C'era una volta.
O anche due, magari pure tre.

Nel frattempo la Peppina fa un poco di caffè.


Macina macina, il frate Geppetto, perché gli è caduto Pinocchio dal tetto.
"Oh, qual disgrazia!" dice la fata turchina, che lentamente in avanti si china.
Il falegname monello la guarda ammiccante. Tien su le mutante, vecchio ignorante!

E mentre il fuoco brucia il giaccio a cubetto, l'aria atterrita si getta nel letto.

Le coperte prendono vita, ha così inizio la storia infinita!

Immergiamoci in questo strano buco nero, con latte scremato oppure intero.
Non ha importanza la destinazione, ma don Chisciotte ci ha lanciato una maledizione.

Che dramma, che tristezza, ho perso la sua bambola di pezza.
La pizza pezzata esce quindi dal pozzo, mi squadra altezzosa e mi dice "Sei pazza".


Ordunque forse in me v'è il seme della follia, ma son quisquiglie poiché non ricordo la mia via!








Dopo queste strambe rime mi allontano, perché porca miseria, mi si è congelata la mano!