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Autore: Diana924    05/10/2013    0 recensioni
Cinque volte in cui Sebastian prende uan decisione da solo e una in cui è Thad a decidere per lui
[Ottava storia della serie When Lima meets Bon Temps] True Blood!verse, multiship, crossover
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Blaine/Kurt, Sebastian/Thad
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'When Bon Temps meets Lima'
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Autore: Diana924
Fandom: Glee
Titolo: Five Times Sebastian Smythe makes a decisione alone and one Thad decides for him
Personaggi: Vampire!Sebastian Smythe, Vampire!Thad harwood, Vampire!Santana Lopez, Vampire!Quinn Fabray, Vampire!Brittany S Pierce, Vampire!Kurt Hummel, Vampire!Rachel Berry, Vampire!Cassandra July, half fairy!Blaine Anderson, Dieter Braun, Russell Edginton, Talbot Angelis, Salomè Agrippa, Sophie Anne Leclerq, Bubba, Appio Livio Ocella, Alexey Romanov, Bill Compton, Eric Northman
Pairing: , Sebastian/Thad, Thad/Sebastian/Quinn, Dieter/Sebastian, Sebastian/Kurt, Blaine/Kurt, Rusell/Talbot, accenni Thad/Talbot, Sebastian/Sophie Anne
Rating: NC15
Warning: True Blodd verse, everybody loves everybody, polyamory,
Note: True Blood verse, come sempre
Note2: Questa volta tocca a Sebastian ... e so che vi aspettavate qualcosa diverso ma quello è.
Note3: Bubba comapre nei libri della Harris .... ed è ... Elvis, Elvis The Pelvis, l'unico e solo
Note4: Appio Livio Ocella e Alexey Romanov compaioni anche loro nei libri, dove Appio è il creatore di Eric, nel tf è Godric a creare Eric
Note5: la frase di Sebastian è la stessa di cui si serve Eric nella S3, nella s2 Sophie Anne dichiara che non fa sesso con un uomo da quando hanno eletto Eisenowher
Note6: storyline pre serie, nelle ultime due Season 4 e Season 6




La prima volta che Sebastian Smythe prende una decisione autonoma è quando torna in Europa con Thad.
Incontrare Russel e Talbot è stato un bene, ma non era loro che voleva vedere. Dopo duemila anni di devozione sua madre lo ha liberato da loro legame e Marley folleggia con Eric Northman e Godric, e lui si fida di Godric, poco di sua sorella e per niente di Northman.
<< Perché dobbiamo fare questa deviazione? >> gli chiede Thad mentre la carrozza avanza diretta verso Berlino. Berlino, dove si trova Dieter Braun, sono vent’anni che non si parlano e forse è ora di riconciliarsi, come in passato ma questa volta non finiranno a scopare perché ama Thad, e anche se la prospettiva della monogamia è orribile ora gli appare più dolce.


<< Niente di ché, è da parecchio che non visito quella parte della Germania >> risponde, fortuna che Talbot crede nel viaggiare sicuri, lenti e sicuri e sono in ritardo di due giorni.
Quando si ricongiungono intuisce che Russell non ne è convinto, ma per un po’ farà a meno della sua collezione di corone reali. << Non dire nulla, so quello che faccio >> gli dice in latino, entrambi quando non vogliono farsi capire si servono di un latino arcaico che fa infuriare Talbot, ma lui adora far infuriare quella principessina viziata che è il greco.
<< Lo hai detto anche quando vi drogavate con chi si serviva dell’oppio, ma un gentiluomo fa quel che ritiene giusto >> risponde Russell, come guardare dall’altra parte quando qualcuno, lui per esempio, si scopa Talbot.


E nessuno dei due dice nulla quando si recano da Dieter che li accoglie come sempre, Thad gli sembra geloso ma non deve preoccuparsi, lui e Dieter devono solo parlare, forse.
<< Bel ragazzo, era necessario andare fino in America? >> gli chiede Dieter quando si sistemano nella biblioteca. << Non sono affari tuoi, e se ti ricordi non ci siamo lasciati bene >> risponde lui con un sorriso enigmatico. << Ma ne è valsa la pena, ci siamo lanciati di tutto, tua madre ancora mi detesta >>, mezza Firenze aveva saputo del loro litigio, e deve ringraziare Cassandra per avergli proposto l’America.


