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Autore: Passion and Love    19/10/2013    1 recensioni
"Sei la mia passione tu, La mia vena di follia 
tu sei la divinità di carne e poesia 
Sei la spiritualità 
Fantasia e fragilità 
Sei nell'euforia che c'è nei giorni di sole 
Tu sei tutto quello che vorrei, Sei la più lunga estate della mia vita" (Eros Ramazzotti).
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Connor Kenway, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Una sottile fiamma brucia nel fondo del mio cuore

senza preavviso,si diffonde in una passione ardente

 

 

Come ho conosciuto Connor? Beh, diciamo che successe tutto in quella magica estate.

Ma prima di passare ai racconti, vorrei presentarmi, io sono Leo Kliesen, un giovane apprendista soldato, anche se mio padre mi soprannomina sempre “Il piccolo templare”.

Vi starete tutti chiedendo: “come può un assassino innamorarsi di un templare? “So che può sembrare assurdo, ma io non seguo l'ordine dei templari, io faccio ciò che ritengo giusto e questo, Connor quel giorno lo notò....

 

 

-Mira un po' più in alto.- suggerì il comandante, andando vicino al giovane apprendista.

Leo, con aria seccata cercò di calibrare meglio la mira, sparando verso un bersaglio riempito di paglia, centrandolo perfettamente.

-Ottimo lavoro, apprendista.-

-Ho solo ascoltato il suo suggerimento.- disse con tono fermo

-AHAH!, Che ragazzino perspicace.- rise il comandante, dandogli una pacca su una spalla.

Il giovane si limitò a sorridere, ma in realtà gli importava ben poco dei complimenti del istruttore, a volte si chiedeva come fosse finito in quel posto; si domandava cosa c'entrasse lui con l'arruolamento e il resto.

Fin da piccolo, il suo più grande sogno era stato quello di cantare.

In effetti, aveva un bel timbro, acuto e delicato, tendente al soprano, ma non del tutto.

 

 

-Cavolo, Leo con la spada te la cavi bene, hai una mira perfetta, eppure non ti vedo molto motivato.- notò un altro giovane, standogli accanto

-Lo sai, io non sono un tipo da queste cose, è stato mio padre, contro la mia volontà, a mandarmi in questo...questo posto.- nel suo tono, c'era una nota di amarezza.

 

Più tardi, il ragazzo decise di fare una passeggiata lungo il fitto bosco, sapeva di non potersi allontanare tanto dall'accampamento, ma volle comunque allontanarsi, l'aria fresca del mattino lo avrebbe distratto dal suo “malumore cronico”.

 

 

-Ah, come sono belle queste rose, specialmente ora, di questo periodo.- sussurrò chinandosi verso si esse, per osservarle meglio.

-Infatti, è proprio quello che pensavo.- concordò una voce, nelle vicinanze.

-Chi c'è?- chiese tornando dritto, mentre si guardò intorno.

Dall'oscurità della foresta, apparve un uomo incappucciato, nelle mani stringeva un'ascia insanguinata.

-Oh!, Chi siete?! Cosa volete?!- gridò l'apprendista, mettendosi sulla difensiva, mentre estrasse la spada.

-Tanto non mi attaccheresti mai, tu sei diverso da loro.- mormorò in tono gentile, la presenza sconosciuta, avanzando con passo pacato verso egli.

-Io.. non ne sarei t-tanto sicuro.- balbettò puntandogli la spada contro, ma si accorse di aver commesso un errore, non errore qualunque, la prima cosa da non fare in caso di attacco, mai mostrarsi vulnerabili al nemico, per nessun motivo.

-Dai, vieni qui.- gli disse l'uomo misterioso, con tono fermo.

Leo in un battito di ciglia, si ritrovò petto contro petto con l'uomo, la spada era finita a terra, e la mano con la quale la impugnava, si ritrovava ora intrecciata con quella del tizio sconosciuto.

L'uomo si tolse il cappuccio mostrando il volto al giovane, Leo rimase come incantato.

-Ma voi chi siete?- ribadì, questa volta con tono sognante.

-Tu hai una luce particolare, che illumina i tuoi sguardi, tu sei puro, Leo Kliesen.-

-Come sai il mio nome?-

 

Intrecciamo le dita in un bacio appassionato,

dalle labbra alla lingua, il desiderio aumenta.

 

 

- Ti ho osservato ultimamente, e mi è stato chiaro fin dall'inizio, tu sei speciale, tu non sei un templare marchiato nell'anima, come lo sono i tuoi compagni.- spiegò ora abbracciandolo.

-Ehm..si, il tuo discorso non fa una piega..infatti.- disse con una punta di imbarazzo, arrossendo e sorpreso per quel gesto affettivo improvviso.

 

Abbracciami, voglio essere certo che non pensi che sia uno sbaglio

 

 

-Ma tu sei..- il ragazzo venne interrotto, poiché l'uomo aveva posato le sue labbra sulle sue.

 

Baciami, voglio essere rimodellato

intossicato, voglio annegare in questo momento incantato

 

Leo ricambiò quel bacio dolce e passionale, non gli era mai capitata un'esperienza simile, però in quel momento non c'era bisogno di tante spiegazioni, aveva stregato letteralmente quel forestiero e la cosa sembrava non dispiacerlo, anzi quel sentimento lo ricambiava anche lui in parte.

 

-Il mio nome è Connor e sono un assissino.-

 

Questo episodio, è stato scritto sulle note di Magnet dei Vocaloid, versione Yaoi ^^
  
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