***Mel***
In
una luminosa mattina d’estate cosa c’è di meglio di una bella nuotata e una
colazione al fresco degli alberi per rilassarsi un po’? Nulla! Ed è quello che
stavano facendo tre giovani hobbit della contea: Frodo Merry e Pipino.
Mentre
Frodo era ancora in acqua, ad un certo punto Pipino estrasse dalla propria
tasca un pezzo di carta ed una matita con aria cospirativa.
-Ehi
Merry che ne dici di scrivere la lettera ora che Frodo non c’è?
-Buona
idea! Allora ... vediamo un po’ ... “Cara Signorina Rosa...”- incominciò Merry prendendo
la matita e il foglio.
-Troppo
formale! “Mia cara Rosa” - interruppe Pipino
-Ma
è tipico di Sam! Finora non è riuscito a sbiascicare una parola davanti a lei!
–obiettò Merry – dunque ... “Cara Signorina Rosa...ho avuto l’ardore di
scrivervi perché finora non sono riuscito ad esprimere i miei sentimenti per
voi ...”
-“..
voi siete per me come indispensabile come l’aria ... più bella del fiore più
raro...più dolce delle fragole con la panna...”- suggerì Pip
-Non
esageriamo! Non è mica una torta!- esclamò Merry – però va bene la prima parte!
– poi continuò -“quando vi ho vista con Ted quella sera mi è mancata la terra
sotto i piedi...ed ho creduto di morire! Datemi un segno della vostra
benevolenza... ”
-Aspetta!
- lo corresse Pipino -“ Datemi un segno, ditemi che non vi sono del tutto
indifferente...che provate anche voi qualcosa per me...o penserò che tutto è
perduto: partirò lontano perché mi è insopportabile l’dea di vedervi vicino ad
un altro ... anche se non vi dimenticherò mai...”. Ottimo! Così si sposano
entro l’anno!
Merry
scoppiò a ridere:
-Così
presto? Aspetta sono rimasto indietro...a sì ... “non vi dimenticherò mai...”-
disse Merry
-“Per
sempre vostro Samwise Gamgee”- suggerì
Pip.
Ma
Merry non ebbe il tempo di finire la frase che il foglio gli venne tolto di improvvisamente
da qualcuno alle sue spalle.
-Ehi!Voi
due sempre a combinare guai! – esclamò Frodo, mentre i due ragazzi sfoderavano
il loro più innocente sorriso - “Cara Signorina Rosa” Stavate scrivendo una
lettera a nome di Sam - continuò con aria seria - ...E non mi avete detto
niente?- continuò Frodo scoppiando a ridere - Mmm sei proprio un poeta
Pip! ... – Frodo si allontanò leggendo
la lettera, mentre gli altri due tentavano invano di prendergliela – chissà che
faccia farebbe Sam! –
Sam
almeno li avrebbe fatti a fettine.
- Merry
tu lo acchiappi e io gli prendo la lettera! Ok?
Con
uno scatto felino i tre ragazzi iniziarono a correre.
-Frodo
dacci quella dannata lettera!
-Venite
a prenderla! – gridò ridendo Frodo fuggendo col malloppo, inoltrandosi nel
bosco.
La
via che portava hobbitville non era altro che un sentiero abbastanza largo da
far passarci un carretto. Una fanciulla, che portava abiti da viaggio,
camminava con passo spedito verso il villaggio. Poteva misurare poco più di un
metro e chiunque la incontrasse poteva pensare che fosse una hobbit, viste le
dimensioni, abitante di un paese vicino, dato che nessuno la conosceva e visti
gli strani abiti che portava. Era molto bella, ma di una bellezza più simile a
quella degli uomini o degli elfi che degli hobbit: bionda quasi rossa,
caratteristica assai rara degli abitanti della contea, con un paio di occhi celesti
cielo. Vicino a lei trotterellava un bel cavallo bianco che lei chiamava Losse (che
in elfico significa “Neve bianca”). Ad un certo punto lei si ferma ed apre una
mappa un po’ logora dicendo.
-Ehi
Losse, amico mio, ci siamo ... dovremmo essere vicini ... credo che dobbiamo
andare avanti per un altro miglio ...
All’improvviso
qualcuno le venne addosso! ... E caddero entrambi per terra.
-Ahi!
–esclamarono entrambi.
Colui
che le era caduto addosso, ora la stava aiutando ad alzarsi e a raccogliere gli
oggetti che le erano caduti dalla borsa nell’urto, era un elfo con grandi occhi
blue come il mare. Riccioli bruni ancora umidi ricadevano sulla fronte bianca.
Il più bell’elfo che avesse mai visto.
-Scusa
... - disse lui un po’ imbarazzato. - Non ti avevo visto ..
