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Autore: AnonimaKim    04/10/2013    3 recensioni
SPOILER!SPOILER!SPOILER!
Ok, non so come altro scriverlo!
Innanzitutto sono AnonimaKim, per chi mi conoscesse già... sì, dopo all'incirca due anni sono tornata sul questo fandom per continuare a rompere con le mie storie assurde! (che nessuno vuole mai leggere -.- ).
Mi sono un pochito (Sì, un pochito u.u) fissata con questa nuova “cosa” che sembra che stia germoliando fra ... (Ragazzi mi dispiace ma ho letto le regole del sito e non posso dirvelo perché in Italia ancora questa cosa non si sa ufficialmente).
Comunque, seguo le vicende di questi due nella serie di All Stars, ogni capitolo è un piccola One Short su un loro momento particolare... vabbé, mi sa che si è capito!
Ragazzi, non so come altro dirvelo... SPOILER TDAS!
(ahah però sono stata brava... vi ho messo i personaggi :) )
[STORIA SOSPESA]
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Scott, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale
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Innanzitutto sono AnonimaKim, per chi mi conoscesse già... sì, dopo all'incirca due anni sono tornata sul questo fandom per continuare a rompere con le mie storie assurde! (che nessuno vuole mai leggere -.- ).

Vabbé, non sono qui per parlarvi della mia vita:

Dopo che la Duncney sembra come essersi dileguata dalla mia testa (credo si sia presa una specie di pausa di riflessione da me... era spaventata poverina!), mi sono fissata con questa nuova “cosa” che sembra che stia germoliando fra Scott e Courtney e ci tenevo a seguire tutti i loro momenti più... particolari. Sì, mi piace un sacco! Traduco un po' alla volta i propri dialoghi, e tutto quello che accade tra loro due non è frutto della mia immaginazione o di mia invenzione ma fa tutto parte della realtà di A Tutto Reality All Star … ma i pensieri di Courtney sono quasi sempre di mia invenzione ovviamente!

E vabbé, sperò vivamente che questo schifoso esperimento piaccia a qualcuno...

Note : A Tutto Reality non mi appartiene (ovviamente, lo so che alcuni pensano che scriverlo sia una cosa poco sensata... però a me da soddisfazione!)

 

so...

 

Si diede un ultima guardata allo specchio: perfetta, non un capello fuori posto, come al solito.

Sorrise vagamente soddisfatta, si diede per scrupolo un'ultima sistemata ai capelli castani e si mise ben in ordine il maglioncino grigio lungo i fianchi. Sospirò di nuovo davanti allo specchio e ripose ordinatamente la propria spazzola nel beauty-case. Ma rimase lì, senza muoversi, come per paura che non appena si fosse allontanata i suoi capelli sarebbero tornati in disordine. Guardava semplicemente il proprio riflesso nello specchio, il suo occhi, la forma del suo viso, i suoi capelli, alla ricerca di qualcosa che non fosse minimamente perfetto.

Guardava, eppure per quanto scrutasse, non riusciva a vedere che cosa c'era che non andava in lei.

Erano passati due anni da quando, chissà perché poi, aveva firmato il contratto che l'avrebbe vincolata a rimanere per otto lunghe settimane sull'isola.

L'isola su cui, dopo tanto tempo, era tornata.
Continuava a guardarsi, ripensando a quante cose fossero cambiate da allora. Allora non aveva idea di cosa l'attendeva, e se ne avesse avuto anche il minimo presagio, non avrebbe mai neppure fatto richiesta di partecipazione. Infondo lo aveva sempre saputo, entrare a far parte di quel Reality era stata in assoluto una delle più grandi cavolate della sua vita. Eppure era ancora lì, e quel contratto lo aveva firmato altre due volte.

Non voleva partecipare di nuovo, non voleva perché sapeva che sarebbe stata solo un'ulteriore sofferenza, eppure lo aveva fatto, lo aveva fatto perché qualcosa dentro di lei ne aveva bisogno.

Partecipare le aveva fatto capire, con tutti i mezzi possibili, che qualcosa in lei non andava, che qualcosa in lei andava cambiato.

La sua immagine riflessa nello specchio rimase immutata, e lei sospirò ancora.

Possibile che davvero nessuno la notasse, possibile che non fosse mai considerata da nessuno?

Allora perché cercare l'amicizia degli altri? Si sarebbe solo ridicolizzata nel tentativo, l'avrebbero rifiutata; Avrebbe perso di vista il vero obiettivo della gara, sarebbe sembrata una debole; Sarebbe stata tradita e pugnalata alle spalle, non credeva che sarebbe riuscita a sopportare un'altra esperienza come quella passata.

Ma lei era perfetta, no? E allora che cosa doveva cambiare per poter essere accettata?

Improvvisamente la sua mano scattò contro il suo viso, si diede un forte schiaffo per scaraventare via quei pensieri assurdi con cui non voleva assolutamente avere a che fare.

Lei non aveva nulla da cambiare, saranno stati gli altri, semmai, che erano sbagliati. Ma non servì a nulla, perché un'altra domanda si fece largo nella sua mente mentre guardava il suo riflesso:

Allora perché sono qui?

Se nessuno apprezzava i suoi sforzi per essere la ragazza perfetta, allora per quale motivo era lì a farsi bella davanti allo specchio?

