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Autore: LadyPalma    02/10/2013    2 recensioni
“Ma davvero?” la interruppe con una leggera risata priva di allegria “Tu puoi capire cosa vuol dire perdere il proprio vero amore? Sai cosa vuol dire perdere l’unica persona che ti abbia mai davvero amato? Sai cosa vuol dire vivere per la vendetta? E non parlo di una vendetta dettata dal potere, dall’orgoglio, ma una vendetta dettata dalla perdita dell’amore. Sai cosa vuol dire tutto questo? Io non credo”
Quella serie di domande era terminata con un’occhiata di sfida che la donna aveva accolto con un debole sorriso; poi aveva abbassato lo sguardo e quasi inconsapevolmente si era portata una mano all’altezza del cuore.
“Si chiamava Daniel…” si lasciò sfuggire in poco più di un sussurro, mentre poteva sentire gli occhi diventarle lucidi pronunciando quel nome.
Killian si ritrovò stupito da quella reazione e nell’ espressione sinceramente interessata che assunse il suo volto fu come se l’empatia si fosse infine inaspettatamente creata.
[ReginaxHook]
Genere: Angst, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Leave me alone

 

Il braccio con l’uncino cadeva sulla gamba mentre la mano buona reggeva una bottiglia ormai quasi vuota di rum, quello per le occasioni speciali, e quella sera di certo lo era. Se ne stava così Killian Jones, seduto su quella panchina da più di un’ora semplicemente osservando in silenzio il ben noto spettacolo del sole che, nell’atto del tramonto, dava la buonanotte al mondo. Ma lui del mondo non faceva parte, non quella sera perlomeno. Prese un ultimo sorso poi chiuse per un attimo gli occhi e in quell’attimo gli sembrò di tornare indietro nel tempo, un tempo in cui la felicità era stata più che l’illusione di un lontano ricordo.

“Capitano, finalmente ti ho trovato…”

La voce inaspettata lo riportò immediatamente al presente. Riaprì gli occhi di scatto e li spostò in una fugace occhiata sulla nuova arrivata.

“Lasciami da solo”

Il tono era forse risultato più aggressivo di quello che voleva, ma tuttavia non funzionò come deterrente alla conversazione; al contrario Regina fece qualche passo, fino a sfiorare con la stoffa del lungo cappotto nero lo schienale della panchina. Hook percepì quel movimento e con un’espressione di pura confusione dipinta sul volto, si voltò completamente verso di lei.

“So cosa succede…” esordì semplicemente ricambiando lo sguardo e colorandolo di una insolita vena empatica.

“Ah, adesso capisco…” mormorò il pirata in risposta mentre un sorriso ironico appariva sulle sue labbra “La Swan ha parlato” aggiunse tra sé e sé, calcando con una punta di acidità sul nome dell’unica persona, a parte Tremotino, che sapesse a Storybrooke quanto quel giorno significasse per lui. E il coccodrillo non aveva esattamente validi motivi per ricordare l’orribile colpa di cui si era macchiato.

“Già…” annuì lei in risposta “Posso capire cosa…”

“Ma davvero?” la interruppe con una leggera risata priva di allegria “Tu puoi capire cosa vuol dire perdere il proprio vero amore? Sai cosa vuol dire perdere l’unica persona che ti abbia mai davvero amato? Sai cosa vuol dire vivere per la vendetta? E non parlo di una vendetta dettata dal potere, dall’orgoglio, ma una vendetta dettata dalla perdita dell’amore. Sai cosa vuol dire tutto questo? Io non credo”

Quella serie di domande era terminata con un’occhiata di sfida che la donna aveva accolto con un debole sorriso; poi aveva abbassato lo sguardo e quasi inconsapevolmente  si era portata una mano all’altezza del cuore.

“Si chiamava Daniel…” si lasciò sfuggire in poco più di un sussurro, mentre poteva sentire gli occhi diventarle lucidi pronunciando quel nome.

Killian si ritrovò stupito da quella reazione e nell’ espressione sinceramente interessata che assunse il suo volto fu come se l’empatia si fosse infine inaspettatamente creata.

“Si chiamava Daniel, era lo stalliere alla tenuta di famiglia quando ero giovane e ci eravamo innamorati” proseguì lei dopo qualche istante, mentre un piccolo sorriso apparve sul suo viso nel ricordare il periodo più felice della sua triste vita “Ma mia madre ovviamente non era felice della cosa, così io e Daniel avevamo deciso di fuggire insieme… Lei ci ha scoperti, grazie al contributo di Biancaneve… e gli ha strappato il cuore davanti ai miei occhi” concluse con un sospiro, mentre dispettose lacrime scendevano silenziose sulle sue guance.

L’uomo continuò a guardarla: era come se gli occhi scuri pieni di disperazione della donna fossero lo specchio della sua propria anima. Non aveva mai pensato che qualcuno potesse davvero capire il suo dolore, eppure ecco che arrivava lei, e tra tutti proprio lei, a dimostrargli il contrario. Un’altra cosa da aggiungere alla lista di quelle che li accomunavano, un altro momento in cui lui avvertì di nuovo una reale connessione tra loro.

“Non… Non lo sapevo” si limitò a dire infine, ritrovandosi insolitamente a corto di parole.

“Lo sapevano in pochi” replicò lei semplicemente “Adesso me ne vado, ci vediamo Hook…” aggiunse subito dopo, facendo per allontanarsi.

“Aspetta…”

Il tempo di poggiare la bottiglia e la mano del capitano aveva afferrato istintivamente il braccio della regina e quella parola era uscita fuori quasi come una preghiera.

“Resta” sussurrò con convinzione lasciando andare la presa, quando i loro occhi tornarono ad incontrarsi ancora.

Regina sembrò ponderare un attimo quella richiesta inattesa, poi annuì lentamente, avanzò di qualche passo e prese posto accanto a lui. Restarono così, in silenzio, per un tempo imprecisato, a fissare il mare davanti a loro, ognuno immerso nei propri pensieri, pensieri in cui improvvisamente l’altro iniziava con non troppa discrezione ad infilarsi. Lui le passò perfino ciò che rimaneva del suo prezioso rum in una muta richiesta di amicizia, richiesta che lei accettò, insieme alla bevanda, con un rapido sincero sorriso.

E nel buio della notte c’erano solo loro due e il rumore delle onde.

E nel buio della loro esistenza, sembrò a tutte e due di aver trovato una piccola luce.

 

 

NDA:

Eccomi con un’altra one-shot! Pensando a quante cose Hook e Regina hanno in comune e a quanto come coppia non siano molto gettonati (ed è a mio avviso un vero peccato!) non ho resistito a scrivere questo momento di confessioni!

A proposito ho visto la 3x01 insieme a una mia amica che è una Captain Swan convinta ed è stato peggio di quando mio cugino e mio padre vedono insieme il derby milan-inter, non so se mi spiego ahah Ad ogni modo io ho confermato le mie due ships per eccellenza Hooked queen e Swanfire, anche se ammetto che Robin Hood non mi ha lasciata indifferente mmm ahah staremo a vedere!

Alla prossima;)

LadyPalma

 

   
 
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