Anime & Manga > Kuroko no Basket
Ricorda la storia  |      
Autore: noneedtocallmesir    10/10/2013    4 recensioni
Chi sarebbe così pazzo da rifiutare di vedere gratis una partita della Nazionale? Tetsu, ovviamente. E guardacaso, chi invece non vede l'ora di andarci? Ah, Aomine lo sapeva, che invece dei biglietti avrebbe dovuto comprarsi quelle dannate scarpe.
~*~
Basato su questo prompt: Pausa estiva. Vuoi chiedere a X di uscire, proponendogli di venire a vedere una partita della Nazionale di Basket con te (ti sei dilapidato per comprare i due biglietti). Quando glielo proponi, però, lui ti da buca e ti propone di uscire con il lì presente Y. Chi siete e come finsce?‎
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daiki Aomine, Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Afa, sole, rumore di cicale che friniscono e bambini che giocano all'aperto.

Come tutti i pomeriggi da una settimana a questa parte ti ritrovi li, in quel parchetto, ad aspettare che arrivino i tuoi... compagni di gioco? Rivali? Chiamarli amici è un po' troppo, non te la senti ancora, ma ormai il livello di normali conoscenti è passato da tempo.

Stavolta però hai un asso nella manica, che magari ti porterà (o meglio, ti riporterà) allo stato di amico con almeno uno di loro.

Hai lavorato part time per qualche mese, ed invece di comprarti il nuovo modello di Air Jordan che volevi, hai deciso, per una volta, di non essere egoista e fare qualcosa di carino per qualcun altro.

I tuoi risparmi sono andati, ma non sei pentito. Dopotutto, questo è un regalo che ti godrai anche tu.

"Buongiorno, Aomine-kun."

Eri così sovrappensiero, che Tetsu è riuscito a sorprenderti, materializzandosi al tuo fianco mentre ti stai allacciando per bene le scarpe, e sussulti lievemente, senza però mostrare alcun altro segno di sorpresa.

"Hey Tetsu, giusto te volevo!" All'improvviso, la trepidazione e l'insicurezza si mescolano nel tuo stomaco e ti senti la bocca arida. Su, dai, che ci vuole. E' uno dei più bei rametti d'ulivo mai offerti nella storia. Apri la borsa, ci frughi dentro e tiri fuori i due pezzi di carta trionfante, praticamente sbattendoli in faccia al ragazzo che ti sta davanti.

"Guarda cosa mi sono procurato! Erano anni che ci volevo andare, e per una botta di culo ne ho trovato due scontati all'ultimo minuto. Che ne dici, tu, io e la Nazionale di Basket, la settimana prossima?"

Ti trovi a dover forzare il sorriso trionfante che dovrebbe venirti naturale, mentre Kuroko prende con delicatezza, quasi riverenza, i biglietti e li osserva, come se celassero fra il numero del posto e la fila il segreto dell'eterna giovinezza.

Sei già sicuro che la vittoria sia nel tuo pugno quando lo sguardo di Tetsu diventa improvvisamente più freddo e distaccato.

"Purtroppo non posso accettare, Aomine-kun."

Almeno il tono di Tetsu sta a indicare che è veramente uno sforzo, quello che sta facendo per dirti di no. Sta di fatto che... ti ha detto di no. E le tue speranze di essere mai perdonato evaporano improvvisamente nella già irrespirabile aria calda del tardo pomeriggio.

"Ho già promesso ad Akashi-kun che quel giorno sarei andato a vedere la finale del torneo di Shogi. Se mi tirassi indietro adesso, Akashi-kun ne sarebbe... dispiaciuto."

Oh. Beh, se non se l'è inventata adesso, Tetsu non poteva trovare scusa migliore. Akashi non è di certo il tipo che apprezza quando gli si dà buca.

"E' un peccato, anche Momoi-kun è impegnata, dato che ha deciso di venire con me... Però conosco qualcun altro a cui potresti chiedere a cui farebbe molto piacere."

Hey, un attimo, che cosa sta dicendo Tetsu? Tu ci saresti voluto andare con lui, e se lui non può, beh, l'interesse cala di molto. Potresti anche rivenderli, quei biglietti, e comprarti le tue tanto agognate scarpe, anche se... la Nazionale...

In quei tre secondi in cui sei li a valutare l'acquisto di un paio di scarpe contro una partita fra campioni, Tetsu si è leggermente allontanato e sta agitando i tuoi biglietti verso-

Oh, no. No, no, no, NO.

"... Aomine-kun l'ha chiesto a me, ma io sono già impegnato. Perché non ci vai tu con lui?"

Merda.

Kagami, la faccia stupita e felice di un bambino che ha appena trovato sotto l'albero di Natale il regalo che tanto aveva sognato, si volta verso di lui e gli sorride nel suo solito modo ebete.

"Davvero?! Che figo! Non ho mai visto una partita delle Nazionali!"

Sia lui che Tetsu sembrano essere molto soddisfatti. Tu, invece, vorresti prendere a testate la recinzione. E un pò anche Tetsu, ma basso com'è la cosa sarebbe abbastanza ridicola.

