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Autore: DarknessNatsuu    15/10/2013    2 recensioni
Non ho un passato.. almeno, non lo ricordo. I miei ricordi iniziano nei bassi fondi di Noxus dove dovetti combattere per la mia sopravvivenza. Questo, mi rese un temibile avversario .. talmente temibile che giorno dopo giorno ero circondato da Sicari mandati ad uccidermi. Nessuno riusciva a farlo..
Ma.. Perchè combattevo? La mia vita non aveva mai avuto un senso. Finchè non incontrai lui ..
Il Generale Du Couteau. L'unico che poteva uccidermi ma che, invece di farlo, mi prese con sè.
Quando mi sconfisse giurai di utilizzare le mie abilità solo sotto il suo comando.
Ma un giorno lui.. scomparve.
Adesso, la mia vita avrebbe avuto un senso?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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L’unica volta che desiderai ardentemente di rimanere in vita, fu quando incrociai la mia lama con quella del generale Du Couteau.
L’unico che non fui in grado di battere …
Da quel momento giurai di utilizzare la mia abilità di assassino solo sotto il suo comando.
però, un giorno, il generale scomparve.
Adesso non desidero l’amore, il denaro o cose futili come l’onore .. desidero solamente scoprire il motivo della sua scomparsa;
ciò... divenne un’ossessione.
Così, partì per un lungo viaggio.. dai passaggi sotterranei di Noxus, finì per arrivare nelle gelide lande del Freljord, alla ricerca di qualche informazione utile per trovare chi era il responsabile della sua scomparsa.
Purtroppo l’unica informazione utile mi venne data dalla strega dei ghiacci, Lissandra.

“Ho sentito parlare di una giovane, una Demaciana … che potrebbe saper qualcosa su colui che stai cercando. Però non ti sarà facile raggiungerla...
Ella disse, per poi lasciarmi ripartire in pace dopo avermi obbligato a promettergli che l’avrei aiutata in seguito ad eliminare Ashe e Sejuani per ottenere così il controllo del Freljord.
"Buona fortuna .. Assassino." Disse infine la strega dei ghiacci lasciandomi uscire dal suo dominio.
Durante il viaggio di ritorno a Noxus, riflettei ...
Nonostante fossi un bravo assassino ed abile con le lame non potevo introdurmi, da solo, a Demacia. Sarebbe stato un suicidio. Anche perché ormai ero entrato nella League of Legends e quindi, il mio viso era noto a tutti.
Mi avrebbero fatto a pezzi, solo vedendomi arrivare. Quindi.. dovevo trovare una soluzione.
Arrivato a Noxus, però, non ebbi un momento di tregua.
Ed eccola, la Signora dei rompimenti di scatole.. Miiiss Katarina Du Couteau!
Entrò nella mia stanza senza nemmeno bussare, si mise le mani sui fianchi e mi guardò con aria scocciata.
"Cosa vuoi?" chiesi ricambiando lo sguardo altrettanto scocciato, come poteva essere figlia del Generale? Come?

"Dove sei stato?" chiese tentando di controllarsi.. era incazzata per qualche motivo ma, di certo, non era mia madre.
"Affari miei." risposi semplicemente mentre distoglievo lo sguardo tornando a cercare nell'armadio dei vestiti più leggeri.

