A
TE CHE SEI… SOSTANZA DEI GIORNI MIEI.
“Dove
mi stai
portando?”
“Shsss… chiudi gli occhi…”
sorrise e posando un piccolo bacio sulle sua labbra
gli coprì gli occhi con le mani.
Lentamente comincia a camminare guidandolo dolcemente.
Potevo sentire il suo respiro corto e pesante.
“A
te che sei l’unico al mondo, l’unica ragione per
arrivare fino in fondo…”
comincia a sussurrare nel suo orecchio, dolcemente.
Lo sentì sussultare.
“Oh Gee…”
“Zitto Frankie… Ad ogni mio respiro. Quando ti
guardo dopo un giorno pieno di
parole senza che tu mi dica niente tutto si fa
chiaro…” lo sentì sorridere, il
suo sorriso, quel sorriso di cui mi sono innamorato sin dal primo
momento, quel
sorriso che ancora adesso è impresso nella mia mente.
“A te che mi hai trovato all’angolo coi pugni
chiusi, con le mie spalle contro
il muro
pronto a difendermi, con gli occhi bassi stavo in fila con i disillusi
tu mi
hai raccolto come un gatto e mi hai portato con
te…” vidi una lacrime bagnare la
sua guancia.
Una lacrima felice.
Chiusi per un momento gli occhi aspirando il suo profumo, quel profumo
che ogni
notte diventava mio, quel profumo che mi manca tanto.
“A te io canto una canzone perché non ho altro,
niente di meglio da offrirti di
tutto quello che ho. Prendi
il mio tempo
e la magia che con un solo salto ci fa volare dentro all’aria
come bollicine…”
portò al sua mano sulla mia.
Potevo sentire il suo calore, il suo amore.
Il cielo sopra di noi stava lentamente cambiando colore, mentre il sole
tramontava si tingeva di uno stano colore rosa.
Imboccammo il vialetto che portava a quella piccola spiaggia, quella
spiaggia
magica e speciale.
“A te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei,
sostanza dei giorni
miei…” lo sentì ridere un po’
e vidi ancora il suo sorriso ritornare sul suo
volto.
Quel viso angelico, dolce, sincero.
Sentivo le sue lacrime bagnare le mie mani poggiate ancora sui suoi
occhi.
Sorrisi senza staccarmi da lui.
“A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande. A
te che hai preso la
mia vita e ne hai fatto molto di più. A te che hai dato
senso al tempo senza
misurarlo. A te che sei il mio amore grande ed il mio grande
amore…” incredulo
cominciò a camminare sulla sabbia, mentre l’aria
fresca accarezzava i nostri
visi dolcemente, come la carezza che ogni giorno lui mi preservava.
“A te che io ti ho visto piangere nella mia mano fragile che
potevo ucciderti, stringendoti
un po’. E poi ti ho visto con la forza di un aeroplano
prendere in mano la tua
vita e trascinarla in salvo…” potevo sentire
l’odore del mare che lento si
muoveva mentre il sole tramontava lentamente.
Gli tolsi le mani dal viso e visi i suoi occhi, limpidi e sognanti,
riempirsi
ancora di lacrime mentre guardava ciò che gli presentava
davanti.
Quella spiaggia, quella spiaggia dove un anno prima gli chiesi di
sposarmi.
“Gerard… io… io…”
si voltò verso me e io puntai i miei occhi nei suoi, che
nonostante la malattia lo stesse bruciando dentro erano ancora
luminosi, pieni
di gioia, pieni di vita.
“Grazie.” sussurrò sulle mie labbra.
“A te che mi hai insegnato i sogni e l’arte
dell’avventura. A te che credi nel
coraggio e anche nella paura. A te che sei la miglior cosa che mi sia
successa.
A te che cambi tutti i giorni e resti sempre lo
stesso…” mi accarezzò il viso
guardandomi negli occhi.
“A te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei,
sostanza dei sogni
miei…”
Mi baciò, mi baciò come probabilmente non fece
mai.
Mi baciò se sentì, e capì, che lui
sarebbe stato per sempre al mio fianco anche
se non più su questa terra.
Una lacrima sfuggì al mio controllo rotolando sulla mia
guancia.
L’asciugò con un bacio.
“A te che sei, essenzialmente sei, sostanza dei sogni miei,
sostanza dei giorni
miei…” sussurrò prima di baciarmi.
“A te che non ti piaci mai e sei una meraviglia. Le forze
della natura si
concentrano in te che sei una roccia, sei una pianta, sei un uragano,
sei
l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano. A te che sei
l’unica amica che
io posso avere. L’unico amore che vorrei se io non ti avessi
con me…” un momento
perfetto, un amore perfetto.
Tutto ciò che provavo, tutto ciò che ancora
provo, racchiuso in quelle parole.
“A te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a
render la fatica
un' immenso piacere. A te che sei il mio grande amore ed il mio amore
grande. A
te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più. A
te che hai dato senso
al tempo senza misurarlo. A te che sei il mio amore grande ed il mio
grande
amore. A te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei,
sostanza dei
sogni miei... E a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni
miei... Sostanza
dei sogni... Miei.” Mi sorrise mentre sentivo le lacrime
cadermi sul viso.
Chiusi gli occhi poggiando la mia fronte sulla sua.
“Grazie Gee…Ti amo.” Sussurrò.
“Ti amo anch’io Frank.”
Ora
seduto su quella stessa spiaggia dopo dieci anni ripenso a
ciò che lui fece per
me allora, quanto per ragazzo dagli occhi nocciola mi abbia cambiato al
vita.
A quanto ancora sia parte di me.
Sorrido.
Alzo gli occhi al cielo.
“Grazie a te, Frank.”
Eccomi
qui!
One abbastanza deprimente che spero vi piaccia.
La canzone è A Te di Jovanotti, l’ho scelta per le
parole che mi sembravano
appropriate.
Grazie
Honey, grazie di tutto…