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Autore: kymyit    03/10/2013    3 recensioni
Goku e Cell sono entrambi morti nell'esplosione.
E ora sono entrambi liberi d'amarsi nell'aldilà. Liberi dalla famiglia, dalle restrizioni, da qualsiasi cosa che possa ostacolare il loro amore di certo non platonico, ma...
-Beh, avresti dovuto pensarci prima, a Chichi!- si alterò Cell, stringendo le sue spire intorno alla gamba dell’altro, per impedirgli di allontanarsi, per impedirgli di pensare a qualunque altro se non a lui.
L’altro gemette di dolore, ma poi sorrise.
-Che hai capito!- esclamò con un sorriso a trentadue denti, per poi catturare nuovamente l’altro fra le sue braccia possenti.
-Chi se ne frega di Chichi!-

Ma siamo sicuri che le cose stiano davvero così?
-Mi ami?-
-Perché questa domanda?- le chiese lui, spalancando gli occhi, senza capire. Lei lo fissò per alcuni secondi, costringendolo ad indagare e stavolta senza aiuti, doveva capire da solo il problema.
-Allora?- insistette lei, agguerrita.
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Cell, Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Pairing: Goku/Cell
Prompt: Chissenefrega
Note: Lanciata da Aven90 per il gruppo Fanfiction Challenges II. Niente da dichiarare, buona lettura ^^




Goku afferrò il volto di Cell e lo baciò con impeto, con passione. L’essere perfetto avvolse le braccia intorno al corpo del Saiyan, insinuando la sua coda fra le gambe dell’altro, avvolgendola come spire di un serpente intorno al suo polpaccio, alla sua coscia.
-Non è andata esattamente come previsto… - disse il cyborg ansimando, per poi impossessarsi a sua volta delle labbra dell’altro.
Goku si lasciò scappare una risatina divertita.
Già… Cell non aveva previsto di morire davvero quando si era trasformato in quella bomba obesa, piccolo errore di calcolo… ma almeno da morto aveva il suo corpo perfetto.
Il perché gli sfuggiva, ma il Saiyan era uno che domande se ne faceva poche, lui era uno d’azione, affrontava le cose di petto.
E mai affermazione fu più vera in quel momento.
I loro corpi erano esplosi, ma le loro anime erano tangibili.
Cell era un Cyborg, ma il suo corpo era caldo, il suo respiro lo era…
Goku si strinse a lui con maggior forza, lambendo la pelle del collo pallido dell’altro con la lingua, mordicchiandolo possessivamente.
-Che c’è?- gli domandò Cell, d’un tratto, staccandolo da sé. Perché quell’impeto gli era parso non fuori luogo, ma molto strano. E poteva facilmente intuire quale fosse il problema.
-Stai pensando alla tua famiglia?-
A lui importava meno di zero, anzi, sai che goduria, ma vedere la sua nemesi preoccupata per qualcosa al punto da ricercare le sue attenzioni, beh, quella era cosa grave.
E anche fastidiosa, feriva il suo orgoglio, ma l’essere perfetto mai l’avrebbe ammesso neppure a se stesso, figuriamoci ad altri.
Lui geloso di un’insulsa umana e del suo marmocchio psicotico? No, per niente.
-Mi spiace un po’ per Gohan, avrei dovuto congedarmi in maniera meno traumatica per lui.-
-Non è necessario che lo sappia.- rispose il cyborg, cercando nuovamente le labbra dell’altro, ma Goku si ritrasse all’ultimo istante.
-Che c’è?- iniziava a irritarsi.
-Beh… è che… Chichi… -
-Beh, avresti dovuto pensarci prima, a Chichi!- si alterò Cell, stringendo le sue spire intorno alla gamba dell’altro, per impedirgli di allontanarsi, per impedirgli di pensare a qualunque altro se non a lui.
L’altro gemette di dolore, ma poi sorrise.
-Che hai capito!- esclamò con un sorriso a trentadue denti, per poi catturare nuovamente l’altro fra le sue braccia possenti.
-Chi se ne frega di Chichi! Pensavo solo che mi sarebbe mancata la sua cucina. Ma si può sempre rimediare, no?- gli domandò mefistofelico.
E Cell allora tremò.
Perché una relazione non platonica con un Saiyan era senz’altro eccitante, ma le conseguenze no di certo. I Saiyan hanno un buco nero al posto dello stomaco, e lì c’erano solo loro due.
A chi sarebbe toccato cucinare se non a lui?!
Bastò la sola immagine di se stesso con indosso un grembiulino tutto pizzi e volants a terrorizzare lui, Cell l’essere perfetto.
Il suo urlo si perse nel vuoto interplanetario, riecheggiò nel vuoto, nel buio.
Perse d’intensità per qualche istante, per poi risuonare nuovamente più forte.
Solo che la voce era diventata acuta, da spaccare i timpani.

