Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: DeliaDulhallan    04/10/2013    14 recensioni
(SPOILER capitolo 7)
- Perché è arrabbiato con me,Heichou?-
Nel porre la domanda Eren inclinò la testa da un lato,confuso e preoccupato.
-Vuoi davvero saperlo?-
Gli chiese l'uomo con un sospiro stanco. Poi ghignò tra sé,divertito da quella prospettiva.
Eren era stufo di essere sempre l’ultimo ad essere messo al corrente delle cose. Corrugò arrabbiato le sopracciglia e sollevò la testa all’indietro per osservare Levi. La frangetta scivolò all’indietro scoprendogli la fronte e le orecchie morbide.
- Gliel’ho appena dett-
Trasalì. L’Heichou era pericolosamente vicino al suo viso. Odorava di buono.
- Quando la finirai di stuzzicarmi?-
Eren non capiva. Si sentì il respiro dell’uomo sulle labbra e impietrì.
''Possibile che sia per bac-!?''
Levi sfiorò con le sue labbra sottili quelle rosee e timide di Eren,per poi afferrargli il labbro inferiore coi denti,tirandolo dispettosamente.
Il ragazzo si ritirò,rossissimo in viso,con entrambe le mani davanti alle labbra.
-Sogni d’oro Jaeger.-
Mentre se ne andava,lo guardò per l’ultima volta con stampato in faccia un sorrisetto beffardo.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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NdA:trovate le mie solite chiacchiere inutili a fine capitolo. Ora beccatevi questo!

CAPITOLO 7 “Solamente tu”

I due uomini,seduti rigidamente l’uno di fronte all’altro,erano assorti nell’immaginare le ipotesi più disparate. In quel silenzio carico di pensieri Erwin stirò le grandi ma eleganti mani seguite dalle braccia muscolose,aggiustandosi sulla sedia. Levi,con lo sguardo fisso sulla porta,aveva una gamba accavallata come d’abitudine e giocherellava pigramente con una delle cinghie dell’attrezzatura per la manovra tridimensionale,fatta per lui su misura. Infilava un dito sotto la striscia di pelle scura aderente alla sua coscia e la tirava,per poi lasciarla e farla tornare indietro bruscamente con un suono attutito.

-Dovrebbe essere qui a breve.-

Eren non si fece attendere oltre. Entrò in silenzio evitando strategicamente lo sguardo di Levi,imbarazzato per la figuraccia di poche ore prima,e in quello stesso silenzio prese posto al tavolo a fianco del capo della Legione Esplorativa.

-Abbiamo pensato ad una serie di teorie sul tuo flashback.-

Annunciò Erwin saltando i convenevoli,mentre riordinava una pila di fogli spessi e ingialliti.

-Ricordi di aver vissuto in quella casa?-

-E’ un posto familiare.-

Rispose Eren,stupito per la rapidità con cui aveva preso il via quella riunione.

-Quel posto è fuori dalle mura. –

Sentenziò Levi con voce tagliente.

-E’ impossibile sopravvivere fuori dalle mura. -

Replicò Erwin tranquillo.

-E’ vero.-

Confermò Eren.

-Però allora come si spiega il loro attacco alla casa? I Titani sono fuori dalle mura da più di cento anni. -

Concluse dopo aver riflettuto.

-Suppongo di sì. –

Disse Erwin non del tutto convinto.

- Titani all’interno delle muraaa!!-

Gongolò entusiasta una voce dal fondo del tavolo.

-Hanji?!Da quant’è che sei qui!?-

Sbottò Erwin allibito:non le aveva convocata per quella riunione. Levi se invece n’era accorto da un bel pezzo;l’aveva vista sgattaiolare furtivamente attraverso l’apertura della porta socchiusa e sedersi ai limiti del tavolo scuro con espressione beata.

-Quanti Titani hai visto,Eren!?Com’erano!?Quanto erano alti!?-

Hanji si era trattenuta troppo a lungo.

