Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold
Ricorda la storia  |      
Autore: I m a witch    31/10/2013    2 recensioni
31 ottobre 1994, Huntington Beach.
Come ad ogni Halloween che si rispetti, Matt, Brian, Zacky Jimmy e Johnny saranno impegnati in una prodigiosa caccia al tesoro... ma attenzione! Saranno coinvolti in una pericolosa scommessa, arricchita da mostri, pericoli, mistero e... due individui molto speciali!
Riusciranno i nostri eroi a cavarsela anche questa volta?
**Un modo strambo per festeggiare il compleanno di una tipa altrettanto stramba: la sottoscritta! ;)**
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Trick or treat?

 

 

 

Nello splendido quanto nuvoloso pomeriggio di un lontano 31 ottobre 1994 ad Huntington Beach, California, cinque ragazzi si erano riuniti presso il loro quartier generale (garage di casa Sanders) per discutere riguardo alle strategie da adottare quella sera per poter racimolare quanti più dolcetti possibili.
Così, accompagnati da un po' di buona musica e da una gustosa torta al triplo cioccolato, cominciarono a elaborare malvagi e diabolici progetti.
-Io direi di vestirci in un modo carino!- propose il più piccolo di loro, Johnny -Le signore si fanno sempre intenerire dai costumi dolci!-
-Nah, cavolate!- biascicò Zacky, con la bocca piena di torta -Dobbiamo essere spaventosi, dopotutto è questo lo spirito della festa: fare paura!-
-Perché non ci vestiamo da supereroi?- propose Matt -Sarebbe una cosa figa!-
-Sarebbe ancor più figo mascherarsi da un personaggio famoso!- fece Brian, con occhi sognanti.
-Ok ragazzi, basta così!- li fermò Jimmy -Ognuno si vestirà da ciò che gli pare! Direi di vederci direttamente stasera davanti casa mia, in modo da poter cominciare a saccheggiare il mio quartiere per poi proseguire verso nord! Ci state?-
-Andata!- risposero i quattro in coro.
-Visto? Alla fine trova sempre una soluzione, con un po' di diplomazia!- sorrise Jimmy soddisfatto, facendo per prendere una fetta di torta. Tuttavia, ciò che trovarono le sue ghiotte dita fu solo aria: il vassoio era bello che pulito.
-Ehi, ma che fine ha fatto la torta?- piagnucolò.
Tutti indicarono Zacky, con aria rassegnata.
-Ehi, ma che volete?- sbottò quello, leccandosi le dita con gusto.
-So io come farti mascherare, stasera... da zombie!- urlò Jimmy, avventandosi sull'amico, e tanti saluti alla decantata diplomazia.
Riguardo al resto che successe in seguito è meglio tacere: dopotutto, siamo qui per parlare di quell'Halloween del 1994, non certo della loro routine quotidiana fatta di urla e cazzotti...!

 


