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Autore: christhebest    03/11/2013    1 recensioni
Il Continuo della storia: "Bowser e Sua Signoria: il Gran duello nei Cieli"
Vi avevamo lasciato con un Mario allegro e spensierato ma nel profondo inquieto e timoroso di perder ciò che ama, un Luigi con uno strano e misterioso medaglione che sembra la chiave di tutto, un Bowser travestito come peggio non si potrebbe assistito da una piccola cactus e un Kamek che cerca con la sua truppa di ricongiungersi al suo pupillo, tutti in marcia verso un sito archeologico per capire cosa, chi e perchè minaccia il mondo. Ah, e c' era anche un fagiolo, mi sembra... (*Roger mi guarda storto e alza il dito medio*) Insomma, troppe domande irrisolte, a cui è arrivato il momento di dare una risposta!
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti, sono Christhebest, il vecchio compare di le Fantome prima dei tragici eventi che tutti conosciamo e che lo hanno allontanato dal sito. Come ben sapete, io, lui ed Emma avevamo inziato a scrivere questa storia, ma ora gli ultimi due se ne sono andati. Cionostante ho deciso di continuare quest' opera, simbolo del nostro trio e delle nostre avventure, anche basandomi sugli appunti che Fantome mi aveva lasciato prima del ban.
Spero di riuscir a continuare degnamente l' opera del mio compagno defunto e vorrei lasciare due parole a NintendoLove00, ringraziandola per aver iniziato a recensire la storia anche senza ricevere alcuna risposta. Volevo solo dirle che se il mio compare fosse ancora qui sarebbe felice e orgoglioso di avere ancora qualcuno a leggere la sua opera omnia e spero che se continuerà a leggere questa storia andrà fiera del mio operato quanto quello del mio collega ^^

Tutto qui, ora non mi resta che dirvi... CIAO!

[Musica: Mario & Luigi RPG 3 "The Chronicles of Three" Soundtrack - 11.- Forest Theme]

Kamek si massaggiò la fronte. Lentamente si alzò, mezzo stordito: “Ohi ohi...”
Poi si raddrizzò e si sistemò gli occhiali, mezzi rotti.
Lentamente iniziò a mettere a fuoco l’ area. Non vedeva altro che alberi da ogni parte e si trovava su un fitto manto erboso. 
Il magikoopa mormorò: “Ma cosa…!!!”
Non appena lo stregone voltò lo sguardo dietro di se vide la sua barca, o meglio, la metà della sua barca sfracellatesi contro un gigantesco masso bianco ricoperto da un po’ di muschio, e la restante metà al suolo, sparsa qua è là.
???: “Ahi… quelle douleur!”
Il koopa si voltò di scatto. Alla sua destra stava il buon vecchio Luc Bloque, che si stava a fatica riprendendo dall’ urto a sua volta.
Kamek esclamò: “Luc! Ma che…?”
Il blocco mise a fuoco il koopa mezzo stordito e sorrise: “Oh, bonjour monsieur Kamek! Qui veut, v’ è?”
All’ improvviso il koopa ricordò perché era nella foresta. Si ricordò di come dopo appena cinque minuti avesse perso il controllo della nave e di come fosse volato oltre le nubi fino a schiantarsi nella boscaglia.
Kamek esclamò: “Il getto d’ acqua, ora rammendo! Luc, santo cielo, stai bene?!”
Il cubo si massaggio la testa, tutta un bitorzolo: “Qui, qui, più o men…”
Il magikoopa però non parve tranquillarsi e disse: “Presto, dobbiamo trovare gli altri!”
Il francese parve un attimo perplesso: “Gli altri ch.. Oh, parbleu! Gl’ altri, c'est vrai!
E così il cubo si alzò di scatto e insieme al koopa iniziarono a cercare nei dintorni, urlando i nomi dei tre membri dispersi.


