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Autore: Gred    01/10/2013    1 recensioni
(...)la principessina ricordava ancora quando l'aveva risparmiata, non portandola dalla Strega Bianca e per questo era stato trasformato in una statua di fredda pietra.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Mr. Tumnus, Peter Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole era caldo, il mare calmo. In lontananza si intravedevano due figure umane intente a rincorrersi sulla spiaggia.
Avvicinandosi si potevano distinguere il re e la principessina che ridevano sonoramente cercando di non farsi prendere l'uno dall'altra e poi viceversa.
Da molto tempo i due fratelli non avevano avuto occasione di divertirsi così a causa del lungo e rigido inverno finito da poco e dei libri più assurdi che era loro toccato studiare. Re e regine devono essere ben istruiti. Avevano imparato i segreti dell'astronomia e della trigonometria, Peter quelli della politica, della retorica e della guerra, Lucy quelli della natura e dei linguaggi. A Edmund erano stati inculcati i principi fondamentali della matematica e le nozioni storiche basilari, più di così nessuno era riuscito a fargli fare. Susan aveva approfondito la logica, la geografia e, di sua spontanea volontà, la letteratura.
<< Sire! Sire! >>
Un centauro  arrivava al galoppo da Cair Paravel, l'espressione grave e la voce cupa. I sorrisi sui volti di Peter e Lucy svanirono istantaneamente.
Non ci vollero parole di spiegazione e subito il re iniziò a correre verso il castello, la principessina in groppa al centauro.
All'entrata Edmund aspettava, camminando avanti e indietro, sfregandosi le mani nervosamente, con lo sguardo e il morale a terra.
<< Lucy, sta davvero male. Mi dispiace moltissimo, dentro c'è un medico ora. Sta cercando una soluzione >>.
Le lacrime le scorrevano in volto. Era cosciente che non ci fosse nessuna soluzione alla vecchiaia.
Per tutti, prima o poi, arrivava il tempo di andarsene. Dove? Ancora non le era chiaro e forse non lo sarebbe mai stato.
Non ricordava chi le avesse spiegato questo, nella sua memoria sentiva una voce indistinta dirle che a tutti toccava di morire.
Il divertimento di poco prima diventò superfluo, inadeguato e Lucy si sentì in colpa per essersi distratta mentre per il suo migliore amico si avvicinava la fine.
Tumnus era stato un buon fauno; la principessina ricordava ancora quando l'aveva risparmiata, non portandola dalla Strega Bianca e per questo era stato trasformato in una statua di fredda pietra.
<< Sono io, Lucy. Io non voglio che tu te ne vada >>
<< E' il momento, Lucy >>
<< Non voglio che lo sia >>
<< Io sono contento di essere qui con te >>.

Gli occhi si inanimarono, l'anima abbandonò il corpo e la bocca rimase contratta in un ultimo sorriso abbozzato rivolto a Lucy.
Forse era un sogno, forse si era solo addormentata. Voleva con tutto il cuore risvegliarsi.
Ma così come sapeva che il miglior modo per addormentarsi è non pensarci affatto, il miglior modo per svegliarsi doveva essere distrarsi e spostare i pensieri su qualcos'altro. L'unica immagine che il suo cervello registrava in quel momento era il volto del fauno eternamente addormentato.
Per questo o forse perchè era tutt'altro che in un sogno, Lucy non si risvegliò affatto.  
  
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