Quella sera, si ritrovarono di fronte casa Sullivan come concordato.
Matt aveva deciso di vestirsi da Superman, Brian da Slash, Zacky da Crimson Ghost dei Misfits, e Johnny da... gnomo?
-Bel costume da gnomo, Johnny!- sorrise Jimmy.
-Non sono uno gnomo!- sbottò il bambino, raddrizzandosi il cappello verde a punta sulla testa -Sono un elfo! Tu piuttosto, cosa sei?-
Tutti osservarono l'amico, vestito in un modo davvero... strambo.
-Semplice, sono il lato più oscuro di me stesso: il terribile e potente Dottor Plague!- spiegò con una risata malvagia.
Silenzio attonito da parte dei presenti.
-A me sembri semplicemente un folle con un kimono ridicolo e i capelli sparati all'aria...!- fece Brian, alquanto scettico.
-Questo perché non vedi le cose come me, caro il mio capellone!-
-Un po' di rispetto, sono Slash!- sbottò quello, incrociando le braccia al petto.
-Ok, basta adesso, altrimenti gli altri bambini ci fregheranno tutti i dolcetti, e io sono già in astinenza da zuccheri!-
-Ma Zacky, se oggi pomeriggio ti sei mangiato tutta la torta triplo al cioccolato che ha fatto mia mamma!-
-Già, senza lasciarmene neanche una fetta!- ringhiò Jimmy, schioccando le dita delle mani, appoggiato da Johnny.
-Ma è stato cinque ore fa, capite?! Cinque, lunghissime ore fa!- spiegò Zacky esasperato, alzando gli occhi verso il cielo notturno rischiarato da un'enorme luna piena.
-Va bene, in fin dei conti ha ragione, dobbiamo muoverci o ci resteranno solo gli scarti: se mi danno di nuovo delle schifose merendine all'uvetta come l'anno scorso vi prendo a pugni!- li minacciò Matt.
Decisero dunque di incamminarsi, bussando alla porta dei vicini di casa Sullivan.
Din don!
Ben presto la porta si aprì, rivelando una signora grassoccia dall'aria simpatica e con una permanente davvero poco alla moda.
-Dolcetto o scherzetto?- fecero in coro i cinque, con un sorriso a 28173 denti.
-Oh, ma che carini!- esultò la signora, facendosi la vocina piccola piccola -Siete dei bambini davvero adorabili! E poi lo gnomo è davvero molto dolce!-
-Sono un elfo!- sbottò Johnny, incrociando le braccia al petto.
-Certo, caro! Ecco a voi tante caramelle, bambini!-
La signora prese delle caramelle dai mille colori da un grosso vassoio, riempiendo per buona parte i loro secchielli a forma di zucca.
-Grazie, signora!- sorrisero i cinque.
-Di nulla, bambini! Buon proseguimento!-
Il gruppo si allontanò dall'abitazione, pronti a conquistare una nuova meta.
-Quanti dolcetti, e nemmeno uno all'uvetta!- esultò Matt, dopo aver attentamente controllato all'interno del proprio secchiello.
-I miei sono già finiti!- piagnucolò Zacky.
-Sei senza fondo, mi fai quasi schifo!- sbottò Brian, ricevendo per tutta risposta una pernacchia.
-Che poi quella lì doveva essere cieca... mi ha scambiato per uno stupido gnomo!-
I quattro si guardarono, senza osare dir nulla: non volevano deludere il loro piccolo amico.
-Comunque sia- fece Jimmy, con aria affranta -io avevo quasi sperato che non ci desse nessun dolcetto!-
-E perché mai?- saltò Zacky, inorridito all'idea.
-Beh, perché avevo già pronto il mio arsenale da battaglia per uno scherzetto davvero epico!- spiegò, allargando il proprio kimono: al suo interno vi erano numerose tasche colme di rotoli di carta igienica, uova marce, pomodori pieni di muffa e schifezze varie.
