Unexpected – Spin Off – Final
La notte scende silenziosa,
ti culla fra le sue braccia piene di stelle,
ti accompagna tra le braccia di Morfeo e qui,
finalmente dopo un tempo che mi è parso un’ eternità,
la notte ti porterà da me, amore mio.
Potrò vederti. E forse se il cielo sarà dalla mia parte, potrò vedere anche lei..
Sophie.
La notte scende silenziosa,
ti culla fra le sue braccia piene di stelle,
ti accompagna tra le braccia di Morfeo e qui,
finalmente dopo un tempo che mi è parso un’ eternità,
la notte ti porterà da me, amore mio.
Potrò vederti. E forse se il cielo sarà dalla mia parte, potrò vedere anche lei..
Sophie.
Sorrido nel sonno.
Sto facendo un sogno a dir poco splendido.
Sto camminando a piedi nudi su uno splendido prato fiorito.
Il sole splende.
Una leggera brezza mi scompiglia dolcemente i capelli e fa svolazzare il lungo abito azzurro che porto.
Intorno a me soltanto fiori e alberi.
Un celestiale profumo mi circonda.
Un dolce e allegro cinguettio accompagna i miei passi.
-Caroline.
I miei piedi si inchiodano a terra.
Incapaci di fare un altro passo.
Incapaci di sollevarsi.
Sembrano di piombo.
-Caroline.
Non può essere.
È la sua voce.
Da quanto non sentivo più la sua voce?
Da quanto non lo vedevo più?
Dal giorno del parto.
Un sorriso mi nasce spontaneo e mi volto verso la sua presenza, sperando di non essermi illusa.
Ma non appena mi volto lui è lì.
Con il suo sorriso beffardo.
Con le braccia tese verso di me.
Con mia meraviglia i miei piedi si muovono e in attimo sono fra le sue braccia.
Le sue dita mi accarezzano dolcemente il viso, i capelli.
Il suo profumo, il suo sorriso, la sua voce.
-Sei davvero tu?
Annuisce.
-Certo, love. Qui siamo in un sogno e la tua amica strega ha contribuito.
Volevo rivederti. Volevo poter prendere fra le braccia nostra figlia.
-Oggi Sophie compie quattro anni.
Sorride ancora.
-E quale regalo migliore se non quello di farle abbracciare il suo papà?
-Vorrei tanto accadesse, ma … siamo in un sogno..
-Eccola che arriva.
Mi volto.
È Sophie.
-Mamma!
La prendo fra le braccia
-Dove siamo?
-In un sogno amore mio, e lui è il tuo papà.
Sophie scioglie l’abbraccio e si avvicina a Klaus tendendogli la sua mano con quelle dita così graziose e minuscole.
Stringe la sua mano.
-Papà?
Klaus annuisce e la solleva fra le braccia dandole un dolcissimo bacio sulla fronte.
-Sei bellissima, proprio come la tua mamma.
Mi avvicino e accarezzo la testa di nostra figlia.
-è identica a te.
Sorridiamo entrambi.
-Sono felice che tu e Stefan stiate insieme. Vi rendete felici a vicenda. Vuole molto bene a Sophie, e non lo ringrazierò mai abbastanza per questo meraviglioso sogno.
-Stefan sa..?
Annuisce e sorride.
-Sa. È stato suo il merito di tutto questo.
Posa Sophie a terra.
-è ora di andare.
Il tempo è scaduto.
Bacia dolcemente la fronte ad entrambe e sparisce fra gli alberi.
Il sole porta via la notte.
Ma non può scacciare ciò che è successo.
Non è così forte da scacciare via i nostri sentimenti così puri, così profondi, così veri.