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Autore: Carrots_Curls    19/10/2013    4 recensioni
E in quel momento, Jade lo vide: un ragazzo alto e snello, con indosso un pantalone nero e il cappuccio della felpa tirato fin sopra la testa.
La ragazza non riuscì a distinguere molto altro, se non un profilo che faceva indovinare una bellezza ammaliante; la figura era in controluce, ma per una frazione di secondo ebbe l’impressione che si fosse girato verso di lei e l’avesse guardata con quegli occhi così scuri quanto impenetrabili.
Il ragazzo era veloce, deciso e impulsivo. E stava appunto per lasciarsi cadere in acqua quando Jade urlò a gran voce:- Hey!! Fermati! –
Scavalcò la balaustra e corse da lui, da quell’estraneo che stava per compiere il suo stesso gesto. In quel momento la ragazza si rese conto di quanto tutto ciò fosse estremamente stupido.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Erano le dieci di sera e Jade era distesa sul suo letto, tentando invano di riposare. Si era svegliata di soprassalto, sudata e con il battito accelerato.

Soffriva di incubi, da mesi oramai.
Dalla sera in cui lui se ne andò, recitando un: -Non ti amo più ... mi dispiace.-
Il rammarico che Jade gli lesse sul volto era reale, ma la freddezza con la quale aveva pronunciato quella frase era insostenibile per lei.
Si senti travolta da un'ondata di dolore che la stava trascinando sempre più giù.

Si affaccio alla finestra e cerco di respirare un po' di aria fresca. Aveva ancora due ore prima di recarsi nel luogo tanto temuto, che le incuteva terribilmente paura, ma che lei stessa aveva scelto. -Mi farà bene- aveva pensato -se non altro smetterò di soffrire.-
Guardava con noncuranza le macchine che passavano veloci, dal quinto piano del suo edificio. Abitava da sola, nonostante fosse circondata da pretendenti affascinati dal suo aspetto tanto semplice ed elegante, ma bellissimo. Il suo viso ovale era incorniciato da lucenti capelli castano-ramati, lunghi fino alle spalle e illuminato da intensi occhi grigi. Il fisico snello e il portamento sicuro non le permettevano mai di passare inosservata.
Eppure, per quanto fosse bella, altrettanto era infelice. Era appena uscita da una relazione difficile, con un ragazzo che sfruttava solo la sua bella presenza per vantarsi con gli amici, ma a cui non era mai importato nulla di lei. Era stata una stupida ingenua, si era detta e, dopo aver perso la fiducia in sé e negli altri, aveva deciso di porre una conclusione al suo dolore, proprio quella sera.
 

Zayn uscì di casa e sbatté la porta con tutta la rabbia che aveva accumulato durante la giornata. Gli altri erano stati progettati per fargli saltare i nervi, si disse, ogni giorno più convinto della veridicità della sua affermazione. Si riavviò indietro il morbido ciuffo di capelli neri e imboccò una stradina buia e poco trafficata. Quella notte non prometteva nulla di buono.
Era un ragazzo strano, lui, completamente diverso da come appariva. Era uno dei ragazzi più amati e invidiati della città: era bello, popolare e pieno di ragazze, incantate dal suo fascino. Ma a lui di tutto ciò non era mai importato nulla.
L’atteggiamento da bad boy strafottente era solo una copertura ad uno Zayn insicuro e sensibile, amante della lettura e della buona musica; ed enormemente terrorizzato dal non essere accettato dagli altri. Un ragazzo colto e intelligente, costretto a  comportarsi da bullo montato.
Anche con le ragazze manteneva la sua protezione e tutto funzionava molto bene fin al momento in cui si decideva a svelare alla fortunata una parte della sua vera identità. Ma per tutte quelle tipe, Zayn era solo uno dei tanti da portare a letto, nulla di più. L’ingenuo era lui, che sperava ogni volta che la situazione cambiasse. E forse le sue preghiere si erano anche avverate con l’arrivo di Lauren. Lei sembrava diversa, sincera nella loro relazione e Zayn era notevolmente più sereno e felice. Ma spesso l’apparenza inganna e il povero ragazzo lo aveva capito troppo tardi.
 