-Che schifo, Jim! Ecco perché puzzavi così tanto!- sbottò Brian, allontanandosi dall'amico.
-Non è puzza: è profumo di malvagità!- ridacchiò quello, richiudendo il kimono. I quattro lo guardarono, alquanto preoccupati.
-Certo... beh, che dite di bussare alla prossima casa? Devo riempire di nuovo il mio secchiello!-
E così i cinque si rimisero in cammino, bussando alla porta di innumerevoli case. Tutto andò a meraviglia: il povero Johnny venne puntualmente scambiato per uno gnomo, vennero riempiti di dolcetti fino a scoppiare, Zacky impiegava sempre meno a svuotare il proprio secchiello e la delusione di Jimmy aumentò ad ogni scherzo mancato.
Continuarono così per una buona mezz'ora, finché non videro un gruppetto non troppo lontano da loro.
-Ehi, ma quelle lì non sono le ragazze?- chiese Brian, scostandosi i ricci dagli occhi per poter vedere meglio.
-Sì, sono proprio loro!- sorrise Matt, cominciando a fare ampi gesti con le mani per richiamare la loro attenzione.
Non appena le ragazze li raggiunsero, i cinque rimasero affascinati.
Valary e Michelle erano delle deliziose fatine, Gena era vestita da una meravigliosa principessa, Lacey da un'adorabile Minnie e Leana da una spaventosa ma bellissima bambola assassina.
-Ciao ragazzi!- li salutò Valary, dondolando sul posto, le mani dietro la schiena.
-Ciao!- risposero i cinque, un po' impacciati.
-Come vi sta andando la caccia ai dolcetti?- chiese Lacey, sorridendo.
-Bene, grazie! Ho già svuotato il mio sesto secchiello!- dichiarò Zacky, fiero di se stesso.
Gena inorridì.
-Zacky, ma così non va bene! Pensa ai brufoli, alla ciccia...!-
Zacky si tappò le orecchie con le mani.
-Non ti sento, non ti sento!- cominciò a gridare, facendo ridere i ragazzi e indignare le ragazze.
-Beh, comunque sia, sei secchielli non sono poi molti...!- disse Michelle, con aria di sufficienza.
I ragazzi si bloccarono, fissandola allibiti.
-Come, scusa?-
-Già!- fece Leana, dandole man forte -Noi abbiamo ricevuto molti più dolcetti!-
-Non è vero!- sbottò Jimmy, risentito.
-Sì invece!-
-No invece!-
-Sì, e sapete perché? Perché le ragazzine sono più dolci di voi maschi e riescono a far intenerire le signore!- spiegò Gena, con fare saccente.
-Lo dicevo io che avremmo dovuto puntare sulla dolcezza...!- sbottò Johnny, a bassa voce.
Brian, tuttavia, continuava a non demordere.
-Ah sì? Fateceli vedere, allora!- le provocò.
-Abbiamo dovuto posarli a casa mia, erano troppi per poterli portare con noi!- spiegò Michelle.
-Se non li vedo non ti credo!- rispose Matt, appoggiato dagli amici.
-Va bene, facciamo una scommessa, allora!- propose Leana.
-Cioè?-
-Chi dei nostri due gruppi avrà più dolcetti a fine serata, vincerà anche i dolci degli altri!-
-Andata!- risposero in coro i ragazzi, tutti tranne Zacky dato che, sebbene lo stuzzicasse l'idea di poter vincere anche i dolci delle ragazze, temeva comunque di poter perdere restando così senza zuccheri per chissà quanto tempo.
-Benissimo!- sorrise maliziosamente Michelle -Noi ci occuperemo delle case a est della Higway, mentre voi di quelle a ovest e mi raccomando, dovrete bussare alla porta di ogni singola casa... buona fortuna!-

