Videogiochi > Resident Evil
Ricorda la storia  |      
Autore: Keikasama    18/04/2008    2 recensioni
- ... Solo per te.
- Cosa ?
- Sarò Ada Wong solo per te.
Genere: Romantico, Suspence, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ada Wong, Altro Personaggio, Leon Scott Kennedy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rimaneva imbambolato, lo sguardo vitreo e perso nel vuoto, a fissare la figura che gli si ergeva davanti, cremisi nel suo vestito di svolazzanti farfalle candide. A fissare lei: i picei capelli, corti e rilucenti di mera luce luttuosa, e quegli occhietti furbi da gatta, i lineamenti dolci e addomesticati, le curve stringate nel loro ammaliante potere.

- È da un po' che non ci vediamo, Leon Scott Kennedy.

Lui alzò il muso da cane bastonato. Gli occhi sognati, a guardarla come un bamboccio e ad ascoltare la colonna sonora che si era creata lì attorno. Un eco di vapori caldi, di ticchettanti goccie di condensa scendere sul pavimento d'acciaio. Una rudimentale caldaia. Plic, plic. Il rumore monotono dell'acqua riusciva a far rabbrivire l'agente.
Ashley era fuori dal loco, sotto esplicito comando di aspettare. Non era in pericolo.

Ada, quella donna che tanto agognava di possedere, quella donna che aveva fatto breccia nel suo petto sei anni prima.
Era cambiata tantissimo, da quando la vide a Raccoon per la prima volta. Un taglio di capelli diverso, un atteggiamento più strategico e soggettivo. Le cose importanti, però, erano rimaste le stesse, immutate nel tempo: le dita affusolate con cui teneva salde le sue armi, il corpo sinuoso e malizioso, dai tratti felini. Se avesse avuto orecchie e coda, sarebbe stata una perfetta micia cinese.

Col cuore in gola, a cercar di non far trasparire le emozioni provate nel rivederla, cercò di alzarsi dalla sedia su cui era seduto, bloccato dal fare della spia.

- Ti starai chiedendo perché sono ancora viva.

- Sì.

- Quella che hai conosciuto tu era un'altra Ada Wong.


Non volle capire le parole della donna.

- Cosa intendi ?

- Ho abbandonato quella Ada Wong sei anni fa.

- Ada...

- Non ti alzare.


Pendeva dalle di lei labbra. Si sarebbe buttato da un pozzo, se solo lei glielo avesse chiesto. E invece gli ordinava solamente di non alzarsi.
Gli si stava avvicinando con passo silente e felpato.

Si era seduta a cavalcioni su di lui in pochi istanti, prima una gamba e poi l'altra. Lo guardava negli occhi, inarcando la schiena ad ogni fatale tocco digitale del personale soggiogatore. Osservava dall'alto al basso i risultati della tentazione, i risultati dei limiti imposti alla figura maschile tramite lievi schiaffi sui palmi.
Leon si sentì strozzare dal comportamento della donna.

- Ah, donne ...

Tese il collo mostrando la bocca socchiusa, in direzione delle sottili labbra della cinese, la quale si scansò dolce alle tentate effusioni dell'agente. Gli alzò il mento con l'indice, osservando la cerulea luce smorta che aveva negli occhi.

- Tu non sei cambiato per nulla.

Scesa dalla sua postazione, si aggiustò la veste e si diresse verso la porta della stanza, aprendola. Ashley sobbalzò sorpresa; si aspettava l'aitante Leon che la riportava a casa tra le proprie braccia. Lo vide invece seduto sulla sedia, col fiatone. L'occhio le si posò immediatamente su una protuberanza nei pantaloni, quasi a volersi accertare di un suo sospetto. Resasi conto dell'accaduto, trasalì fino a diventare un peperone con le orecchie.

- Ashley, andiamo.

Fece per andarsene, ma la porta si richiuse al primo accenno di fuga.

- Come se ti lasciassi andare.

La doppia mandata della serratura lo indusse a sedersi di nuovo di sua spontanea volontà, abbozzando un sorriso maligno. Ada lo prese per il collo della giacca, portandolo a sé e odorandone il profumo di colonia. Si mise a piangere, scivolando tra le braccia di Leon.

- ... Ada ?

- Io non sono più Ada Wong, è inutile che tu mi chiami così.

- Come devo chiamarti allora ?

- Nessuno. Come ciò che in realtà sono.

- Beh, sono fiero di amare Nessuno.


La donna spalancò gli occhi, atterrata da tale affermazione. Tempestivamente, venne stretta dal caldo abbraccio di chi la cingeva. Riusciva a percepire il mento di Leon sopra la propria testa, mentre la coccolava sfregando la pelle liscia contro i di lei capelli. Fece per proferire parola, me venne interrotta dall'agente che le portava la bocca verso la propria. Senza indugio, assaggiarono entrambi le labbra tanto bramate dalle rispettive menti.

- ... Solo per te.

- Cosa ?

- Sarò Ada Wong solo per te.


E l'eco della notte li accompagnava nel dolce sibilare dell'amore.




· n o t a d e l l ' a u t r i c e ·
Ovvero: l'angolo dei commenti inutili ai fini della storia e blablabla



Che dire, sono appassionatamente legata alla saga di Resident Evil da quando ero piccola: veder giocare mio fratello ora ventisettenne al primo capitolo per Psx, con la procace Jill Valentine, mi riempiva di emozioni uniche. Paura, tante imprecazioni contro le munizioni mancanti, terrore di ciò-che-si-cela-là-dietro. E ora che sono un po' più grande, capisco veramente cosa vuol dire la parola Resident Evil.
Di recente mi sono rigiocata Re2. Wow, insomma. Di recente ho anche maledetto la Capcom in tutte le lingue che so, affinché lo rifacesse su piattaforme graficamente migliori della vecchia pléi uno ( il remake su GC non conta, la grafica è rimasta tale e quale all'originale, e non rimodernizzata come in Rebirth ), ma questa è un'altra storia. E devo dire che preferivo Leon com'era da giovane - maturo, idealista, e, diciamocelo, veramente sfigato. Per parcondicio ( si scrive così ? ), Ada non era proprio nelle mie grazie, ma sono riuscita a farmela piacere dopo che Claire, in Code: Veronica X, si era lasciata andare con Steve. Quando poi presi in mano il cofanetto di Re4, oddio, non vedevo l'ora di finirlo per vedere che fine aveva fatto l'accoppiata America Vs. China del secondo episodio. Ho già detto di aver maledetto la Capcom ? Unica cosa buona: stanno lavorando a Resident Evil: Degeneration, yu-uh !

Ah, un ultimo appunto: immaginatevi di sentire gli strepiti della nostra piccola Dumbo platinata durante le scene finali della Fic.
" Leon, oh ! Open the door, Leon ! Leon ! "
Simpatica, vero ? Altro che echi nella notte.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Resident Evil / Vai alla pagina dell'autore: Keikasama