<< Mia madre detesta tutti, lo sai bene >> è la sua risposta prima di sfiorargli la mano. << Hai quel ragazzo che ti aspetta, e presumo che sia una tua creatura, e sei qui con me … è così deludente? >> gli chiede prima di versargli da bere, un sangue particolare, come sempre. << No, mi sei mancato, herr Braun, meglio ammetterlo, e ti assicuro che Thad non è affatto deludente … >> tra lui e Dieter c’è sempre stato un legame particolare, inutile negarlo, ma Thad è Thad. << Comprendo, eppure sei qui, da solo >> è la replica. << Gli affari sono affari, e io pongo sempre i miei affari prima del mio … soddisfacimento >>. << Parlando di soddisfacimento, tua madre? >> << Ad Atene, perché lo vuoi sapere? >> chiede a sua volta, argento, libri sull’argento, Dieter è sempre stato appassionato di metalli. << E’ strano che tu non sia con lei, forse questo vuol dire che sei cresciuto >> è la risposta sarcastica dell’altro.


Tra lui e Dieter Braun c’è da sempre una grande complicità, d’altronde non si possono buttare via quasi duemila anni di relazione per un bel faccino, anche se Thad per lui è speciale.

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La seconda volta che Sebastian Smythe prende una decisione autonoma è in una locanda vicino Monaco nel 1871.
Sono sei anni che Thad se ne andato, alla ricerca di sé stesso, dei suoi spazi e di altre stronzate, e lui si trova con Santana e Quinn in Baviera, odia la Germania, l’unica cosa divertente della Germania è Dieter Braun che però si trova a New Orleans con l’Autorità.


È lì dentro che lo nota, capelli castani, fisico delicato, trasformato da poco, massimo dieci anni, dodici a essere generosi. Quinn e Santana si sono unite ad un gruppo di soldati, entro sei ore saranno tutti morti se le consoce bene, il ragazzino invece ha un boccale di birra mezzo pieno e si sta guardando intorno.
<< Dovresti ipnotizzare il locandiere per fargli credere che ha già bevuto >> gli consiglia prima di sedersi accanto a lui con un sorriso, un bel ragazzo, gli ricorda i cantori delle chiese nel Rinascimento, quanti amati ricordi.


<< Cosa? >> chiede l’altro, il suo inglese è ancora impastato di tedesco, un neonato così adorabile. << Sai quello che ho detto, noi due siamo simili >> risponde con un ghigno prima di fare un cenno al locandiere. << E in cosa, di grazia? >>, oh … il ragazzo è dotato di una parlantina invidiabile anche se consoce poco la lingua, in tedesco deve essere a dir poco sferzante.
<< Uno … tu sei un sodomita, come, due … credo che la parola giusta sia vampiri >> gli sussurra all’orecchio mentre il locandiere si avvicina scandalizzato. << Tu non hai visto nulla, solo io e il mio amico che stavamo parlando, portagli un’altra birra e dì che la offre la casa >> ordina fissandolo negli occhi, adora quel potere, gli è stato così utile nei secoli.

<< Chi sei? >> gli chiede l’altro, lo sta fissando in maniera diversa ora. << Sebastian. Sebastian Smythe, e tu … non ti ho mai visto, quanti anni hai? >> chiede curioso. << Undici, mi ha creato Isabelle Wright, la conoscete? >>


<< Forse, se ora volete noi due potremmo conoscerci meglio >>, di solito è cauto quando si tratta di altri vampiri, ma Thad non c’è e gli serve uno scaldaletto. << Non conoscete nemmeno il mio nome >>, Santana e Quinn si stanno allontanando con i soldati, e lui per una sera può fare a meno del sangue. << E allora dimmelo >> risponde mentre il locandiere posa accanto a loro un boccale di birra, da umano non l’ha mai provata mentre Dieter e Russell non fanno che magnificarla. << Kurt Hummell, perché vuoi saperlo? >>. << Affari miei, che ne dici di seguirmi mentre le mie progenie si occupano di quei soldati >> risponde divertito posandogli un braccio attorno alla vita, così sottile, da umano doveva avere un sangue così buono.