-Chi ti ha informata?-

Erwin non glie l’avrebbe fatta scampare senza conseguenze. Riconosceva però che la donna era una pensatrice veloce e concluse che sarebbe stata utile al gruppo.

-L’ho beccata a frugare nelle mie cose quando sono tornato dalle docce. Deve aver letto il mio verbale.-

Spiegò Levi.

-Dai,dai,dai,dimmi Eren!-

-Erano quattro,alti,grossi,schifosi e ricoperti di sangue.-

La donna storse il naso quando udì il penultimo aggettivo.

Si accorse che i tre veterani li fissavano intensamente,sulle spine.

-Non ricordo altro,mi dispiace!Non so se possa servire a qualcosa.-

Secondo Eren era una perdita di tempo. Se volevano davvero sconfiggere i Titani perché non lo facevano allenare con le altre truppe,perché lo tenevano sigillato come una bambola fragile,lui,un Titano di 15 metri?

Il discorso non portava da nessuna parte e dopo numerose e insensate ipotesi stava per farsi ora di pranzo.

- L’incontro è sciolto.-

Sospirò Erwin,osservando gli altri mentre lo salutavano con l’usuale gesto militare. Lui rimase chiuso nella stanza ancora per un po’. Appena fuori dalla stanza Hanji corse via a tutta birra,fuggendo solo momentaneamente i rimproveri dei due compagni.

- Va pure in mensa con gli altri.-

Gli ordinò Levi,che non vedeva l’ora di toglierselo dalle scatole. Eren suppose che la questione della sua figuraccia fosse chiuse,anche se era curioso di sapere perché se n’era andato così di corsa.

Se lui non ci pensa più non vedo perché non dovrei farlo pure io

Col petto dolente per quella decisione sfrecciò davanti all’Heichou in direzione della mensa:moriva di fame.

- Ti ho tenuto il posto.-

Disse Jean voltando il capo dall’altra parte appena fu vicino alla tavolata dei compagni. Mikasa appena lo notò si alzò e venne verso di lui. Armin sorrise nel vedere che stava bene. Connie bisbigliò a Sasha una battutina idiota sui due che la fece ridacchiare.

-Sto bene.-

Disse Eren anticipando l’amica di infanzia.

-Non mi hanno fatto nulla,sono semplicemente rimasto nella cella per una notte,sono uscito stamattina.-

Mikasa lanciò a Jean uno sguardo di odio,ricordando ciò che aveva causato.

- Ackerman,io … -

Disse quello,col cuore infranto.

- Mikasa,non ha fatto apposta.-

Intervenne gentilmente Armin,che le fece notare che come se i segni della forchetta sul braccio di Eren erano spariti avrebbe dovuto farlo la sua arrabbiatura.

- Jean mangia-Titani!-

Urlò Connie portando in alto la forchetta.

- Mi sa che non sono stato un pasto sostanzioso … -

Scherzò Eren provando a tirare su di morale l’amico che la scorsa cena l’aveva infilzato con la forchetta.

- D’ora in avanti però basta con gli assaggi!-

Continuò,ritraendo velocemente il braccio con finta preoccupazione.

Jean sorrise maldestramente quando vide che la tensione negli occhi di Mikasa si era allentata.

-Se ti hanno liberato questa mattina,cos’hai fatto fin’ora?-

Eren abbassò la voce e si avvicinò all’orecchio di Armin.

- Erwin e Levi mi hanno convocato per parlare di un ricordo che mi è tornato in mente ieri sera.-

-Quello della casa col mulino?-

Chiese Mikasa,che non scordava mai una parola del ragazzo.

-Levi ha detto che secondo lui quella casa si trovava fuori dalle mura.-

Mikasa non era felice di sentir nominare quell’uomo. Fu Armin a rispondere.

-Quindi avresti vissuto in una casa fuori dalle mura?Non è possibile.-

- Haha esatto è quello che penso pure io. De v’essersi trattato di un sogno,no? Se avessi vissuto fuori dalle mura voi due ve ne sareste sicuramente accorti,siamo cresciuti assieme!-

La faccia di Armin si impietrì.