Jade giunse in una delle viottole più buie e malridotte che avesse mai visto; era circondata da spazzatura, cartacce, sporcizia e il lampione alla sua sinistra funzionava ad intermittenza, lasciandola per diversi secondi immersa nel buio dei suoi pensieri. Camminava a passo deciso, nel suo vestito migliore e con solamente una giacchetta di cotone a coprile le spalle, nonostante fosse novembre. Girò l’angolo. Eccolo là; il famoso ponte dei suicidi, che vantava più vittime di qualsiasi serial killer.
Jade non era mai stata una ragazza audace; quella notte, però il coraggio l’aveva trovato, frugando in ogni parte della sua anima alla fine ne aveva racimolato a sufficienza per arrivare lì e saltare giù. Scavalcò la ringhiera con un po’ di difficoltà e si ritrovò a un passo dall’acqua.
Non sapeva a che altezza si trovasse il ponte, ma più osservava quell’acqua color inchiostro, più le sembrava di sprofondare negli abissi del suo dolore, di ritrovarsi faccia a faccia con i suoi pensieri. Che senso aveva, allora, se era proprio da questi che stava scappando?
La vista cominciava ad annebbiarsi, la testa le provocava un forte dolore, l’equilibrio era precario, se non fosse stato per quella mano, ancora aggrappata alle sbarre di ferro del parapetto, quando percepì dei cupi singhiozzi nelle vicinanze. Singhiozzi, pensò, che stupidaggine. Non c’è nessuno qui. Ma i gemiti si fecero sempre più forti, accompagnati da lievi passi e da un brusco movimento della ringhiera. E in quel momento, Jade lo vide: un ragazzo alto e snello, con indosso un pantalone nero e il cappuccio della felpa tirato fin sopra la testa.
La ragazza non riuscì a distinguere molto altro, se non un profilo che faceva indovinare una bellezza ammaliante; la figura era in controluce, ma per una frazione di secondo ebbe l’impressione che si fosse girato verso di lei e l’avesse guardata con quegli occhi così scuri quanto impenetrabili.
Il ragazzo era veloce, deciso e impulsivo. E stava appunto per lasciarsi cadere in acqua quando Jade urlò a gran voce:- Hey!! Fermati! –
Scavalcò la balaustra e corse da lui, da quell’estraneo che stava per compiere il suo stesso gesto. In quel momento la ragazza si rese conto di quanto tutto ciò fosse estremamente stupido.
Il ragazzo aveva già lasciato la presa e stava per precipitare. Con una forza che non sapeva di possedere, Jade gli afferrò una mano e cercò di issarlo sul bordo del ponte, sentendosi rincuorata quando l’estraneo collaborò, come svegliatosi da quello stato di incoscienza.
 