Capitolo 16: Nei meandri della foresta

[Musica: http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=kJ8akOfKez8]
???: “Forza! Un-due-un-due! Noi essere quasi arrivati, gambe flaccide!”
Così sbraitava Muscobaffo Rosso nel suo imperterrito marciare nella giungla.
Luigi ansimò sbuffando, camminando tra le fronde: “Uff.. eravamo quasi arrivati già un’ ora fa! Cos’ è questa… anf… storia?!”
Mario sorridendo tutto sudato replicò: “Mi sa… anf… che ci ritroviamo davanti… uff… a un paradosso temporale!”
Roger sogghignando esclamò: ”Grande Giove!”
Bowser nel frattempo stava camminando serrato accanto a Kovà, distruggendo con una mano ogni fronda che gli si parava di fronte al muso, mentre con l’ altra scacciava gl’ insetti. Borbottò: “Ma-le-de-tta giun-gla! Io odio tutta sta’ verdura e sti’ insetti della malora!!!” e con una violenta manata tentò di levarsi di torno un piccolo gruppo di zanzare che lo aveva preso di mira.
E Kovà annuì distrattamente alle imprecazioni del suo “zio” acquisito, che stava già sproloquiando su come, quando sarebbe diventato re del mondo, avrebbe dichiarato illegali quelli ammassi di cose verdi dove si stavano muovendo.
La bambina piuttosto chiese: “Signor Muscobaffo Verde, ma quanto manca effettivamente al sito archeologico?”
Il possente tiritero ultra bombato commento distrattamente mentre si stava trascinando ormai da mezz’ ora la carcassa ronfante e sbavante del dottor. Abbiocco: “Molto poco bimba Geltrude, molto poco!”
Kovà annuì: “Ok, speriam…”
Accanto a lei Bowser inveì nuovamente interrompendola: “Maledetti insetti!!! Ma perché non crepate tutti?! Ma quando sarò del mondo…” 
E la ragazza pensò tra se e se: “Speriamo veramente…”

[Musica: Mario & Luigi RPG 3 "The Chronicles of Three" Soundtrack - 11.- Forest Theme]
Hacker dormiva stravaccato su una roccia, ricoperto da fronde e pezzi di roccia. Ronfava profondamente e aveva una bolla al naso tutt’ altro che rassicurante.
Hacker: “Ronf… si… anche oggi… zzz… quello scemo di… Kamek… ronf… ci ha dato… ordini… assurd… zzz…”
Così biascicava nel sonno il soldato, ignaro che accanto a lui stava il suddetto insieme a Luc Bloque, Controller e Fido Blocco. 
Il cane abbaiò: “Bau bau… grrr!”
Controller mormorò: “Emm... lo sveglio?”
Kamek però negò con la testa e sogghignò inferocito: “Vai Fido, azzanna!”

