Guida alla comprensione e
misteri di Saint Seiya
-Saga di Asgard-
1 – Il ritorno di Sauron
Ben
ritrovati a tutti!
Dite la
verità, chi aspettava con ansia anche questa terza parte?
*Silenzio di tomba, balle di fieno che
rotolano*
…
Hem, coff coff, bè, non importa,
andiamo avanti.
Premessa:
Kurumada doveva aver visto di recente “Il
Signore degli Anelli” prima di dedicarsi alla saga di Asgard, e mi sa anche
che si è confuso di parecchio.
Peccato
che il film doveva ancora vedere la luce.
Allora
viene da pensare che zio Kuru preveda il futuro,
perché davvero, da un momento all’altro ci manca solo che in mezzo ai ghiacci
ci spunti Frodo mezzo assiderato perché il GPS l’ha fatto perdere.
Ma
vedremo tutto con calma man mano che il racconto procede.
La
serie inizia così: immaginate un paesaggio glaciale, invaso dalle nevi perenni,
circondato da iceberg che a passarci il Titanic avrebbe dovuto vederli per
forza, nel bel mezzo di un cavolo di nulla, isolato dal mondo, con al centro
una piccola, misera città fortificata.
Sì,
questo è il nostro background.
E, in
mezzo alla città c’è una grande statua di un tizio con in mano una spada.
Costui
è Odino, il Dio dei quattro gatti assiderati che vivono in questo luogo
chiamato Asgard.
Sotto
la statua ci sono i suddetti quattro gatti riuniti in una profonda preghiera,
ma della popolazione non frega a nessuno, a noi importa avere ben presente la
Celebrante del Dio dal nome poco autorevole.
La
tizia in questione si chiama Hilda, tenetelo bene in mente, anzi, vi faccio una
descrizione così vi viene più facile da ricordare: Hilda ha un vago aspetto da
Lady Gaga.
A me fa
quest’impressione.
Diciamo
allora che è la copia egizia, per via dei capelli, della spocchiosa cantante
tutta tette e niente cervello, ed ha un colore di occhi impossibile almeno
quanto quello del rossetto, è una sfumatura da Doko in ipossia.
Piccola
parentesi: non possi farci niente, a volte a sentire il nome di Hilda mi scappa
la ridarella.
Perché,
sei cretina? – vi chiederete tutti.
Sì, in
parte avete ragione, ma questo non è uno di quei casi.
Vedete,
Hilda era il personaggio di un libro che ho letto qualche tempo fa.
Era un
personaggio carinissimo.
Forse
il migliore della storia.
E mi è
dispiaciuto tanto quando è stata uccisa.
In quel
libro, Hilda era una capra.
Ma
perché Hilda (la Celebrante) è tanto importante?
A parte
il fatto che ha una tunica carinissima, perché in questo momento è impegnata a
celebrare una messa in onore del suo Dio, proprio come noi cristiani: ci
riuniamo per lamentarci col Signore di quanto siamo poveri, disperati e
depressi, accompagnando le lagne a canti da elefantessa affetta da indigestione
di bacche per rendere il concetto ancora più lampante.
L’unica
differenza è che ad Asgard non cantano, per carità, poi gli crolla tutto il
villaggio addosso e trovali altri mattoni, lì!
Ascoltiamo
un po’ cosa dice la Sacerdotessa:
HILDA:
Odino, noi siamo tanti fessi esclusi da mondo, ma non ce ne lamentiamo,
assicuraci solo la pace!
Per
riassumere il tutto.
Ora, a
me sembra difficile che qualcuno, laggiù, trovi il preteso per scatenare una
guerra.
Voglio
dire, cosa mai può succedere, si rubano le capre a vicenda?
Poi già
sono pochi, se si uccidono l’un l’altro non rimane più nessuno e si risolve il
problema, non per nulla si dice “riposare in pace”.
Ma ecco
che dalle profondità dell’oceano ghiacciato emerge una voce cavernosa scambiata
dapprima per Odino, ma poi identificata con il malvagio Sauron.
SAURON:
Ma Hilda, sei cretina? Vai ad invadere Atene, lì c’è caldo, si sta bene, non ti
si screpolano le labbra e non avrai più bisogno di mettere quel rossetto color
mirtillo candeggiato!
HILDA: Nooo, io voglio la pace per il mio popolo! Ad Asgard
abbiamo smesso di fare guerre!
SAURON:
Invece devi attaccare Atene, così ci saranno tante battaglie cruente, tanto
sangue ed io sarò contento! Fammi questo favore, su.
HILDA:
Ma… ma… ma io voglio la pace per il mio popolo!
