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Autore: Their_Laughs    27/10/2013    10 recensioni
"Perchè io so che ci sono persone che dicono che queste cose non esistono, e che ci sono persone che quando compiono diciassette anni dimenticano com'è averne sedici.
So che un giorno queste diventeranno delle storie e le immagini diventeranno vecchie fotografie, e noi diventeremo il padre o la madre di qualcuno, ma qui, adesso, questi momenti non sono storie, QUESTO STA SUCCEDENDO, io sono qui, e sto guardando lui… ed è bellissimo.
Ora lo vedo: il momento in cui sai di non essere una storia triste, SEI VIVO, e ti alzi in piedi, e vedi la luce dei palazzi, e tutto quello che ti fa stare a bocca aperta. E senti quella canzone, su quella strada, insieme alle persone a cui vuoi più bene al mondo, e in questo momento, te lo giuro, NOI SIAMO INFINITO!"
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Non ho bisogno della tua compassione!”
 
 

La sveglia suonò puntuale alle 6 del mattino…avevo così tante cose da fare e così poco tempo... Per fortuna la sera prima, dopo aver chiuso la telefonata con Bridget, ero andata subito a dormire.
Mi alzai velocemente dal letto, lo rifeci ad opera d’arte e iniziai a pulire la casa di Harry, dopodiché uscii per comprare la colazione.
Avevo preso senza permesso le chiavi di casa, così uscire e rientrare non era più un problema.
 
•••
 
Corsi in camera di Harry attenta a non fare rumore. Liberai il comodino e ci appoggia un vassoio con un cornetto alla marmellata, del tè, un po’ di frutta e uno jogurt.
Strappai un foglio dal mio quaderno di economia e gli lasciai un messaggio.
“Spero che tu abbia dormito bene e che oggi stia meglio. Ho pensato io a ripulire tutto il casino di ieri e sono uscita a comprarti la colazione. Passerò per pranzo per vedere come stai. Phoebe”
 
Mi fermai a guardarlo… automaticamente i miei occhi iniziarono a brillare.
“Ti voglio bene Harry” Ammisi a voce alta, consapevole che non mi avrebbe sentita.
Mi abbassai verso di lui, affondai la mano nei suoi riccioli e gli diedi un dolce bacio nella guancia.

 
•••
 
“Phoebe!” Mi raggiunse Brit nel corridoio affollato della scuola.
“Buongiorno.”
“Ma dove hai dormito ieri sera? Mi avevi detto che non saresti tornata, io e Niall ti abbiamo cercata in vari Hotel ma non ti abbiamo trovata!”
“Ero a casa di Styles.” Ammisi continuando a camminare e sembrando impassibile.
“Oddio! Cos’è successo sta notte tra di voi?”
“Non è successo niente.”
“Dai, sai che ti puoi confidare con me. State insieme?”
“Brit ma sei scema o cosa?” – Saltai di nervi – “Ho passato tutto il giorno a medicare le ferite che mio fratello gli ha fatto! Gli ho preparato la cena e l’ho aiutato a sistemarsi per bene. Io ho dormito nella stanza accanto perché se avesse bisogno di aiuto, sarei corsa da lui. Tra me e lui non c’è niente!” Finii per urlare e far girare tutti verso di me.
Brit rimase davvero male, non si aspettava una sfuriata da me, in quel modo. Mi dispiaceva avergli urlato contro, ma altrimenti sarebbe andata da tutti a dire che mi ero messa con Styles e non era assolutamente vero… purtroppo.
“Scusami, sono una cretina, è vero. Hai bisogno di aiuto? Se devo fare qualcosa chiedimi pure.” Mi sorrise.
Feci un respiro profondo e l’abbracciai. “Scusa se mi sfogo sempre con te. Non devi fare niente, solo darmi un grosso abbraccio.” Risi.
Anche lei a quelle parole tornò felice e mi stritolò tra le sue braccia muscolose.
Per tutta la mattina non feci altro che pensare ad Harry, a quando lo avrei rivisto, a quando mi piaceva aiutarlo e quanto mi faceva stare bene vederlo sorridere.
Evitai anche di parlare a Niall, ma chiesi e Louis di darmi un passaggio fino a casa sua.