Sapeva che Kurt Hummel gli sarebbe stato utile, specialmente quando scopre che ora si accompagna al telepate, sarà così bello bere il sangue del moro, paradisiaco.

 

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La terza volta che Sebastian Smythe prende una decisione autonoma è a New Orleans nel 1990, nella villa della regina Sophie Anne.


Thad è stato raggiunto da Duvall e dalla sua progenie, e lui preferisce evitare Salomè Agrippa e tutto quello che la riguarda, specie Duval che difenda la sua creatrice con una foga che potrebbe impiegare meglio per scopare. Le ragazze sono andate con loro, se le consoce bene Quinn starà escogitando altri sistemi per rendersi ridicola ai loro occhi nel suo corteggiamento di Russell, se non detestasse tanto Talbot, e non solo perché lui e Thad hanno scopato, l’avrebbe fatta smettere, ma lui e Thad si divertono così tanto.
Re dell’Ohio, non era quel che voleva ma è così vicino dall’ottenerlo, poi la Louisiana sarà sua.


<< Ripetimi ancora cosa ci fai qui >> gli chiede Sophie Anne, uno stato così ricco, in mano a quella scervellata mentre a lui tocca l’Ohio, poi la gente si lamenta che la via sia ingiusta, lui dovrebbe essere il primo a lamentarsi. << Solo … una semplice richiesta >> risponde prima di prendere il coraggio a due mani e farlo, cosa non si fa per un fine superiore.
<< Sophie Anne Leclerq … vuoi sposarmi? >> le dice cercando di non vomitare o di non scoppiarle a ridere in faccia, ovviamente sarebbe un matrimonio bianco, lei avrebbe i suoi soldi, e lui il suo regno. Quello che sente non è esattamente quel che si aspettava.


Sophie Anne gli sta ridendo in faccia, ridicola e infantile come una bambina emntre lui calpesta la sua dignità, il suo orgoglio e il suo amore per Thad. << Sapevo che eri divertente Sebastian, ma non così tanto >> dice prima di fermarsi a prendere fiato mentre lui si rialza, Sophie Anne pagherà per quello, se lo giura, la farà pentire di averlo respinto.
<< Pensaci, tu salderesti i tuoi debiti con i miei soldi e io potrei amministrare la Louisiana a tuo nome >> tenta di farla ragionare. << Tu vuoi la Louisiana, e non mi toccheresti mai, le uniche donne che hai avuto sono state la tua creatrice, tua sorella e le tue child >> toccare Sophie Anne … il solo pensiero rischia di farlo star male, può avere di meglio, di certo non quella mentecatta dalle mani bucate.


<< E tu non fai sesso con un uomo da quasi cinquant’anni, saremmo una bella coppia >> Thad sarà furioso quando lo scoprirà ma così avrà un titolo degno del suo nome.
<< Non sono interessata, anche se saremmo una bella coppia, non sono così disperata da trasferirmi in Ohio comunque >> lo blocca Sophie Anne prima che lasci quella villa umiliato come non mai.
Per questo quando Bill Compton lo chiama per avvisarlo che Sophie Anne è morta e che lui si è preso la Louisiana ne è entusiasta e furioso allo stesso tempo ma nei secoli ha imparato al virtù della pazienza e prima o poi la Louisiana sarà sua.

 

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La quarta volta che Sebastian Smythe prende una decisione autonoma è quando si presenta a casa di Anderson.
Ovviamente non poteva suonare il campanello, un re non suona mai ad un campanello, quindi ha preferito levitare fino alla finestra di Anderson, le ragazze sono al Louge 62 con Clarington e Sugar Motta mentre Thad sta sistemando una faccenda con il branco di Lima quindi lui ha tutta la sera per parlare con Anderson.


Un essere fatato … ricorda bene il sangue delle fate, sarà così bello dissanguare Anderson, lo sa già.
L’altro non sembra sorpreso di vederlo mentre bussa alla sua finestra, forse Hummel lo fa, e consoce Kurt da abbastanza tempo da supporlo. << Cosa vuoi? >> gli chiede, non deve aver ancora digerito la sua idea in merito alla trasformazione della piccola Rachel Berry.


