REMEMBERING.
Quando qualcuno muore, muore la parte di te
che gli era legata, lasciandoti un inevitabile senso di vuoto. Ti
lascia
dolore. Un dolore che non si potrà mai curare.
Potrà alleviarsi, diminuire col
tempo, ma non sparirà mai del tutto. La morte di una persona
segna la sua fine.
La sua fine definitiva. Perché comunque, nonostante tu possa
mantenerne il
ricordo, non potrai mai più vedere quella persona, non
potrai mai più
abbracciarla. Le uniche parole che puoi dirle sono parole dette al
vuoto, che
speri che, in qualche strano modo, possano raggiungere quella persona.
Ma non
avrai mai una risposta, mai. Puoi solo immaginarti come ti avrebbe
risposto,
per evitare di renderti conto di star
parlando da solo, e scoppiare in un pianto di solitudine.
Mi
manchi Finn, non hai idea di
quanto tu mi manchi. È terribile realizzare che non
sentirò mai più la tua
voce, che non potrò più vedere quel sorrisetto
dolcissimo e così bello stampato
sul tuo viso, che non potrò più stringerti tra le
mie braccia, e stringermi
nelle tue sentendomi protetta dal calore del tuo abbraccio. Fa male
svegliarsi
la mattina e doversi ricordare della tua assenza. Fa male doversi
ricordare di
aver perso per sempre la persona che ami.
Non ho idea di dove tu possa essere: in Paradiso, in cielo;
l’unica cosa che so
è che ti vorrei qua con me. Perché oltre a non
volere e credo potere realizzare
il fatto che tu non ci sia più, c’è una
parte di me che cercherà di accettare
ciò, di superarlo, di andare avanti, ed ho paura di questo
mio lato quasi più
dell’altro. L’ultima cosa che voglio fare
è dimenticarti. Non voglio esserne
capace. Non credo che ne sarò mai capace.
Perché
alla fine nel mio cuore ci
sarà sempre ci sarà sempre un posto per quel
gigante buono, per il quarterback
che ha fatto amicizia con i perdenti. Il mio quarterback, il mio Finn.
Alla fine nel mio cuore ci sarà sempre una cicatrice segnata
dalla tua perdita.
Note
dell’autrice
Che dire,
dopo aver visto la 5x03 mi sono sentita in dovere di scrivere qualcosa.
Ero
rimasta molto colpita dalla scena di Rachel, così ho unito
ai suoi pensieri
quelli che ho immaginato potessero essere i sentimenti di Lea e alle
mie idee
sulla morte (la parte in corsivo), per creare una sorta di tributo a
Cory.
Spero di esserci riuscita, a modo mio