Katarina sospirò rumorosamente "Sei sempre il solito.. dovevi aiutare Swain o sbaglio? Quel vecchiaccio rompe le scatole a me per colpa tua!" esclamò lei facendo avanti ed indietro per un punto gesticolando. Era davvero fuori di sé, questa volta.
"Ho capito.. calma!" sbottai voltandomi " Risolverò io, tranquilla."
"Bene.." mormorò lei uscendo poi dalla mia stanza. Finalmente!
Mi lasciai cadere sul letto e fissai il soffitto.. prima di poter partire per Demacia o elaborare un piano per poter catturare quella ragazza di cui Lissandra parlava, dovevo andare da Swain. Sicuramente era di cattivo umore e speravo che non mi desse in pasto al suo stupido volatile a sei occhi.
Dopo un po' di relax, che facevo raramente,  mi alzai e dopo essermi cambiato uscii per incontrare Swain.
"Guarda chi si vede qui.." disse lui fissandomi.
"Eh.. già.." borbottai fissando il corvo vicino a Swain che mi fissava malamente.
"Ti cercavo per una missione.. devi andare nel deserto di Shurima alla ricerca di un importante reperto riguardante il vuoto." disse con falso tono cortese il vecchio mentre coccolava il suo corvaccio che continuava a fissarmi.
"Certo.." borbottai per poi voltarmi. La cosa che tutti sapevano era, mai fare incazzare pesantemente Swain. Perché? Oh, beh .. chiedetelo ai cadaveri nelle fogne di Noxus. O almeno.. a ciò che rimaneva di loro. Dunque tornai a casa e cercai nell'armadio una tuta da assassino ancora più leggera, infondo.. il deserto di Shurima era un inferno. O morivi incontrando un Demaciano oppure morivi per il troppo caldo. Partii per il deserto di Shurima, che si trovava tra Noxus e Demacia, alla ricerca di uno strano oggetto che non sapevo nemmeno a cosa servisse.
Cercai.. Cercai.. ma, nulla. In compenso incontrai uno strano individuo, Malzahar.
“ Non dovresti lanciarti attraverso il deserto … a meno che tu non voglia morire” disse lui.
Ma io non diedi ascolto a quelle parole e prosegui per il mio cammino.
Dopo qualche tempo, però, gli avvertimenti di Malzahar non sembrarono più stupidaggini ..
Cominciavo perfino ad avere le visioni!

Mi apparve d’avanti agli occhi  il generale Du Couteau .. ciò mi fece rimanere spiazzato.
“Non è possibile che tu sia ancora vivo!” esclamai cadendo in ginocchio. Allora il generale si avvicino a me e mi disse: “Talon .. questo viaggio ti porterà alla morte; torna indietro.”
Dopo quelle parole caddi a terra privo di sensi, i raggi del sole troppo intensi mi avevano messo KO.
Non ricordo cosa successe nel lasso di tempo in cui rimasi incosciente.. ma la cosa certa è che Malzahar mi aveva salvato. Il generale aveva ragione, se fossi morto nell’intendo .. non sarei nemmeno riuscito a scoprire il perché della sua scomparsa! Allora tutto sarebbe stato vano.
“Hai capito adesso che non erano frottole..” cominciò Malzahar porgendomi un bicchiere d’acqua. Lo accettai e ringraziai.
Parlammo un po’ .. e senza che me ne accorgessi, eravamo diventati ‘amici’.

Non trovai l'oggetto che Swain voleva, ma Malzahar disse che molto probabilmente era una qualche frottola .. Quindi tornai a Noxus.
Il mattino seguente,ancora prima che sorgesse completamente il sole,ricevetti un messaggio da parte di un anonimo che mi informava che la Demaciana che m’interessava avrebbe ben presto lasciato Demacia scortata da un paio di guerrieri diretta a Piltover, una cittadina situata sopra Noxus.. subito dopo Zaun.
Era l’occasione che stavo aspettando.
Non potevo starmene con le mani in mano .. quindi informai Malzahar del mio intendo, ed entrambi partimmo.
“Cosa farai una volta che avrai scoperto la verità?” chiese Malzahar fluttuando accanto a me. Effettivamente non ci avevo mai riflettuto sopra.. ma immagino avrei continuato a sopravvivere come facevo prima di incontrare il generale ..
“Non lo so” gli risposi tranquillamente. Solo dopo quella domanda mi resi conto davvero che, trovare la risposta alla sua scomparsa era diventata una vera ossessione.  Avrei trovato un nuovo scopo per sopravvivere? Chissà.