SAURON:
Ma allora avevo ragione, sei scema! Il freddo ti ha congelato il cervello! E va
bene, allora ricominciamo tutto daccapo: Un anello per domarli, un anello per
trovarli, un anello eccetera eccetera, ora vai ad attaccare Atene che se ci
riesci ti procuro un autografi di Orlando Bloom!
HILDA:
Orlando Bloooom!!! Sììì,
attacchiamo Atene!
Così
Hilda entra in possesso dell’anello del potere e, sarà perché il freddo le ha
davvero congelato il cervello, sarà che era storta di testa di suo, sarà che
l’anello ha davvero poteri devastanti, fatto sta che recluta dei Cavalieri per
attaccare Atene ed Athena, conquistare Atene ed uccidere Athena e stabilirsi ad
Atene nel Tempio di Athena.
Troppo
confusionario?
Ma
figuriamoci se Athena sta al Tempio di Atene.
No, troviamo
Saori (con lo stesso identico vestito dell’epoca della salita alle Dodici Case,
ma non ne ha altri o ha il guardaroba tutto uguale come Paperino?) in una bella
casetta, intenta a passeggiare in un prato pieno di fiorellini colorati insieme
a Kiki.
Ma la
pace della nostra Athena non dura: i Cavalieri di Bronzo inutili tali Unicorn, Gerki e gli altri
arrivano da lei correndo disperati perché hanno appena ricevuto una terribile,
inaspettata notizia: le pasticche di dolcificante per il tè delle cinque sono
finite.
O
forse… no, un attimo, c’è stato un errore, la terribile notizia è: Aldebaran della Mucca è stato atterrato da un Cavaliere sconosciuto.
Poverino,
già quello non fa niente, quando prova a fare qualcosa finisce sconfitto, dov’è
che si suicida.
Ed a
questo punto entra in scena il Cavaliere sconosciuto, tale Mizard
orecchie-di-gatto-sull’elmo, arrivato per uccidere
Athena.
Tesoro,
già ti adoro! (Anche perché hai le unghie come le mie! O quasi, a me manca
qualche chilometro…)
Peccato
che, naturalmente, il malefico piano dell’alter ego di Edward Mani di Forbice
viene interrotto da…
Incredibile,
da Shun!
Vi
giuro, sono rimasta così: OoO”
E poi
arriva anche Seiya, quando mai quello può farsi i cavoli suoi e far uccidere
Saori in santa pace, come vorrebbe Hilda.
Ma una
piccola soddisfazione ce l’abbiamo: Seiya viene atterrato, la cosa negativa è
che rovina il tappeto floreale, mentre Shun si imbosca… che c’è? Come si dice
quando uno entra in un bosco?
Comunque,
sì, Shun si imbosca con il tizio nel
boschetto vicino alla casetta, e riesce a combattere per più di due minuti!
Andromeda,
hai fatto grandissimi progressi!
Non ci
gasiamo troppo, ragazzi, ecco che Shun finisce a terra e, quando mai, viene salvato
dal fratello, misteriosamente arrivato appena in tempo.
Ikki…
Ti
prego…
Se hai
poteri paranormali…
Dammi
almeno i numeri del lotto…
No,
egoista, la Fenice non solo non accoglie la mia richiesta, ma rinnova la sua
meravigliosa vena artistica con un nuovo, maestrale sonetto:
IKKI:
Sono Phoenix di Nuova Luxor. È forte di Phoenix la luce che Mur ha forgiato,
adesso combatto.
Io
ormai rinuncio a pensare che gli sia rimasta un minimo di sanità mentale.
Era
partito tanto bene, con l’idea di piallare Pegasus, poi è andato degenerando
solo perché Saori e compagni gli hanno fritto il cervello con le loro idiozie
sulla pace in terra, soprattutto agli uomini di buona volontà.
Poi
arrivano anche Hyoga e Shiryu, ed anche Saori li raggiunge pregando il nuovo
nemico di non combattere, perché l’armonia che erra per quella valle non
dev’essere compromessa da altro sangue.
Ora ci
sono due momenti che hanno messo in allarme la mia parte pervertita, e chi mi
conosce sa che cose di questo genere possono avere conseguenze davvero
devastanti sulla mia proverbiale purezza.
Dunque,
la prima è quando Seiya viene atterrato di nuovo e dice a Mizard
“E’ la prima volta che mi trovo disteso, e sei stato tu!”.
Ditemi,
ditemi voi se non devo pensare male, coraggio.
La
seconda è quando Mizard si è rotto le balle delle
avances di Pegasus e gli dice chiaro e tondo “Hilda vuole Athena, non te!”.
A parte
aver appreso la vera natura della regina di Polaris,
finalmente il ronzino viene rifiutato da qualcuno, dato che nella prima serie
tra Saori, Shaina, Miho e Shiryu c’era una vasta
competizione su chi dovesse farselo prima.