Jade era in piedi, scioccata e confusa. Per la prima volta riuscì a guardarlo negli occhi e rimase sorpresa dalla bellezza esotica del ragazzo. Aveva una pelle ambrata, segno rivelatore delle probabili origini mediorientali. I capelli corvini erano sistemati con evidente cura in un ciuffo, le labbra rosee e carnose erano serrate in una smorfia inespressiva. Ma ciò che colpì maggiormente l’attenzione di Jade furono gli occhi, contornati da lunghe ciglia. Neri, imperscrutabili e misteriosi; che celavano una grande tristezza. Erano arrossati e irritati, cerchiati da profonde occhiaie violacee. Quegli occhi lei li conosceva bene: erano gli occhi di chi piangeva tanto.
Mentre Jade era assorta nei suoi pensieri, il ragazzo incappucciato cominciò improvvisamente ad urlarle contro:
-Tu … tu non capisci!- le sue grida erano disperate – La mia vita … non ha più alcun senso. Volevo solo … - la voce gli si spezzò in gola e lacrime di rabbia e di spavento gli bagnarono le guance.
Il ragazzo si lasciò cadere a terra, come stremato e si sedette con le gambe incrociate e la testa bassa, rivolta verso l’asfalto che ricopriva la strada. Jade gli si sedette affianco, non sapendo cosa fare. Non aveva mai visto un ragazzo piangere, di solito era lei a versare troppe inutili lacrime.
I singhiozzi pian piano diminuirono e Jade, rasserenata, prese parola: -Io sono Jade, qual è il tuo nome?-
-Zayn. – rispose sommessamente.
-Sai, Zayn, anche io ero lì per suicidarmi … ogni volta che tornavo a casa trovavo il ragazzo che amavo nel letto con qualche sgualdrina da quattro soldi. E non si era mai preoccupato nemmeno di trovare scuse decenti. Non ho ancora capito come ho fatto a fidarmi di lui, a ritenerlo speciale, a restare … a restare fino ad ora.- Percepì che il ragazzo le stava prestando attenzione. - Appena ti ho visto lanciarti giù, ho subito capito quanto fosse stupido tutto ciò. Non vale la pena morire per questo. Al diavolo il mio ex. Mi rifarò una vita e sarò finalmente felice.- concluse il suo discorso soddisfatta, accennando un sorriso.
-Io l’amavo davvero. – era Zayn a parlare adesso. – Era l’unica a farmi sentire diverso, con lei potevo essere me stesso. Riprese a piangere, sentendosi fragile più che mai. Stava piangendo davanti ad una ragazza, ma di questo poco gliene importava. Sentiva che lei era diversa, lei lo comprendeva. Lei era così dannatamente simile a lui.
Mentre era intendo ad asciugarsi le lacrime, il ragazzo sentì delle esili braccia che lo avvolgevano e si lasciò trasportare da quell’ondata di affetto.
-Ti capisco, Zayn. Ti capisco.- sentì sussurrare da Jade, durante l’abbraccio. Lei si staccò e finalmente il ragazzo si decise a guardarla. Non era certa la prima volta che si trovava da solo con una ragazza, ma lei era gentile e in quel momento gli fece uno strano effetto. È davvero carina. Jade dovette sentirsi osservata perché prese a sistemarsi le pieghe del vestito, in imbarazzo.
 
-Come mai sei così elegante?- si lasciò sfuggire il ragazzo incuriosito, indicando il vestito color avorio con inserti di pizzo che la bruna indossava.
-Beh, ho pensato che se sarei dovuta morire, lo avrei fatto in modo elegante!-
-Consideri “elegante” gettarti da un ponte?- ridacchiò Zayn.
-A pensarci bene … no! – Jade si lasciò andare ad una risata liberatoria e osservò il ragazzo che rideva. Aveva un sorriso spettacolare, che sembrava illuminare tutta l’oscurità che li circondava.
I suoi occhi, prima così neri e tristi, avevano assunto un bel colore castano, con lievi sfumature verdi. Ora il ragazzo era sereno, pensò Jade che sapeva leggere negli occhi della gente. Gli occhi sono lo specchio delle persone, ripeteva sempre.
Zayn la abbracciò, la strinse nelle sue braccia e quando Jade ricambiò, lui pronunciò, sorridente:
-Grazie per avermi salvato.-
 


 
 
 
Francesca’s space
Ciao a tutti, eccomi di nuovo qui, con una nuova O.S. su Zayn tutta per voi. L’ho scritta in un momento di malinconia e forse anche di depressione :c
                                       
La storia è tratta da un episodio realmente accaduto. Mi ha colpito molto il messaggio di una ragazza su insegreto (eh sì ahah! non fate quelle faccie pervertite!) che raccontava come si erano conosciuti lei e suo marito. Stavano entrambi per suicidarsi buttandosi giù da un ponte, quando lei ha notato lui e si sono conosciuti.
Beh, mi è venuta l'ispirazione! E' incredibile, sembra una favoletta, tipo Biancaneve o Cenerentola che incontrano il loro principe. Invece è successo davvero!
Beati loro ♥

Ci tenevo a precisare solo una cosa: ho trattato il tema del suicidio solo per sommi capi, ma se ho ferito o offeso qualcuno chiedo scusa. Non era mia intenzione. Ah, ragazze, non voglio nemmeno spingervi a suicidarvi per trovare un tipo come Zayn XD
Il messaggio era ben diverso: il destino si manifesta in molti modi, anche in quelli più strani.
Detto ciò, vi lascio.
Vi adoro tutti. E adoro anche lei, che mi sostiene e mi incoraggia sempre.
Passate a salutarla, le farebbe piacere.
Francesca x


P.S: Me la lasciate una recensione??




 
   
 
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