[Musica: http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=P68zrKM1hE0]
La figura occhialuta di Mirko si aggirava per i corridoi del castello. Camminava piano, guardingo, rasente i muri e con le orecchie ben attive pronte a captare ogni singolo rumore. All’ improvviso sentì dei passi provenire da dietro l’ angolo. Subito si mise con le spalle sul muro e tirò fuori dalla tasca un gigantesco foglio di carta arrotolato su se stesso. Il più velocemente possibile lo srotolo e se lo mise davanti e all’ improvviso scomparve.
???: “Trallallero trallalà”
Nel corridoio arrivò Mya canticchiando. Camminando tranquillamente superò l’ inventore del gruppo. Dopo circa cinque minuti di silenzio, l’ inventore si decise che era scampato il pericolo. Si scostò di dosso la carta camaleontica e la riarrotolò, rimettendosela in tasca.
Dunque continuò a camminare le vie del castello, e dopo un paio di sali e scendi, arrivo finalmente alla sua meta. Un ghigno comparve sul suo viso, mentre osservava un gigantesco portone con sopra raffigurato una specie di triangolo a con tre prolungamenti sulla sommità. Questa volta però, sotto il triangolo si diramava una liea sottile e curva con delle specie di prolungamenti a mo’ di arco che ricordavano un paio di ali. Ma non era per ammirare le bellezze artistiche del luogo che l’ inventore si trovava lì.
Così, dunque, si avvicinò alla porta e ci appoggiò l’ orecchio.
Resto in silenzio qualche decina di secondi, contando il tempo con le mani, e non sentì nulla.
Poi prese una specie di walkie-talkie e se lo avvicinò alla bocca mormorando: “Un, due, tre! Qui Occhiali d’ Argento a Fuoco Fatuo!”
Una voce gli rispose: “Qui Fuoco Fatuo a Occhiali d’ Argento! Allora, come sta il mio inventore preferito??? Sei riuscito ad entrare?”
Mirko rispose: “Ancora no, ho avuto dei problemi con Mya”
Krenon, dall’ altra parte della cornetta esclamò: “Non t’ ha scoperto, vero?!”
Mirko replicò scocciato: “No, ovviamente! Altrimenti non sarei qui a parlarti!”
Krenon replicò contrariato dal tono di voce saccente del collega: “Ehy, crea rottami ambulanti, scusa se mi stavo preoccupando per l’ esito della mission…”
Ma l’ inventore non aveva ne’ la voglia ne’ il tempo di star dietro le fisime del compagno e si affrettò a dire sbrigativo: “Si si, va bene, hai ragione tu! Ora però parliamo di cose serie! E’ ancora lì da te?!”
Krenon sbuffò e mormorò: “Si, signorino-è-tutto-ovvio! E’ ancora qua nella sala del trono, e sta come al solito leggendo quei suoi strani libri risalenti al primo millennio! Uff!”
Mirko sogghignò: “Eccellente… mi raccomando, da questo momento in poi, tienimi informato di ogni suo minimo movimento. Al primo segno di pericolo… zac! Interrompiamo la missione!”
Krenon sbottò: “Ok! Qui da Fuoco Fauto è tutto! Ci sentiamo!”
-Clik!-
E il koopa spense il walkie-talkie.
Anche Mirko dall’ altra parte fece lo stesso. Se lo rimise nella tasca destra e si sistemò un attimo occhiali e capelli. Poi si tolse la tuba e ne tirò fuori un coltellino svizzero.

[Musica: Mario & Luigi RPG 3 "The Chronicles of Three" Soundtrack - 11.- Forest Theme]
Kamek sorrise tutt’ allegro: “Bene, gente! Ora che siamo tutti svegli…”
E guardò con malizia Hacker, il quale era ancora paonazzo per lo spavento e aveva ancora attaccato alla braccio destro Fido Blocco, che non aveva intenzione di mollare la presa.
Il magikoopa continuò: “Direi che si può fare il punto della situazione! Controller!”
Il koopa annuì e disse: “Sissignore! Dunque, facendo due conti ed utilizzando i pochi strumenti rimasti integri, posso affermare con abbastanza sicurezza che ci troviamo a circa 10 kilometri dai monti di Mistralopoli verso nord-ovest”
Kamek commentò: “Umm… abbiamo fatto un bel volo, non c’ è che dire… ci sono domande?”
Hacker alzò tremante la mano.
Kamek sbuffò: “Si, va bene, va bene! Fido, a cuccia!”
Fido: “Grr…”
Il cagnolone mollò la presa e se ne tornò dal proprietario.
Kamek poi si voltò verso il resto della truppa e chiese: “Ci sono altre domande?”
Luc alzò una mano: “Excusez-moi, mais j'ai une question ...”
Kamek lo guardò: “Si?”
Il francese domandò: “Dove ci troviamo, Exactement? Sappiamo quel chemin prendre pour trouver le site archéologique, o almeno de revenir à Mistralopoli?”
Su la testa di tutti comparve un gigantesco punto esclamativo.
Kamek esclamò: “Eh, già, Controller come facciamo a raggiungere il sito archeologico?”
Controller diventò paonazzo e balbettò: “E, ecco, calcolando l’ inclinazione dell’ angolo del nostro volo, tenendo presente dell’ attrito dell’ aria e del prolungamento dell’ atterraggio, contando che il sito si trovava più o meno verso sud direi che…”
Kamek e Luc dissero in coro: “…che???”
Controller esclamò: “Che diamine è quello?!”

