se continua così
qualche giorno me lo mangio a morsi come fosse un mars.
Jared,
la scimmia, sempre con la battuta e lo scherzo pronti, e le sue
"arrampicate" sono ormai famose in tutto il mondo!!
Infine
c’era Tim... Era con noi da una anno circa, entrato nel gruppo solo dopo
l’abbandono di Matt, e già era circondato da centinaia di donne e ragazzine
urlanti che pretendevano foto ed autografi dal bassista bello e dannato...
"Dai
Emma non fare la scontrosa è stata una serata spettacolare!". Shan, irritabile
sì, ma esageratamente ottimista.
"Ah
sì?! Beh io non c'ero...Raccontatemi allora! Com'è andata
ragazzi?!".
"Wow
Em, il pubblico era malsano questa sera! Cantavano, saltavano, ci davano
davvero tantissima carica!". Tomo era seduto accanto a me.
"Beh,
mi fa piacere che sia andata bene!".
"Ehi
ma che ore sono?! Ho perso la cognizione del tempo...". Tim -doveva sempre
distinguersi in tutto- se ne stava allungato sulla moquette, con l’ennesima
sigaretta spenta in bocca, mentre si girava e rigirava l'accendino nero tra le
mani e fissava Jared che maneggiava distrattamente il suo Blackbarry. Ma lui
continuava a guardare me, lo sguardo interrogativo, odiando i dubbi che lo
laceravano.
"Ehi,
fottuta addormentata nel bosco, vuoi degnarci della tua attenzione o
no?".
"Eh?
S..sì scusa Shan..ad ogni modo, abbiamo fatto tardi questa notte! Sono le 5".
Jared finalmente smise di fissarmi e guardò l’orario sul suo telefono, che più
che un cellulare sembrava un mini computer.
"Bene!
Allora bei fanciulli tutti a letto...altrimenti domani andrò io a suonare la
chitarra sul palco ed i vostri carissimi echelon non credo ne saranno felici..”
Non
dormii affatto quella notte... Rivedevo Tim che abracciava sconosciute,
sorrideva loro, le baciava sulle guance sempre con la sua sigaretta maledetta
nella mano destra ed una Corona nella sinistra... Erano ragazze sconosciute, e
le faceva impazzire anche solo con il suo sguardo di ghiaccio. Era perfido, non
te ne puoi andare in giro sbattendo la tua dannata perfezione in faccia al
mondo femminile intero, è perfidia pura, perché sai di non poterle accontentare,
ma semplicemente illuderle... Ma allora perché non illudeva anche me? Per quale
motivo non mi degnava di uno sguardo? Ero un po’ come Jay in fondo... Il dubbio
mi lacerava. E la sua indifferenza era una tortura per me.
“Sono
76,30 $, signorina!”.
Signorina... Tirai fuori il
portafogli con gli sguardi di tutti i clienti di Starbuck’s puntati addosso prima su di me, poi sulle cinque
buste piene di ogni sorta di cibo-spazzatura più bevande poggiate sul bancone.
Pagai, afferrai le buste e scappai sul bus che mi attendeva scalpitante.
“Si
mangia!!” Il toro si avventò su di me e prese il primo panino a quattro strati
che vedeva.
“Ma
tranquilli! Restate pure comodamente seduti, non ho bisogno di aiuto per cinque
enormi buste di cibo assurdo!” Sentivo che le braccia non avrebbero retto
ancora per molto. E subito Jared e Tomo mi vennero incontro e presero due buste
a testa.
“Emma...io
ti adofo...quefti panini fono l’ottafa mefaviglia!” Shannon continuava a
mangiare e parlava con me con la bocca piena, e sarà l’abitudine, sarà il
minimo di riconoscenza, non rimasi schifata da quella visione diciamo non molto
fine!
“Non
c’era la birra?!” Tim decise di rivolgermi quattro parole in croce.
“No,
mi dispiace, avevano solamente Coca e altre cose del genere!”. La sua faccia
non era assolutamente soddisfatta della mia giustificazione.
“Dai
Tim avrai almeno dieci Corona Extra nel mini-frigo!” Jared, mangiando la sua
insalatona, corse in mia difesa pur non conoscendo quali fossero i miei
sentimenti per il signor Kelleher. Poi sottovoce si rivolse a me... “Emma, ha
fumato 7 sigarette mentre eri da Starbuck’s... e ha anche bevuto una tazza di
caffè... non prendertela!”.
“Allora
ragazzi, carichi per questa sera?! Se non spaccate il palco in due sappiate che
ho intenzione di licenziarvi tutti!” Jared spostò nuovamente la sua attenzione
sul gruppo e sul loro concerto.
Erano
le 5 del pomeriggio e dopo un’ora e mezza sarebbe iniziato il soundcheck...
“Fratellino
fai poco lo spiritoso... senza di noi sei un musicista fallito!” Shannon,
sempre pronto a cacciar fuori i suoi aghetti che tutti ormai avevano
imparato ad ignorare!
“Ehi
ragazzi perché questa sera non facciamo venire con noi anche Em?!” E fu così
che Tomislav mi colse assolutamente di sorpresa...non me l’aspettavo. Nella
maniera più assoluta. E non poteva aver capito che...
“Ma
certo!! Dai Emma vieni! Faremo un blood ball questa sera e ti voglio nel
backstage con noi... Dev’essere una serata speciale per tutti...” In quel
momento Jared riprese la parola e guardò prima Tim, poi me. Bene, mi
dissi, hanno capito tutto.
“Erm...
siete sicuri che volete che io venga?”.
“Per
me va più che bene! Ci divertiremo!” Tomo mi corse accanto e mi abbracciò dal
suo metro e ottanta scompigliandomi i miei capelli biondissimi.
Ma
la reazione che più mi sorprese fu quella di Tim; e per la prima volta sembrò
svegliarsi dal suo stato di letargo e mi fissò negli occhi, con la bocca
semiaperta ed emise un flebile FANTASTICO privo di ogni enfasi...