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Autore: foschi    02/11/2013    3 recensioni
- Fermati, Auguste! -
- Prova a prendermi, Davėd! -
Le voci dei due bambini riecheggiavano argentine nella tana silenziosa. Strano, di solito zio Mikey teneva sempre la TV accesa, perché quel giorno no...?
- Ehi, ti sei rimbambito? - la voce canzonatoria di Auguste lo scosse dalle sue riflessioni.
- N-no... -
- Ed allora prendimi! - la piccola tartaruga di nome Auguste riprese a correre ed a farsi inseguire. Davėd perō aveva perso ogni gusto per quel gioco. C'era una strana atmosfera in casa Hamato...
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Donatello Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: OOC | Avvertimenti: Mpreg
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Estoy siempre junto a ti

 

Saaalvee!! :D
Sė, purtroppo per voi sono tornata. v.v Come potevo lasciare questo fandom?? *^*

Dunque, la storia che oggi vi propongo č inerente alla giornata di oggi, 2 Novembre.

Questa storia vuole presentarsi come riflessioni di Raph dopo anni dalla scomparsa di Don (questa coppia non mi abbandonerā mai! xD)

Comunque, per maggiori dettagli leggere il testo seguente! xD

Ci tengo a ringraziare di cuore mikeychan, ladyzaphira e ka93 per il loro prezioso supporto!! *^*

Ed ora, buona lettura!! ;D

NOTA: La storia contiene Mpreg (gravidanza al maschile) se il genere non vi piace, cambiate

 

 

 

 

 

- Fermati, Auguste! -

- Prova a prendermi, Davėd! -

Le voci dei due bambini riecheggiavano argentine nella tana silenziosa. Strano, di solito zio Mikey teneva sempre la TV accesa, perché quel giorno no...?

- Ehi, ti sei rimbambito? - la voce canzonatoria di Auguste lo scosse dalle sue riflessioni.

- N-no... -

- Ed allora prendimi! - la piccola tartaruga di nome Auguste riprese a correre ed a farsi inseguire. Davėd perō aveva perso ogni gusto per quel gioco. C'era una strana atmosfera in casa Hamato...

 

 

Un triste sorriso si dipinse sul volto del rosso alla vista dei bambini che giocavano.
"E' incredibile quanto ti somigli, amore mio..." pensō la testa calda interrompendo gli allenamenti. Quella piccola tartarughina era la fotocopia di Donatello Hamato. Bassino, slanciato, esile, gli occhi dalle profonde iridi marroni... sė, era la fotocopia del padre.

"Cosa non darei perché tu possa vedere tuo figlio, Donnie..."

 

 

Cinque anni. Erano passati cinque anni da quel tragico evento. Nonostante tutto quel tempo, la ferita inferta al suo cuore non si era mai richiusa. E come avrebbe potuto? Nella sua mente riecheggiava ancora l'immagine straziante di quel parto travagliato. Ancora aveva nelle orecchie le urla di dolore di Donnie. Il suo volto pallido... il suo sorriso stanco... il suo sguardo spento... e la placida espressione della morte.

- Maledizione! - Con un pugno estramamente potente fece volare via il sacco. Sentiva le lacrime pizzicargli gli occhi. Sentiva la ferita del suo cuore riaprirsi. Sentiva il dolore irrompere come un fiume in piena.

Come? Come riusciva a vivere con quel dolore? Nessuno lo sapeva. Neanche lui riusciva a darsi una risposta. Come poteva continuare a vivere con quel dolore di un amore finito? Non lo sapeva. Non lo sapeva nessuno. Eppure lui aveva cosė bisogno di una risposta...!

Le urla di Donnie sembravano scuotere il loro rifugio. A nulla servivano gli incoraggiamenti di Mikey, le parole dolci di Splinter. A nulla serviva l'amore che Raph gli ripeteva. Donnie agonizzava nel suo dolore...

"Ancora un ultimo sforzo, Donnie!"

Le parole di Leo - che si stava occupando di quel parto - tradivano una nota di stanchezza.

Quel travaglio durava da ben tre ore...

 

Avevano visto Donnie accasciarsi improvvisamente a terra, in preda a convulsioni e spasimi. Erano accorsi subito.

- Donatello amore, cos'hai? - un disperato Raphael lo aveva preso tra le sue braccia mentre il ninja dalla fascia viola si era raggomitolato su se stesso.

- I-il bambino... -

Avevano capito. La creaturina che viveva nel ventre rigonfio di Donnie spingeva per uscire. Gridava per vedere la luce, con palese dolore del genitore.

Non avevano perso tempo. Lo avevano adagiato sul divano mentre Mikey, Leo e Splinter erano corsi a prendere l'occorrente necessario per il parto. Raphael invece era rimasto al suo fianco, tentando invano di confortarlo...