Quel pomeriggio, vinci il vostro match improvvisato con 25 punti di scarto, e umilii Kagami negli one-on-one successivi con grandissimo gusto.

 

Sei giorni dopo, però, sei li, davanti allo stadio, che ascolti Kagami blaterare ad oltranza sulle statistiche dei giocatori, le tecniche preferite e la squadra avversaria, e per una volta rimpiangi che non abbia davanti a sé la solita montagna di hamburger con i quali abbuffarsi e stare. Fottutamente. Zitto.

Sarà per questo che spendi un altro pò dei tuoi già miseri averi in una confezione gigante di pop-corn e due Coca-Cola. Kagami insiste però nel pagare la sua parte.

Una volta trovati i posti (che non sono davvero niente male, si vede praticamente tutto il campo anche se non così da vicino), ti lanci nel tuo sedile pronto a fare del tuo meglio per non concludere la giornata con un omicidio.

Sei così nervoso e incazzato che per qualche secondo non ti accorgi che la persona al tuo fianco non dice una parola da un po'.

L'improvviso silenzio però attira la tua attenzione, e quando ti giri a guardare Kagami, anche lui si volta verso di te, tirando su almeno un quarto di litro di Coca-Cola con un solo sorso.

Finito di deglutire, poggia la bibita nell'apposito vano e ti sorride divertito.

No, forse la partita non la vedrà perché sarà rinchiuso in una cella dopo aver strozzato questo stronzo.

"Lo so che non eri molto interessato a venirci con me a vedere la partita."

Huh? Grandi poteri di deduzione.

"Credimi, la compagnia non entusiasma molto neanche me. Ma Kuroko si sarebbe probabilmente sentito in colpa se avessi rivenduto i biglietti, quindi ho accettato senza fare troppe storie."

E questo che ne sa? Chi gliel'ha detto che stava pensando di rivenderli? E soprattutto, perché gli sta dicendo queste cose?

"Certo che siete veramente una bella coppia, voi due."

No, beh, adesso basta. I tuoi muscoli sono pronti a scattare, non sai se verso l'alto, per alzarti e andartene, o contro il ragazzo che hai seduto a fianco, per farlo stare zitto una volta per tutte.

Per una volta, Kagami sembra afferrare l'atmosfera, e ti poggia con poca grazia sulle gambe il contenitore di popcorn, costringendoti a stare seduto e fermo se non vuoi rovesciarli addosso a chi ti sta intorno.

"Non ti scaldare, non ti stavo prendendo in giro." Un altro sorso di Coca-Cola, mentre tu cerchi di riafferrarre la calma che sta fuggendo sempre più lontana dal tuo controllo. Kagami tira fuori qualcosa dalla tasca, prende il tuo polso e te lo sbatte in mano.

Quando guardi, ti accorgi che sono dei soldi, e non pochi.

"Questa è la mia parte per i biglietti," spiega, afferrando una manciata dei popcorn che sono ancora sulle tue ginocchia e ficcandoseli in bocca, "suppongo bastino."

In realtà bastano e avanzano. Stai per dirglielo, insieme a tanti altri insulti mischiati alla domanda "cosa credi di fare", quando un suono prolungato interrompe la conversazione.

I giocatori stanno entrando in campo, e il tifo per un momento copre qualsasi altro pensiero.

Per un attimo, vedendo gli uomini che si recano a centrocampo, dimentichi Tetsu, quell'idiota che hai al fianco e tutti gli errori del passato, pensando a quanto ti piacerebbe essere tra loro, e la calma che ti sembrava ormai essere lontana torna a farti visita, anche se non sai per quanto resterà.

In quel breve intervallo di silenzio in cui si attende il fischio dell'arbitro che segnerà l'inizio della partita, Kagami ti sorprende di nuovo.

"Guarda che non serve che ti sforzi tanto. Non hai più bisogno di farti perdonare, Kuroko la considera ormai acqua passata."

Vorresti rispondere, dirgli che non sono affari suoi, che si sbaglia, chiedergli come fa a saperlo.

E poi ti fermi un attimo a pensare, e ti accorgi che probabilmente Kagami ha ragione, che Tetsu non ti ha più trattato con freddezza o distacco da quella fatidica partita della Winter Cup, e che forse sei solo tu a sentirti ancora in colpa e cercare un'assoluzione che in realtà era già stata garantita da tempo.

Sospiri, e ti accomodi meglio nel sedile, senza dire nulla.

La partita intanto inizia, e quando Kagami allunga la mano per prendere altri popcorn, la pesti via.

"Lasciane anche per me, pozzo senza fondo," lo insulti, ma Takeuchi ha appena infilato un canestro magistrale e quasi rovesci tutto nella foga, mentre Kagami si alza a esultare con il pubblico.

La partita va avanti, e ti ritrovi a scambiare commenti e battute con il tuo... compagno di gioco? Rivale?

Ma no, vah, amico.

Tetsu sarà anche una schiappa nei fondamentali e avrà la stamina di un bradipo infortunato, ma c'è da dire che è bravissimo a scegliersi le sue luci.


 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroko no Basket / Vai alla pagina dell'autore: noneedtocallmesir