Let me kiss you.

(ispirata da questa gif: http://24.media.tumblr.com/fb62792ddc381054dae9f7b864dcdc77/tumblr_mv1mwiqU9X1qes5doo1_250.gif)


Era decisamente un giornata no.

Questo, Camila, lo aveva capito.

Semplicemente, si era alzata dal lato sbagliato del letto, era triste, e non riusciva a capire davvero il motivo. Si sentiva orrenda.

Che diamine ci faceva una come Lauren con una come lei?

Non era abbastanza.

Non lo era, non lo era mai stata, e non lo sarebbe stata mai.

Quel giorno avevano in programma un'esibizione ad un evento a tema 'halloween'.

Si era travestita da gatto, con un frontino con delle orecchie nere, dei baffi disegnati sul volto e un rossetto rosso acceso sulle labbra.

Era uscita, quasi correndo, dal bagno, per evitare di osservare troppo a lungo il suo riflesso.

In giornate come quella, non riusciva a trovare nulla di positivo in se stessa, e, osservandosi allo specchio, le sarebbe solo venuta la forte voglia di tirare un pugno e romperlo, oltre a nausea e ad un grande bisogno di piangere.

Uscì così velocemente dalla stanza che si scontrò contro Lauren, che rise, divertita dalla goffagine della sua ragazza, senza però accennare a muoversi.

Al contrario, circondò i fianchi dell'altra con le braccia e annullò la distanza tra i loro corpi, catturando le labbra della minore in un dolce bacio.

La maggiore cercò di approfondire quel contatto, ma l'altra non glielo permise.

Si scostò con un gesto fulmineo, mormorò uno "scusami" con gli occhi abbassati e raggiunse le altre ragazze che si erano già radunate all'ingresso, in attesa dell'auto che le avrebbe portate all'evento.

Lauren rimase lì, in piedi, da sola, al centro della stanza, il sapore dell'altra ancora sulle labbra e una sola domanda in mente: "Cos'ho sbagliato?"

Si portò la mano alla bocca, toccando con un dito le labbra, come a voler toccare il fantasma del calore di quelle di Camila.

Non era mai successo.

Stavano insieme da cinque mesi, e Camila non aveva mai rifiutato un suo bacio.

Fece velocemente mente locale, analizzando i momenti che quella mattina aveva trascorso con l'altra, ma non riuscì a trovare nulla che avesse potuto provocare quella reazione.

La cosa migliore sarebbe stata parlare faccia a faccia con la diretta interessata, ma sapeva che non avrebbe più avuto l'occasione una volta uscite di casa.

Allo stesso tempo, però, sapeva che non sarebbe riuscita a concentrarsi sull'esibizione con quei pensieri in testa.

Alla fine raggiunse le altre, ma proprio quando stava per avvicinarsi a Camila, arrivò l'auto.

E, con la sua solita fortuna, o forse semplicemente per volontà dell'altra, si ritrovò dall'altro lato del sedile, lontana dalla sua ragazza.

Sbuffò, per poi cercare di mascherare la sua preoccupazione parlando di tutt'altro con Normani, che era seduta al suo fianco.

-
Erano appena arrivate sul carpet, quindi in quel momento entrambe sapevano di dover nascondere ogni problema sotto un sorriso, per evitare che le telecamere, i paparazzi o, ancora peggio, i fan, sospettassero qualcosa.

In realtà, entrambe sapevano che i loro fan qualcosa lo sospettavano dall'inizio, e questo faceva loro piacere.

Era meraviglioso leggere quando i fan scrivevano che, qualunque cosa avessero mai rivelato, loro non le avrebbero mai giudicata.

E, anche se dovevano far finta di non leggere quei commenti, tutto quello le faceva sorridere e, a volte, dava loro speranza per un domani migliore, libero da pregiudizi.

Finite le foto sul carpet, ognuna di loro iniziò a fare foto con i fan o firmare loro autografi, e, in quei momenti, Camila riuscì a scordarsi dei brutti pensieri che l'accompagnavano da quando si era svegliata.

Vedeva tutto l'affetto che quei ragazzi le dimostravano, il modo in cui si sbracciavano per una foto o un autografo.

Alcuni piangevano dalla felicità, altri strillavano per attirare la sua attenzione, altri ancora le sorridevano, le gridavano dei "Ti amo!" e dei "Sei bellissima" che le facevano vibrare il cuore dall'emozione.