Detto ciò, le cinque li superarono, ridacchiando.
-Quelle lì sono delle vere arpie! Giuro che non mi metterò mai con una di loro!- mugugnò Zacky, preoccupato da quella scommessa.

-Già, nemmeno noi!- gli fecero eco Brian e Jimmy.
-Ma Valary è così carina!- sospirò Matt.
-Sì, anche Lacey!- affermò Johnny, con aria sognante.
-Ehi gnomo, poche fantasie: sei troppo piccolo per una fidanzatina, tu!- lo ammonì Zacky.
-Sono un elfo, capito? Un ELFO!-
-Ragazzi...- mormorò Brian, con voce tremante.
-Cosa c'è?-
-Beh, sapete quale casa fa parte del settore ovest?-
Tutti si guardarono tra loro, non capendo.
Brian indicò una rupe lontana, avvolta dalla nebbia.
-La casa della strega!- disse, spaventato.
In quel momento un grosso fulmine colpì il punto indicato da Brian, rivelando un'abitazione diroccata.
Tutti tremarono, eccetto Jimmy.
-Che figata! Andiamoci subito!-
I quattro osservarono timorosi l'amico: era in momenti come quello che James Owen Sullivan faceva paura quasi quanto la terribile strega di Huntington Beach.

 

In ogni cittadina che si rispetti sono presenti i seguenti elementi: una piazza principale, un parco, una scuola/carcere e una casa infestata. Huntington Beach, in qualità di ridente cittadina californiana, non poteva certo costituire un'eccezione. Nonostante godesse della prodigiosa media di ben 350 giornate assolate l'anno, una particolare zona del suo territorio era perennemente circondata da un mantello di fitta nebbia davvero poco rassicurante. Alcuni esperti affermavano che esso fosse il risultato di scontri fra bassa e alta pressione in un luogo tipicamente avvallato, ma i cinque, così come il resto dei ragazzini di Huntington, non avevano mai né amato né tantomeno compreso quelle arzigogolate teorie scientifiche, preferendo di gran lunga un'unica e semplice spiegazione in grado di metter d'accordo ogni teenager di qualsiasi angolo della terra: il paranormale. Da ciò potevano trarre una sola spiegazione: quella casa era chiaramente la dimora di una strega.
A conferma di tali teorie vi erano numerose quanto spaventose testimonianze: sagome di scheletri e di altri inquietanti mostri, terribili urla da far accapponare la pelle e una signora dai lunghi capelli corvini scarmigliati, sempre nei pressi dell'abitazione. Alcuni dicevano addirittura di aver visto più volte un cavaliere senza testa fuoriuscire dalla villa per poi volatilizzarsi nel nulla.
Per tutta la serata, i ragazzi cercarono di evitare accuratamente le vicinanze della casa infestata, concentrandosi sulle restanti abitazioni dell'ala ovest. Nonostante ciò, ben presto esse finirono e i ragazzi si trovarono in delle circostanze davvero scomode, circostanze che vedevano un numero di dolci insoddisfacenti, Zacky in preda alla disperazione per paura di poter perdere la scommessa e Jimmy su di giri, ansioso di poter finalmente far visita alla famigerata strega.
-Che aspettiamo, andiamoci subito! E dai, dai, dai, dai!-
-Smettila, Jimmy! Anche quando dubito che la strega abbia dei dolci da offrire!- sbottò Brian, lasciandosi cadere pesantemente sul marciapiede -Rassegnamoci, abbiamo perso-
-NO!- urlò Zacky, scoppiando a piangere. Johnny lo abbracciò, cercando di consolarlo, sebbene anche lui avesse i lacrimoni agli occhi.
-No, mai arrendersi, ragazzi! Troveremo una soluzione!- fece Matt, cercando di rassicurarli.
-Ben detto! E poi guardiamo il lato positivo: se la strega ci dice di non avere dolcetti per noi, potremo sempre combinarle un bello scherzetto.... ho ancora tutte le mie munizioni intatte!- ridacchiò Jimmy, battendosi una mano sul petto. Subito dopo si sentì un sonoro crack e, nel punto appena colpito dal ragazzo, cominciò ad allargarsi una grossa macchia -Ehm... quasi intatte!- specificò con aria disgustata, cercando di rimuovere il contenuto viscoso dell'uovo marcio che aveva appena rotto.
-Che schifo!-
-Che puzza!-
-Vomitevole!-
-Ok, tutto questo è disgustoso, ma torniamo alle cose serie, ora. Io direi di andare comunque dalla strega: ci state?- chiese Matt, portando in avanti la mano destra, seguito subito dopo dalla mano sinistra (rimasta miracolosamente pulita) di Jimmy.
-Ci sto- fece Zacky, sconsolato, ponendo la propria mano sopra quelle di Matt e Jimmy -Sono certo che moriremo per mano di quella strega e mi va bene così: una vita senza dolci non è degna di essere vissuta!-
Subito dopo, anche la mano di Johnny si unì a quelle degli amici.
-Sono dei vostri! Se quella lì è davvero una strega, sarà anche un'esperta del paranormale e comprenderà immediatamente che sono un elfo e non uno gnomo!-
I quattro osservarono Brian, impazienti. Il ragazzo sbuffò, per poi aggiungere anche la propria mano alla pila.
-E va bene, ci sto! Se quella vipera di Michelle viene a sapere che non volevo andare dalla strega mi prenderà per codardo a vita...!-
-Dunque è deciso all'unanimità: dalla strega!- urlò Jimmy, gli occhi lucidi per l'eccitazione.
-Certo... evviva...- gli fece eco Zacky, con la vitalità di un bradipo durante il letargo.