Dopo nemmeno un giorno fummo a Zaun e ci accingevamo a passare a Piltover quando..  il cammino ci fu sbarrato da uno scienziato pazzo.. Viktor,e dalla sua possente macchina.. Blitzcrank.
“Vorresti.. diventare più forte di così?” domandò il pazzo scienziato.
“Non ho bisogno di cambiare.. sono già abbastanza forte!” esclamai irritato.
Ti sbagli … sei vulnerabile! Essere umano è una debolezza!” esclamò Viktor guardandomi.  Effettivamente essere umano era una debolezza, per via della stanchezza del corpo e così via. Ma … io son pur sempre io.
“Io riesco a superare la debolezza del mio corpo senza problemi .. non sono un debole, come te ..” risposi ancora una volta tranquillamente.
“Stolto … ti avrei reso una macchina assassina davvero potente ..” cominciò lui, passando poi ad attaccarci.  Le strane tecniche di Viktor, potevano anche essere potenti.. ma io lo ero molto di più! Schivai abilmente il Grab di Blitzcrank teletrasportandomi dietro Viktor e, con la mia fedele lama, tentai di trafiggerlo … ma nello stesso istante il gigante con la sua presa mi allontanò da Viktor. Malzahar guardava la scena fluttuando tranquillamente, ed ad un certo punto mi domandò “Ti serve una mano?”.
“No! Posso farcela benissimo da solo!” esclamai  liberandomi dalla presa del gigante.
“Ammira.. il mio campo gravitazionale!”esclamò lui attivando il suo strano marchingegno proprio sotto i miei piedi. Non solo quell’aggeggio mi rallentò, ma bloccò completamente i miei movimenti.
Diedi un’occhiata veloce a Malzahar che fluttuava tranquillamente sorseggiando una tazza di tè.
E, allora ... che il gigante sfoderò la sua arma segreta: una nube elettrica che esplose come se fosse un sovraccarico di energia.
Questa fu la seconda volta.. che cominciai a pensare di non farcela ..
Quindi usai la mia ultima chance, L’assalto delle Ombre! 
Scomparvi dalla loro vista, disperdendo attorno a me un anello di lame .. quando usavo questa tecnica, per un’instante, mi sentivo leggero, senza alcun pensiero per la mente.. come se tutti i miei problemi fossero spariti. Mi mossi velocemente alle spalle dello scienziato e.. riapparvi! Le lame conversero tutte verso la mia posizione infliggendo danni sia al gigante di ferro che al suo creatore. Nonostante avessi mandato al tappeto il gigante, non era ancora finita. Viktor era ancora in piedi.
“Adesso a noi due ..” cominciai riprendendo da dove Blitzcrank mi aveva interrotto, e tentai di trafiggerlo.
“Non credere di potermi sconfiggere tanto facilmente..” disse lui per poi bloccarmi,ancora una volta, con quel suo ‘campo gravitazionale’. Allora vidi emergere dal nulla una nuvola, ma non era una normale nuvola di tempesta … era l’ultima risorsa di quel pazzo!
Allora, Malzahar, spinto da un suggerimento arrivato dal nulla..  creò due portali del vuoto, ai lati di Viktor,che spararono proiettili contro quest’ultimo.
Mentre faceva perdere tempo a Viktor, mi liberai dal ‘campo gravitazionale’ e posi fine allo scontro, teletrasportandomi alle spalle di Viktor per poi trafiggerlo definitivamente.
Lo scienziato cadde in ginocchio, incredulo di ciò che era appena successo .. poi rivolse lo sguardo verso di me.  
“Come.. hai fatto?” chiese Viktor in ginocchio.
“Sono pronto per qualsiasi situazione … non hai idea di quello che ho dovuto passare a Noxus” dissi con freddezza.
“Presto.. incontrerai la Gloriosa Evoluzione.. e allora non sarai così fortunato, assassino” disse lo scienziato prima di cadere completamente a terra.
Allora mi avviai via insieme a Malzahar lasciando i due a terra.
“Chi ti ha detto che potevi intervenire?” chiesi a Malzahar.
“ La prossima volta ti lascio morire … dovresti ringraziare Lucy” rispose lui sorridendo.
“Lucy? Chi è Lucy?” chiesi perplesso.
“ Lei è Lucy!” esclamò Malzahar mostrando l’animaletto “ Non è tenera?”.