 

 

... Solo un'ultima spinta ed un urlo acuto e la tartarughina sarebbe nata.

Il suo pianto riecheggiava nel silenzio caduto fra i presenti.

"Complimenti, fratellino. E' uno splendido maschietto"

Con un sorriso ed il sudore che gli imperlava la fronte, Leonardo aveva porso il nuovo nato a Raphael che baciandolo sulla testolina lo aveva porso a Donnie.

"Guarda Donnie" aveva detto "Non č bellissimo il nostro piccolo?"

Donnie lo aveva baciato teneramente mentre le sue labbra si piegavano in uno stanco sorriso. "Sė, Raph. E' davvero bellissimo... peccato che non possa vederlo crescere..."

"Cosa? Donatello che stai dicendo?" il rosso aveva spalancato la bocca mentre una strana angoscia lo stava assalendo.

"Addio, Raph, amore mio. Tesoro mio, ti amo... tanto" le ultime parole erano state per il loro piccolo, che sarebbe cresciuto senza conoscerlo.

"NO! DONATELLO!!" le lacrime avevano preso ad uscire come gocce di pioggia. Con il volto sfigurato, Raphael si era accasciato sul corpo freddo di Donatello.

"Donatello! Maledizione, Donatello! Svegliati!!" aveva provato a scuoterlo, gli aveva gridato ma i suoi occhi marroni non si erano riaperti. Non si sarebbero mai pių riaperti.

"No... No!!"

I presenti erano scoppiati in lacrime. Splinter, silenzioso come solo lui poteva essere, si era ritirato nella sua stanza. Mikey si era stretto a Leo che lo aveva baciato dolcemente sulla testa.

Come poteva lui da solo crescere un figlio se Don non era pių al suo fianco...?

 

 

 

 

La porta della sua camera si chiuse con un tonfo alle sue spalle. Era corso via appena aveva sentito le lacrime rigargli le guance. In preda alla disperazione, aveva gettato a terra tutto quello che aveva trovato.

- Perché? Perché doveva succedere proprio a te, Donatello? Perchč hai preferito andartene a lasciarmi da solo con nostro figlio? Dimmelo Donatello. Dimmi perché!?!

Non ti importa pių niente di noi? Non ti importa pių niente di me? NO! No che non ti importa, altrimenti non te ne saresti andato! Non ti importa! Tu non puoi, non vuoi prenderti cura di me, di noi! Tu non puoi pių guarire le mie ferite con il tuo amore! Nessuno puō farlo...!

Non ci sono pių sogni rosa, non pių ormai. Non sono mai stato un grande romanticone ma io avevo creduto che la nostra storia avrebbe avuto un lieto fine! Avevo creduto che avremo visto nostro figlio crescere insieme! Ed invece no! Non c'č pių questa possibilitā! Ogni giorno c'č sempre pių tristezza! Come sono lontano da quella fiaba a lieto fine! Tu non ci sarai pių per stringermi tra le tue braccia e ripetermi con amore che mi ami, che vuoi restare con me! No, ormai č tutto un'illusione...! -

 

La porta della camera si aprė lentamente. Una piccola tartarughina dalla fascia gialla fece la sua comparsa nella stanza del padre.

Rimase sorpresa da quello che vide. La camera era tutta sotto sopra. Libri, cd, buttati ora qui ora lė. Semrava passato un uragano...!

La cosa che perō lo colpė pių di tutte, fu la figura del genitore rannicchiata sul letto. La testa poggiava sulle gambe raccolte mentre il corpo veniva scosso dai singhiozzi.

- Papā, che hai? -

Raphael alzō la testa al suono della voce della tartaruga. I suoi occhi dorati si specchiarono in quelli marroni di Davėd. "Gli occhi di Donnie..."

E mentre le lacrime seguitavano il loro corso, Raphael strinse a sč il figlio, l'ultimo legame rimastogli con Don...

 

 

 

 

"Raph..." il ninja si era avvicinato al fratello/amante.

"Dimmi, Donnie" la testacalda aveva interrotto i suoi allenamenti. Ogni volta che Donnie lo chiamava, smetteva tutto ciō che faceva per accorrere da lui.

"Ecco... tu come reagiresti se ti dicessi che aspetto un figlio?"

Raph era rimasto sorpreso. Era uno scherzo, sė doveva essere cosė... o no?

Lasciando spiazzato il minore, il rosso era scoppiato a ridere "Ahah bello scherzo Don"

La tartaruga si era accigliata. "No, non č uno scherzo"

Raphael aveva smesso di vivere "Cosa?"

"Sė, Raph. E' cosė. Aspetto nostro figlio."