Il tragitto verso la dimora della strega fu estremamente silenzioso, eccezion fatta per
Jimmy, il quale non poteva fare a meno di saltellare contento, inondandoli con un lungo monologo su quanto fosse figa quella loro escursione.
-Ma ci pensate? Saremo i primi ragazzini di tutta Huntingotn Beach ad aver avuto il fegato di bussare alla porta di quella strega! A scuola non faranno altro che invidiarci e chiederci delle spiegazioni! E poi sono sicuro che faremo simpatia a quella strega, non potrebbe essere altrimenti! Oh ecco, ci siamo!- mormorò nascondendosi dietro l'inferriata arrugginita che circondava la casa. I quattro si acquattarono al suo fianco, osservando attentamente quella villa da brivido.
Era una casa a due piani, piuttosto mal ridotta, di un nero sbiadito. Nonostante ciò, il giardino era piuttosto ben curato, abbellito da sculture di siepi molto particolari.
-Guardate!- bisbigliò Jimmy, indicandone una a forma di unicorno -Si dice che la strega abbia un giardiniere folle con delle forbici al posto delle mani!-
I quattro lo guardarono, sbalorditi.
-Davvero?-
-Certo! Beh, che aspettiamo? Vado a bussare, venite!-
Jimmy aprì con non poco sforzo l'enorme cancello in ferro battuto per poi dirigersi, sempre saltellando, verso il portone della casa. Matt, Brian, Zacky e Johnny lo seguirono restando indietro di qualche passo, timorosi.
Non appena furono di fronte al portone, Jimmy tirò una cordicella accanto ad esso, facendo risuonare per tutta la proprietà degli agghiaccianti
gong!.Zacky, Johnny e Brian si abbracciarono, sull'orlo dell'esaurimento nervoso, mentre Matt cercava di mantenere un contegno e Jimmy di frenare l'esaltazione.
Udirono dei passetti avvicinarsi alla porta, poi essa si aprì.
Davanti a loro si presentò una donna piuttosto giovane, ma con l'aria decisamente da strega: vestito lungo nero dall'aria gotica, lunghi capelli neri scomposti, occhi spalancati che li studiavano curiosi: il tutto creava un'aria piuttosto inquietante.
-Cosa siete venuti a fare qui, mocciosi?- chiese con una sguardo spiritato, mentre sul volto cominciò ad allargarsi un sorriso folle.
Tutti saltarono indietro, persino Jimmy, intimorito da quella presenza. Zacky, però, osservò curioso la donna.
-Ehi, aspetta... ma tu non sei... Helena Bonham Carter?!- chiese, sbalordito.
La donna lo fisso intensamente, per poi sbuffare e abbandonare la sua aria sadica.
-Cavolo, mi hai scoperto, ragazzino... che vuoi, un autografo?- chiese, con aria annoiata.
-O mio Dio, o mio Dio!- saltellò Zacky -Helena Bonham Carter!-
-Sì, lo hai già detto...!- fece la donna, esasperata.
-Sì, ma tu sei Helena Bonham Carter!- ribadì il ragazzino.
-So come mi chiamo, grazie!-
Nel mentre, Matt, Jimmy, Johnny e Brian erano troppo sconvolti per poter parlare, finché non sorrisero anche loro e cominciarono a saltellare.
-Helena Bonham Carter!-
-Ok, siete piuttosto noiosi, ragazzini! Ora andate via e, ve ne prego, acqua in bocca!- sbottò, cercando di chiudere la porta.
All'improvviso, una profonda voce maschile provenne dall'interno dell'abitazione.
-Helena, tesoro, chi è alla porta? Sono per caso arrivati i calchi delle ali di pipistrello che avevo ordinato?-
-No, caro, sono solo dei ragazzini!-
-Ragazzini, hai detto?- improvvisamente, accanto alla donna, spuntò un uomo piuttosto alto e ben piazzato, con lunghi capelli e una barbetta sul brizzolato.
-Tim Burton!!- urlarono i cinque, esaltati. Zacky, ormai, era sul punto di svenire.
-Ehm... salve a voi!- fece l'uomo -Bene, ora potete anche andare... ci si vede, eh!-
-No, aspetta!- lo fermò Jimmy.
-Cosa c'è?- chiesero i due, esasperati.
-Beh, vorremo dei dolci, è Halloween!-
Helena e Tim si guardarono, per poi scoppiare in una grossa risata.
-Ok ragazzino, ora torna a casa!-
-Se non lo farete- continuò Jim -vi aspetta un bello scherzetto!-
-Del tipo? Uova marce e carta igienica? Combino cose del genere da molto prima che tu nascessi e ti assicuro che saprei come affrontarle!- dichiarò Tim.
-Oh, non solo quello!- fece Brian, malizioso -A quanto ho capito, state cercando un po' di privacy... se non ci date dei dolcetti, diremo a tutti che voi abitate qui!-
Helena e Tim inorridirono, per poi lanciarsi uno sguardo e annuire.
-E va bene, ragazzino... seguitemi!-
Detto ciò, entrarono all'interno della villa Burton-Bonham Carter: un sogno per ogni adolescente con la fissa del soprannaturale.
Era una casa molto strana, dal mobilio bizzaro d'altri tempi. Ovunque troneggiavano numerosi premi e statuette, nonché foto con vari attori e registi, molte delle quali con Johnny Depp.
