Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: Loreparda    02/11/2013    14 recensioni
Nina Nesbitt piangeva per lui, Ed Sheeran.
Ed Sheeran singhiozzava per lei, Nina Nesbitt.
La bionda e il rosso cantavano di quegli Ed e Nina che non sarebbero stati mai.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nina Nesbitt, Nina Nesbitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un anno, dodici mesi, trecentosessantacinque giorni.
Numeri che, ad osservatori poco attenti, apparirebbero casuali e privi di collegamento, ma che, in realtà, indicano il medesimo lasso di tempo, avvalendosi di diverse unità di riferimento.
I secondi, i minuti, le ore, scorrono inesorabili, e, quando gli ultimi raggi solari luminosi, inghiottiti dal mare, lasciano il posto a quelli lunari soffusi, donne e uomini si abbandonano ai ricordi, nel modo che più rispecchia la loro anima: la musica.
 
Un tradizionale orologio analogico, fissato ad un muro tappezzato da fotografie colorate - allo scopo di nascondere un'infantile carta da parati rosa confetto -, produceva un tic-tac ad una frequenza che ben si alternava a quella delle gocce d'acqua, che fuori bagnavano le strade e qualche sfortunato passante.
In quella stanza, sotto il davanzale della finestra lasciata intenzionalmente socchiusa e dalla quale, pertanto, filtrava il pungente odore di pioggia, sedeva a gambe incrociate una ragazza dai lunghi e lisci capelli biondi, intenta a strimpellare una chitarra acustica, poggiata sul ventre magro:
This distance between us has come and cut as clean as, a sharp blade.
This distance between us has made my heart as weak as, silk that’s frayed.
And i just wanna hold you, hold you, hold you now.
Una lacrima scivolò dai grandi occhi verdi della cantante, scorrendo sul suo viso pallido e macchiando di mascara il foglio bianco formato A4, sulla quale risaltavano le parole impregnate con inchiostro nero.
 
A chilometri di distanza, un ragazzo dai corti e ricci capelli rossi fissava immobile il soffitto con le travi lignee a vista, sdraiato su un letto singolo, dove si riposava dopo un concerto.
Una moderna radio, sintonizzata su una rinomata stazione londinese, trasmetteva successi vecchi e nuovi di promettenti cantanti a livello internazionale, annunciati dalla squillante voce della conduttrice:

"Now, "Hold you" by Nina Nesbitt ft. Ed Sheeran."
Dalle prime note, alla voce registrata si unì, istintivamente, quella dell'ascoltatore, nonché cantante maschile del duetto:
You’re the one that keeps me, keeps me, on the ground.
And i just wanna hold you, hold you, hold you now.
Can we turn this knife the blunt way around?
Nonostante un intero anno fosse trascorso dall'esibizione live a Bordeline, l'immagine della cantante femminile, dei suoi fluidi movimenti e del suo sincero sorriso, era ancora vivida, e, giunto agli ultimi versi, la voce del cantautore non poté evitare di tremare.

Nina Nesbitt piangeva per lui, Ed Sheeran.
Ed Sheeran singhiozzava per lei, Nina Nesbitt.
La bionda e il rosso cantavano di quegli Ed e Nina che non sarebbero stati mai.
   
 
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