 
•••
 
“Grazie Louis.”
“Figurati Phoebe, tanto la strada è quella, non c’è nessun cambiamento.” – Mi sorrise, ma si fece serio – “Come sta Harry? Niall stamattina mi ha raccontato tutto quello che è successo.”
“Sì, mio fratello è stato un idiota quanto lo è stato Harry con me. Sono incazzata nera con tutti e due!”
“E allora perché vai da Harry? Ieri ci sei stata tutto il giorno… e tutta la notte.” Bloccò un sorriso divertito.
“Non è successo niente, non abbiamo fatto niente e non abbiamo dormito insieme. Sto solo cercando di riparare all’errore che ha fatto Niall, tutto qui. Appena Harry si sentirà meglio, non mi farò più vedere.”
Che brutte parole. Le pronunciavo io stessa, ma solo al pensiero stavo male. Come avrei fatto senza di lui? Gli volevo davvero bene. Era successo tutto così in fretta, ma era così forte.
Mi vennero in mente di colpo le parole di Brit. “Indaga per me, ti prego. Chiedigli se si vede ancora con quella biondona da paura!”
“Lou, ma… ti vedi con qualcuna?”
Lui scoppiò a ridere. “Sei interessata a me per caso? Adesso ho capito. Stai sfruttando Harry e i suoi dolori per avvicinarti a me.”
“Ma sei pazzo? Non credo proprio." - Risi - "Solo che ti ho visto con una ragazza qualche giorno fa, credevo stesse con te.”
“Ma chi, Meggy? No, con lei mi diverto ogni tanto… non ho mai avuto relazioni serie. Io e Harry ci siamo sempre divertiti con ragazze diverse senza tenerne mai una fissa. Ma ultimamente lui non vuole più fare niente del genere. Dice che quando una ragazza ti entra nella mente, non ti puoi permettere di fare errori.”

E se fossi stata io quella ragazza per Harry...

“Ma lui l’ha fatto ugualmente un errore!” Borbottai.
“Cazzo Phoebe!” – Urlò di colpo – “Ma non ti sei resa conto che lui ci tiene davvero a te? Da quando sei arrivata a Londra ti ha messo gli occhi addosso, avevo detto che avrei voluto provarci con te, ma mi disse che se solo ti avrei toccata me la sarei dovuta vedere con lui. Ripete in continuazione che tu sei diversa dalle altre, che hai qualcosa che nascondi e che ti fa soffrire. Quando è tornato ubriaco a casa da solo, l’altra sera, è venuto da me e si è messo a piangere come un bambino dicendomi che aveva fatto la cazzata più grande della sua vita. Quando tuo fratello è entrato in casa sua, ammazzandolo di botte, lui è stato fermo, gli ha dato solo due pugni per pararsi. Sai che Harry è fortissimo? Sai che ha fatto Karate e box? Sai che se avesse voluto avrebbe potuto mandare Niall all’ospedale? Ma non l’ha fatto. Perché sapeva che era TUO fratello, che era LUI dalla parte del torto e si è preso quello che si meritava. E ti lamenti perché una sera ha esagerato con il vino non pensando a tutto questo?”

Wow. Ero senza parole. Cercai di rimettere insieme tutto il lunghissimo discorso che mi aveva fatto Louis.  Quindi era colpa mia adesso? No… non era colpa di nessuno.
Harry aveva sbagliato, ma avrei potuto perdonarlo, no? E Niall? Avrei dovuto perdonare anche lui?
Louis era solo riuscito a confondermi ancora di più.

