Aveva corso così tanto, ma non aveva il fiato corto.
No, lei non poteva.
Alzò lo sguardo e osservò il cielo.
Le stelle sembrarono sorriderle e lei rispose al sorriso.
Poi iniziarono a sparire e il cielo si tinse di arancione.
Lo stesso colore dei suoi capelli.
Il cuore che lei credeva di avere si riempì di calore e gioia, e si ritrovò a sorridere verso la nuova alba.
Inspirò e si riempì i polmoni di quell'aria mattutina che le ricordava il suo profumo.
Se avesse potuto, avrebbe pianto.
Era come se lui fosse lì, accanto a lei.
Si avvicinò al bordo del parapetto e ci salì sopra.
In quel momento pensò al loro primo, casuale incontro, dove lui le aveva salvato la vita.
Ripensò a quando lo vide ancora, e ancora. Quando si scoprì innamorata di lui, quando sua madre le rivelò che per lei provare sentimenti era impossibile.
Quando sua madre le rivelò il suo segreto.
Chiuse gli occhi e si fissò nella mente il suo volto. Il volto di quel ragazzo che sapeva di amare.
Perché un sentimento così forte, non può che essere amore. Amore vero.
E con quella immagine stampata nella mente, allungò il piede e precipitò.
Era come una voragine, non riusciva a capirne l'inizio ne' la fine.
L'aria la sfiorava, le scompigliava i capelli, le faceva venire i brividi.
La faceva roteare su se stessa, facendole perdere la percezione dei suoi arti e di ciò che le stava attorno.
Poi, con grande sollievo, atterrò.
Non ci fu sangue, non ci furono pezzi di carne umana sparsi per la strada.
Solo la sua testa si staccò dal corpo, rotolando via da esso di solo pochi centimetri.
Lei aprì gli occhi. E vedeva sempre lui. Il suo volto. Che le sorrideva.
Le lesioni riportate fermarono definitivamente i suoi circuiti.
La pompa che sostituiva il cuore si arrestò. I meccanismi che le permettevano di controllare i suoi movimenti si spensero.
Con le ultime energie rimaste, prima che il circuito che le sostituiva il cervello smettesse di funzionare, sussurrò il suo nome.
Sorrise e chiuse gli occhi.
Fu così che si spense l'unico robot che aveva scoperto cosa voleva dire amare, obbligato a nascondere i suoi sentimenti per non essere resettato e portato via dalla famiglia che l'amava.
L'unico robot che aveva amato davvero.
***Spazio autrice***
Ok, nuova storia!! Inizia con la fine, ma va bene così!
Sono tornata e invece di continuare quella vecchia, ne ho scritta un'altra :D
L'ispirazione va e viene, d'altronde u.u
Per "Figlia della Luna" c'è da aspettare perché non mi viene più
in mente niente.. D'altronde ho scritto 6 capitoli
in meno di un mese.. Fatemi elaborare xD
D'altronde spero che questa storia vi piaccia, durerà poco, ma a me piace un casino *-*
Baci baci, Akune :3
Ok, nuova storia!! Inizia con la fine, ma va bene così!
Sono tornata e invece di continuare quella vecchia, ne ho scritta un'altra :D
L'ispirazione va e viene, d'altronde u.u
Per "Figlia della Luna" c'è da aspettare perché non mi viene più
in mente niente.. D'altronde ho scritto 6 capitoli
in meno di un mese.. Fatemi elaborare xD
D'altronde spero che questa storia vi piaccia, durerà poco, ma a me piace un casino *-*
Baci baci, Akune :3