John
non sa perché il suo sguardo non può fare a meno
di cercare Paul.
Non sa perché, ogni pochi minuti, i suoi occhi sembrano
volgersi
automaticamente sulla sala affollata, sugli uomini e sulle donne che
ridono e ballano nei loro abiti sgargianti, nei loro gioielli
sfavillanti.
L'ennesimo,
stupido, ipocrita evento di alta società a cui si trova
costretto a
partecipare perché Brian ha insistito, come suo solito: ma
ogni
volta che John incrocia lo sguardo di Paul, già fisso su di
lui,
sente di poter sopportare un poco di più i visi
insignificanti e i
sorrisi di circostanza che lo circondano, le risate e le chiacchiere
estranee nelle orecchie, la cravatta che sembra stringergli il collo.
John
non sa perché sta cercando Paul, perché si fa
strada in mezzo alla
folla sperando di vederlo. E poi Paul è lì,
appoggiato ad una
parete, elegante nel suo completo scuro e nella postura disinvolta,
con un bicchiere tra le mani e un sorriso luminoso sulle labbra,
mentre parla con le persone intorno a lui.
John
vorrebbe prendere il polso di Paul, vorrebbe quegli occhi puntati
unicamente su di lui, vorrebbe dirgli “Andiamocene di qui.
Non c'è
motivo di rimanere e annoiarci con persone che non ci interessano.
Staremo bene da soli, staremo bene insieme.”
E
non capisce perché quel desiderio, così stupido,
così ridicolo e
sentimentale, gli stia stringendo lo stomaco in una morsa a suo modo
piacevole. Non sa perché, quando Paul finalmente gli si
avvicina,
sente il suo cuore fare una capriola.
-Non
balli con Chyntia?- gli chiede Paul.
John
scuote la testa, senza comprendere la sensazione che inizia a
ribollirgli nello stomaco quando l'amico gli poggia una mano sulla
spalla. O forse la capisce, la capisce benissimo, ma
non vuole e non può pensarci, non ora.
Un
giornalista con una grossa macchina fotografica si sta avvicinando a
loro, e non appena lo nota Paul passa un braccio intorno alle spalle
di John e si gira con un sorriso smagliante, pronto a farsi
inquadrare.
John
sorride a sua volta; sente la mente andare a fuoco, il braccio di
Paul che lo stringe, il calore del ragazzo contro di lui, un brivido
che gli percorre la schiena. Non vede quasi il flash della macchina
fotografica e il giornalista che si allontana soddisfatto per aver
scattato una foto a due dei Beatles.
Quando
si volta leggermente, John incontra il viso di Paul vicino al suo, il
respiro che gli sfiora la guancia, quel braccio ancora intorno alle
sue spalle, le labbra piegate in un sorriso leggero rivolto a lui,
solo a lui. Ed è nel momento in cui un altro brivido lo
percorre e
lo scuote come in un'estasi che John comprende, o forse semplicemente
realizza, cosa significa la sensazione che lo coglie ad ogni tocco di
Paul, ad ogni suo sguardo, ad ogni suo sorriso, alla sua sola
presenza: è in quel momento che John capisce di essere
innamorato di
Paul.