La testacalda non si sentiva reggere le gambe. Si era accasciata a terra. L'ultima cosa che aveva sentito prima di perdere i sensi era stata la voce di Don che lo chiamava poi... pių niente.

 

Quando aveva ripreso coscienza, Don era al suo fianco.

"Raph! Come ti senti?" aveva chiesto preoccupato

"B-bene. Mi gira la testa." Con le dita si era massaggiato le tempie. "Sai, ho fatto uno strano sogno. Ho sognato che tu mi dicevi che aspettavi un figlio..."

"Non era un sogno" Mikey era comparso sulla soglia della camera seguito da un Leo che gli cingeva le spalle. "Congratulazioni, fratellone!"

Raph aveva guardato sorpreso Donnie, che ora aveva le labbra piegate all'ingių "Non c'č problema, Raph. Se non vuoi questo figlio, per me va bene"

La tartaruga stava per andarsene ma tempestivamente Raph l'aveva fermata

"Don, io... ho bisogno di tempo per pensare"

Due dispettose lacrime avevano preso a rigare il volto del ninja "D'accordo, Raph..."

 

 

Lui era lė. La terrazza di quel grattacielo era sempre stato il suo posto preferito. "Si vedono meglio la luna e le stelle" diceva sempre.

Ed anche quella volta l'aveva trovato lė. Nascosto nell'ombra, era rimasto a contemplarlo. Dio, era dannatamente bello! La pallida luce lunare gli illuminava il viso. Lo rendeva una creatura fiabesca... Aveva sentito un improvviso dolore venire dal suo basso ventre. Non era quello il momento adatto per eccitarsi...!

"Mi dispiace, piccolo mio" si era messo in ascolto. Con chi stava parlando Donnie...? "Ma credo che non potremo mai conoscerci. Credimi, lo vorrei tanto. Ti amo giā da adesso e non vorrei mai separarmi da te...!"

Non ce l'aveva fatta. Non era riuscito a trattenersi. Mikey e Leo avevano ragione. Era proprio uno stupido...

 

Due braccia circondarono il corpo rannicchiato di Donnie. I suoi occhi nocciola avevano incontrato quelli dorati del rosso.

"Raph..."

"Don..." lo aveva baciato. Un dolce e casto bacio. "Don, scusami. Sono stato uno stupido. So che vuoi questo figlio ed anche io lo voglio. Non posso, non possiamo rinunciare al frutto del nostro amore..."

"Raph..."

Le labbra di Donnie si erano posate su quelle del fratello. Le mani di Raph carezzavano lussuriose il corpo di Don. Gli massaggiavano l'interno coscia mentre la sua bocca si era concentrata sul collo di questi. I denti erano affondati nella sua carne. Avevano preso a succhiare finché non non avevano incontrato il sapore ferroso del sangue. Quell'attenzione era piaciuta a Donnie, dati i gemiti di approvazione che aveva emesso.

Soddisfatto del risultato ottenuto, le mani di Raphie erano poi passate al pene sempre pių eretto di Don. Lo masturbavano con dolcezza finché Don non era venuto fra le sue mani.

Malizioso, Raph lo aveva leccato con lussuria.

"Come sempre sei delizioso amore"

Don ansimava "Mi fa piacere, Raphie"

 

Mentre lo inebriava con un bacio, Don aveva sentito un forte dolore proveniente dalle sue intimitā.

"R-Raph..."

"Rilassati Don, va tutto bene"

I gemiti di Don seguivano le spinte di Raph. Ad ogni spinta un gemito. Raph lo guidava sapientemente verso il piacere senza fargli male o fargliene quanto meno possibile.

Infine erano venuti. Donnie aveva sporcato il pavimento grigio con il suo seme mentre Raph lo aveva lasciato nel compagno.

"Ti amo, Donnie"

"Anche io, Raph..."

 

 

 

- Papā dove andiamo? -

- In un luogo speciale -

Non molto convinto, il bambino seguė il genitore. Dovevano andare in superficie da quanto aveva capito. Altrimenti perché si erano camuffati in modo da sembrare umani?

 

C'era un silenzio surreale, inquietante. La cittā era immersa nel buio. Gravava un'atmosfera tiste sulla New York addormentata. Beh, come dare torto, in fin dei conti era il 2 Novembre, il giorno dedicato ai cari defunti!

E la ferita al cuore di Raph non potč fare a meno di riaprirsi. Ogni volta, quando giungeva quel dannato giorno, si sentiva sprofondare in un baratro nero. In un buco senza fondo. Ogni volta si perdeva in un labirinto di dolore di cui non riusciva mai a trovare l'uscita!

 

In poco tempo - con grande sorpresa di Raph - giunsero presso un albero.