In un tavolino, al centro di un enorme salone, era posato un cofanetto dall'aria elegante con un enorme cartello “Non aprire!”.
-Cosa c'è lì?- chiese Jimmy. Senza aspettare una risposta, ignorando del tutto la scritta del cartello, aprì la scatola.
-NO!- urlarono in coro i coniugi Burton, ma era troppo tardi: una nube nera era fuoriuscita dalla scatola, per poi sollevarsi in volo e sfrecciare via verso l'alto, scomparendo alla loro vista. I ragazzini erano terrorizzati.
-Che diavolo era quello?-
-Un diavolo, per l'appunto. O meglio, l'anima di una strega, imprigionata in quella scatola ben 8 secoli fa e tramandata dalla mia famiglia- spiegò Tim, con aria rassegnata.
-Davvero?-
-Già... quella benedetta anima è stata al suo posto per ben ottocento anni e ora arrivate voi ragazzini e la liberate... bel lavoro, davvero...!- sbottò il regista
-Ci scusi...- fece Johnny, con aria affranta. Jimmy, tuttavia, non sembrava per nulla dispiaciuto.
-E ora che succede?- chiese con faccia tosta
-Che succede cosa?-
-Ora che è libera dove andrà?-
-Beh, probabilmente si reincarnerà nel corpo di una bambina nata oggi... non ne sono sicuro, ma così dice la leggenda...!-
-Fico!- esclamarono i cinque, in coro.
-Già... ne riparleremo tra vent'anni, quando cercherà di distruggere il mondo...! Bah, ormai la frittata è fatta! Venite- disse, salendo per le scale, seguito da Helena.
Dopo qualche attimo di silenzio, Johnny si decise a parlare.
-Helena, posso chiamarti così?- chiese.
-Lo hai già fatto...!- fece quella, fingendosi risentita. In realtà faticava a trattenere le risate, alla vista di quello strano gruppetto variopinto di ragazzini.
-Perché sei vestita così?-
-Beh, sto provando la parte di una strega malvagia.... la nebbia e tutto il resto serve a ricreare l'atmosfera, nonché a garantirci un po' di privacy. Nessuno oserebbe avvicinarsi a questa casa con tutte le voci che girano sul suo conto-
-Ma noi lo abbiamo fatto!- disse Jimmy, con un moto d'orgoglio.
-Già, questo ve lo devo riconoscere!-
-Ho sentito dire che il vostro giardiniere abbia delle forbici al posto delle mani... è davvero Edward mani di forbici? Dopotutto le siepi sembrano opera sua...!- chiese Brian.
Tim rise.
-Oh no, le siepi mi piacciono in quel modo e basta! Mi ricordano i bei vecchi tempi di produzione del film!-
-E il cavaliere senza testa che si aggira nei paraggi?- rabbrividì Matt.
-Ah, quello? Un vecchio trucco che mi piace riesumare, ogni tanto... oh, eccoci arrivati!-
Detto ciò, aprì un'enorme portone, dietro al quale si nascondevano un'infinità di dolci. C'erano talmente tante delizie da poter bastare ad un tipo come Zacky per almeno dieci vite. Lo stesso Zacky, in quel momento, era definitivamente svenuto.
-Oh no, il vostro amico ha perso i sensi!- fece Helena, preoccupata, chinandosi sul ragazzo.
-O, non ti preoccupare, si sveglierà!- disse Matt, sorridendo -Ma come avete fatto ad accumulare così tanti dolci e cioccolata?-
Tim scosse le spalle, in un gesto di noncuranza.
-Miseri rimasugli de “La fabbrica di cioccolato”... prendete pure tutto quello che volete!-
I ragazzi non se lo fecero ripetere due volte.
Riempirono degli enormi sacchi con ogni ben di Dio immaginabile, evitando accuratamente di prendere qualsiasi dolce contenente uvetta. Nel frattempo Zacky si era ripreso, immergendosi subito dopo in quel mare di dolci.
-Questo è il sogno di una vita!- urlò, in preda alla gioia.
Tutti risero, guardando quella scena.
Qualche minuto dopo, i cinque erano nuovamente sulla soglia della villa, ciascuno con due enormi sacchi a testa colmi di dolciumi.
-Grazie mille!- fecero in coro.
-Di niente ragazzini, dopotutto siete dei tipi simpatici!- rise Tim -So già che sentirò parlare di voi!-
-Ci può scommettere- disse Matt, determinato.
-Bene, ora è tempo che torniate a casa, si sta facendo davvero molto tardi... mi raccomando, acqua in bocca!-
-Certo Helena! Ciao e grazie!-
Attraversarono il giardino, sorridendo non appena videro la sagoma di Jack Skeletron salutarli con aria felice.
Si allontanarono dalla villa, continuando a salutarli con la mano finché la villa non sparì dalla loro vista, tornando ad essere avvolta da una fitta nebbia.
-Altro che fenomeno di bassa e alta pressione!- sbottò Johnny -Guardate là: generatori di nebbia!-
-Ora è tutto chiaro!- disse Zacky, come colto da un'illuminazione.
-Ragazzi, siamo custodi di un grande segreto!- bisbigliò Jimmy, con fare cospiratore.
-E soprattutto siamo i vincitori indiscussi di una grande scommessa!- esultò Brian.
-Già... non vedo l'ora di vedere la faccia delle ragazze...!-