“Per niente” risposi con l’espressione di uno che volesse dire Sei completamente fuori.
Appena fuori Zaun ..  mi bloccai.
“Cosa succede?” chiese Malzahar bloccandosi a sua volta.
Mi girai in silenzio e piazzai il piede in un punto, come per schiacciare qualcosa. Avevo ragione.. calpestai un topo invisibile che, poco dopo, tornò visibile. Twitch. 

“Per favore.. tolga quel piedeeee da Twitch!” strillò il topo “N-Non fatemi del male.. Twitch non voleva arrecarvi disturbo”.
“Perché dovrei?” domandai scocciato, ci mancava quest’altra perdita di tempo.
“Sembra che ci stesse seguendo..” disse Malzahar fluttuando tranquillamente, mentre coccolava ‘Lucy’ .
“Twitch .. Twitch .. vi può dire dov’è!” esclamò il ratto schifoso.
“ dov’è, chi?” chiese Malzahar curioso.
“ M-Ma chi state cercando!” rispose frettolosamente Twitch .. spaventato dal mio sguardo.
“Capisco.. quindi , infondo, puoi servirci.” Costatai, però senza togliere il piede da quel sorcio.
“S-Si … adesso, puoi anche lasciare Twitch ...” disse lui ancora spaventato.
“Beh, se scappi.. morirai” avvertii, per poi lasciarlo.
“ P-Puoi fidarti di Twitch!” esclamò lui. “Beh, seguite Twitch.. Twitch sa la strada giusta.”
Io e Malzahar, finimmo per seguire il ratto schifoso e puzzolente …
“Puzza davvero tanto … è più bella Lucy!” esclamò Malzahar tornando a riempire di attenzioni il suo animaletto.
“ Chi è la più bella? Chi è la più bella? Ma sei tu!” esclamò Malzahar mentre parlava come un rincoglionito al suo animaletto. 
Tutto ciò mi fece patire di più la fame, quindi piegai la testa di lato guardando Lucy .. “Chissà se è buona da mangiare”.
“COSA?!” esclamò Malzahar portando Lucy lontano da me “Non puoi mangiarla!”
“Ok, Ok ..” risposi abbandonando l’idea.
Tornai a tenere d’occhio quel ratto,  mentre tenevo alti tutti i sensi .. per evitare spiacevoli sorprese.
Nonostante tutto, grazie a quel sorcio, arrivammo a Piltover attraverso un passaggio poco frequentato e ... mascherati da apparenti viaggiatori, passammo inosservati.
“Dunque.. Hai idea di com’è fatta?” chiesi a Twitch guardandomi intorno.
Effettivamente Piltover è una città molto pacifica e tranquilla, adatta per riposarsi un po’ .. e sapevo benissimo del perché fosse così tranquilla. Beh, almeno finchè Jinx stava buona.
“S-Si.. Twitch sa chi è .. ora Twitch ve la mostra..” borbottò il topo camminando frettolosamente. Sia io che Malzahar affrettammo il passo per stargli dietro e alla fine giungemmo nella piazza della città.
“Sembra giorno di mercato ..” cominciò Malzahar osservando la folla e le bancarelle.
“Eccola ..” disse Twitch indicando una donna. Guardai nella direzione indicata e.. la vidi. Una ragazza dai capelli castano chiaro e gli occhi verdi. Era evidente che fosse di Demacia, si deduceva da tutto .. da ciò che indossava, i suoi atteggiamenti e perfino il suo sguardo lo emanava chiaramente.
“Bene.. topo, puoi andare” dissi studiando un piano per portar via la ragazza senza che nessuno ci noti. Twitch scomparve dalla nostra vista.
“Talon …” cominciò Malzahar ridendo “Non puoi mangiarla”.
“Ah Ah Ah, spiritoso” dissi fissandolo irritato.
“Ok, ok … sto zitto” rispose lui.
Dopo un paio di minuti, lei si diresse verso una strada semi deserta e, stranamente, senza scorta. Ecco che il mio piano prendeva forma .. sorrisi e mi avviai.