[Musica: http://www.youtube.com/watch?list=PL04785E01CEED54A0&feature=player_detailpage&v=qXdMudRfJFQ]
Clank!
La possente porta si aprì, mentre Mirko riponeva con maestria il coltellino svizzero nel cappello.
Controllò il walkie-talkie per constatare di persona che Krenon non l’ avesse chiamato. Dopo aver tirato un sospiro di sollievo, entrò nella stanza.
Lì per lì l’ inventore rimase un attimo spaesato. Si aspettava qualcosa di mastodontico, una stanza enorme finemente ricamata, come la sala del trono. Invece si ritrovò in una stanza decisamente più piccola, con un letto in un lato, un comodino, un tavolo per scrivere e un mobile pieno di libri. Una cosa che accumunava tutto quello nella stanza? Un aria vintage niente male. Tutto ciò che c’ era la dentro, infatti, sembrava avere almeno un quarto di secolo.
L’ inventore di avvicinò dunque all’ unica finestra della stanza, da dove poteva ammirare la boscaglia sottostante.
Dopo di chè controllò l’ ora. Aveva ancora circa 15 minuti prima dell’ ora di pranzo, e doveva muoversi se non voleva esser scoperto.
Così pensando, iniziò a guardarsi in giro. Da dove poteva cominciare? C’ era tanta di quella roba in quei sette o otto metri quadri! Dai libri nella libreria, dagli appunti sul tavolo, dai bizzarri oggetti posti sulla mobilia o… o dal comodino accanto al letto.
L’ inventore notò infatti, sotto l’ abat-jour , una foto in una cornice d’ argento. Era una foto molto vecchia, di color senape, e una delle poche cose non ricoperte di polvere della stanza. Con cautela gli ci avvicinò e la prese in mano. 
L’ immagine raffigurava una giovane koopa molto alta e snella, dallo sguardo ammaliante e dai capelli lunghi e mossi, vestita con un grande e sfarzoso abito da matrimonio bianco. 
Mirko pensò: “Curioso…”
Poi prese sempre dalla tuba una macchina fotografica e tirò la levetta facendo scoppiare la polvere da sparo.
Aspettò qualche istante, ed ecco che la foto della foto sul comodino, con un leggero alone giallo, venne stampata in mano al suddetto.
L’ inventore pensò: “Eccellente!”
Brip! Brip!
All’ improvviso il walkie-talkie iniziò a tremare. Il meccanico lo accese e domandò: “Qui Occhiali d’ Argento! Cosa c’ è adesso, Fuoco Fat…”
E dall’ altra parte si sentì l’ urlo dell’ amico, che (appunto) urlò: “SUA SIGNORIA!!! STA TORNANDO AI SUOI ALLOGGI!!!”
Mirko rispose: “Umm… ricevuto, passo e chiudo” e detto questo interruppe le comunicazioni.
Il mantellato guardò poi l’ orologio. Mancavano ancora dieci minuti all’ ora di pranzo. Maledicendo di non esser riuscito praticamente a scoprire nulla, uscì di corsa dalla stanza e richiuse il portone.

