My life would suck without you.



A Sà, perché non posso non dedicare a lei ogni cosa che faccio.



«Adesso basta, me ne vado!» urla Emily, correndo verso la porta e uscendo, sbattendosela violentemente dietro le spalle.
Naomi si rende conto di aver perso definitivamente ogni cosa.

***

Naomi alza di scatto la testa in direzione del suo cellulare che al momento vibra sul comodino. Non ha la forza nemmeno per piangere, ma ha il bisogno di controllare se è Emily, che la sta chiamando.
«Guarda fuori dalla finestra, piccola Naomi» le dice una voce, mentre lei è già corsa a sporgersi oltre il davanzale per vedere giù. Nel giardino c'è Cook con un fagotto sulle spalle. La ragazza sorride lievemente, chiude la chiamata e corre giù ad aprire la porta.

***

Guarda il bambino che ha la stessa fisionomia di Cook dormire sul divano, quello stesso divano su cui lei ed Emily si erano sedute infinite volte, e pensa a quanto sia strana la vita: poche ore fa era seduta su quello stesso divano con la sua ragazza, felice, e adesso si ritrova con un ragazzo scappato di casa assieme al suo fratellino.
«Emily dov'è?» chiede Cook, sottovoce, interrompendo il flusso dei suoi pensieri.


Ha gli occhi arrossati dal pianto, ora.
Ha paura, ora.
Il suo respiro è veloce ed irregolare, ora.
Pronuncia poche parole tra i singhiozzi, ma è come se avesse fatto un discorso lunghissimo.
«Abbiamo litigato.» Naomi non riesce a proseguire, è sicura che Cook intuirà lo stesso il resto della frase. Loro sono così: non hanno bisogno di parlare o agire per capire cosa pensano.
Lui le cinge i fianchi, prima di «andiamo di là?» chiedere, uscendo dalla casa.

***

Naomi tira su col naso, la voce le trema mentre «mi manca, Cook...» mormora, stringendosi di più al ragazzo che l'aveva precedentemente abbracciata.
«Non riuscirò mai a scoparti, eh?» chiede lui, mentre Naomi si concede un piccolo sorriso. Si girano l'uno verso l'altro automaticamente, finendo a guardarsi negli occhi. La ragazza si limita a poggiare dolcemente le labbra su quelle di Cook, lasciando fare a lui tutto il resto. Si sorprende di quanto entrambi siano timidi e un po' impacciati.
Allacciati l'uno all'altro, si dirigono in camera da letto, presi da una strana follia. I loro vestiti volano sul pavimento, i leggerissimi ansiti di Cook riempiono la stanza ed infondono sicurezza a Naomi che, passiva, si lascia guidare da lui.
Cook ricorda di come fosse finito a fare l'amore con Pandora dopo il suo pigiama-party: per lei era la prima volta, per lui una di una lunga serie. Era stato bellissimo, forse una delle volte migliori.
Ma è questo ciò che lui è? Un uomo cinico, capace solo di scopare chiunque? Anche Naomi, anche in un momento come quello? Le lacrime della ragazza gli ricordano quanto nemmeno lui voglia davvero ciò che sta succedendo. È per questo che si stende accanto a lei e «vedrai, tornerà» le dice, mentre le stringe una mano.
«Ti voglio bene, Cook» ammette timidamente Naomi, stringendo di rimando quelle dita.
«Anche io, piccola Naomi» sentenzia Cook, sorridendo. Sono pochissime le persone a cui vuole davvero bene.




I'm back, bitches!

Rieccomi con una nuova ff! Stavolta dal mondo di Skins, per giunta una het! Adoro questa coppia, sono davvero carinissimi.
Ho cercato di non riempirla con troppi problemi, nonostante i personaggi siano problematici, giusto per non dilungarmi troppo e perché avevo questa 'cosa' da troppo tempo nel pc ._.
Grazie per aver letto e... Recensite, mi raccomando!
La vostra non amata F