Courtney sospirò, sospirò e abbassò la testa perché una volta aveva un ragione più che valida per essere sempre bellissima. Quella ragione si chiamava Duncan.

Perché sì, anche lui l'aveva abbandonata per una persona molto più imperfetta di lei, e non avendo mai davvero compreso le reali motivazioni del ragazzo, le sembrava una cosa assolutamente insensata. Ma tra loro era finita, tutto ciò che c'era rimasto dentro di lei, sarebbe dovuto scomparire al più presto per non tornare mai più, perché la sua assenza faceva male: le faceva male ricordare quando al mondo per lui esisteva solo lei, quando le sorrideva in quel modo così singolare, quando la baciava, quando ridevano e giocavano insieme, quando litigavano così furiosamente per poi fare pace all'istante, quando lui le dimostrava che era la persona più bella e importante del suo mondo.

Perciò, ora si sentiva sola, sola come non lo era mai stata.

A risvegliarla dai suoi tristi pensieri, furono dei passi proprio fuori alla porta della camera sinistra della piccola baita. Il primo pensiero che scattò nella mente della ragazza fu troppo per lei, e lo accantonò ancor prima che la porta venisse sfondata da un'enorme sacco che riversò per tutta la stanza una roba appiccicosa e grigiastra. Cacciò un urlò di disgusto insieme alle altre ragazze della squadra ,ancora nel letto, mentre la polvere di quella robaccia la investiva in pieno, sporcandola tutta da capo a piedi.

-”Lievito! Per colazione.”-

La voce insopportabile di Chef riecheggiò nella stanza quando la visuale era ancora appannata dalla polvere, cosa che rese difficile a Courtney prendere la giusta mira per lanciarli prontamente qualcosa in testa.

-”Maddai!Che schifo, che cos'è questa roba?”- Heather si tirò su a sedere e cercò di darsi una pulita, La ragazza mora si voltò già abbastanza irritata verso di lei:

-”L'ha detto tre secondi fa! E' lievito!”-

Si voltò esasperata verso lo specchio, ignorando altamente le proteste e le discussioni di Heather e Gwen sull'argomento. Poi sospirò, era completamente ricoperta di quello schifo, e avrebbe dovuto farsi la doccia per la seconda volta quella mattina. Poi, improvvisamente e inaspettatamente, sentì bussare alla porta. Scocciata, Courtney tossì un paio di volte prima di riuscire ad allontanarsi dalla foschia causata dalla polvere del lievito ed avvicinarsi alla porta.

Ma chi è che rompe adesso?

Ma soprattutto … perché dovrebbero bussare?

Se si fosse trattato di nuovo di Chef o di Chris... non credeva neppure un po' che avrebbero bussato prima di entrare. Perciò poggiò la mano destra sul pomello della porta con l'intenzione di aprirla, senza curarsi minimamente del fatto che le ragazze fossero ancora tutte in pigiama. Quando spalancò la porta, giurò che avrebbe potuto aspettarsi chiunque eccetto che lui.

Il ragazzo con il secchio in mano la squadrò velocemente, poi tornò a guardarla negli occhi color nocciola e sorrise.

-”Lo mangi il tuo lievito?”- chiese sfacciato, alludendo alla richiesta di prendersi anche un po' della sua parte. Lei, scocciata da quella presenza così inopportuna e poco importante, gli rivolse un veloce sguardo sufficiente e poi indicò con un cenno schifato il lievito sparso ovunque per la stanza.

-”Cosa?!No, che schifo!Serviti pure.”- lo invitò lei, già pronta a fare dietrofront e tornarsene ai fatti suoi. Ma il ragazzo la sorprese con un gesto del tutto imprevedibile, afferrando un grosso pezzo di lievito denso dalla testa della mora e assaggiandolo. Courtney incrociò le braccia quasi sdegnata, ma prima che potesse dire o fare qualsiasi cosa, lui le ammiccò l'ennesimo sorriso sfacciato.

-”Mmm... si sente che ti lavi”-

Scott disse solo questo, prima di tornarsene indietro ,sotto la pioggia, per la sua strada con un sorriso soddisfatto sul volto mentre ancora si gustava il suo amatissimo lievito, lasciando la ragazza castana sulla soglia della porta castana con un espressione totalmente allibita.

 

 

Mh... Maleodorante, lentigginoso... ma ho davvero bisogno di un alleato ora che sono nella squadra dei malvagi, quindi... mhmmm....”

 

 

 

 

AHAHAHAH, oddio, stavo letteralmente morendo quando Scott le ha detto: “Si sente che ti lavi”! Maddai! No, se non avete visto la puntata, andatevela a vedere in inglese su internet perché è una cosa troppo forte!

Ovviamente ci ho messo qualcosa di mio, tipo tutta la parte iniziale. Però da quando entra in scena Scott non ho cambiato una virgola di quello che è successo. Questo è solo l'inizio della puntata numero quattro e tra Scott e Courtney non è finita: questo è il primo capitolo, quando riuscirò a capire esattamente che cosa si dicono nel resto della puntata, vi terrò aggiornati! (parlano in inglese, riesco a capire qualcosa lui, ma Court parla troppo velocemente e non ci capisco un accidente di quello che dice!).

Nota: l'ultima parte scritta in corsivo è ciò che dice Courtney subito dopo nel confessionale.
Mi sento troppo fissata con questa nuova coppia ... :)

Preparatevi alla mia follia!

 

AnonimaKim

  
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