Nonostante ormai avrebbe dovuto esserci abituata, ogni volta era come la prima.

Non era abituata a tutto quell'amore e quel supporto, e non riusciva ad esprimere a parole quanto fosse grata per tutto questo.

Sorrise, posando con una fan per una foto, e strillò un "Vi amo anche io!" rivoltò a tutti i fan, per poi mandare un bacio volante con la mano, ridendo quando un ragazzo saltò, facendo finta di prenderlo, per poi seguire le altre, che avevano già iniziato ad avviarsi dietro le quinte, per praparare l'esibizione.

Mentre affrettava il passo, per non rimanere indietro, ebbe modo di osservare come era vestita la sua ragazza.

Le mancò il fiato.

Era meravigliosa.

E, in quel momento, tutto torno a farsi sentire.

Quel senso di ineguatezza, di insicurezza e di tristezza, malinconia, come una rassegnazione al fatto che non era abbastanza, e non poteva esserlo, qualsiasi cosa avrebbe fatto.

Raggiunte le ragazze, vide con la coda dell'occhio che Lauren le stava lanciando degli sguardi, cercando di comunicare con lei, ma, sentendo il cuore spezzarsi sotto il peso dei sensi di colpa per quel conportamento, abbassò il proprio, ignorando l'altra.

Lauren, dal suo canto, si sentiva morire.

Che diamine aveva fatto di così sbagliato da meritarsi quel trattamento?

Non solo aveva rifiutato il suo bacio, adesso la ignorava e la evitava, come se avesse la peste.

Riuscì a mettersi vicino alla minore all'ultimo secondo, prima che la giornalista arrivasse, seguita dalle telecamere, complimentandosi internamente con sè stessa per aver 'raggirato' Camila in quel modo.

Sapeva che l'altra non si sarebbe azzardata a cambiare posizione, allontanandosi da lei, sotto lo sguardo attento delle telecamere.

Non poteva farlo, o avrebbe attirato l'attenzione.

Così, mentre Normani rispondeva ad una domanda, la maggiore approfittò del momento di distrazione per sussurrare un inpercettibile "Lascia che ti baci" all'altra, per poi avvicinarsi per darle un bacio al collo.

Camila rabbrividì, chiedendosi se Lauren non fosse impazzita.

Essere così azzardata davanti alle telecamere? Sul serio?

In realtà sapeva che era colpa sua, non poteva pretendere di comportarsi in quel modo e non  suscitare nessuna reazione da parte dell'altra, specie per una impulsiva come lo era Lauren.

Il suo cuore, però, perse qualche battito quando la sua ragazza le sussurrò "Sei perfetta per me."

In quel momento sarebbe potuta scoppiare a piangere lì, sul carpet, di fronte a tutti, come una bambina.

Perchè non era in grado di capacitarsi del come fosse riuscita a meritarsi una persona come Lauren.

Probabilmente nella sua vita precedente aveva fatto qualcosa di straordinariamente importante o utile, magari aveva scoperto la pizza o la coca cola, perchè non riusciva a trovare altre spiegazioni.

Perchè in quell'istante tutte le preoccupazioni che is era fatta svanirono, come se non ci fossero mai state.

Perchè sapeva che Lauren era sincera.

Lauren non era in grado di mentire.

Le sorrise, incontrando per la prima volta il suo sguardo , per poi distoglierlo subito, arrossendo.

E davvero, come poteva non arrossire se Lauren la guardava in quel modo?

Era impossibile.

Lauren le mise una mano sul fianco, attirandola più vicina a lei, per poi voltare lo sguardo verso l'intervistatrice appena in tempo, rispondendo ad una domanda.

Il resto della giornata passò relativamente bene: l'esibizione fu un grande successo e tutte le ragazze si divertirono molto, avendo modo di girare per il posto in cui si teneva l'evento incontrando fan e fermandosi a parlare con loro.

Tornate a casa, però, erano tutte distrutte.

Lauren approfittò della stanchezza delle altre per chiamare Camila, facendola venire con lei in un'altra stanza, senza far notare la loro assenza.

Una volta chiusa la porta si voltò, pronta a chiedere spiegazioni, ma non fece in tempo ad aprire bocca che quest'ultima si ritrovo premuta contro le labbra della minore.

Camila la stava baciando, ma non era un semplcie bacio, di quelli dolci e semplici.

