28 novembre
2010
Prese i
pantaloni e la felpa ed andò
dritta in bagno.
Si mise davanti allo specchio,
passando lentamente le dita dal collo fin sotto al seno,
dall’addome all’ombelico,
fin sulle cosce, alla sommità delle ginocchia.
Si odiava, Dio come si odiava.
Continuò a passare con disprezzo il
dito sulla propria pelle, graffiandolo appena con l’unghia.
Avrebbe voluto che
quest’ultima fosse una lama, che le attraversasse il corpo,
che la facesse sentire viva, almeno per un po’.
«Mamma, io ho bisogno
d’aiuto» Ripeteva
come un lamento davanti a quella figura cupa e triste che aveva davanti
a lei. «Mamma, mi manchi»
Ripeteva ancora, e
ancora, e ancora.
28 gennaio
2011
Cara mamma,
sono sempre io, Demi, a scriverti. Volevo chiederti
com’è lassù, com’è
vivere senza di me. Sai mamma, oggi ce l’ho fatta, oggi ho
vinto.
Oggi mi hanno dimessa dalla clinica, è un giorno nuovo
mamma. E’ il
giorno che aspettavamo insieme, quello in cui avrei guardato dritto
nello
specchio e non mi sarei più sentita quell’enorme
casino che credevo di essere
prima.
Ho ancora paura, lo ammetto, non si tratta di diventare
forti tutto in una volta, è un processo lento e lungo, che
richiede tempo
e pazienza.
Io voglio
sentirmi bella, e
voglio che loro si sentano belle con me. Sai, in clinica ho scritto
alcune
canzoni, anche se non mi facevano usare la chitarra. Ho scritto la mia
musica tamburellando le dita sul tavolo, giorno e notte, inventando
melodie e suoni
nuovi.
Mi
hanno detto che sono brava, mamma. E per la
prima volta ho capito ciò
che voglio. Per la prima volta so cosa voglio diventare, so dove voglio
arrivare, e forse so anche come farlo.
La musica, la
musica è la chiave di tutto.
Demetria
28 agosto 2013
Cari Lovatics,
è incredibile quanto passi in fretta il tempo.
Sono sempre io, la vostra Demi.
Oggi, ho pensato di scrivere qualcosa per voi, qualcosa che potesse
rimanervi in eterno, qualcosa da conservare sempre, da tenere a mente
in ogni
istante.
Sapete, a volte la vita ha in serbo per noi delle brutte notizie,
brutte
storie, brutti momenti. Ma tutto ciò che ci da, ci serve per
affrontarla al
meglio.
La vita si presenta a noi in tutte le sue forme, ci da tutti i mezzi
per
affrontarla in modo perfetto, ma noi da stupidi non li vediamo.
Non ce ne accorgiamo, e crediamo che farci del male, che fare del male
a
noi stessi e agli altri sia la cosa giusta. Crediamo che basti un
taglio per
sentirci meglio, crediamo che bastino due parole a far fuori una
persona,
crediamo che basti uno sbaglio a morire.
Io voglio che voi vi sentiate belle, che voi vi accettiate, che voi
lottiate.
Ecco, la cosa più importante è questa. Lottare.
Se non avete voglia di lottare per voi stessi, lottate per qualcuno.
Che
sia io, o la vostra famiglia, o qualcun altro non importa,
l’importante è che
lo facciate per qualcuno, e se quel qualcuno siete proprio voi, sarebbe
la cosa
migliore.
Ricordate che nonostante io sappia quanto voi avete questo spirito
salvatore, non potete sempre salvare tutto, e
tutti.
C’è chi decide di non
salvarsi, e chi invece come me deve lottarecon tutte le sue forze per
farlo,
dopo aver gettato la spugna troppo presto.
Siete i miei
piccoli grattacieli, e sarete i miei guerrieri.
Sentitevi belli, perché lo siete, dentro e fuori, in ogni
centimetro.
Sentitevi forti, perché siete qui per un motivo, e se ci
siete ancora,
state andando bene..
Non sentitevi mai soli, ho iniziato a far musica per voi. Per farvi
sentire quanto io vi sia vicina.
Non sentitevi inferiori a nessuno, non comparate voi stessi con
chiunque
altro, siete forti, siete belli, sono orgogliosa di voi.
Con amore,
la vostra Demetria
“Con Believe in me i
miei tagli si
sono aperti,
con Skyscraper hanno
iniziato a
guarire,
con Warrior sono
cicatrici, segno di
un ricordo”