 


I ragazzi incontrarono le ragazze proprio di fronte casa Sullivan, dove quella fantastica serata era iniziata.
-Allora? Com'è andata la caccia?- chiese Brian, sogghignando.
-Molto bene, grazie! Abbiamo dovuti raccogliere il tutto in dei sacchi, guarda!- disse Michelle e, ad un suo segnale, Valary, Lacey e Gena trascinarono tre enormi sacchi colmi di dolci.
-E voi? I vostri miseri secchielli si sono quanto meno riempiti per metà?- chiese Leana, facendo ridere le altre.
-Ci puoi giurare...!- sbottò Jimmy e, ad un suo segnale, i ragazzi ruppero la loro formazione a cerchio rivelando i dieci enormi sacchi di dolci nascosti dietro di loro.
-O cavolo...!- sbottarono le ragazze, sbalordite.
-Potete ben dirlo! E ci siamo limitati, fidatevi!- disse Zacky, fingendo di lucidarsi le unghie.
Le ragazze si guardarono, con aria affranta.
-Ok... avete vinto voi... ecco i vostri dolci, buon Halloween-
Spinsero i tre sacchi verso i ragazzi, per poi andarsene per la propria strana, con aria depressa e spalle basse.
-Ragazzi... sento che dovrei essere felice ma non lo sono... perché?- chiese Johnny, sul punto di piangere.
-Sono sensi di colpa, amico... fottuti sensi di colpa che solo creature come le ragazze riescono a creare!- spiegò Brian, mettendo il broncio.
-Allora siamo d'accordo?- chiese Matt. I quattro annuirono, leggendo nella mente dell'amico.
-Ehi, ragazze!- gridò Matt. Le cinque si girarono, dirigendosi verso di loro, cercando di nascondere le lacrime, con scarsi risultati.
-Ehm... stavamo pensando... ci sono abbastanza dolci per tutti, perché non facciamo a metà?-
Le ragazze si guardarono tra loro, sorprese, per poi sorridere felici.
-Certo!- fece Valary, saltando al collo del ragazzo che arrossì visibilmente.
Si recarono nel parco, dividendo i loro dolci.
Valary e Matt scartarono tutti quelli con l'uvetta, lanciandoli lontani da loro; Lacey disse a Johnny che il suo costume da elfo era davvero fico; Jimmy e Leana si misero d'accordo sulle case da vandalizzare con le rimanenze delle loro “scorte di malvagità”; Brian improvvisò un assolo di air guitar, facendo ridere Michelle.
Infine Zacky era contrariato dal fatto di aver dovuto dividere i propri dolci con qualcun altro, soprattutto se quel qualcuno erano le ragazze. Dopotutto dubitava che quelle lì avrebbero fatto qualcosa del genere per loro, in caso di vittoria, anzi...! Avrebbe tanto voluto ribellarsi di fronte a quella decisione, ma non gli era sfuggito il fatto che i ragazzi fossero già belli che fritti e che si sarebbero schierati dalla parte di quelle... femmine!
-Zacky?- fece Gena, avvicinandosi a lui, con fare timido.
-Che c'è?- sbottò il ragazzo, inghiottendo tre cioccolatini in un sol boccone.
-Ecco... io sono a dieta, non posso mangiare dolci, quindi.... beh, ecco la mia parte!- detto questo, gli passò due sacchi di dolci.
Zacky la guardò, estasiato.
-Questa dieta durerà per molto?- chiese.
-Beh, per tutta la vita, se mi va bene!- rispose la ragazza.
In quel momento, nella mente del giovane Zachary, si svolse una semplice ed elementare operazione:
Gena + dieta a vita = il doppio dei dolci per lui!
E l'idea lo allettava non poco.
-Lo sai che sei davvero carina, Gena? Così magra...!- sorrise lui, affabile.
La ragazza arrossì e si mise ad ascoltare tutti i complimenti del ragazzo, mentre quello si strafogava anche della sua parte di dolci.
In quel momento Matt, Brian, Zacky Jimmy e Johnny si resero conto, seppur inconsapevolmente, che quella sera avevano davvero trovato una strega, per di più della peggior specie: le amabili ragazze sedute al loro fianco.