La
reazione di lei fu completamente diversa da quella che l’elfo si aspettava. Non
appena si alzarono lei lo squadrò per un attimo, poi un sorriso a trentasei
denti le spuntò sulle labbra:
-Sono
guarita?.. Sono tornata normale? Evviva! ... – si misurò con l’elfo che era
alto quanto lei – ohh! Fantastico! E’ un sacco di tempo che non vedo un elfo e
...e non ero stata così contenta di vederlo...
ma come sarà successo forse l’urto...dimmi come hai fatto a guarirmi?? –
prendendo entrambe le mani dell’elfo sempre più stralunato - Gente meravigliosa
questi elfi, vero Losse?
-Ma
io non sono un elfo – disse lui
-Sì
ed io sono un hobbit! – rispose lei ridendo
-Appunto
siamo hobbit ... ti senti bene?
Il
sorriso scomparve dalle labbra di lei, per lasciare il posto ad un’espressione
completamente allibita. Era come se qualcuno le avesse scaraventato addosso un
secchio d’acqua fredda.
-Scherza
vero? – disse voltandosi verso il cavallo.
Il
cavallo fece un cenno che lei interpretò come negativo ed esclamò:
-No?!
Non scherza? – poi si volse verso il ragazzo, che la fissava con aria
interrogativa. Era proprio un hobbit colui che le stava davanti. Portava una
semplice camicia e dei calzoni corti con le bretelle ed i piedi erano scalzi:
non era certo un abbigliamento da elfo! E poi che poteva farci un elfo in mezzo
alla Contea?! Questo significava che non era per nulla guarita!!!
-Posso
aiutarti?- chiese lui – non sembri di queste parti... – Anche lui aveva notato
i suoi abiti: una camicia bianca, un corpetto di pelle, pantaloni e stivali
(!!) impolverati. Nessun hobbit portava stivali nella Contea!
In
quell’istante una voce alle loro spalle esclamò:
-Ehi
Frodo! Ti abbiamo trovato finalmente! ...
Lei
si voltò e vide due giovani hobbit che
arrivavano velocemente
-Frodo??...-esclamò
lei – Tu sei Frodo Baggins??...finalmente ti ho trovato!
-Frodo
chi è questa ragazza? –chiese Merry.
-Io
non la conosco! – esclamò Frodo un po’ sulle difensive. - Dice che è venuta per
una questione molto importante – continuò un po’ deluso.
Merry
e Pipino si guardarono per un attimo poi si misero a ridere. Venivano spesso ad
hobbitville diversi stranieri, attirati dall’immensa fortuna di Bilbo Baggins, zio
e tutore di Frodo, con i pretesti più assurdi solo per spillare loro dei soldi.
Cugini, fratelli e parenti veri e falsi parevano spuntare dal nulla. L’ultima volta
un losco individuo aveva preteso di essere il vero padre di Frodo dichiarando
di aver avuto una relazione con la madre di questo tra il 1381 e il 1382. Ma
lei era morta nel 1380 quando Frodo era ancora bambino! Evidentemente quel tipo
non era molto bene informato.
-Scommetto
che è una tua lontana cugina in finalmente ritrovata! – cercò di indovinare
Pipino.
-No!
–esclamò lei.
-Allora
è tua sorella! – disse Merry
-Ma
che dite?- esclamarono lei e Frodo in coro.
-Però
non ti assomiglia molto – esclamò Pipino squadrando meglio la ragazza.
- Insomma!
– interruppe lei un po’seccata – Sto cercando i Baggins per una questione
...molto personale... - continuò imbarazzata.
- Ecco!
Che ti avevo detto? –la interruppe Pipino appoggiandosi alla spalla di Frodo.
- Ma
che avete capito? – interruppe lei – In realtà, sto cercando Gandalf: sono una
sua... -si fermò in attimo come per cercare la parola adatta -...bè sì ...amica.
Doveva alloggiare dai Baggins.
-Sei
un’amica di Gandalf? – esclamò Frodo sorpreso – allora sei qui per la festa?
Sei una sua assistente? Come hai detto che ti chiami?
-Non
te lo avevo ancora detto –rispose lei guardandolo maliziosamente - Potete
chiamarmi Mel.
-E
questi scapestrati sono i miei cugini Meriadoc Brandybuck e Peregrino Took
- Merry
per gli amici
-...
e Pipino o Pip se preferisci.
- Ma
Gandalf? E’ arrivato?-chiese lei
- No,
doveva essere qui qualche giorno fa ma non si è ancora fatto vivo - disse
Frodo- Ma puoi aspettarlo a casa Baggins se vuoi.
Lei
sorrise e rispose che era una buona idea. Frodo fece strada e lei lo seguì
insieme al cavallo.
Merry
e Pipino si guardarono, poi sorridendo andarono dietro loro chiacchierando
allegramente sulla festa di compleanno di Bilbo programmata nei prossimi
giorni. Si erano tutti dimenticati della lettera....