28/10/2013
1 recensioniWhat is wrong with you?
Sai, vorrei davvero provare a capirti, ma non ce la faccio.
Hai avuto più di quello che qualunque altro uomo avrebbe mai potuto desiderare. Avevi la fama e la gloria dell’eroe. Eri sulla bocca di tutti e sembrava che ogni tua valorosa impresa fosse destinata ad essere ricordata nei libri di storia.
Ho visto molti voler diventare come te. Molti volevano assomigliarti e tu, davi a loro speranze di poterci riuscire, un giorno. Poveri sciocchi…
Persino i bambini erano contagiati dalle tue eroiche imprese e più di una volta, ho sorriso mentre li guardavo giocare per strada a scimmiottarti con un bastone come spada e una lunga giacca consunta rubata da qualche baule dei nonni come impermeabile.
Eri l’uomo che qualsiasi donna avrebbe desiderato come compagno al suo fianco. Sembrava che guardassero oltre la tua freddezza, la tua incapacità ad instaurare una relazione con qualcuno… le lasciavi sognare; non te ne importava molto, anche se sapevi che non avresti mai accettato di far entrare qualcuno nella tua vita privata.
Tutti ti ammiravano, eri quasi troppo perfetto per essere soltanto l’eroe di una città e tu sapevi bene di essere troppo. No, tu volevi essere superiore.
Hai cercato la verità e quando l’hai trovata, hai subito capito che le tue idee erano da sempre state fondate: eri troppo per tutti, tu volevi essere destinato a qualcosa di più grande, qualcosa che avrebbe cambiato il destino del mondo intero.
Ancora adesso, mi chiedo come ti saresti comportato se avessi saputo che quella specie di surrogato di incubatrice aliena non era la tua vera madre… forse, non avresti mai ambito a così tanto, ma che importa ormai? Quando il danno è fatto e non si può più tornare indietro…
Si dice che più alto è il piedistallo e più dolorosa è la caduta… devi proprio aver fatto un bel volo, allora. Non volevo vederti sprofondare nel dolore, ma non avevo scelta.
Volevo che tu la smettessi di illuderti di essere quell’eroe perfetto che credevi… volevo che tu sapessi per quale motivo sei stato creato e che cosa sei realmente, se non lo sgravio di un esperimento mal riuscito.
Perché tu, amico mio, sei esattamente come me. Né più né meno, che un mostro.
Ho lasciato che i sensi di colpa banchettassero sul mio cuore più di una volta e ho versato lacrime amare sulle tue disgrazie, ma non pensavo che avresti reagito in quel modo venendo a conoscenza solo di una mezza verità.
Non pensavo, tu, Sephiroth, fossi così egoista con i tuoi amici.
Che cosa c’è di sbagliato in te? Dimmelo!
~ Genesis
Rhapsodos
--------o----o----o----o----o---o--->>Note dell’Autrice<<---o----o-----o------o-------o-----
Salve salvino a tutti i lettori! ^o^ *fa una piroetta* Questo potrei considerarlo il mio primo tentativo di una storia malinconico/introspettiva sul rapporto di amicizia tra Genesis e Sephiroth. Che ne pensate? :3 Quando ho giocato a Crisis Core la prima volta, il loro rapporto mi ha sempre incuriosita e ho iniziato a divagare con diverse macchinazioni mentali… come potete immaginare, non li vedo come i classici amiconi che si danno la pacca sulla spalla o che si insultano amichevolmente a vicenda. ^^ Sephiroth, lo vedo come è una persona che si concede difficilmente e con i suoi modi di fare, tiene le persone ad una certa distanza da lui. Genesis e Angeal sono le uniche persone ad essere riuscite ad avvicinarsi alla sua sfera emotiva più di chiunque altro. Tuttavia, il fatto che Genesis gli abbia dato l’impulso di indagare sul suo passato e scoprire così una mezza verità, lo ha fatto sentire in colpa per come ha reagito. Resosi conto del peso delle sue disgrazie, versa lacrime per l’amico… come il motto di Crisis Core - Gli uomini non piangono per sé stessi, ma per i loro compagni – e con la riflessione di Genesis sulla condotta dell’amico, ho deciso di lasciare sospeso il finale del capitolo.
Se vi è piaciuta commentate, ^^ ma se non l’avete trovata un granché vi chiedo lo stesso un commentino anche sottoforma di critica (se costruttiva), così da poter migliorare. ;D Thanks!