- Quando ci siamo conosciuti avevamo 6 anni. Prima di allora non ti avevo mai visto in paese.-

-Questo non vuol dire niente … -

Disse Eren,ma rabbrividì.

-Tu,Mikasa …

-Io e mio padre venivamo spesso a trovare il tuo,ma non sapevo che avesse un figlio.-

-E’ ridicolo.-

Li fermò Eren:quella discussione lo inquietava. Ed era stupida.

-Va bene,va bene.-

Intervenne Armin tranquillizzando Eren.

-Sei appena uscito dai sotterranei,hai bisogno di una pausa.-

Il ragazzo annuì mentre masticava.

-Dopo cena ne parlerò a Levi,sta tranquillo Armin.-

Eren capiva che Armin era preoccupato,e voleva levarsi quel dubbio una volta per tutte.

-Ti sta proprio attaccato al culo eh?-

Disse Jean.

La cena si terminò senza nessun’altra conversazione rilevante.

Eren salutò gli amici e si rintanò in stanza.

Si levò le cinghie fastidiose dell’uniforme,poi il resto della divisa. Si mise addosso una comoda canottiera bianca un po’ sgualcita e i boxer comodi.

Parlerò con l’Heichou domani. Oggi era troppo strano.

Quando sentì bussare non era chi pensava lui.

- Petra!-

Disse,tirando la testa fuori dalla porta socchiusa come una tartaruga che emerge dal guscio.

-Levi voleva parlarti. Su … non fare quella faccia! E’ successo qualcosa?-

E’ quello che vorrei sapere pure io.

-Mi vesto e arrivo. Dove ha detto di volermi incontrare?-

- All’ingresso,sulla veranda mi sembra. Ciao ciao Eren!-

Rapidamente com’era arrivata,sparì.

Il ragazzo si vestì in un battibaleno,indossando i vestiti che era solito a mettere nel tempo libero:un paio di pantaloni ruvidi ed una casacca chiara.

Levi se ne stava in piedi sulla veranda a guardare il cielo notturno. Qualche lucciola volteggiava lentamente in fondo al sentiero che portava all’ingresso del castello.

Spero che quel ragazzino abbia avuto un buon motivo per chiamarmi qui,mandando Petra per di più.

Eppure si era presentato senza fare storie,fresco di doccia.

- Ehi. -

Lo salutò Eren imbarazzato.

- Che volevi dirmi?-

Gli chiese subito Levi:aveva fretta di andarsene a dormire.

Non è stato lui a chiamarmi qui?

Eren era confuso,ma si rese conto che effettivamente aveva delle cose da raccontare al Capitano,così prese posto su uno scalino scricchiolante. Levi prese posto a debita distanza da lui.

-Ho parlato con Armin in mensa e mi sono reso conto che nessuno dei miei amici mi ha visto prima dei 5 anni. Forse a quel tempo vivevo in quella casa col mulino fuori dalle mura,quando c’è stato quell’attacco.-

-Solo questo?-

Disse Levi per nulla impressionato dall’ipotesi.

-Domattina partirò per il muro Rose ,lì interrogherò le persone sopravvissute che conoscevano i tuoi genitori. In questo modo ci toglieremo ogni dubbio. Buonanotte Eren. –

-Aspetti!-

Levi si alzò ma il ragazzo gli afferrò una caviglia con le braccia. Con uno sguardo omicida gli fece immediatamente mollare la presa.

- Che cosa vuoi?-

- Perché è arrabbiato con me,Heichou?-

Nel porre la domanda Eren inclinò la testa da un lato,confuso e preoccupato.

-Vuoi davvero saperlo?-

Gli chiese con un sospiro stanco. Poi ghignò tra sé,divertito da quella prospettiva.

Eren era stufo di essere sempre l’ultimo ad essere messo al corrente delle cose. Corrugò arrabbiato le sopracciglia e sollevò la testa all’indietro per osservare Levi. La frangetta scivolò all’indietro scoprendogli la fronte e le orecchie morbide.