Chichi aprì gli occhi e si mise a sedere sul letto di scatto, sudata, tremante, disperata e rabbiosa al tempo stesso.
Si strinse spasmodicamente nel pigiama, in silenzio, col cuore a mille.
“Era solo un sogno pensò.”
Solo uno stupido sogno.
Si voltò alla sua destra per costatare, con sollievo, che suo marito era accanto a lei. Ed era sveglio.
-Che succede?- le domandò inarcando le sopracciglia.
-Io… ho fatto un brutto sogno.- rispose impacciata, però era contenta che lui non continuasse a dormire come se nulla fosse.
Goku si tirò su a sedere.
-Cos’hai sognato?-
Già, che aveva sognato?
Che razza di sogno aveva fatto?
Dopo otto anni, dopo che il suo amato marito era tornato da lei e dai suoi figli, che razza di sogni si faceva?
-Niente d’importante.- gli disse, mentendo soprattutto a se stessa. Perché quell’incubo assurdo le aveva insinuato il tarlo del dubbio.
Si rimise sdraiata con la testa sul petto del marito e le braccia di lui a stringerla a sé.
-Goku… - gli chiese dopo un po’, non potendo trattenersi, non riuscendo a dormire.
-Uhm?- rispose lui, già quasi nel mondo dei sogni.
“T’interesso più io o la mia cucina?” avrebbe voluto domandargli, ma sintetizzò il tutto con una domanda ancor più spinosa.
-Mi ami?-
-Perché questa domanda?- le chiese lui, spalancando gli occhi, senza capire. Lei lo fissò per alcuni secondi, costringendolo ad indagare e stavolta senza aiuti, doveva capire da solo il problema.
-Allora?- insistette lei, agguerrita.
Però…
Le tremava la voce?
Goku allora capì e la strinse di più a sé, schioccandole un bacio sulle labbra.
-Ti amo.- rispose.
E non c’era menzogna.
Lui amava Chichi.
Certo, quando le aveva chiesto la mano aveva semplicemente voluto mantenere quella promessa incosciente fatta da bambino. Un vero uomo adempie sempre le sue promesse. Ma lei non gli era indifferente, sarebbe volato via per mai più tornare se non le fosse piaciuta.
Era una donna agguerrita, forte, questo di lei l’aveva colpito.
Si era innamorato davvero poco a poco.
Forse però non lo dimostrava abbastanza.
Il Saiyan, prima di concedersi al sonno, pensò che il giorno dopo avrebbe dovuto assolutamente rimediare.
L’avrebbe fatto, sì.




Note: Io ho sempre adorato la Goku/Chichi. E' che Toriyama se l'è giocata male. Povera Chichi, è diventata una casalinga isterica e disperata >_>
La Goku/Cell invece non mi ispira molto, anche se sta cosa mi ha divertito, preferisco le Goku/Vegeta e e Cell/Piccolo XD


   
 
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