Ero
una regina…
Mi hanno cresciuta ripetendomelo in
continuazione. Sarei stata una regina, bella, fiera e altera, avrei
dato un
figlio al mio futuro marito e sarei stata fedele e devota…
Questo è quello che si aspettavano da me,
Elena di Sparta…che ora è Elena di Troia.
Ero una regina…lo ero finchè non sei
arrivato con tuo fratello, qui, nella mia terra, e ti sei presentato a
me con
un sorriso da bambino impaurito…
Era la tua prima missione di pace ed eri
onorato di essere accanto a tuo fratello Ettore, mi hai raccontato
tutto di te
già dalla prima sera, solo gli Dei sanno
perché…
Mi hai fatto tenerezza, sembravi
impaurito e indifeso, piccolo e sensibile…ma poi sono
diventata io quella che
andava rassicurata: mi hai trovato nel giardino di palazzo, seduta sul
bordo di
una fontana…ero in lacrime quando ti sei seduto accanto a me
e hai posato una
mano sulla mia…
Ti ho detto di toglierla, se ci avessero
visto l’ira di mio marito sarebbe cresciuta…tu non
l’hai tolta, mi hai
sussurrato di farmi forza e che saresti arrivato da me dopo la
cena…
Non avevo realizzato quello che avevi
detto ed ero in camera quando sei piombato dentro
all’improvviso spaventandomi;
non ti sei inchinato e io mi sono indignata, ero pur sempre una regina
e una
donna sposata…ma poi ti sei avvicinato e mi hai abbracciata
chiedendomi se
stavo meglio di quel pomeriggio…non ho risposto
all’abbraccio, non volevo,
sarebbe stato come tradire mio marito e io ero una regina, non volevo e
non
potevo farlo…
Tu non mi hai lasciata andare, mi hai
tenuta stretta mentre io ero immobile come una statua di
marmo…ti sei messo a
piangere silenziosamente, un pianto così silenzioso che
l’ho capito solo quando
ho sentito una lacrima calda cadere sulla mia spalla…
Non sapevo cosa fare
ma l’ho capito dopo, ti
ho passato una mano tra i capelli e ti ho detto di stare tranquillo che
io ero
lì…tu hai alzato gli occhi e hai detto che
però io non ero lì per te e ti sei
scostato…
Sono rabbrividita, non volevo che tu
sciogliessi l’abbraccio…ho fatto un passo verso di
te e, non so perché, ti ho
baciato…tu hai risposto al bacio singhiozzando ancora di
più e dopo, ti sei
aggrappato a me come un bimbo terrorizzato dal buio e dalla
notte…e lo eri
davvero perché sapevi quello che ci aspettava…
Ho scelto d’istinto e ho detto sì amore,
ma ora la testa si ribella di acconsentire al cuore…cosa
diranno tutti di te? E
di me? Cosa sarà la nostra storia quando tutti ci
additeranno come dei
traditori? Come la prenderà Ettore, signore dei cavalli? Mio
marito si metterà
in viaggio per Troia aiutato da suo fratello, avido solo di potere,
così da
distruggere Troia ed avere tutti e due la propria vendetta…
Non voglio tutto questo amore mio, non
voglio che il tuo popolo ti odi, non voglio che tu sfidi tuo padre e
tuo
fratello per me, non voglio che tu rischi la morte…ma non
voglio lasciarti…
Come posso abbandonare te? Il mio ragazzo
indifeso, la mia ancora di salvezza, colui che il mio cuore ha
riconosciuto
come anima gemella…cosa sarei io senza di te?
Da quando ti ho conosciuto non sono più
una regina…sono solo una donna innamorata…ed
è per questo che ora sono qui, al
porto, a fissare il riflesso della luna sul mare…sono qui ad
aspettare il tuo
arrivo, ad aspettare di partire con te verso la tua terra, ad aspettare
di
vedere sorgere il sole tra le tue braccia…