- Gliel’ho appena dett-

Trasalì. L’Heichou era pericolosamente vicino al suo viso. Odorava di buono.

- Quando la finirai di stuzzicarmi?-

Eren non capiva. Si sentì il respiro dell’uomo sulle labbra e impietrì.

Possibile che sia per bac-!?

Levi sfiorò con le sue labbra sottili quelle rosee e timide di Eren,per poi afferrargli il labbro inferiore coi denti,tirandolo dispettosamente.

Il ragazzo si ritirò,rossissimo in viso,con entrambe le mani davanti alle labbra.

-Sogni d’oro Jaeger.-

Mentre se ne andava,lo guardò per l’ultima volta con stampato in faccia un sorrisetto beffardo.

* * *

Grazie per aver letto!Al prossimo capitolo ^_^


(Questa l’ho trovata mentre vagavo su facebook annoiata il giorno dopo che ho scritto il capitolo. Non potevo non metterla è perfetta!Oh my Eren.)

(Questa l’ho trovata mentre vagavo su facebook annoiata il giorno dopo che ho scritto il capitolo. Non potevo non metterla è perfetta!Oh my Eren.)

NdA:Sì,è successooo!!! Il primo contatto fisicooo! Ho dovuto fermarmi a metà mentre lo scrivevo e fare una pausa perché fangirlavo troppo.

Ecco le chiacchiere inutili come promesso,so che le volete tanto(?)Le ho messe in fondo alla fic perché così potete anche non filarvele e una volta finito di leggere tornare a flipparvi su Kuroko no Basket (?)Le lascerò sulla fic per circa due settimane per poi rimuoverle.

*sono un ezclusiva per chi legge in diretta,kyaaaah*

Prima cosa:avete notato che caratteri *stilosi* ha ora la fic?Mi sono decisa a scaricare un programma per l’html,anche perché non ci vedo molto bene e vorrei evitare che alla gente venisse mal di testa come a volte succede a me quando leggo le fic su EFP.

Seconda cosa:ho comprato una tastiera nuova!E favolosa,anche se visto che non ci sono abituata mi slippano via i tasti da sotto le dita. (Sì,la parola slippano,come la parola ingiallitamente e la parola flipparvi,non esiste eppure mi andava di usarla). *Metto qui il link della foto della mia postazione PC,con la tastiera nuova,per tutti i ficcanaso* ( http://i41.tinypic.com/f353qf.jpg )

Terza cosa:riguardo alle recensioni. Ho riscritto alcune parti qua e là nella storia,come mi ha suggerito una certa recensione. Dopo che l’ho letta sono stata depressa 15 minuti,poi mi sono ripresa e ho detto “ah sì?Posso fare meglio di come sto facendo ora,diamoci da fare!”.Ho corretto a grandi linee ma ci sono alcuni aspetti,soprattutto nel primo capitolo,che vorrei migliorare. Nell’ultimo capitolo non ne ho ricevute molte,quindi meglio scaldare l’atmosfera =v= mi sono detta. Poi,un'altra recensione negativa. *attenzione sclero inutile* Scrivere è l'unica cosa che so fare,sono un disastro in tutto il resto,a scuola e fuori. Ma evidentemente non so fare nemmeno quello. MI sento demoralizzata e triste. Non credo che mollerò questa fic,ma mi sento frustrata perché vorrei fare un buon lavoro e mi sento triste a pensare che qualcuno lo consideri spazzatura. Ricomincio a scrivere,mi sono detta. Se le cose andranno bene continuo,vado a fare letteratura all'università,se no rinuncio. Non ho idea di che fare. A volte pensando a quello che scrivo mi sento felice e soddisfatta,altre mi viene la nausea dalla rabbia e dalla delusione che provo verso me stessa.

Quarta cosa:un grazie a tutti quelli che hanno messo nei seguiti e nelle preferite! 17 preferiti e *rullo di tamburi* 30 seguite. Meno male (:

  
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