“Devo venire con te?” chiese Malzahar fluttuandomi accanto.
“No.. non ce n’è bisogno” risposi continuando a camminare. Malzahar si fermò e cominciò a giocherellare con il suo coltellino facendolo galleggiare in aria.
Io mi diressi in fretta in uno dei vicoli stretti che incrociavano la strada che la ragazza stava percorrendo e , appoggiato al muro, aspettai che passasse.
Appena passò la presi alle spalle tappandole la bocca e la trascinai nel vicolo per poi bloccarla al muro. Sorrisi.
"Presa" sussurrai. Era spaventata, ovviamente, e tentava di divincolarsi.. ma ero più forte io.
Dopo qualche secondo smise di provare a fuggire e mi rivolse uno sguardo arrabbiato.
"Se parlerai con me e prometterai di dirmi la verità, non ti farò del male" dissi guardandola negli occhi. Era molto carina e tenera .. di ucciderla, non ne avevo alcuna intenzione.
Tolsi la mano dalla sua bocca ma la tenevo ugualmente bloccata al muro.
"Cosa vuoi?" chiese lei irritata.
"Vorrei solamente delle informazioni su chi sia il responsabile della scomparsa del Generale Du Couteau di Noxus" dissi senza abbassare la guardia. "Voglio solo questo e poi ti lascio libera".
Appena sentì quelle parole abbassò lo sguardo, era pensierosa e sembrava non avesse intenzione di aprire bocca.
"Allora?" chiesi cominciando a perdere la pazienza.
"Certo.. ero lì. Ma cosa vuoi sentire?" tornò a fissarmi con sguardo serio.
"Chi.. è stato?" chiesi più insistente.
"Io! Va bene?!" sbottò lei lasciandomi senza parole.. Come poteva essere? Una insulsa ragazzina aveva ucciso Du Couteau? Impossibile!
"Non è possibile.. " dissi fissandola. Quindi se lei era più forte del Generale.. era anche più forte di me?
Le puntai la lama alla gola intento ad ucciderla se necessario .. avevo messo da parte la compassione per il fatto che fosse una donna ed avevo intenzione di andare fin in fondo.
"A-Avevi detto che non mi avresti fatto del male!" piagnucolò lei con le lacrime agli occhi.
Prendermela con lei, non avrebbe risolto nulla .. quindi abbassai la lama e la fissai.
"Combatti contro di me .. " sussurrai guardandola.
"Non posso combattere" ribatté lei abbassando lo sguardo, sia la voce che lo sguardo che mi rivolgeva ogni tanto erano così teneri .. non riuscivo completamente a comportarmi da assassino spietato che ero. La lasciai ma stetti lì, di fronte a lei.
Mi guardò rimanendo dov'era .. Perché non scappava?
"Tenevi tanto a quell'uomo?" mi chiese mettendosi una mano sul petto. Io annuì semplicemente ricambiando lo sguardo poi aggiunsi .. "Era come un padre".
Lei abbassò lo sguardo alle mie parole, "Mi dispiace .. non ne avevo intenzione, ma non volevo morire".
Era comprensibile.. cioè anche io vivevo così. Uccidevo per rimanere in vita. E.. chissà quanti avevano sofferto per colpa mia..
Ad un certo punto mi abbracciò, ero sempre stato impassibile a qualsiasi forma di affetto, almeno fino ad allora. Odiavo ammetterlo ma.. era piacevole.
Ricambiai l'abbraccio ricevuto da parte di quella ragazza.

 Magari.. d'ora in poi avrei avuto qualcos'altro per cui valeva la pena sopravvivere.

                                                                                                                           ...Continua

 




 






 
  
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