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Autore: Claire_Elen    14/10/2013    4 recensioni
'Lo conoscevo. Era un brav'uomo.'
Così gli occhi di lei si puntarono contro quelli del ragazzo, dubbiosi e tristi, domandandosi dove l'aveva
già visto prima. Ma la sua mente era vuota. Zero. Nessun ricordo.
Non seppe perchè, ma il calore che emanava la rassicurò, formandole un breve sorriso triste e guardando il cielo.
- Shannon..mi senti?
Il ragazzo alzò un vago sorriso, mentre le labbra di lei si andavano a premere dietro il suo orecchio.
- Shannon, sei la prima e l'ultima persona che io abbia mai amato.
- Voglio ricordarmi il profumo di ogni parte del tuo corpo.'
// Eccomi con una nuova ff!
Tragica ma romantica, ne vedrete delle belle!
Shannon x Clare, ovviamente. NEW PG!
Salve!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Shannon Leto
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 1- Beautiful Tragedy.
 
- E’ con questa preghiera signore, che ti lasciamo il nostro più caro amico, Chris Sloan, fra le tue braccia. Che tu possa accoglierlo nella pienezza del tuo amore nel regno dei cieli.
 
Clare era ferma immobile davanti a quella bara di marmo bianco con un cesto di rose e ibisco rossi; la targhetta recitava il titolo: ‘Chris Sloan. Born…died..’
Provò a muovere le labbra, le dita, qualcosa. Il corpo non le rispondeva.
Sbattè le ciglia e una lacrima andò a scivolarle lungo la guancia pallida, macchiandola del nero della matita arrivando fino al mento, dove lei se la asciugò velocemente passando il dorso della mano sugl’occhi.
 
Ti eri ripromessa di non piangere, Clare. Sii forte.
 
Tirò appena su col naso fino a che la bara venne deposta nella tomba e alcuni sconosciuti le fecero le condoglianze, stringendole la mano in modo molle e flebile, come se non riuscissero a capire il suo dolore.
Alcune persone che passavano sul vialetto di ghiaia attiravano la sua attenzione, riservandole cupi sguardi di tristezza e scuotendo la testa quando lei non ricambiava il loro gesto.
Restò ancora un paio di ore seduta per terra nell’erba, a fissare la tomba di suo padre.
 
Papà?..mi senti? Perché te ne sei andato?
 
Si sentì il naso pizzicare, gli occhi diventare presto lucidi. Strozzò un pianto, affondando il viso nel tessuto nero dei pantaloni, stringendosi le ginocchia fra le braccia.
Poi, quando si sentì meglio si costrinse ad alzarsi in piedi per porgere una rosa bianca su quella tomba, baciandone i petali.
Solo dopo qualche attimo si rese conto del ragazzo che le era arrivato accanto.
Un ragazzo sulla trentina, capelli non troppo lunghi e mossi, occhi castani chiari. Indossava uno spesso giaccone di lana, adatto ad una giornata invernale e gelida come quella.
Anche lui non distaccò gli occhi dalla rosa, schiarendosi la voce, con un:
 
- Lo conoscevo. Era davvero un brav’uomo.
 
Clare alzò il viso e scrutò il ragazzo negl’occhi cercando di capire dove l’aveva visto prima. Ma la sua mente era vuota. Niente. Zero. Nessun ricordo.
 
 
 
Guardò il cielo e anche lei si schiarì la voce:
 
- Sta.. cominciando a piovere.
- A me non pare..
- Invece si, ti dico. Sta piovendo.
 
Il ragazzo la guardò e notò una lacrima scivolarle lungo la guancia bagnarle le labbra, poi annuì facendo sprofondare maggiormente le mani nelle lunghe tasche pesanti del giaccone.
 
- Hai ragione, meglio rientrare.
- Non mi hai detto chi sei.. come..conoscevi ..mio padre?
- Che maleducato. Io sono Shannon. Tuo padre era un grande amico del mio, si sono conosciuti durante le riprese di un film. Abbiamo cenato spesso insieme.
- Ah si? Non mi pare di averti mai notato.
 
Non sapeva se si stesse sbagliando, ma le parve di vedere l’ombra di un rossore e un imbarazzo crescente nel tono di lui.
 
- Diciamo che faccio una vita.. movimentata.
- Sono contenta per te.
 
Quello non era certo il momento migliore per parlare con un amico di suo padre. Come avrebbe potuto aiutarla, infondo? Lei era sola al mondo.
Però.. magari avrebbe potuto dirle qualcosa che lei non sapeva.
Lei non conosceva per niente suo padre al di fuori della vita famigliare.
Se si poteva chiamare..beh, così. Sua madre era morta quando lei aveva solamente cinque anni, e li aveva lasciati soli.
 
- E tu devi essere Clare, giusto?
- In persona.
- Posso offrirti un caffè? Sembri infreddolita.
- Perché no? Certo.
 
Picchiettò gli stivali nel vialetto del cimitero uscendo da esso e guardando ogni tanto Shannon che camminava accanto a lei.
Ora si era aperto la giacca. Sotto indossava una stretta canotta in cotone con disegnata una ragazza mezza nuda e morbidi pantaloni in tuta grigi.
 
Certo, non si può proprio dire che brilli per via di gusto nel vestirsi.
 
Mezz’ora più tardi erano entrambi in un vecchio bar all’angolo della strada più malfamata di New York e sorseggiavano un caffè caramellato, parlando della vita di suo padre. Di quanto era spiccato agli Oscar, delle nomination, dei premi.
 
Davvero conosceva così poco suo padre?
 
- Tuo padre tornerà.
- Questa è una bellissima bugia.
- Lo è, se vuoi che lo sia. Resterà sempre nel tuo cuore, no? E’ questo quello che conta.
 
Mentre beveva quella bevanda calda e risanatrice cominciò a pensare che quel ragazzo non era per niente male. Aveva una parlata fluida, veloce e scorrevole.
Si vedeva che era stato a lungo in America e lei, originaria di Londra, non c’aveva ancora fatto l’abitudine.
Era così dannatamente gentile e dolce con lei, che non potè trattenersi dal sorridergli quando fece una battuta appena accennata, mentre le dita di lui vagavano sul dorso della mano,riscaldandola.
 
Pagò per entrambi e si ritrovarono come avevano cominciato, l’uno davanti all’ altro, fermi sull’entrata di quel bar polveroso.
 
- E’ stato un vero piacere, Shannon.
- Se vuoi..chiamarmi, per qualsiasi cosa..qui c’è il mio numero.
 
Le porse un biglietto da visita nero e rosso, in cui spiccava il nome ‘SHANNON LETO.’ Se lo mise in tasca e salutò per l’ ultima volta quello sconosciuto con cui aveva condiviso nient’altro che un caffè e un paio di vecchi racconti.
 
 
 
 
 
 
E se non fosse stato così?
Poteva, da una tragedia come quella, nascere un amore così grande?
 
 
 
// ECCOMI QVII!
Nuova fanfiction, ho voluto buttarmi!
Allora, il titolo è beautiful Lie dalla canzone, ma anche dal fatto che lui dice ‘Tornerà.’ E lei ‘Questa è una bellissima bugia.’
Eh? EEH? Ora avete capito xD <3
Il caffè è parte integrante delle mie storie, c’è praticamente sempre.
Sono una caffeinomane (?) Per qualcosa, no?
A presto!
   
 
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