 
•••

Estrassi le chiavi dalla tasca dei miei jeans e aprii la porta entrando in casa.
“Harry?” Gridai per farmi sentire e gettando lo zaino a terra.
Non sentii nessuna risposta. Corsi in camera preoccupata per lui e lo trovai seduto nel letto con la testa fra le mani.
“Hey!” Mi avvicinai a lui.
Harry alzò il viso per guardarmi, era sconvolto.
“Cos’è successo?” Chiesi impaurita. Mi voltai e vidi che la sua colazione era ancora tutta lì e il bigliettino era strappato in terra.
Mi veniva da piangere. Cos’era successo adesso? Perché aveva strappato il mio biglietto, perché non aveva mangiato, perché era distrutto e perché non mi parlava?
“Phoebe, perché hai fatto tutto questo per me? Ieri sei stata tutto il giorno qui, hai passato la notte nell’altra stanza per starmi accanto, sei andata a fare la spesa, mi hai preparato la cena e la colazione, mi hai pulito la casa, sei tornata adesso…”
Il suo tono era freddo e distaccato, non come sempre.
“Perché tu non ce l’avresti fatta da solo.”

Che domande erano mai quelle? Dove voleva andare a parare?

“Non voglio la tua compassione. Se sei qui solo perché è stato tuo fratello a ridurmi così… sai qual è l’uscita di casa anche senza che ti accompagni io. Ciao.”
Cosa stava dicendo? Io ero lì per lui, volevo passare un pomeriggio vedendolo ridere e scherzare, volevo stargli accanto perché era proprio lì che volevo passare il mio tempo. Accanto a lui.
Mi alzai dal letto lentamente.
“Tieniti pure la tua stupida colazione!” – Mi diede il vassoio in mano – “E dammi le chiavi di casa MIA!”
Cosa? Gli occhi a quel punto erano gonfi per il dolore e trattenere le lacrime era ormai impossibile.
“Vai! E non piangere, non sei una brava attrice.”
Presi le chiavi che avevo in mano, le lanciai nel letto e senza aggiungere altro, corsi al piano di sotto. Rimasi immobile in mezzo alla sala, andai in cucina gettando tutto il contenuto del vassoio nel cestino, presi il mio zaino e uscii di casa.

Un biondo tinto stava camminando verso la casa di Louis.
“Niall!!!” Urlai.
“Oh mio Dio, piccola, cos’è successo?”
Mi gettai tra le braccia di mio fratello e scoppiai a piangere.
“Scusa, so che quello che hai fatto lo hai fatto per proteggermi. Avevi ragione tu, non dovevo più rivedermi con Styles. Non stiamo bene insieme.”
Niall mi strinse forte e se e mi fece sedere nelle sue ginocchia. “Calmati tesoro… spiegami tutto con calma”

 
•••
 
Avevo il dito premuto in quel campanello ormai da minuti e inizia a picchiare alla porta fino a che Harry non si decise ad aprire.
“Phoebe.”
Notai che i suoi occhi avevano un luccichio particolare, stava piangendo forse? Ma di sicuro ci vedevo male.
Si spostò per farmi entrare e caddi a terra. Non reggevo molto bene l’alcool e andare al pub bevendo un minimo di 5 bicchieri a stomaco vuoto non era stata una bella idea.
“Stai bene?” Mi chiese avvicinandosi. Era preoccupato.
“Non sono problemi tuoi se sto bene o meno. Perché…” - cercai di alzarmi ma ricaddi sul sedere – “Mi hai cacciato di casa.”
Dissi senza dare un’espressione a quello che dicevo. Vedevo la stanza girarmi intorno.
“Hai bevuto. Quanto?”
“Il necessario per tornare qui.”
Harry si passò una mano tra i capelli e chiuse gli occhi.
“Adesso sono io che devo aiutare te”
“Non ce n’è bisogno” – Singhiozzai – “Non ho bisogno della tua compassione!” Gli ripetei le sue stesse parole.
“Perché fai così?” Chiese disperato sedendosi vicino a me dato che non mi volevo far aiutare per alzarmi.
“Io? Perché faccio così io?” Inizia a piangere ridendo.
Harry sembrava non capirmi, ma divenne subito triste quando vide le  lacrime rigarmi il viso.
“Non mi toccare!” – Dissi bloccandogli la mano – “Sono stata un giorno intero con te, ho cercato di medicarti il meglio possibile per il tuo bene, torno a vedere come stai e tu mi cacci di casa, perché?” - Le mie lacrime continuavano a sgorgare dai miei occhi, ma ero certa di non avere uno sguardo triste…era l’alcool che mi faceva parlare – “Poi Louis ha il coraggio di dirmi certe cose di te. La verità è che non sei cambiato per niente. Sei sempre il solito puttaniere che voleva solo portarmi a letto e”