"Deve essere molto vecchio" notō Davėd toccandone la corteccia rugosa

- Davėd, vieni qui -

Il piccolo si avvicinō ad una lapide di pietra. C'erano dei fiori, delle splendide rose e delle splendide margherite.

- Papā, di chi č questa tomba? - il piccolo si strinse al genitore. Improvvisamente si era sentito a disagio. Quella tomba... la luna piena in cielo... la solitudine di quel posto... le fronde degli alberi che frusciavano al vento... il verso di un gufo... sė, era tutto inquietante.

- Questa... - le lacrime ripresero a rigare le guance giā arrossate di Raph - č la tomba di tuo padre, Donatello -

La tartarughina guardō la fredda lapide. Un freddo vento fece muovere le code della sua fascia. Con un brivido si guardō intorno... perché gli era sembrato che qualcuno lo avesse chiamato o toccato?

- Papā, ho paura... -

Raph sorrise - Non ti preoccupare, amore. E' solo tuo padre Don... -

Da..Davėd...

- Papā, lo senti pure tu? -

- Cosa, amore? -

Da...Davėd... non avere paura, sono io, tu padre Donnie...

- P-papā? - Raph sorrise. Finalmente Don poteva conoscere suo figlio...

Davėd, piccolo mio. Come sono contento di vedere che stai bene. Mi dispiace di non essere stato vicino a te e di non poterti vedere crescere...

- Papā...- le lacrime solcarono le guance della tartarughina. - Papā, non ti ho mai conosciuto ma so che sei sempre con me. Papā Raph me lo dice sempre e mi racconta sempre di te -

Sono contento, figlio mio. E' vero, anche se non fisicamente, sono sempre con te. E sono orgoglioso di te. Mi raccomando sta' sempre accanto a papā Raph ed ascoltalo sempre.

- Sė, papā. Perō... vorrei vederti, vorrei abbracciarti, almeno una volta! -

Anche io, piccolo mio. Ma non č possibile. Purtroppo non č possibile. Ricorda sempre che io sono sempre accanto a voi e che vi amo tanto...

- Papā, che succede? Non ti sento pių... -

Devo andare. Il mio tempo č finito... ti amo figlio mio e sono orgoglioso di te...

Le lacrime del piccolo si infransero sulla terra. - Posso venirti a trovare quando voglio? -

Certo amore...

Davėd sentė un freddo venticello carezzargli la testa. Lo sapeva, suo padre lo aveva appena baciato.

- Ti voglio bene, papā... -

Anche io, amore...

- Allora, che te ne pare di nostro figlio? L'ho cresciuto bene? -

Ahah benissimo Raph. E' veramente nostro figlio.

- Giā... scommetto che sai giā che mi manchi.. -

Lo so, Raph. E quando ti senti solo, non cedere al dolore ma va' avanti! Io sono sempre con te!

- Lo so, amore mio - ed anche le lacrime di Raph si infransero al suolo - Ti amo, Donnie -

Anche io, Raphie.

Il rosso sentė anche lui un freddo vento carezzare il suo corpo. Sapeva che Don lo stava abbracciando.

Ora devo andare. Vi amo, angeli miei...

- A-anche noi, papā... -

Raph sorrise e strinse a sč il figlio. Sicuramente anche Donatello stava sorridendo, dato che le stelle parvero brillare di pių.

- Ti voglio bene, papā... -

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Ave popolo! :D
Finalmente questa storia č finita! Mi ha fatto penare un po' -_-

Dunque, spero vi sia piaciuta!!^^ A me non tanto... <__< Comunque ci tenevo a scrivere qualcosa di questo genere almeno in questa giornata! D:

Allora, qualche chiarimento: Don č morto mentre partoriva Davėd (alla francese, eh! č__é) *Sė, molto realista io xD nd Olivier_Rei*

In questo giorno, Raph rievoca quegli episodi mentre guarda suo figlio e Auguste (figlio di Mikey e Leo.. sempre alla francese la lettura! č__é) giocare. Da qui il suo monologo nella sua stanza.

La parte finale č dedicata all'"incontro" di Davėd e Don *sinceramente sono scoppiata a piangere TT^TT nd Olivier_Rei*

Ed ora, dal punto di vista tecnico-stilistico: il corsivo indica i flash back e nell'ultima parte il corsivo indica i discorsi di Don. Lo so, moolto fantasy ma ci tenevo a farli incontrare! :D E diciamo che Davėd riesce a "sentire" la presenza del padre anche per l'atmosfera surreale! XD
Mmm non credo ci sia altro da dire...vorrei ringraziare in modo particolare mikeychan per lo spunto che mi ha dato con una sua storia!! *^*

E con questo vi saluto! :D
Bacioni alla prossima,

Olivier_Rei =D

   
 
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