Titolo: What am I supposed to do?
Personaggi: Dean, Sam
Genere: Angst, Triste
Rating: Giallo
Contesto: finale terza stagione
Note: l'altro giorno stavo riguardando alcuni degli episodi più significativi di Supernatural e mi è capitato il finale della terza stagione (povero Dean!). Anyway, mi sono accorta che, prima che Dean morisse, Sam gli ha chiesto "What am I supposed to do?",  la stessa cosa che Dean aveva gridato al corpo senza vita di Sam poco prima di andare a vendere la propria anima per salvarlo. Questa storia è nata proprio basata su questo parallelismo. Enjoy! :)

What am I supposed to do?

Dal momento in cui hai venduto la tua anima, Dean, hai sempre finto che l'idea dello scadere dell'anno non ti spaventasse. L'hai fatto per non far preoccupare Sam, ma soprattutto per non farti prendere dal panico tu stesso. Hai cercato di pensarci il meno possibile, respingendo ogni idea che di tanto in tanto ti affiorava alla mente e comportandoti come se quello non fosse un tuo problema, come se, fingendo che non esistesse, quella difficoltà sarebbe svanita da sola.
Ma la verità è un'altra. La verità è che hai sempre contato i giorni che ti separavano dal momento in cui i cerberi ti avrebbero artigliato al petto e trascinato fino all'angolo più buio del piano di sotto e, ora che il momento si sta avvicinando inesorabilmente, non puoi più evitare l'argomento.
Quindi sì, Dean, ammettilo.
Ammetti di essere terrorizzato all'idea di andare all'Inferno.
E poi ricorda il motivo per cui hai venduto la tua anima.
Non mentirti dicendo che l'hai fatto per Sam, perché non è vero. L'hai fatto per te stesso, perché non saresti stato in grado di vivere senza tuo fratello. È stato un gesto egoista, ma comprensibile.
Ricordi cos'era successo quella notte, quando Sam era stato pugnalato alla schiena ed era caduto in ginocchio nel fango? Ricordi lo sguardo che ti ha rivolto, la consapevolezza che attraversava i suoi occhi, mentre moriva tra le tue braccia? Ricordi il dolore che hai provato, come se qualcuno ti avesse squarciato il petto, spaccato le costole e strappato il cuore dalla cassa toracica?
Avevi messo Sam su una branda nella casa abbandonata dove vi eravate sistemati e ti eri seduto lì accanto, raccontando a quel corpo senza vita episodi della vostra infanzia come se potessi ricevere una risposta. Ma più il tempo passava e il silenzio si faceva pesante, più la fiamma della speranza si spegneva e il tuo cuore si raffreddava.
"Che cosa dovrei fare!", avevi gridato, rovesciando la sedia con violenza mentre scattavi in piedi.
Poi eri uscito ed eri andato a vendere la tua anima al demone dell'incrocio. La disperazione ti costringe sempre a fare la cosa sbagliata.
In quel momento, nel salotto della casa dove siete irrotti per uccidere Lilith, ti rendi conto che ormai è finita, che quello è il luogo dove morirai, sotto gli occhi di Sam e di Ruby. Ti rendi conto che ora i ruoli si sono invertiti, che ora è Sam che ha bisogno di salvare te.
"Che cosa dovrei fare?". Ora è il tuo fratellino che, con le lacrime agli occhi, ti supplica di dirgli come comportarsi. E tu non sai cosa rispondergli.
L'orologio batte la mezzanotte. Quei rintocchi sordi sono il suono più terrificante che tu abbia mai sentito.
Ti mordi il labbro, cercando di fermare il tremore, mentre fissi Sam per l'ultima volta.
Guardalo bene, Dean. Guarda bene tuo fratello. Imprimiti il suo viso nella tua memoria, prima che faccia la cosa sbagliata spinto dalla disperazione.