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Autore: Misaki Kudo    29/10/2013    8 recensioni
|♥ ShinRan, last moment(?)| Flashific; 500 words. | Malinconico/Drammatico/Sentimentale|
[..]
“Quando perviene il sentimento, c'è forse bisogno di razionalità?”.
Già, il sentimento. Un sostantivo che poteva essere collegato ad un solo soggetto. Un nome che da sempre aveva casa nel suo cuore, un nome che da sempre era stato la sua malattia e la sua cura. E adesso, proprio per il suo masochismo e soprattutto per il suo egoismo, lo stava per perdere per sempre. Inesorabilmente.
L'hai detto tu stessa, no? 'Per sempre'. A questo, io aggiungo 'Together'.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'ShinRan♥: between friendship and love.//'
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Together, per sempre.

L'essere umano è per natura uno stupido, nessuno ha mai avuto ripensamenti su questa frase. Figuriamoci se lui, dall'intelletto pari a nessuno, poteva averne. Sapeva benissimo di essere, forse il più stupido fra tutti. Riusciva ad essere allo stesso tempo, masochista ed egoista.
E sapeva benissimo di sbagliare, fin dall'inizio. Ma allora perché esserlo?
Aveva continuato solo per un motivo, solo per una ragione. Che poi una ragione non era necessaria, e non era solo lui a ripeterselo sempre. 
“Quando perviene il sentimento, c'è forse bisogno di razionalità?”
Già, il sentimento. Un sostantivo che poteva essere collegato ad un solo soggetto. Un nome che da sempre aveva casa nel suo cuore, un nome che da sempre era stato la sua malattia e la sua cura. E adesso, proprio per il suo masochismo e soprattutto per il suo egoismo, lo stava per perdere per sempre. Inesorabilmente.
«Ne ero sicura, da sempre Shin'ici, e anche tu lo sai», parlava con naturalezza la karateka. Come se stesse dialogando tranquillamente nel salotto di casa, come se la situazione del momento non le importasse. «Proprio perché lo sapevo, non potevo lasciarti andare. Non potevo permettere che fossi proprio tu, a pagare per tutti», affermò a capo basso, osservando la roccia che si frantumava sotto il suo corpo. Perché sì non erano nel salotto di casa, quella era una situazione di morte sicura e loro vi erano dentro fino alla testa. 
«SEI UNA STUPIDA. PERCHE' FAI SEMPRE DI TESTA TUA? PERCHE'?!», la rimproverava con grande rammarico il detective, appena più sopra, che cercava di raggiungerla disperatamente aggrappandosi tra i rami secchi e deboli.
«Perché?! Ma come perché...stai ancora qui a chiedermelo..», affermò piano, la voce spezzata dai singhiozzi, il volto che pian piano andava ad incontrare quello del giovane. «Shin'ich..come puoi non capire..?», uno sguardo profondo e silenzioso, che invece, riusciva a parlare più del dovuto.
«E' proprio perché capisco benissimo che ti dico che sei una stupida. Tante menzogne, tante promesse mai mantenute, tanto dolore...secondo te provavo gusto, baro?! Come potevo farlo, vedendoti piangere e non potendoti consolare come avrei voluto?!», affermava sicuro di sé, scendendo sempre più velocemente. Era ormai arrivato al limite. Un coltre di roccia spoglia, senza alcun appiglio a cui aggrapparsi lo separava da Ran, la quale si teneva a forza da una piccola roccia che stava per frantumarsi. Sotto i suoi piedi penzoloni il buio, l'oscurità immensa.
«..Ti prego, rimani lì», le lacrime le solcavano il viso, senza che potesse fare niente. «Lo sai benissimo che non puoi fare niente, rischieresti di morire anche tu. V-voglio solo dirti un'ultima c-cosa, io voglio che tu sappia c-che i-io...»
«STA' ZITTA! Non voglio sentire niente, hai capito?! Io adesso ti salverò, ti riporterò con i piedi per terra e farò tutto quello che avrei voluto fare in questi anni, ma che non ho mai fatto per il mio masochismo. Per il mio essere tremendamente egoista e stupido!», la sgridò violento, gli occhi colmi di rabbia mista a frustazione. 
«Non posso permettermi di perderti, non per colpa mia. Non con me. So che non puoi capirmi, ma non posso», la karateka sembrava aver preso una decisione, forse la più sofferta della sua vita. «Shin'ichi watashi wa, anata aishiteru*», pronunciò con un filo di voce, sorridendo appena e lasciando la presa che la teneva in vita. 
*^*
 
