Ehm XD nuovo sclero... spero vi piaccia XD

BuonaLettura!

Faccelo vedere, Sasuke-kun!

Finalmente le lezioni erano finite, lasciando libertà di movimento ai poveri studenti che, per ben sei ore di fila, erano stati tenuti inchiodati a quelle maledette sedie di legno per ascoltare le noiosissime lezioni dei loro professori.

Sasuke Uchiha era mollemente abbandonato sulla sua sedia, cercando di farsi passare quel dannato mal di testa che proprio non voleva saperne di lasciarlo in pace; teneva gli occhi chiusi e forse sarebbe riuscito anche a rilassarsi, se solo una furia bionda non gli fosse piombato alle spalle.

- SASUKE! – urlò il biondino, facendo sobbalzare Sasuke, che si voltò molto lentamente continuando a tenere gli occhi chiusi.

- Che cavolo hai da urlare, dobe? – chiese con infinita pazienza. Succedeva sempre così. ogni volta, ogni maledettissima volta che tentava di riposare il cervello, lui arrivava con la sua voce allegra e trapanatrice di timpani, pronto a sparare qualche nuova cazzata.

- Voglio vederlo! – uggiolò Naruto, con gli occhi che sprizzavano curiosità da tutti i pori.

- COSA!? – domandò il moretto, strozzandosi quasi a quella richiesta.

- Ti prego, Sasuke, fammelo vedere!! – Naruto si portò davanti a Sasuke e, sempre con sguardo supplicante, congiunse le mani a mo di preghiera.

- Tu sei pazzo! Qui?? davanti a tutti?!?! – il moretto era sempre più rosso. Non si aspettava quella richiesta da Naruto.

- Eddai, Sasu-chan! ti prego! fammelo vedere! – continuò a chiedere Naruto, con i suoi occhi da cucciolone bastonato.

- Cosa deve farti vedere, Naruto? – si intromise Kiba – niente che ti riguardi, Inuzuka – rispose male il moretto, sempre rosso in viso.

- Dai, Sasuke, ti prego! che ci vuole? Abbassi i pantaloni, le mutande e me lo fai vedere!!! Dai!!! – saltellava contento Naruto, il quale non si era reso conto che la sua frase era giunta alle orecchie di tre pazze scatentate.

- Abbassi i pantaloni? – sussurrò Ino – le mutande? – incalzò Karin – lo fa vedere?!?! – concluse, super eccitata, Sakura.

Le tre si avvicinarono subito al moretto che, infastidito, ora guardava il suo ragazzo con astio…

- Naruto, o la pianti o te la faccio pagare!! – si alzò con uno scatto dalla sua sedia, spaventando un po’ il biondino che, conoscendo il suo fidanzato, sapeva che era parecchio irritato…

- Dai, Sasuke-kun, faccelo vedere!!! – chiesero le tre ragazze con la bava alla bocca e gli occhi a forma di cuore – ti prego, Sasuke-kun!! Abbassati i pantaloni!! – le tre assatanate si lanciarono sul ragazzo, slacciandogli i pantaloni e abbassando di poco le mutande, visto che quello che videro le bloccarono all’istante.

- Oddio!!! – esclamò Kiba, shoccato.

- Sasu-chan!!! è pucciosissima!!!!!!! – urlò Naruto, buttandosi sul suo ragazzo e baciandolo con estrema dolcezza.

- Quello… quello è… è… - balbettavano le tre ragazze, ormai completamente incapaci di intendere e di volere.

- Un tatuaggio… - rispose scocciato Sasuke – già! Un tatuaggio che gli ho chiesto di fare io!! non trovate sia pucciosissima?! – chiese Naruto, al settimo cielo.

Sull’anca di Sasuke, poco più su della sua intimità, era stata tatuata una piccola volpetta arancione, con un musetto tenerissimo e due occhioni dolcissimi…

- Guardate! Anche io ne ho fatto uno!!! – Naruto abbassò i suoi pantaloni, mostrando agli amici il suo di tatuaggio: un gattino nero, molto coccoloso…

- Questo… questo che significa? – domandò Kiba, piuttosto sorpreso…

- Come che significa, Kiba?? è una specie di segno d’appartenenza! Sasuke assomiglia ad un gattino, ed è per questo che mi sono fatto tatuare un gattino nero! E lui si è fatto tatuare una volpetta arancione, mio simbolo! Non è romantico!?! – Naruto si abbracciò stretto a Sasuke che, non più infastidito, sorrise dicendo un semplice – dobe – per poi baciarlo ancora, prenderlo per mano e tornare a casa insieme…

- Gatto… volpe… gatto… volpe… gatto… volpe… gatto… - ripetevano, intanto, le tre ragazze come un mantra, ormai in totale shock.

- E queste tre chi le recupera? – chiese Kiba al suo ragazzo – Che ci frega… andiamo? – rispose Neji, prendendolo per mano.

- Ehy, Neji! Perché non ti fai tatuare un cagnolino??? – chiese Kiba a Neji, con gli occhi sbrillucicosi – te lo scordi, amore – sentenziò lui, lapidario.

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