[Musica: Mario & Luigi RPG 3 "The Chronicles of Three" Soundtrack - 11.- Forest Theme]
Tutta la truppa si era radunata in cerchio davanti al buffo essere. 
Hacker la squadrò perplesso avvicinandosi ad essa col muso: “Ma che le è? Sembra una lampada da tavolo!”
Kamek sbottò: “Imbecille, non sembra, lo è!”
La lampada, al centro dell’ attenzione, muoveva la sua testa semicircolare con tanto di lampadina con curiosità, voltandosi di volta in volta verso i presenti.
Fido Blocco ringhiò arrabbiato: “Grr… bau bau!”
Luc lo accarezzò: “Bon bon Fido”
Hacker nel frattempo esclamò: “Una lampada?! E com’è possibile che una lampada saltelli e si muova da sola?! Quella del mio comodino non ha mai fatto nulla del genere!”
Clink, clink!
La lampada saltellò vicino al koopa e alzò la “testa”, quasi per studiarlo.
Kamek squadrò ancora il misterioso oggetto e disse: “Be’, credo che si tratti di…”
“BAU BAU!!!”
All’ improvviso Fido si slanciò verso la lampada a bocca spalancata.
Luc Bloque esclamò: “FERMO FIDO!!!”
Clank!
“GRRRARGH!!!”
STUNDF!!!
La lampada all’ ultimo momento spiccò un balzo e, aggrappandosi col proprio cavo di corrente ad un ramo, schivò il cagnaccio che inciampò cadendo rovinosamente a terra.
Fido mugolò: “Cai cai!”
Hacker mormorò: “Apperò, furba la piccoletta!” 
Luc ancora più sorpreso esclamò: “PARBELU!!! Les a sconfitto Bloquer Fido avec une facilità impressionnante!”
La lampada si guardò in torno quasi perplessa, notando gli sguardi sorpresi e sbigottiti di tutti i presenti.
Kamek commentò sorridendo: “Si, dev’ esser proprio come penso! Questa lampada credo sia un semplice oggetto animato dalla magia!”
Hacker sclamò: “Ma… ma sembra viva! Non ho mai visto magie così… perfette!”
Clink Clink! 
La lampada saltellò alle parole del koopa.
Kamek guardando sempre con curiosità lo strano oggetto rispose: “In effetti chi ha eseguito tale magia dev’ esser un mago molto potente ed esperto…”
All’ improvviso la lampada si girò ed iniziò a saltellare verso la boscaglia.
Clank, clink, clank, clink!
Controller a quel punto chiese: “Ma... dunque quel paralume appartiene a qualcuno, giusto?”
Kamek annuì guardando la creaturina andarsene: “Si, è probabile che sia di qualcuno. Può darsi che l’ abbia persa oppure che sia scappata, con questo tipo di magie metamorfosiche bisogna stare molto attenti. Tuttavia non c’ è da preoccuparsi! Se non troppo lontano, tornano sempre da chi le ha create. Ma che centra?”
Controller: “Ma scusa… seguendola non potremmo trovare magari qualcuno che ci aiuti?”
All’ improvviso un punto esclamativo comparve sopra le facce di tutti: “Ooooh…”
Il magikoopa urlò: “PRESTOOOO!!! ALL’ INSEGUIMENTOOOOO!!!”