Ed ora
vi prego, fermatemi o la storia potrebbe degenerare nel genere che Fabrizio
Corona predilige.
Il
succo dell’intera vicenda è che Mizard si dilegua, e
quella sera stessa Hyoga decide di andare ad Asgard e Shiryu a chiedere lumi su
questa famosissima (ovvero ignorata da tutti) città.
Puntuale
e conciso con la sua decisione, subito dopo c’è Hyoga che corre per le strade
innevate di Asgard con una tizia dai capelli di Antonella Clerici lunghezza
Raperonzolo, ed una cuffietta orribile, ma questo magari lo tralasciamo.
Non per
essere sempre la perversa, ma Hyoga, dove te la stai portando?
Per
evitare fraintendimenti di qualsivoglia genere, la tizia è Flare, sorella
minore di Hilda, e vuole raggiungere Athena per chiederle aiuto dato che sua
sorella ha dato di matto, ma in maniera pesante, Arles aveva rapporti
internazionali con la sua roba.
E
quando arrivano delle guardie per cercare di riportarla indietro ecco che Hyoga
dice “Rimani vicino a me, non ti succederà nulla!”.
Heeem!
Sììì, come
no?
Camus non
sarebbe d’accordo!
E
neanche il Maestro dei Ghiacci!
E
neanche tua madre!
E
neanche…
*Mezz’ora dopo finisce la lista*
Colpevoli
di aver interrotto il romantico idillio di Crystal, le guardie vengono
prontamente catapultate in mezzo ai ghiacci, morte stecchite come le zanzare
dopo una sana spruzzata di Autan.
Adesso
è tempo di una riunione a porte aperte, dacché Asgard era sconosciuta persino
al Signore a che tutti i topi di fogna si riuniscono lì: arrivano Pegasus,
Andromeda, e –novità delle novità- Saori!
Saori,
però, è sempre Saori, credete che sia maturata nel corso degli anni di pace?
Ma
quando mai.
Saori
arriva tutta calma, sembra una che la mattina, tutta assonnata, cammina a passo
di lumaca solo per raggiungere il lavandino per lavarsi i denti, nel suo bel
vestitino fatto con le vele della barca del Capitan Findus, sbracciato, stettato (<-- senza copertura sullo spacco a V sul seno,
tanto per comprenderci), perché logicamente far mostra delle mammelle taglia 8
in mezzo ai ghiacci si addice ad una Dea.
E, poco
dopo, arriva anche Hilda con i suoi Cavalieri, aspettiamoci una scazzottata
epica.
…
O forse
no.
No,
decisamente no, c’è la solita Kurumadiana, ora di
chiacchiericcio inutile, durante la quale tutti si accusano di essere i
cattivi, ma poi i cattivi non sono gli accusati ma gli accusatori, perché
giustamente uno che ti vuole attaccare per ucciderti buono non è di certo, ma
poi i cattivi hanno una ragione per essere cattivi, e così finisce che i
cattivi sono i buoni, perché essendo buoni non dovrebbero essere cattivi con i
cattivi…
Insomma,
avete capito.
In
tutto questo, Saori si accorge dell’Anello del Potere, e dice che devono
assolutamente toglierlo dalle mani della regina.
Cero,
facile.
Amputale
il dito, tanto ne ha altri nove…
Di
amputare il dito di Hilda, però, non ce n’è il tempo: la Celebrante ed i suoi
Cavalieri si dileguano, come se non potessero pestarsi direttamente lì.
Allora,
c’è da combattere un’altra volta: Saori, furba lei, se la scappotta con la
scusa di restare su uno spuntone di roccia a pregare, e così finisce.
Incredibile,
ragazzi, Saori fa qualcosa!
Quantomeno,
sta in piedi da sola.
Per i
Saints, invece, è ora di riprendere la vecchia via delle mazzate, dando nuova
vita al principio “Sei nobile, ti rispetto. Ma intanto ti prendo a pugni”.
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Saaalve, lettori cari!
Chi è ancora qui con
l’intento di sorbirsi una nuova dose di cavolate?
Lasciatemi fare i
complimenti ai coraggiosi: avete proprio un gran fegato xD
Naturalmente spero di
aggiornare il più presto possibile, impegni permettendo, e mantenere una
pubblicazione regolare J
In caso contrario… può
essere solo un bene: potrete disintossicarvi meglio dalle fesserie create dalla
mia mente bacata! xD
Ringrazio chi
continuerà a seguirmi o chi si vorrà aggiungere alla lista, siete tutti i
benvenuti ma prima firmatemi il discarico di responsabilità perché io non
voglio avere sulla coscienza nessuno! xD
Pronti per una nuova
serie?
Allora che la festa
cominci!
In attesa del prossimo
capitolo vi spedisco un abbraccio stritoloso ^^
Rory_Chan