<< Solo parlare, non m’inviti ad entrare? >> chiede dopo che l’altro ha aperto la finestra. << No, Kurt mi ha spiegato come funziona, resta alla finestra >> lo blocca l’altro e così si sistema sul davanzale. << Di cosa volevi parlare? >> chiede Blaine ansioso.
<< Di lealtà, Faccia da Checca si fida di te? >> gli chiede, lui non si fida degli umani e gli umani non devono fidarsi dei vampiri, ma Kurt gli sembra un integrazionista, un po’ come Bill Compton che ha deciso di tornare a Bon Temps.


<< Certamente, e io mi fido di lui, completamente, non dovresti chiamarlo così >> lo rimprovera l’altro, chi si crede di essere per dare ordini a lui, lui che ha avuto l’omaggio dei più grandi re della terra e delle regine più belle?
<< Lui non si fida di te e ti dirò un’altra cosa: tra te e la Berry sceglierà sempre lei, non farti illusioni >> ci sono stati tantissimi umani nella sua vita, ma alla fine ha sempre scelto Thad e le ragazze, ed è sicuro che anche Kurt prima o poi si comporterà come lui
<< Perché? Lui mi ama e io voglio bene a Rachel >> sempre la solita risposta, così prevedibile. << Non nego il suo amore, ma lui non si fiderà mai di te, un vampiro si fida solo del vampiro che ha creato >>, lui e l’ex di Marley la pensano allo stesso modo. << Quindi tu ti fidi di Thad? >> << Di lui e delle ragazze, gli affiderei la mia vita, ma non mi fido di Marley o della sorella della mia creatrice, o del Magister >> fidarsi di Marley sarebbe una follia e di Holly Hollyday poi … lui si fida solo di Thad, l’unico a cui ha concesso al sua fiducia disinteressata e il suo amore.


<< E la tua creatrice? >> << Lei si fida di me, e non la tradirò mai, ma non mi fido di me. Avvicinati, devo dirti una cosa >> gli dice prima di concentrarsi, stranamente Blaine si avvicina più lentamente di quanto credesse, che l’ipnosi con lui non funzioni? Se fosse così sarebbe realmente un essere fatato.
<< Cosa? >> Blaine è sempre sospettoso eppure ci vorrebbe poco per allontanarlo. << Attento fatina, sta attento al tuo sangue … sei così delizioso … un odore particolare, ora capisco Hummel >> gli sussurra all’orecchio prima di saltare via, se riuscisse a bere il suo sangue potrebbe rivedere il sole, e per quello farebbe qualsiasi cosa.

 

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La quinta volta che Sebastian Smythe prende una decisione autonoma è quando è quando decide di cautelarsi.
Ha il video in cui incarica Hunter Clarington, Ryder Lynn e Sue Sylvester di spacciare V per suo conto, e con qualche modifica, un taglio al momento giusto, una pausa quando serve, ed ecco la prova che scompare, ha dovuto tagliare le parti della Sylvester perché è stata l’unica abbastanza furba da non compromettersi ma gli altri ci sono dentro fino al collo e soprattutto sembra una loro iniziativa.
A differenza di lui Thad si è avvicinato al credo sanguinista non per ragioni politiche ma perché ci crede davvero a quelle stronzate, il ché rende le sue telefonate con Dieter sempre più esilaranti; e lui sa bene che non approverebbe una cosa come lo spaccio di V.


Se anche lo scoprisse grazie a quel DVD potrebbe dimostrare che si è limitato ad avvallare un’iniziativa, anzi … che l’hanno costretto, sarebbero loro a finire nei guai, non lui, lui cade sempre in piedi.
E ora la seconda precauzione, Thad ha preteso che registrasse la sua adesione al movimento e poi la inviasse a Salomè, Nora e quel bimbo di Alexander Drew e lui l’ha fatto,conservando una copia perché non si sa mai, opportunamente trattata in modo che tutti credano che sia stata un’idea di Thad.