E' incredibile come un'attimo possa cambiare un'esistenza. Come un'effimero momento, un accenno di secondo, possa lasciare un profondo solco nella tua anima. Un solco che nessuno potrà mai ricoprire, curare. Non quando vivi per il suo sorriso. Non quando moriresti per lei. Non quando decidi di non mollare, per lei.
E Shinichi, proprio in quel momento, come avrebbe mai potuto lasciare la presa?
«Non cambi mai, baro», le sussurrò all'orecchio stringendola forte a sé con il braccio destro. Il sinistro teneva forte la presa del piccolo ramo secco, che cominciava ad incrinarsi sempre più, sotto il peso dei due.
«PERCHE', L'HAI FATTO BRUTTO STUPI-», la mano libera del detective le tappò la bocca, Ran spalancò gli occhi colori indaco, mentre le lacrime si arrestarono di colpo.
Shinichi fece un respiro profondo, osservando l'unico appiglio che li teneva in vita, armandosi di coraggio e volontà. E di quella lui, ne aveva da vendere.
«Non potevo abbandonarti di nuovo. Non dopo che, in un certo senso, l'ho sempre fatto.
L'hai detto tu stessa, no? 'Per sempre'. A questo, io aggiungo 'Together'», le rivolse un sorriso caldo, uno di quelli che riuscivano a farla sciogliere, a farla innamorare ancor di più.
«Insieme..giusto?», rispose lei lasciandosi andare, ricambiando il sorriso con la stessa intensità.
«Non solo quello. Lo dice la parola stessa: To - get - there, cioè "Per arrivare lì". Per arrivare da qualche parte, bisogna essere insieme e noi...», concluse appena, non distogliendo lo sguardo dagli occhi suoi, mentre il ramo si spezzava inesorabile. 

«..lo saremo per sempre», la strinse forte a sé come a non volerla più lasciare.
E lo sarebbero stati, in qualunque circostanza.


 
Note: *'Aishiteru' solitamente è un 'ti amo' più profondo, lo si dice alla persona con cui vuoi passare tutta la vita.






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Saaaaaaaalve! Prima di tutto ho una bella/brutta notizia...SONO TORNATA! E questa volta per restare, finalmente sono riuscita a ricavare un piccolo spazio della mia vita quotidiana e la mia linea internet funziona ** Maaaaaa lasciando perdere questo che so che non vi interessa minimamente..
Sì, come Romeo e Giulietta. CIOEEEEEE', diciamo che in questa storia ho voluto lasciare un finale aperto, perché in cuor mio so che loro un modo per salvarsi lo troveranno comunque, perché lui la salverà da tutto e tutti u.u Maaa diciamo che ho voluto lasciare la scelta a voi, ognuno pensi quel che vuole!
L'arco temporale è un post scontro con i MIB, immagino da sempre che questo accada su un elicottero non so perché, e ho immaginato quindi che per un caso del destino Shin e Ran abbiano dovuto abbandonare l'elicottero finendo in questa situazione mortale. Beh che dire, si tratta solo di un momento, non so se mi convince, devo ancora riprendere la mano u.u A voi i commenti! :* (ne approfitto per salutare tutte le mie Frieeeendss/Nechaaaan di EFP, qui del fandom, Hoshi, Sakura-chan, Violaine, Saretta, Nana, Hoon e tutti/e le altre/i :*

 
   
 
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