[Musica: http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=kJ8akOfKez8]
Il gruppetto continuava a marciare imperturbabile.
Luigi guardò annoiato l’ orologio, asciugandosi una goccia di sudore dal viso: “Auf… è passato un quarto d’ ora e sto’ campo base ancora non da’ segni di vita!”
Mario: “Mah, secondo me è come il Molise, c’ è ma non esiste!”
E il verde annuì sorridendo: “Già!”
Roger invece commentò: “Scherzi a parte, ormai dovremmo esser arrivati!”
E il fagiolo prese dallo zaino la mappa del luogo. Dopo una breve scorcia esclamò: “Ecco, appunto! Com’ è che non siamo ancora arrivat…”
“CIVILTAAAAAAA’!!!”
All’ improvviso il boato del re dei koopa fece sobbalzare tutti, mentre questi si buttò oltre un paio di fronde.
Tutti guardarono nella direzione dov’ era andato il loro compare e sorrisero. Davanti a loro, dopo ancora qualche fronda, si estendeva il campo stepposo del sito archeologico, e si potevano benissimo intravedere i tendoni, le trivelle e pure qualche operaio armato di martello.
Kovà: “S-siamo arrivati?”
Muscobaffo Rosso sorrise: “Si bimba, noi esser finalmente giunti a sito archeologico di Valsole!”
Alla notizia il gruppo superò in tutta fretta quell’ ultimo passo erboso e che si ricongiunse in fretta a Bowser, che stava abbracciato a un cartello su qui c’ era scritto: 
“WELCOME TO ARCHAEOGICAL SITE OF VALSOLE”
[Musica: http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=9gL-jFkxTzA]
Tutti: “URRA’!!!”
Mario esclamò: “Siamo arrivati, alleluja!!!”
Luigi ridendo esclamò: “Già, ahahahah!!!”
Roger tirò un sospiro di sollievo: “Auf, finalmente potremo mollare quei due pazzi scalmanati che ci siam ritrovati come guide!”
Mario lo guardò beffardo: “Ehi, signorino, ti ricordo che sei statu tu, proprio e solo tu a darci in mano a quei due!”
E Luigi disse sopra il fratello brandendo la sua vecchia e logora guida del Sarasaland: “La mia guida certi errori non gli avrebbe” e sottolineo la parola avrebbe “fatti!”
E il baffetto verde si gongolò nel veder il compare sprofondare nella vergogna e di aver vendicato al sua guida.
Roger tra se e se pensò: “Oh, non finisce qua, stanne certo…”
Nel frattempo kovà era tutt’ allegra e saltellava da tutte le parti: “Siamo arrivati, si, si!!!”
E si buttò per terra a braccia aperte, accanto a Bowser che stava ancora abbracciando l’ asta del cartello manco fosse stata la sua principessa preferita.
Muscobaffo Rosso guardò orgoglioso la comitiva e il campo base e si girò verso il fratello che nel frattempo aveva mollato per terra il dottor. Abbiocco.
Il tiriterano, pieno di commozione disse al fratello: “Fratellino, noi avercela fatta! Noi aver concluso nostra prima gita!”
E Muscobaffo Verde, sorridendo disse: “Già, noi ora esser ufficialmente…”
E in coro i due dissero: “…SUPER-GUIDE-POMPATISSIME!!!”
E si misero in mostra facendo vedere i bicipiti e gli addominali.
Insomma, eran tutti contenti e felic…
[Stoppate la musica]
???: “MA CHE DIAVOLO SUCCEDE QUA?!”
L’ urlo fece trasalire tutti i presenti, che si voltarono di scatto spaventati, compreso il dottor. Abbiocco, che si svegliò di colpo. Davanti a loro stava una donna coi capelli castani lunghi e mossi, gli occhi neri, dalle labbra rosse e indossava una tuta di lavoro con in testa un casco da minatore rosa e portava alle mani un paio di guanti del medesimo colore del cappello e teneva nella mano destra un piccone. E ah, era un cubo ?, proprio come Luc Bloque.
Muscobaffo Rosso abbozzando un sorriso bofonchiò: “Emm… noi essere comitiva turistica per venire qua… spero che noi essere ben graditi signorina…”
La donna bruscamente rispose: “Choisira. E sono la vice capo-cantiere”
Muscobaffo Rosso sorrise: “Ah, la vice capo-cantiere in persona! Be’, come noi aver già detto, spero perdonerà nostra intrusion…”
Ma la donna lo interruppe e disse: “Sarà il capo stesso a decidere se vuol turisti tra i piedi o no! Seguitemi e fate in fretta, che non ho tempo da perdere!”
E si girò, indirizzandosi verso il centro del campo.
Bowser mormorò: “Mmm… mi sembra di averla già vista da qualche parte… forse sotto un sasso, era un verme o una sanguisuga”
Kovà replicò: “Na, le sanguisughe son molto più simpatiche”
A quel punto però, Muscobaffo Rosso prese parola: “Bene gente! Gita esser finita. Ora noi tornare indietro!”
E il fratello: “Essere stata gita molto divertente! Ciao ciao!”
E i due fecero dietro-front.
Roger esclamò: “Eh?! E non ci’ accompagniate da quella lì?!”
Ma il fagiolo ricevette come risposta solo un “Cavoli tuoi” mentre i due si allontanavano tra le frasche e ritornavano nella giungla.
Tutti: “…”
“ALLORA, COMBRICOLA DI PAGLIACCI, VI VOLETE DARE UNA MOSSA O NO?!”
L’ urlo della responsabile fece trasalire tutti, che si affrettarono a raggiungerla mentre andavo verso la tenda del capo-cantiere.

[Musica: http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=7nINKjMd5EE]
Mya raggiunse la sala di comando. Tranquillamente si sedette alla sua postazione, controllò bene che non volasse nessuno da fuori la finestra e accese il computer. Dopo aver digitato tutte le password necessarie,
aprì una casella piena di file video, tutti con le riprese delle loro battaglie contro i fratelli Mario.
La keroniana sorrise diabolica: “E’ arrivato il momento di capire come liberarci definitivamente di questi sassolini nella scarpa che tentano inutilmente di fermare la nostra missione…”


TO BE CONTINUED…
  
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