Ama Thad, inutile negarlo, ma se dovesse scegliere non esiterebbe a farlo morire, suona cinico ma nonostante i suoi 2500 non è pronto a morire. Non ora che Blaine Anderson è così a portata di mano, Hunter lo tiene in aggiornamento sul telepate, peccato che Faccia da Checca non lo lasci una sera libero. Si chiede se Kurt sappia la fortuna che ha, ma è improbabile però deve ammettere che ha un controllo ammirevole, lui al suo posto lo avrebbe immediatamente dissanguato invece quei due stanno insieme da un bel po’ di tempo, troppo forse.


E lui ha sempre amato condividere le cose, Hummel è troppo egoista per i suoi gusti si dice prima di prendere il telefono. << Bubba? Sono il re dell’Ohio, Sebastian Smythe, ho del lavoro per te, vieni a Westerville, sai dove >> dice prima di chiudere la conversazione, si è sempre fidato dell’uomo di Memphis perché non farlo un’altra volta?
Con un sorriso compone il numero di Appio Livio Ocella, le ragazze adorano il piccolo Aliosha e quei due gli saranno utili, lo sa lui e lo sa anche Thad.

 

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La prima volta che Sebastian Smythe permette a Thad di prendere una decisione per tutti senza manipolarlo è dopo l’arrivo di Marley.
Marley si è precipitata da loro piangendo e raccontando quelle che sembravano assurdità ma per fortuna ha sviato l’attenzione di tutti, era certo che prima o poi Hunter Clarington e Sugar Motta l’avrebbero accusato di essere un sanguinista, altrimenti né lui né Thad avrebbero permesso a Trent Nixon di entrare così facilmente nel loro computer.


<< Cosa facciamo ora? >> gli chiede Thad prima che aprano il coperchio delle loro bare, preferisce dormire in un letto ma visto quello che ha raccontato sua sorella non è prudente. << Noi non siamo sanguinsiti, siamo a favore dell’integrazione a abbiamo sempre supportato l’Autorità e Lilith può andarsene a fanculo >> risponde, anche se lui e Nan Flanagan si detestavano, nonostante le sue profferte al limite della decenza con Alexander e il suo rapporto con Dieter.
<< Non bestemmiare, invidio tua sorella, sappilo … ha visto Lilith, e mi dispiace per Nick, perdere così Salomè >>, a lui non dispiace affatto, ha sempre detestato Salomè Agrippa, fortuna che ci ha pensato Compton, deve mandargli un mazzo di fiori quando tutta questa storia assurda sarà finita.


<< Il problema è un altro, il True Blood, quei fanatici hanno dato alle fiamme tre fabbriche di True Blood, e la decisione del governatore Burrel non mi piace affatto >>, Thad può perdersi negli aspetti mistici della faccenda, lui non lo farà di certo.
<< Abbiamo True Blood a sufficienza, certamente di più di quello degli sceriffi, e gli americani non sono così stupidi da credere al primo repubblicano che passa … dovremmo … venderlo, in piccole dosi, ma non subito, aspettiamo che gli integrazionisti siano abbastanza disperati e con l’acqua alla gola e solo allora lo rivendiamo. Potremmo anche analizzarlo in maniera tale da scoprire di cosa è fatto e tentare di copiarlo >> Thad è sempre stato bravo a risolvere problemi, uno dei mille aspetti di lui che ama da quasi cinquecento anni.


<< Ancora mi chiedo perché non lavori a Wall Street >> gli dice con un sorriso prima di aprire la sua bara. << Perché Shelby non vuole che causi un crack finanziario, e inoltre … sono il consorte del re dell’Ohio >> gli risponde Thad con un sorriso.
<< Ne abbiamo superate tante, supereremo anche questa >> se ora l’Autorità è scomparsa allora sarà tutto più facile, ne è cosciente, e con Thad e Quinn al suo fianco è in grado di fare tante cose. << Come sempre, ho sempre delle buone idee >>.


Questo deve ammetterlo, non puntava a guadagnarci così tanto ma Thad ha avuto un’ottima idea, e con la morte di Dieter Braun si è anche garantito la sua fedeltà, parzialmente ma almeno non ha più un ex dal quale tornare quando la vita in Ohio lo deprime.

   
 
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