Harry si alzò in piedi facendomi azzittire. “Non mi giudicare Phoebe! Io volevo che succedesse qualcosa tra noi, ma per un errore che ho fatto ti sei incazzata così tanto. Solo per aver fatto un po’ di versi per la strada con la macchina, non ti ho mica violentata eh!” Urlò.
“Mi pare di averti fatto capire più volte che pretendo che le persone che guidano, debbano stare attente ogni istante, invece sembra che tu lo faccia apposta!”
“Ahh scusa se non ho l’ossessione per le cinture di sicurezza o cazzate varie!”
“Sei un coglione Harry!”
“E te sei una pazza ossessionata! Sentiamo, com’è nata questa teoria del “viaggiamo sicuri”?” Disse facendo un sorriso a presa in giro.
“Perché? Lo vuoi davvero sapere?” Urlai trovando la forza di alzarmi.
“Sì, spara la cazzata, tanto ne dici parecchie, come il “ti voglio bene” di stamattina!”
Allora era sveglio…
Strinsi i denti e mi avvicinai a lui ancora di più. “Ti ricordi del mio ex di cui ti ho parlato? Quello che mi aveva lasciata per colpa mia?”
“Sì che me lo ricordo e adesso ho capito anche perché l’ha fatto!” Insisteva.
“Non mi ha lasciato Harry. E’ morto!” – Mi asciugai gli occhi, le lacrime cessarono… adesso c’era solo rabbia. – “E’ morto in un incidente stradale, a causa mia. Non aveva nemmeno la cintura di sicurezza, se ce l’avesse avuta, magari sarebbe ancora vivo!”
Harry si paralizzò. Spalancò gli occhi e la bocca. Si avvicinò a me.
“Scusami, non lo sapevo.” Le sue braccia mi cingevano alla perfezione come quando inserisci il pezzo finale di un puzzle e ci entra con naturalezza.
“No. Te non sai un cazzo della mia vita, non ne farai mai parte! Sei un deficiente Styles, non ti voglio più vedere!”
Lo spinsi via mettendogli esattamente le mani nelle ferite allo stomaco, così da avere il controllo su di lui ed uscii di casa, ancora ubriaca.
Iniziai a correre quando vidi Harry venirmi dietro, ma lui aveva ancora i dolori causati da mio fratello, che in quel momento adoravo, e io continuai a correre senza più girarmi, fino ad arrivare a casa mia e abbandonandomi una volta per tutti al mio tasso alcolemico troppo alto.

 
 
 
 

Ciao ragazzeeeeeeeeeeeeeee!!!
Come state??? Vi è piaciuto questo capitolo??? mi sono impegnata davvero tanto, soprattutto dal pezzo di Louis in poi... che ne dite?
Lasciatemi una recensione di almeno 10 parole... 
Devo dirvi una cosa... ho notato che le recensioni stanno diminuendo, so che avete impegni, ma se in questo capitolo non ricevo almeno 10 recensioni, non andrò avanti! :(
Vi chido aiuto per la pubblicità!! 

Grazie a tutte... a presto <3

 
   
 
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