 

 

 

NdA: In questa storia Matt, Brian e Jimmy hanno 14 anni, Zacky 13 e Johnny solamente 10.

Inoltre, Helena Bonham Carter e Tim Burton sono due miei grandi miti (nonché miti degli Avenged, soprattutto di Zacky!), e spero di non averli... vandalizzati! So che all'epoca non stavano ancora insieme, e anche che “La fabbrica di cioccolato” e “Il mistero di Sleepy Hollow” non fossero ancora usciti, ma... shh, segreto! ;)


Tutto è bene quel che finisce bene, direte voi... e invece no! Volete sapere perché? Beh, è semplice: perché l'anima della strega liberata in quella lontana notte, il 31 ottobre del 1994, ha deciso di dimorare nel mio corpo, per cui... temete, o miserevoli mortali! Vi schiaccerò come formiche!
Per il momento, però, godetevi le mie stupide fic!
Scherzi a parte, io sono davvero nata la notte del 31 ottobre 1994 (per niente il mio nick è I m a witch?! u.u).
Sì, fatemi gli auguri di buon compleanno, quest'oggi compio ben diciannove anni... che sono vecchia! T.T
Dunque "Happy birthday to meeee, happy birthday to meeee! "....... ok, questa cosa sa davvero di forever alone....!
Beh, stando a Tim Burton, l'anno prossimo tenterò di distruggere il mondo... beh, pazienza! u.u
Ahah, perdonate questa mia follia ma volevo celebrare il compleanno a modo mio, ovvero con una torta al triplo cioccolato in pieno stile Sanders e una fic da pubblicare! :)
Scusatemi anche l'eccessiva demenzialità, è l'età che avanza...! .-.
Fatemi sapere, mi raccomando!

Bacioni!
Witch ^-^

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold / Vai alla pagina dell'autore: I m a witch