Era un bacio che chiedeva un muto 'scusami', che gridava amore e bisogno, un contatto desiderato ed essenziale.

"Ti amo" sussurò Camila, per poi lasciare un altro bacio sulle labbra dell'altra, "mi dispiace", le baciò il lato destro delle labbra, "sono un'idiota", un altro bacio, questa volta sul lato sinistro, "sei bellissima".

Questa volta non la baciò, ma avvicinò i loro volti facendo in modo che le loro fronti fossero a contatto, ognuna persa negli occhi dell'altra.

"Grazie." sussurò infine, chiudendo gli occhi, godendosi ogni istante di quel contatto.

Lauren rimase qualche secondo ferma, beandosi della vista ravvicinata della sua ragazza, per poi lasciare un bacio sulle sue palpebre chiuse, che a quel contatto inaspettato vibrarono leggermente.

"Ti amo anche io, Camz."

La minore aprì gli occhi, e ricambiò il bacio in cui l'altra la coinvolse.

Si staccarono solo quando entrambe non riuscivano più a sopportare il bisogno di ossigeno.

Dopo qualche secondo, la minore iniziò a spiegare, sapendo che l'altra era in attesa di una spiegazione, nonostante non avesse detto nulla per non metterle pressione.

Tra loro era sempre stato così.

Non c'era bisogno di parole, riuscivano a capirsi senza il loro aiuto.

Si conoscevano troppo bene.

"Mi dispiace per oggi.. non so spiegarlo, davvero, è una cosa stupida ma.. Da quando mi sono svegliata ho questo senso di tristezza addosso, e.. è stupido.."

"Se ti fa stare male non è stupido, Camz." L'interruppe l'altra, prendendole una mano per trasmetterle un pò di calma.

L'altra la ringraziò con uno sguardo, per poi prendere un respiro e continuare: "E' che... non sono abbastanza. Tu sei così-così perfetta, e meravigliosa, sei bellissima e.. anche quando sbagli, lo fai, in qualche modo, nel modo giusto. Non sei troppo sensibile come me e non sei così orgogliosa, io mi chiudo e allontano chi dovrei tenere vicino mentre tu sai sempre la cosa giusta da dire e il modo migliore per affrontare ogni situazione.. A volte tutto questo mi sovrasta e non riesco a non farmi condizionare da questi pensieri. Non riesco a non pensare di non meritarti. E se- " Questa volta fu interrotta da un bacio.

Quando si separarono Lauren la guardò dritta negli occhi, stringendo la presa sulle sue mani.

"Camila Carla Cabello Estrebao - iniziò, con tono serio. - sei la persona migliore che io abbia mai conosciuto. Sei dolce, altruista, divertente, sai sempre come far sorridere qualcuno, sei saggia, a modo tuo - questo fece ridere la minore. - e non avrei potuto chiedere di meglio. "

"Ti amo, Cami, per tutto ciò che sei e tutto ciò che mi dai ogni giorno. Per ogni sorriso, ogni risata, ogni momento, bello o brutto, trascorso insieme. Per ogni cosa che siamo riuscite a superare l'una accanto all'altra. Se il destino ci ha fatto incontrare ci sarà un motivo, no?"

In quel momento Camila la sorprese, ancora una volta, canticchiando "Your hand fits in mine like it's made just for me..", indicando poi le loro mani intrecciate.
Entrambe scoppiarono a ridere.

"..Esattamente." Affermò la maggiore, per poi continuare:

"Sei la migliore cosa che sia mai stata mia. Non pensare mai più di non essere abbastanza, lo prometti?"

La minore suggellò la sua promessa con un bacio, per poi chiedererle, con un sorriso dipinto in volto:

""La miglior cosa che sia mai stata mia? Taylor Swift, uh-u?"


Beeene, eccomi come un nuova one shot!
So che ho due long in corso, sigh, ma non potevo non scrivere su una cosa del genere.
Lauren che dice quelle cose a Camila, I can't, davvero.
Prima o poi mi faranno scoppiare il cuore, ne sono certa.
Per chi non avesse capito le ultime due battute, una canzone di Taylor Swift, "Mine", dice "you're the best thing that's ever been mine", per questo Camila risponde in quel modo c:
(Amo taylor, dovevo metterla da qualche parte ahah)
E nada, fatemi sapere che ne pensate se vi va! c:


-Laura